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PC Magazine #111

Due fiere nel giro di sette giorni e l'uscita di BioShock Infinite, c'è di che stare allegri!

RUBRICA di La Redazione   —   23/03/2013

Nelle prossime ore - e forse già quando leggerete queste righe - inizieranno ad arrivare articoli e contenuti prima dal PAX East di Boston e poi dalla GDC di San Francisco. Saremo su entrambi i fronti, impegnati a coprire due eventi che restano distanti dai fuochi d'artificio estivi di E3 e GamesCom, ma riservano sempre di più ogni anno che passa, nuovi e interessanti spunti. Ci sarà modo di parlare di novità in sviluppo presso colossi come Blizzard e Capcom, ma vedremo per la prima volta anche titoli più piccoli e potenzialmente interessanti, com l'appena annunciato Transistor di Super Giant Games. Settimana prossima sarà anche quella di BioShock Infinite: atteso, rinviato e finalmente pronto a farsi giocare, il titolo di Ken Levine dovrà mantenere aspettative oramai altissime. C'è da dire che lo sviluppatore e il suo team di Boston lavorano come nessuno sulle proprie idee, sviluppando esperienze coinvolgenti innanzitutto dal punto di vista dell'atmosfera, quindi ci sono pochi dubbi che il gioco riesca a spiccare in un pur così intenso inizio di 2013. Per prepararvi potete guardare questa lunghissima sessione di domande e risposte di oltre un'ora e mezza, dove Levine stesso analizza nel dettaglio la sua ultima opera. La versione PC, tra l'altro, abbandona Games for Windows Live e dovrebbe avere una discreta dose di feature dedicate, quindi la aspettiamo con particolare interesse. Aspettando fiere e uscite prossime venture, segnaliamo due mod interessanti. La prima è Call of Dooty II, seconda parodia per l'originale Doom che si ispira, ovviamente, a Call of Duty e compagnia per mettere in scena un tributo retrò alle modernissime e abusate meccaniche da military shooter. La seconda invece è Duel Combat Realism per Skyrim, che si aggiorna per migliorare il comportamento di nemici e armi, ribilanciando il gioco in modo da renderlo più "realistico".

di Umberto Moioli

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Ogni tanto bisogna anche rendere conto dei progetti che ce l'hanno fatta, e di quelli che invece sono falliti per un motivo o per un altro. Partiamo dalle buone notizie. Ne abbiamo due. La prima riguarda Back To Bed, un ispirato puzzle 3D che ci mette all'interno di un ambiente surreale. Ciò significa che dobbiamo aspettarci illusioni ottiche, oggetti utili e altri pericolosi. L'obiettivo è manipolare il mondo di gioco per condurre un sonnambulo sano e salvo a destinazione. L'idea originale è stata sviluppata da studenti danesi provenienti da diversi atenei, mentre adesso è portata avanti da due team indipendenti, tra i quali figurano anche alcuni dei promotori originali del progetto. La seconda buona notizia della settimana riguarda Small World 2, seguito del mitico gioco da tavolo, il primo nel suo genere ad essere stato trasposto su iPad. Questo seguito oltre ad espandere il concetto originario sarà sviluppato anche per PC e potrà contare sull'esperienza di un team che sviluppa giochi da tavolo da una vita. Purtroppo Empire Eden è stato invece cancellato qualche giorno fa dall'autore senza preavviso. Abbiamo provato a leggere il suo blog di sviluppo sul sito ufficiale ma non ci sono spiegazioni in merito. Anzi: gli ultimi post annunciano con eccitazione il lancio della campagna su Kickstarter. Nella speranza che sia stata solo una falsa partenza (è pronta perfino una demo) facciamo i migliori auguri a Ryan DeGange per il suo ibrido che mescola classici come Castlevania, Metal Slug e Metroid, e che poteva essere una bomba.

Ah, quando si dice due braccia rubate all'agricoltura. Il protagonista di Shovel Knight è un cavaliere senza macchia morale ma pronto a sporcarsi l'armatura con la sua fidata pala. In un universo a 8-bit dove tutto scorre in orizzontale, lui da solo colpirà in testa i nemici, scaverà gallerie, rovisterà dentro forzieri lasciati lì per caso da non si sa chi e sconfiggerà terribili nemici. Tutto con senso dell'ironia e una splendida grafica. Ma soprattutto grazie a controlli precisi come la mano di un chirurgo e a una libertà di movimento eccezionale. Perché per il team di Yacht Club Games prima viene il gameplay, poi tutto il resto. E sembra che stiano facendo un ottimo lavoro nel mantenere le promesse. Tanto che entro i prossimi venti giorni potrebbero chiudere la raccolta fondi con successo. Intanto vi diciamo che il gioco sarà disponibile per PC, Wii U e Nintendo 3DS e che l'epica colonna sonora è opera di Jake "Virt" Kaufman, grande compositore per l'industria dei videogiochi che ha già fatto trillare le sue note digitali per Contra 4 e Double Dragon Neon.

Craig Stern ce l'ha fatta: il suo gioco di ruolo strategico a turni, l'originale Telepath Tactics, ha superato la cifra sperata e dovrebbe quindi raggiungere i nostri schermi nei primi mesi del 2014. In questo gioco i colpi vanno sempre a segno e i danni si conoscono in anticipo. Ciò significa che per vincere ci vuole una bella mentalità strategica, mentre la fortuna conta poco. Con il potere della mente possiamo costruire ponti per garantirci nuovi percorsi verso le unità nemiche, aprire voragini, erigere barriere o usare lo scenario per difenderci, spingere i nemici nella lava, in acqua o giù da un dirupo. Manipolare lo scenario è quindi un passaggio obbligato per combattere il nemico, che può essere l'agguerrita CPU o fino a sei giocatori umani presenti insieme sulla mappa di gioco. Con 22 classi di personaggi, ciascuno con i suoi punti di forza e debolezza, il pieno sostegno alla comunità dei modder e un editor delle mappe, Telepath Tactics promette di tenere impegnati i neuroni dei giocatori appassionati di strategia per molte notti consecutive. Se già sentite il richiamo dei campi di battaglia potete versare un contributo di dieci dollari e prenotare così una copia del gioco.

Humans Must Answer è uno sparatutto a scorrimento orizzontale così bizzarro da scegliere come protagonista del suo mondo una specie aliena di polli guerrafondai e vendicativi. Il progetto è seguito da ex sviluppatori del team che ha creato S.T.A.L.K.E.R. e deve molto alla scuola del mitico R-Type. Ha perciò un'impostazione classica, ma non rinuncia a un tocco di originalità anche fuori dalla folle ambientazione. Il suo punto di forza sono infatti le armi secondarie, numerose e dagli effetti più diversi, tanto che scegliere il tipo di sparo e usarlo in maniera adeguata per sconfiggere i nemici sullo schermo nelle posizioni più scomode è parte integrante della strategia del gioco. Stesso discorso per i colpi speciali, che possono essere difensivi, come il classico scudo, o devastanti come la bomba che fa piazza pulita di tutto ciò che si trova di fronte alla nostre astronave, dorata come un pollo allo spiedo. Al momento è disponibile una demo che permette ai possibili sostenitori di farsi un'idea preliminare di quello che sarà il gioco, e agli sviluppatori di raccogliere critiche o suggerimenti per migliorarlo in vista dell'uscita, prevista per il prossimo maggio. La cifra richiesta è modesta e la raccolta fondi procede bene, ma non così tanto da raggiungere gli obiettivi extra, che includono aggiunte succose come nuovi boss e una seconda razza giocabile.

di Andrea Rubbini

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Settimana ricca per la scena indipendente, che sempre più si sta multipiattaformizzando e che su PC è sempre più legata a doppia mandata ai canali di distribuzione con maggior presa, dicasi Steam. Quindi, bando alle ciance, rimettiamo il Rubbini nell'armadio e vediamo subito quali sono le novità più rilevanti che abbiamo trovato ravanando in giro per i siti di tutto il mondo.

Iniziamo con due annunci di grandissimo richiamo. Il primo è Frozen Endzone di Mode 7, gli stessi che ci hanno folgorato con Frozen Synapse, uno sportivo decisamente originale, visto che si gioca a turni disegnando gli schemi della squadra sul campo da gioco. Il concept sembra davvero interessante, ma per vederlo arrivare effettivamente sul mercato manca ancora qualche tempo. Intanto potete dare uno sguardo al trailer dell'annuncio, che abbiamo appiccicato qui da qualche parte.

Transistor è il secondo annuncio di cui parlavamo sopra. Di cosa si tratta? Ma del nuovo gioco di Supergiant Games, gli stessi del vendutissimo e acclamato Bastion. Per ora tutto quello che sappiamo è che sarà un gioco di ruolo d'azione a tema fantascientifico, graficamente molto simile a Bastion, e che la protagonista sarà una donna. Anche qui abbiamo un bel trailer che celebra l'annuncio e che trovate da qualche parte in giro per questa pagina.

Veniamo al puzzle game TRIAD, l'ultima fatica di Anna Anthropy, realizzato in collaborazione cob Leon Arnott. Lo scopo del gioco è molto semplice: bisogna riuscire a far dormire insieme tre esseri umani e un gatto, senza farli finire uno sopra l'altro, in modo che riescano a convivere serenamente. Si tratta di un esperimento molto interessante che merita una prova, anche perché è scaricabile gratuitamente per Mac e PC.

Veniamo a un'altra segnalazione veloce: FEZ sta per arrivare su PC. Su Steam, precisamente. Potremo metterci le mani sopra a partire dal 1 Maggio. Il simpatico Phil Fish ha dichiarato anche che sta lavorando anche alle versioni Mac e Linux. Ma anche alle versioni PS3 e PS Vita. Ma anche a una versione Ouya. Ma anche a un porting iOS. E il Neo Geo X? Perché snobbarlo? E una versione Spectrum? Non vogliamo proprio farla? Gli unici sfortunati sembrano essere i possessori di Wii U.

Leggendo il prezioso Idealsoft Blog abbiamo scoperto l'esistenza di un titolo meraviglioso: Shattered World: Beneath A Stone Sky, un gioco di ruolo strategico (stile Final Fantasy Tactics) forte di una splendida grafica che sembra uscita da un Amiga 500. Che dire? 30 classi giocabili, un mondo vasto tutto da esplorare e moltissime avventure rendono il prezzo del titolo assolutamente insignificante... anche perché è gratuito. Senza fare troppo i diplomatici possiamo dirvi che è migliore del 99,9% dei titoli dello stesso genere usciti negli ultimi anni sui sistemi iOS (anche perché sono tutti free2play). Provatelo assolutamente.

Veniamo quindi a due uscite interessantissime su Desura. Il primo è Cloudphobia, sparatutto ben fatto e molto difficile di cui parlammo tempo fa in un Underground. Ora potete acquistarlo in un negozio virtuale più abbordabile, oppure potete aspettare che arrivi su Steam (anche se deve prima superare le forche caudine di Greenlight). Il secondo titolo segnalato è Master of Alchemy - Rise of the Mechanologists, puzzle game sviluppato da DarkWave Games già uscito sui sistemi iOS che ha ricevuto grandi consensi in tutto il mondo.

Concludiamo le segnalazioni della settimana rimandandovi ai saldi di Steam. Si tratta di offerte molto particolari, perché riguardano nello specifico la scena indie. Come scritto da qualcuno in una notizia di un sito che non citiamo: "Si parla di sconti che vanno dal 50 al 75% per titoli tipo Giana Sisters: Twisted Dreams, The Binding of Isaac, Legend of Grimrock, Half Minute Hero: Super Mega Neo Climax Ultimate Boy, Recettear: An Item Shop's Tale e moltissimi altri." (ma non ti vergogni di fare copia/incolla di una tua news? Fai schifo! NDUmbertoMoiolivestitodaLaraCroft) Vabbeh, se siete interessati, cliccate qui: link

Indie della settimana
Se facessimo un sondaggio tra i videogiocatori chiedendogli quali sono i mali peggiori portati dalla morente generazione di macchine da gioco, sicuramente ai primi posti in classifica, se non al primo, ci sarebbero i contenuti scaricabili, volgarmente detti DLC. Discutere di quanto la pianificazione di contenuti da vendere dopo il lancio di un gioco abbia modificato enormemente lo sviluppo degli stessi sarebbe un affare lungo e fuori contesto, ma facendola breve è facile affermare che spesso ci si è trovati di fronte a situazioni incresciose, con finali venduti a parte, personaggi tagliati per poter creare dei pacchi extra appetibili e paradossi come quello di Final Fantasy All The Bravest, che sono pure macchine mangia soldi in cui a mancare è il gioco. DLC Quest nasce come gioco satirico di questo fenomeno e tenta di far riflettere su quanto i contenuti scaricabili finiscano per influire su diversi aspetti del game design. La versione PC comprende due episodi: "DLC Quest" e "Live Freemium or Die". Sommandoli entrambi fanno circa due ore di gioco per il costo di un paio di cappuccini. Superficialmente si tratta di un platform molto classico, nemmeno realizzato troppo bene. Giocando però si scopre l'arcano, ossia la sua natura fortemente critica. All'inizio il protagonista non può fare praticamente nulla e come se non bastasse è disarmato. Solo raccogliendo monete potrà acquistare i DLC che gli forniranno i mezzi per completare il gioco (tranquilli, non bisogna acquistare nessun extra con soldi veri). DLC Quest è un profluvio di gag divertentissime e ficcanti, come il personaggio acquistabile che non accetta la sua condizione di DLC, o il livello invernale che necessità di un "Season pass" per essere superato. E ora attenti che arriva il super spoiler. Se non volete rovinarvi nessuna sorpresa, saltate le prossime righe.
SPOILER Particolarmente azzeccato è il boss finale dell'episodio Live Freemium or Die, ossia lo stesso mercante che ha venduto la maggior parte dei DLC all'eroe. Per batterlo bisognerà acquistare delle spade che lui stesso ci venderà più che volentieri, non riuscendo a resistere al richiamo del denaro. FINE SPOILER
Insomma, per pochi soldi vi porterete a casa un platform che vi farà pensare e vi farà da sfogo per tutte le volte che vi siete lamentati sui forum dell'esistenza dei DLC e poi li avete comprati. Cosa volere di più?

di Simone Tagliaferri

Titolo: DLC Quest
Sviluppatore: Going Loud Studios
Distribuzione: DD
Sito di riferimento: Link
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: Nonostante il nome, una volta acquistato DLC Quest avrete tutti i contenuti disponibili.

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Guild Wars 2
La terza parte della mega patch Flame & Frost, intitolata The Razing, arriverà la settimana prossima: l'ha comunicato ArenaNet, ribadendolo al PAX East proprio ieri. Cosa ci aspetta in questo nuovo aggiornamento? Tanto per cominciare, la minaccia unificata di Dredge e Flame Legion, ai quali si contrapporranno due personaggi nuovi di zecca - il norn Braham e la charr Rox - che i giocatori dovranno aiutare in una serie di eventi.

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Oltre alla storia, ci saranno anche dei nuovi contenuti, in particolare per quanto riguarda le missioni di gilda implementate di recente: oltre a tre nuove taglie, ArenaNet ha deciso di strizzare l'occhi alle gilde più piccole introducendo le più accessibili Bounty Hunt Training. Per quanto riguarda il PvP, le novità principalmente saranno due: le leaderboard pubbliche che registreranno i progressi dei singoli giocatori in PvP e WvWvW, e un piccolo ma significativo revamp del WvWvW stesso. Quest'ultimo riguarda la schermata dei punteggi, che diventerà molto più chiara e dettagliata, e l'attesissimo sistema di World Rank: i giocatori guadagneranno dei punti esperienza speciali che permetteranno loro di sbloccare nuovi "perk" e abilità legate esclusivamente al WvWvW. Come se non bastasse, ArenaNet sembra essere pronta a rimuovere il culling che impediva la visualizzazione di numerosi giocatori contemporaneamente: stabilizzato l'engine, i devs promettono delle battaglie campali veramente epiche. Staremo a vedere: vi ricordiamo che il ciclo Flame & Frost è costituito da quattro parti e dovrebbe concludersi ad aprile.

Final Fantasy XIV
Primo giro di boa per la Beta della quattordicesima fantasia finale in versione resuscitata-dalla-tomba: nella sua ultima lettera alla community, il buon Naoki Yoshida ci avvisa che la prima fase del test si concluderà lunedì 25 marzo. A quel punto, gli sviluppatori faranno un bel tabula rasa e cominceranno a lavorare sulla nuova versione del client, seguendo - si spera! - i feedback rilasciati dai giocatori.

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Yoshida si è definito molto soddisfatto dall'andamento della prima fase, nonostante la presenza di circa centomila giocatori abbia causato dei problemi di performance che hanno interferito sopratutto con il nuovissimo sistema di quest definito "FATE". La fase due, che stando al progetto presentato in precedenza dovrebbe iniziare intorno a metà aprile, abbraccerà ancora più utenti, perciò Square Enix dovrà lavorare sodo per sistemare in tempo la questione. Durante la nuova fase, sarà possibile provare il sistema di controllo via joypad e altre nuove feature che saranno svelate a tempo debito. Intanto, Yoshida si congeda con un paio di foto delle Magitek Armor, le cavalcature speciali progettate appositamente per far venire un coccolone ai nostalgici di Final Fantasy VI, e con la notizia che le Guildhest, cioè le quest di gruppo basate sulle "Behest" della prima versione del gioco, saranno accessibili anche ai giocatori di basso livello e introdotte nella terza fase della Beta.

TERA
Il MMO tutto pepe di Bluehole Studio sembra riscuotere molti più consensi ora che è diventato free-to-play rispetto a quando bisognava sganciare tredici euro al mese per giocarlo. Secondo En Masse Entertainment, il publisher nordamericano del gioco,

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il numero di account avrebbe sorpassato l'encomiabile quota di un milione e quattrocentomila. Vi ricordiamo che TERA è passato al modello F2P lo scorso febbraio, dopo aver arrancato per circa sei mesi, introducendo contemporaneamente una generosa quantità di contenuti inediti, tra i quali si contano dungeon e zone PvP. In Europa le cose non vanno altrettanto bene: gli utenti sembrano lamentarsi della gestione pigra e sconsiderata di Gameforge, e mentre in America il gioco viene supportato con svariate offerte ed eventi (come il recente Dracoloths Rising) il publisher europeo fa orecchie da mercante e sembra quasi volersi assolutamente impegnare per affondare il gioco...

Marvel Heroes
La settimana del PAX è stata anche la buona occasione, per Gazillion Entertainment, di annunciare la data di uscita ufficiale del suo action-rpg-MMO un po' dungeon crawler e hack'n'slash, insomma Marvel Heroes. Il gioco sarà disponibile il 4 giugno e i giocatori che hanno acquistato il demenziale Founder's Pack da duecento euro potranno già giocare a partire dal 28 maggio.

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Nel frattempo, procede a gonfie vele la Beta chiusa, adesso accessibile anche per gli acquirenti del pacchetto Premium. Gazillion ne ha anche approfittato per svelare alcune nuove feature che saranno disponibili al lancio del gioco: il PvP e i super poteri definitivi. I dettagli sono ancora risicati, perciò vi suggeriamo di restare sintonizzati per saperne di più. Vi ricordiamo che Marvel Heroes, ambientato neanche a dirlo nell'universo supereroistico della Marvel Comics, è un gioco gratuito a microtransazioni firmato da David Brevik, il "papà" di Diablo e Diablo II.

World of Warcraft
In realtà non parliamo davvero del MMORPG Blizzard, ma di uno spin-off appena annunciato al PAX East. Anche spin-off è un termine coraggioso, in realtà. Hearthstone è un Trading Card Game virtuale, sviluppato da un team di soltanto quindici persone per PC, Mac e iOS. Se conoscete Magic the Gathering, Yu-Gi-Oh!, il gioco ufficiale di World of Warcraft o simili, sapete di cosa si tratta:

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giochi estremamente capitalistici in cui due giocatori si sfidano con i loro personali mazzi di carte costruiti a puntino, e vinca il più bravo, il più astuto o il più ricco. Naturalmente, il videogioco è impreziosito da una grafica semplice ma accattivante e da una valanga di citazioni e riferimenti all'universo di Warcraft e al suo MMORPG. Un esempio? La carta di The Beast che, una volta sconfitta, ci fa acquisire temporaneamente quella dello gnomo Finkle Einhorn... e chi è stato dalle parti di Blackrock Spire, sa di cosa stiamo parlando. Hearthstone ovviamente si potrà giocare anche online tramite il servizio BattleNet di Blizzard e sfrutterà un sistema di microtransazioni: i giocatori potranno acquistare nuovi pacchetti di carte per migliorare i loro mazzi, pagandoli in euro o "medaglie" vinte sfidando altri giocatori. Vi parleremo presto di Hearthstone in modo più approfondito; in ogni caso, anche facendo pagare i pacchetti di carte poco più di un euro, Blizzard guadagnerà un fantastiliardo di dollari. Cosa significherà questo per World of Warcraft è tutto da vedere, speriamo solo non salti fuori un'altra Real Money Auction House per le carte...

di Christian La Via Colli

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Il cloud gaming non molla
Di metodi per caricare i giochi Android su PC ce ne sono di già, ma il processo inverso è un po' più complesso visto che prevede un tablet in grado di sostenere uno streaming massiccio e risoluzioni adeguate. In ogni caso la definizione dei dispositivi mobile è in rapida crescita, cosi come la connettività, e Agawi ha deciso di cogliere l'attimo per lanciare, anche su Android, la sua piattaforma cloud gaming, già presente sugli store mobile di Apple e Microsoft. Il passaggio ad Android è piuttosto importante perchè vede la piattaforma ampliarsi con la promessa di poter rendere compatibile con Android qualsiasi titolo PC. Questo dovrebbe portarci dallo sterminato mare di social games, capaci comunque di attirare 4 milioni utenti sulla versione iPad e Windows 8 della piattaforma, fino ai giochi tripla A che dovrebbero essere supportati a decine già al lancio della versione Android di Agawi Cloudplay. Inoltre il supporto dovrebbe riguardare anche una serie di televisori dotati di sistema operativo Android, come le Smart TV, rendendo addirittura superfluo il possesso o l'acquisto di un tablet o di un dispositivo apposito.

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Ma c'è una ulteriore novità in ballo, e si tratta della diversa politica che consentirà agli sviluppatori di lanciare indipendentemente su Google Play le proprie applicazioni con supporto Agawi CloudPlay. In questo modo una software house potrà creare un titolo per PC e distribuirlo direttamente su due piattaforme, senza perdere tempo e senza spese aggiuntive. Agawi, in sostanza, crede nel cloudplay, anche al di fuori dell'ambito dei giochi social, anche se in questo caso latenza e robustezza dei server devono ancora essere verificati e sono probabili disservizi se la nuova versione della piattaforma dovesse avere il successo sperato. In ogni caso, è chiaro che il cloud è ancora attuale, nonostante alcuni problemi evidenti come l'impossibilità di giocare in privato, l'incompatibilità con il modding, la latenza e l'impossibilità di possedere fisicamente un titolo. Ma il mercato vuole comunque rendere appetibile questo tipo di gaming che ha indubbiamente i suoi pregi. In primis, anche se per ora Sony ha legato Gaikai a PS4, sparirebbe la necessità di cambiare hardware, visto che sarebbero i dispensatori del servizio a farlo. Inoltre i cheat sarebbero, almeno in parte, neutralizzati e la pirateria avrebbe le ali tarpate. Ed è senza dubbio quest'ultimo il punto che preme ai publisher, già intenti a far digerire al pubblico i DRM online che, pur scatenando polemiche, hanno visto Diablo III vendere come un titolo per console. Ovviamente, la diffusione di questo tipo di gaming dipenderà dagli acquirenti, che pur non essendone in gran parte consci, esercitano una sorta di democrazia capitalistica ogni volta che comprano qualcosa. E' ovviamente diffuso il timore che l'abitudine e la tendenza a rifiutare la memoria possano comunque plasmare un pubblico che, come si suole dire al giorno d'oggi, "non è ancora pronto per il cambiamento". In verità il pubblico non è stato ancora abituato o convinto ma probabilmente diventerà "pronto ad accogliere il futuro" quando la strategia commerciale potrà essere spacciata per una rivoluzione. Si tratta, indubbiamente, del lato pessimistico e sociologico della faccenda, visto che, per fortuna, la componente evolutiva c'è e ci promette, per l'appunto, di giocare a titoli tripla A sul brillante schermo del nostro tablet. Agawi CloudPlay è nata sulle previsioni di un'enorme crescita del mercato dei tablet la cui diffusione dovrebbe impennarsi nel 2013 e continuare a crescere fino al 2016. Il passaggio della piattaforma ad Android e l'annuncio delle novità dovrebbe avvenire in occasione della GDC 2013 che si terrà tra il 25 e il 29 marzo in quel di San Francisco.

Logitech aggiorna parte dei suoi dispositivi da gioco
Tra sistemi cloud gaming targati Nvidia, console con architettura da computer e digital delivery rampante, il PC è tornato al centro dell'attenzione e, secondo le previsioni di alcuni protagonisti della scena informatica, potrebbe, in un lontano futuro, diventare l'unica macchina necessaria. Poniamo infatti il caso che la nostra magione di pensionati del 2060, interamente cablata e automatizzata, abbia bisogno di un cervello elettronico per funzionare. Potremmo davvaro lasciare che questo cervellone venga gestito da una compagnia privata, per essere travolti dal timore che questa alzi il riscaldamento e al contempo apra di qualche millimetro le finestre, ovviamente automatizzate, per alzare la bolletta? Un pensiero assurdo forse, ma la nostra società è talmente precaria da rendere plausibili anche scenari folli, e anche se le minacce future fossero di tipo diverso, e meno grottesco, è possibile che l'umanità si voglia difendere dalle intrusioni, magari creando il proprio cloud centralizzato, customizzabile e controllabile autonomamente. Un PC insomma, che presumibilmente, mentre laverà i panni sporchi, gestirà anche i videogiochi sul nostro cellulare il quale sarà spesso come un foglio di carta, potrà essere aperto diventando grande come un monitor e potrà mostrare più pixel di quante stelle ci sono in cielo. In un caso del genere il problema sarà sempre legato al controllo, anche se in questo campo di tipo fisico, soprattutto nel caso dei videogiochi, e le aziende come Logitech dovranno inventarsi qualcosa per consentirci di controllare con precisione il cursore senza farci sbracciare né indossare un simil Kinect sulla faccia. Ma si tratta di un qualcosa che accadrà tra mezzo secolo e per ora il mouse è ancora il sistema di controllo migliore, magari abbinato con una cuffia massiccia e con una tastiera da mille e una notte. Dunque, per le esigenze odierne, sono più che sufficienti le nuove componenti della linea G di Logitech che ha rinnovato la propria offerta gaming per PC con sei mouse, due tastiere e due headset. Si tratta di prodotti di alta qualità ma di fascia media, almeno nel caso dei mouse, tutti redesign di modelli già visti, e del comparto sonoro. In ogni caso, grazie alla Logitech G430, il surround 7.1 targato logitech, ovviamente simulato, scende a 80 dollari dai 150 della G930. La cuffia G230, invece, è solo stereo, ma costa comunque 79,99 dollari in forza dell'elevata qualità della riproduzione sonora. Ricade invece nella fascia alta la tastiera Logitech G19S, un refresh della G19 che include, oltre al già visto LCD programmabile e alle svariate configurazioni, due porte USB e una superficie antisudore nella zona di appoggio dei palmi. Il prezzo consigliato è di 199,99 dollari, che sono molti, ma è anche possibile ripiegare sulla G510s, che costa 119.99 dollari e che, come tutte le altre componenti cuffie escluse, è una riedizione anche in questo caso arricchita da una superficie idrorepellente per i palmi.

di Mattia Armani