Non sono molti i casi di conversione da portatile a console casalinga. Solitamente l'esperienza, visiva così come ludica, pensata per le une non si adatta alla altre e viceversa, rendendo impensabile il tentativo. E questo vale soprattutto per titoli complessi come può essere un capitolo della serie Resident Evil. Capcom vuole però cercare di sfatare questo tabù, prendendo Revelations, l'apprezzato capitolo per Nintendo 3DS, e portandolo di forza su Xbox 360, PlayStation 3, WiiU e PC, non prima di averlo rivisto e migliorato sotto un discreto numero di aspetti diversi. La mossa ha perfettamente senso da un punto di vista commerciale, soprattutto dopo i feedback altalenanti ottenuti dal sesto capitolo della serie regolare, e farà piacere ai nostalgici delle prime incarnazioni della saga horror giapponese. Ma il porting è andato a buon fine? Grazie ad una demo provata durante il PAX East 2013, possiamo iniziare a darvi qualche risposta.
La sfida
Oltre al single player, Capcom sta sviluppando la cosiddetta modalità Raid. All'interno di questa speciale opzione di gioco, esclusiva per questa seconda vita di Resident Evil: Revelations, andranno completati da soli o in cooperativa dieci diversi livelli - ripresi dalla campagna - scegliendo tra due tipologie di partita. In Chasm, quella disponibile per essere testata durante il PAX East 2013, si percorre un tratto di schema uccidendo gli avversari di tipo e ordine diverso rispetto al single player, cercando di raggiungere il punto d'uscita.
In Trench, invece, supponiamo si debba resistere per un certo quantitativo di tempo o fino all'esaurirsi degli avversari, ma non siamo certi di come questa si sviluppi non essendo abilitata nella demo. Ogni colpo andato a segno garantisce un punteggio diverso e l'esperienza ottenuta, rimarcata anche dalla classica valutazione finale, permette di sbloccare nuovi oggetti e munizioni, migliorando con il tempo il proprio arsenale. Ci sono diverse classi tra cui scegliere e ciascuna dispone di profili personalizzabili, quindi Raid dovrebbe intrattenere piuttosto a lungo gli interessati. Dobbiamo dire che Resident Evil: Revelations ci ha fatto complessivamente una discreta impressione: si tratta di un gioco che non ha di sicuro richiesto investimenti stratosferici e temiamo venga penalizzato dall'uscita a prezzo pieno, però resta una buona avventura convertita onestamente e con una manciata di contenuti extra interessanti. Tra l'altro pare ci saranno anche ulteriori aggiunte come livelli di difficoltà, personaggi e costumi speciali. È un passaggio intermedio, ovvio, aspettando di sapere quale nuova direzione dovrà obbligatoriamente seguire Capcom per riprendere con successo le redini della serie e dei moltissimi fan sparsi in giro per il mondo. L'uscita il 24 maggio dovrebbe dargli una discreta visibilità, ma torneremo a parlarne in sede di recensione.
CERTEZZE
- Ottimo Resident Evil "vecchia scuola"
- Più che discreto numero di extra e aggiustamenti
DUBBI
- Prezzo pieno
- Alcuni limiti tecnici sono evidenti