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Diventare grandi

Resident Evil: Revelations arriva sulle console in alta definizione: lo abbiamo provato in anteprima

PROVATO di Umberto Moioli   —   25/03/2013
Resident Evil: Revelations
Resident Evil: Revelations
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Non sono molti i casi di conversione da portatile a console casalinga. Solitamente l'esperienza, visiva così come ludica, pensata per le une non si adatta alla altre e viceversa, rendendo impensabile il tentativo. E questo vale soprattutto per titoli complessi come può essere un capitolo della serie Resident Evil. Capcom vuole però cercare di sfatare questo tabù, prendendo Revelations, l'apprezzato capitolo per Nintendo 3DS, e portandolo di forza su Xbox 360, PlayStation 3, WiiU e PC, non prima di averlo rivisto e migliorato sotto un discreto numero di aspetti diversi. La mossa ha perfettamente senso da un punto di vista commerciale, soprattutto dopo i feedback altalenanti ottenuti dal sesto capitolo della serie regolare, e farà piacere ai nostalgici delle prime incarnazioni della saga horror giapponese. Ma il porting è andato a buon fine? Grazie ad una demo provata durante il PAX East 2013, possiamo iniziare a darvi qualche risposta.

La nave

La demo - che supponiamo ad un certo punto verrà anche messa a disposizione per il download - era la stessa che ha anticipato l'uscita dell'originale per Nintendo 3DS, ovvero i primi istanti di gioco a bordo di una nave abbandonata. Preso in mano il controller abbiamo accompagnato Jill dal ponte dell'imbarcazione fin nelle viscere dell'enorme scheletro di metallo, sparando agli stessi mostri a cui avevamo sparato su portatile e finendo nella stessa identica imboscata, momento in cui si concludeva la dimostrazione. Insomma lo stesso gioco in termini contenutistici, una buona notizia considerando la riuscita dell'avventura single player.

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Resident Evil: Revelations si distingue per il lavoro di rinnovamento estetico che passa innanzitutto dalla risoluzione adeguata agli standard televisivi in alta definizione. Giocando si vede chiaramente che certi modelli, come quelli dei protagonisti, hanno ricevuto speciali attenzioni che altri elementi, soprattutto dello scenario, invece non evidenziano. Nonostante il conteggio poligonale tutt'altro che stratosferico e alcune superfici davvero bruttine, comunque, nel complesso bisogna dire che il risultato non è malaccio e se si gioca nell'ottica di un porting da 3DS, c'è poco da lamentarsi. La giocabilità risulta leggermente più veloce, una modifica che non snatura l'esperienza ma semplicemente prende atto della presenza del secondo stick analogico, che al tempo della prima uscita poteva essere sfruttato solo dai possessori di Circle Pad. Insomma i nuovi controlli rispondono bene e ci hanno ben impressionato.

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I combattimenti, piuttosto, mettono in evidenza aspetti come la generosissima sagoma dei nemici, che identifica colpi andati a buon fine anche se questi non sono perfettamente a segno. In linea di massima questo sarebbe un errore piuttosto grave, ma la natura dell'esperienza, che non punta certo a diventare un punto di riferimento per gli amanti degli shooter, lo rende tutto sommato perdonabile. O quantomeno più tollerabile. Nonostante gli spazi geometrici e chiusi della nave fantasma potrebbero aver aiutato a nascondere certi problemi di natura tecnica, il poco provato della campagna di Resident Evil: Revelations su Xbox 360 sembra insomma poter dire la propria più che dignitosamente. E l'offerta non è neppure finita qui.

La sfida

Oltre al single player, Capcom sta sviluppando la cosiddetta modalità Raid. All'interno di questa speciale opzione di gioco, esclusiva per questa seconda vita di Resident Evil: Revelations, andranno completati da soli o in cooperativa dieci diversi livelli - ripresi dalla campagna - scegliendo tra due tipologie di partita. In Chasm, quella disponibile per essere testata durante il PAX East 2013, si percorre un tratto di schema uccidendo gli avversari di tipo e ordine diverso rispetto al single player, cercando di raggiungere il punto d'uscita.

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In Trench, invece, supponiamo si debba resistere per un certo quantitativo di tempo o fino all'esaurirsi degli avversari, ma non siamo certi di come questa si sviluppi non essendo abilitata nella demo. Ogni colpo andato a segno garantisce un punteggio diverso e l'esperienza ottenuta, rimarcata anche dalla classica valutazione finale, permette di sbloccare nuovi oggetti e munizioni, migliorando con il tempo il proprio arsenale. Ci sono diverse classi tra cui scegliere e ciascuna dispone di profili personalizzabili, quindi Raid dovrebbe intrattenere piuttosto a lungo gli interessati. Dobbiamo dire che Resident Evil: Revelations ci ha fatto complessivamente una discreta impressione: si tratta di un gioco che non ha di sicuro richiesto investimenti stratosferici e temiamo venga penalizzato dall'uscita a prezzo pieno, però resta una buona avventura convertita onestamente e con una manciata di contenuti extra interessanti. Tra l'altro pare ci saranno anche ulteriori aggiunte come livelli di difficoltà, personaggi e costumi speciali. È un passaggio intermedio, ovvio, aspettando di sapere quale nuova direzione dovrà obbligatoriamente seguire Capcom per riprendere con successo le redini della serie e dei moltissimi fan sparsi in giro per il mondo. L'uscita il 24 maggio dovrebbe dargli una discreta visibilità, ma torneremo a parlarne in sede di recensione.

CERTEZZE

  • Ottimo Resident Evil "vecchia scuola"
  • Più che discreto numero di extra e aggiustamenti

DUBBI

  • Prezzo pieno
  • Alcuni limiti tecnici sono evidenti