La storia la conosciamo tutti, o almeno la conoscono gli appassionati di anime giapponesi: nell'anno 0079 dello Universal Century il Principato di Zeon, una delle colonie terrestri, dichiara la propria indipendenza e scatena così la terribile "Guerra di un Anno". Zeon ha dalla sua il sostanziale vantaggio tecnologico dei mobile suit, robot alti quasi venti metri capaci di volare, dotati di una robusta corazza e di un arsenale devastante. Durante una ricognizione sulla colonia di Side 7, due MS Zaku cominciano ad attaccare indiscriminatamente i civili e costringono un gruppo di ragazzini a darsi alla fuga. Uno di loro, Amuro Ray, figlio di un celebre ingegnere della Federazione Terrestre, si imbatte per caso in un mobile suit bianco, il Gundam RX78, e cerca di pilotarlo per difendere i suoi amici in pericolo, riuscendoci grazie ad alcune doti innate che verranno successivamente alla luce.
Il Gundam si rivela un'arma straordinaria e sembra che Amuro sia l'unico in grado di esprimerne appieno il potenziale, dunque viene "reclutato" insieme ad altri giovani, ormai senza casa e senza parenti, sulla Base Bianca, a sua volta comandata dal giovane Bright Noa. La storia raccontata da Yoshiyuki Tomino risulta ancora attuale e appassionante, nonostante siano passati trentaquattro anni dalla prima messa in onda, e vi consigliamo caldamente di recuperarla se ancora non la conoscete. "Mobile Suit Gundam" ha avuto un'importanza seminale per quanto concerne i manga e gli anime giapponesi, ispirando intere generazioni di autori e dando vita a innumerevoli sequel e spin-off, in animazione e su carta. Numerosissimi sono stati anche i videogame tratti dalla serie, Mobile Suit Gundam Online non è dunque che l'ultimo esempio di una tradizione decennale. Cosa lo rende diverso da titoli come il recente Dynasty Warriors Gundam? In primo luogo la struttura: ci troviamo di fronte a un action game free-to-play votato al multiplayer, capace di rappresentare sullo schermo battaglie fra più di cento mobile suit controllati da altrettanti giocatori reali. In secondo luogo il gameplay, molto vicino ai più tradizionali third person shooter e poco votato a scontri all'arma bianca a base di combo come quelli visti nel tie-in sviluppato da Omega Force.
Eccoci, siamo amici tuoi
Come accennato nell'introduzione, Mobile Suit Gundam Online è disponibile solo in Giappone. Non stiamo parlando semplicemente di menu e voci in giapponese, bensì di un prodotto fondamentalmente region locked, che può essere fruito solo da utenti che si trovano fisicamente nel paese del sol levante. Per giocarci in Italia bisogna utilizzare un VPN, ad esempio WTFast (scaricabile da qui e gratuito per 30 giorni, dopodiché eventualmente costa 5 dollari al mese), e selezionare il server di Tokyo, nell'ottica di un'operazione che fra installazione e aggiornamento del client richiederà un bel po' di tempo (qui trovate una guida molto semplice che vi spiega come fare tutto, in inglese).
Installato il gioco, al primo avvio ci viene chiesto di selezionare una fazione fra le forze della Federazione Terrestre e il Principato di Zeon, quindi di creare il nostro personaggio scegliendo fra una serie di stereotipi. A quel punto comincia un breve tutorial sull'interfaccia (sempre tutto in giapponese...), dopodiché potremo buttarci nella mischia. Cliccato sull'icona "missions", ci viene dato modo di scegliere fra un accesso da singolo oppure se entrare a far parte di un team di sei giocatori. La prima possibilità può tornare utile per fare un minimo d'esperienza, ma la realtà dei fatti è che sul campo di battaglia si sopravvive ben poco senza qualcuno che ci aiuti, vista la portata delle battaglie, ergo entrare in una squadra assume ben presto i connotati di una scelta obbligata. L'idioma è un ostacolo non da poco, ma chi di voi magari si è cimentato con gli episodi di Super Robot Wars non dovrebbe avere troppi problemi a sperimentare i pulsanti e ad annotare da qualche parte la loro funzione. Per fortuna alcune convenzioni sono universali. La lista delle lobby, ad esempio, vede le partite contrassegnate dal colore rosso, giallo o blu a seconda se sono già avviate, in procinto di partire oppure ancora in attesa. Occupato uno degli slot disponibili in un team, dovremo attendere che l'host faccia partire la sessione per tuffarci, finalmente, nel bel mezzo dello scontro.
Non aver paura mai
Mobile Suit Gundam Online non è semplice da installare né da configurare, questo è certo. L'attuale versione del gioco (1.0.1) soffre inoltre di alcuni misteriosi problemi tecnici, ad esempio la visualizzazione della grafica completamente in nero oppure il mancato avvio della partita una volta arrivati al dunque. La nostra prova è stata insomma limitata ma sufficiente per farci un'idea delle potenzialità di questo interessante free-to-play che, si spera, potrà uscire dai confini giapponesi ed essere messo a disposizione dell'utenza occidentale nei prossimi mesi. È possibile giocare usando un controller oppure il tradizionale connubio tastiera-mouse: abbiamo optato per la seconda opzione più che altro perché le voci di configurazione erano un po' troppo numerose per andare a tentoni.
Una volta scesi in campo (pardon, saliti) l'interfaccia ci mostra varie informazioni: lo stato di salute del team, l'energia del nostro mobile suit e del suo scudo, la barra del boost (che si consuma scattando in avanti o saltando), una mappa della zona e infine le armi equipaggiate. Connettersi attraverso un proxy influisce negativamente sulla latenza, e purtroppo ce ne siamo accorti subito, ma in generale con un po' di pratica ci si diverte ugualmente, pur senza ambire a prestazioni fenomenali. Merito di un gameplay semplice e accessibile ma dotato al contempo di un discreto spessore, che si palesa attraverso l'uso delle varie armi (ci sono anche i fucili di precisione per i colpi dalla distanza) e di situazioni rese ancora più coinvolgenti e spettacolari per via dell'alto numero di mobile suit impegnati nella battaglia. Le mappe attualmente disponibili offrono un minimo di varietà, passando da ampi spazi aperti a zone più "dense", in cui è facile nascondersi per riorganizzare le idee o tendere un'imboscata. Si può saltare sul tetto dei palazzi e "camperare" allegramente oppure rimanere nel gruppo per aumentare l'incisività delle manovre, supportando i propri compagni con fuoco di copertura e tirando fuori la spada laser all'occorrenza. La fluidità della grafica, fondamentale in una produzione orientata al multiplayer, paga purtroppo dazio in termini di dettaglio: i modelli poligonali del gioco sono abbastanza semplici, pur rimanendo fedeli al mecha design della serie animata, ma soprattutto gli scenari appaiono scialbi, privi di personalità e di interagibilità. Nulla esclude il potenziamento del comparto tecnico attraverso gli aggiornamenti, è chiaro, e comunque non è il colpo d'occhio al momento il punto di forza di Mobile Suit Gundam Online, bensì le possibilità "massive" che vengono offerte agli appassionati. Nell'attesa di una distribuzione occidentale su cui, al momento, non è dato sapere nulla.