Sarebbe stato impensabile fino a qualche mese or sono ma a quanto pare Crytek e il mondo dei free to play rappresentano e sempre più rappresenteranno un connubio indissolubile: Warface in Russia, dove è già stato rilasciato, ha riscosso enormi consensi di pubblico e la beta occidentale prevista entro l'anno viene vissuta come un evento fondamentale per il futuro dell'azienda. Al punto da stringere un accordo di publishing con Trion e da presentarlo a molte fiere di settore, compresa la GamesCom 2012 di Colonia.
Rispetto alla Games Developpers Conference, da cui già avevamo avuto modo di parlarne, non sono stati annunciati passi in avanti significativi in alcuni aspetti rimasti ancora appesi, come l'adozione delle micro transazione per acquistare certi vantaggi piuttosto che altri, ma quantomeno Crytek ha messo sul piatto una mappa cooperativa per cinque giocatori finora inedita.
Scontro a fuoco
La modalità contro l'intelligenza artificiale, complementare a quella competitiva, farà da veicolo a piccole missioni giornaliere che daranno uno sfogo differente a chi in cerca di un diversivo per staccare dalle sfide PvP; un modo interessante per spingere a tornare online quotidianamente implementando un'opzione di gioco che spesso viene esclusa dagli sparatutto free to play. La missione si svolgeva in una baraccopoli, un'ambientazione che prendeva ispirazione dalle favelas brasiliane con basse case in mattoni e costruzioni in lamiera ammassate una sopra l'altra, lasciando giusto lo spazio per strette stradine.
La prima parte del livello, con i cinque giocatori all'attacco per ripulire gli ambienti, e poi la seconda in difesa, cercando di sopravvivere alle ondate dei nemici, non hanno detto nulla di nuovo rispetto a quanto già provato a marzo scorso: Warface è un FPS curato e ben fatto, dotato di meccaniche di shooting solide e con valori produttivi notevoli, ma non è certo rivoluzionario e forse manca di carisma non essendoci alle spalle una forte connotazione narrativa o quantomeno stilistica. L'idea esclusiva della cooperativa, di acquistare i crediti per respawnare attraverso le micro transazioni, non è male: avendo ciascuna delle quattro classi un'abilità di supporto, ad esempio quella di riportare in vita un compagno o fornire munizioni extra, chi dovesse decidere di pagare migliorerà anche l'esperienza altrui, rendendolo di fatto un pay to win a discapito dell'IA.
In ogni caso si tratta di un player versus environment lontano per coinvolgimento da quelli di altri titoli tripla A dotati di una campagna vera e propria, quindi considerabile un diversivo rispetto alle modalità competitive. Warface, almeno stando all'idea che ci stiamo facendo, è ricco di contenuti e piacerà a chi già in sintonia con prodotti legati a questo stesso business model, soddisfacendo meno gli affezionati dei vari Crysis, con cui condivide il motore - ma non l'impatto e i virtuosismi tecnici - e alcuni sistemi come quello di modifica dinamica delle armi. D'altra parte lo sviluppatore teutonico ha un prodotto interessante ma la concorrenza, specialmente con titoli come Tribes: Ascend, Team Fortress 2 e Blacklight: Retribution, non resterà certo ferma. Entro fine 2012, insomma, la scena dovrebbe essere movimentata a sufficienza da regalare tante opzioni, quindi più qualità, anche ai giocatori europei.
CERTEZZE
- Contenuti competitivi e cooperativi
- Curato per essere un free to play
- Il riscontro di pubblico dovrebbe garantire un supporto prolungato nel tempo
DUBBI
- Stilisticamente anonimo
- Micro transazioni in parte da verificare
- Ci sono concorrenti dotati di caratteristiche peculiari più definite