Quando si pensa alla saga di Terminator, il pensiero corre inevitabilmente al secondo capitolo: il capolavoro di James Cameron che, grazie alle sue sequenze action rivoluzionarie e all'immaginario fantascientifico iconico, è diventato un riferimento assoluto del genere. Nessun film successivo della saga è mai riuscito a eguagliarlo e per molti fan Il giorno del giudizio resta la vera conclusione del franchise.
Sul fronte videoludico, invece, la serie non ha mai trovato un titolo davvero memorabile: perlopiù tie-in legati al film del momento, senza ambizioni particolari. Dopo il boom degli anni '90, le uscite sono diventate sporadiche, fatta eccezione per il più recente Terminator: Dark Fate - Defiance di Slitherine, uno strategico in tempo reale che ha quantomeno tentato di proporre qualcosa di nuovo.
La software house inglese Bitmap Bureau, specializzata nel ricreare titoli a 16 bit vecchia scuola, ma con un tocco di modernità (tra i suoi titoli più interessanti il beat'em up Final Vendetta e l'hack and slash Battle Axe) ha deciso però di ricreare il tie-in perfetto di Terminator 2 come se fosse uscito trent'anni fa. Nasce così Terminator 2D: No Fate, un arcade bidimensionale che unisce la passione per il genere run'n gun (e non solo) e un grande amore per il classico di James Cameron.
Il Giorno del Giudizio in pixel art
Il team di Bitmap Bureau ha dichiarato di aver creato Terminator 2D: No Fate immaginandolo come il gioco che loro avrebbero voluto giocare, all'epoca dell'uscita del secondo film della saga, andando in sala giochi. Il titolo rispetta perfettamente questa visione e si sente tutta la passione degli sviluppatori nell'adattare la storia del film nei vari livelli da cui il gioco è composto.
L'esperienza arcade di Terminator 2D: No Fate è considerabile quella di un classico run'n gun, per semplificare, ma in realtà è molto più complessa di così. Il gioco ci permette di utilizzare tre diversi personaggi: Sarah Connor, John Connor nel futuro e il T-800 nelle sembianze del grande Arnold Schwarzenegger. Ogni personaggio ha i suoi livelli unici, il cui gameplay cambia molto se paragonato agli altri.
Il gameplay di John Connor è un evidente omaggio alla saga di Contra, tanto che anche qui il primo boss che si affronterà è un chiaro riferimento al Defense Wall, primo boss affrontato nel capitolo iniziale della serie di Konami. Quando utilizzeremo John, il gioco si trasformerà in un run'n gun duro e puro con la possibilità di usare bombe speciali e trovare diverse armi.
Anche il gameplay di Sarah Connor sarà sempre in stile run'n gun, ma in maniera differente da quella di John. Sarah potrà utilizzare attacchi corpo a corpo e il ritmo dei livelli si farà più lento. Ci saranno dei livelli in cui bisognerà esplorare delle zone alla ricerca di alcuni oggetti e altri invece dove le meccaniche diventeranno quasi stealth.
Infine il T-800 si presenta in un primo livello ambientato nel bar dove appare nudo nel film, che per l'occasione viene trasformato in un vero e proprio beat'em up, in cui il nostro Schwarzenegger in due dimensioni picchia un'intera banda di biker per rubare loro i vestiti. Ci saranno poi anche altri livelli in cui sarà possibile usarlo, ma con nostro disappunto è il personaggio che si potrà utilizzare di meno nel gioco.
La narrativa è estremamente fedele alle vicende del film, ripercorrendo tutte le sequenze più iconiche della pellicola di James Cameron, spesso anche in modi molto creativi. Ad esempio, la fuga di Sarah Connor dall'istituto psichiatrico diventa una sezione stealth con una punta di horror in cui bisogna evitare di farsi trovare dal T-1000, mentre l'inseguimento in moto, quando il T-800 salva il giovane John Connor, diventa una corsa arcade in cui evitare ostacoli e sparare al tir guidato dal T-1000.
La cura della grafica in pixel art di Terminator 2D: No Fate ci ha sorpresi in maniera molto positiva. Ogni personaggio è animato in maniera che possa riprodurre perfettamente anche in due dimensioni le scene più iconiche del film, compresi anche dettagli non legati al gameplay, come ad esempio quando il giovane John insegna al T-800 il suo saluto speciale, o il ricomponimento del T-1000 dalla forma liquida a quella solida. Gli effetti di luci e ombre e la scelta dei colori delle ambientazioni contribuiscono poi a ricreare in ogni momento le atmosfere del film. Su Switch 2 in modalità portatile, dove lo abbiamo giocato, poi funziona magnificamente.
Il gioco è costellato di omaggi pensati per far felici i fan di Terminator 2. I brani più famosi della colonna sonora del film sono stati riadattati per essere inseriti nel titolo, mentre le scene d'intermezzo in pixel art ricreano quasi fotogramma per fotogramma alcune sequenze iconiche (come l'incubo di Sarah sull'esplosione nucleare). Non mancano dettagli deliziosi, come la schermata del "Continua", in cui la mano del T-800 riemerge dalla lava mostrando il celebre pollice alzato. È evidente che l'intero progetto nasce come una sincera lettera d'amore al film.
La natura arcade del gioco lo rende piuttosto breve da completare. Per finire i 12 livelli che compongono la prima partita ci abbiamo messo 51 minuti, secondo quanto riportato dalla schermata di valutazione finale. In realtà c'è voluto almeno il doppio del tempo, dato che nel conteggio non venivano riportati i vari tentativi finiti male in cui abbiamo ricominciato un livello.
Da buon arcade, il gioco sa essere piuttosto difficile in alcuni momenti, anche se non lo abbiamo mai trovato troppo complesso rispetto ad altri titoli simili. Molto però dipende anche dalla difficoltà selezionata. Ci sono quattro livelli selezionabili: da facile a molto difficile e in ognuno cambiano le regole. Giocando a Normale, come lo abbiamo finito la prima volta, il numero di Continua è limitato (anche se è possibile trovarli nascosti lungo il percorso), c'è un tempo limite in cui finire i livelli ed è possibile recuperare salute trovando dei medikit. A Facile, i Continua sono infiniti, mentre non c'è il tempo limite. A Difficile invece si inizia con meno salute e ci sono molti più nemici da affrontare. Infine, la modalità Molto Difficile non permette di continuare né di recuperare salute e cambia anche gli schemi di attacco dei boss e dei nemici. Chiaramente una sfida per giocatori hardcore, specialmente per chi vorrà ottenere la valutazione S alla fine di ogni livello.
La cosa che però aumenta non di poco la longevità del titolo è la possibilità di sbloccare dei finali alternativi. La prima volta che si gioca a Terminator 2D: No Fate si segue la storia classica del film; dalla seconda è possibile, in certi punti, effettuare delle scelte che portano su una sorta di percorso "what if" della storia che cambia di molto, mettendoci anche ad affrontare dei livelli completamente nuovi che aggiungono ulteriormente longevità al titolo.
Completare la storia con i finali alternativi sbloccherà anche nuove modalità extra. Ci sarà la classica Boss Rush e l'Infinite Mode, una sorta di modalità survival in cui si affronteranno orde di nemici. La modalità Mother of the Future invece sarà una sorta di time attack in cui bisognerà giocare i livelli di Sarah dall'inizio alla fine lottando contro il tempo. A parte, sarà anche possibile giocare alla modalità Arcade, disponibile sin da subito che si differenzia dalla Storia semplicemente per il fatto che non sarà possibile continuare, non ci saranno checkpoint e tutte le scene di intermezzo saranno eliminate.
Hasta la vista, baby!
Per quanto riguarda il gameplay, Terminator 2D: No Fate è essenzialmente un run'n gun che mescola sapientemente tradizione e modernità. Alla struttura tipica degli anni '90 si aggiungono infatti meccaniche più contemporanee, come l'uso delle coperture, la possibilità di celarsi dietro elementi dello scenario e una schivata dotata di preziosi frame d'invulnerabilità. Non mancano poi armi supplementari da raccogliere: nei livelli dedicati a John Connor, ad esempio, è possibile impugnare laser a ventaglio o a ricerca, mentre con Sarah si può ricorrere a un devastante mitragliatore.
In queste sessioni troveremo anche una buona varietà di nemici, con combinazioni che mettono alla prova i riflessi del giocatore, quando ad esempio ci si ritrova con attaccanti dalla distanza, altri corpo a corpo e alcuni nemici che colpiscono dall'alto tutti insieme. I boss sono ben fatti, ma senza particolari guizzi di creatività. Si rifanno principalmente alla tradizione tipica dei run'n gun, in cui, per sconfiggerli, bisogna imparare i vari pattern d'attacco, che cambieranno e diventeranno più ardui man mano che la loro salute diminuirà.
Il punto di forza del titolo è soprattutto la sua varietà, che vede alternarsi livelli sempre molto diversi tra loro. Si passerà da un tipico livello run'n gun, a uno con meccaniche stealth, per poi passare a un inseguimento e finire in un beat'em up. Ognuno di essi punta ad avere qualcosa di nuovo, anche quando si utilizzano gli stessi personaggi.
Se però questo è il punto di forza del gioco, c'è anche il rovescio della medaglia. I diversi tipi di gameplay sono tutti molto basilari nelle meccaniche, anche perché spesso durano solo un livello, come ad esempio quello in stile picchiaduro a scorrimento. Persino la parte più corposa del gioco, ossia quella run'n gun, non ha abbastanza profondità se paragonata ad altri titoli simili.
Per quanto il gioco sia davvero divertente nelle prime partite, soprattutto finché si segue la storia, quando ci si dedica a migliorare i propri record o alle modalità puramente basate sul gameplay emergono alcuni limiti: le meccaniche, piuttosto semplicistiche, faticano infatti a mantenere alto l'interesse sul lungo periodo.
Pur offrendo una longevità più che discreta per un titolo dal taglio arcade, si può completare il gioco in meno di 7-8 ore.
Conclusioni
Se Terminator 2 è uno dei vostri film preferiti e amate tantissimo i vecchi titoli da sala giochi dei primi anni '90, allora questo Terminator 2D: No Fate è il gioco che fa per voi. La cura per i dettagli nel riproporre in chiave arcade la storia del film è davvero incredibile: tre personaggi giocabili molto diversi tra loro con sezioni run'n gun, inseguimenti e persino livelli stealth e in stile picchiaduro a scorrimento. Ogni sequenza è poi trasposta su schermo con una splendida grafica in pixel art. Peccato per i limiti di un gameplay sì molto vario, ma troppo basilare nelle sue varie incarnazioni presenti nel gioco.
PRO
- Fedelissimo al film originale anche in modo creativo
- Grande varietà di stili di gameplay diversi
- La pixel art è una gioia per gli occhi
CONTRO
- I vari tipi di gameplay presenti sono tutti piuttosto basilari come meccaniche
- Prezzo un po' troppo alto per l'effettiva durata