Uno dei primissimi appuntamenti che hanno dato il via a questa settimana di E3 a Los Angeles è stato quello legato a Disney Infinity, interessante progetto "teen oriented" da molti visto come la risposta a quello Skylanders di Activision che si è rivelata una vera macchina dei soldi per la compagnia americana.
Che la casa di topolino veda in Infinity una enorme opportunità e un cavallo su cui puntare grosso lo si è potuto capire ben presto, di fronte ad un evento in grande stile che ci ha fatto ricordare i "bei tempi" di qualche anno fa, prima che la crisi stringesse i cordoni delle borse anche in questo ambito. Prima di tutto infatti, e per sottolineare la natura trasversale dei contenuti del prodotto in oggetto, siamo stati invitati nella sala del Regal Cinemas per assistere alla mezz'ora iniziale circa (minuto più minuto meno) degli imminenti blockbuster Disney, nello specifico Monster University di Pixar e The Lone Ranger del regista Gore Verbinski (quello de "I Pirati dei Caraibi" per capirci) e con protagonista Johnny Depp. Due premiere di assoluto livello, e infatti le misure di sicurezza per evitare sgraditi leak hanno imposto di abbandonare all'ingresso qualsiasi dispositivo in grado di effettuare riprese video. Poco male però, perché gli antipasti dei due lungometraggi ci hanno davvero incuriosito, soprattutto per quanto riguarda quello che sembra poter essere l'ennesimo capolavoro di Pixar. Ovviamente però, come dicevamo in apertura, non si è trattato semplicemente di un estemporaneo show cinematografico fine a sé stesso, ma al contrario ha permesso di introdurre - nella seconda parte dell'evento - le due sezioni di gioco ispirate appunto ai suddetti film in uscita.
La scatola dei giocattoli
Nella cornice di un afterparty ricco di libagioni di ottimo livello abbiamo infatti messo le mani in prima persona su Disney Infinity, potendo così farci un ulteriore impressione del progetto sviluppato da Avalanche Software. Si è detto più volte delle similitudini con Skylanders, ed è indubbio che queste esistano, anche se sarebbe effettivamente riduttivo ricondurre il lavoro dei programmatori a quello di un mero copia incolla.
Certamente dove la prospettiva avvicina di più le due produzioni è nell'ecosistema a base di giocattoli, statuette e accessori da collezionare che andranno a sostenere quel meccanismo economico potenzialmente in grado di muovere milioni e milioni di dollari grazie al desiderio di collezionismo dei ragazzini. Grazie alla tecnologia NFC e ad una piattaforma dedicata infatti, sarà possibile trasferire su schermo non solo personaggi (come nell'analogo di Activision) ma anche elementi vari, mezzi di trasporto, armi, oggetti e potenziamenti di svariato tipo tramite appositi Power Disc. Se sotto questo punto di vista quindi Disney Infinity appare sostanzialmente come una versione maggiorata ed espansa del concept del concorrente, è nella chiave ludica che - sulla carta - si possono trovare i più sostanziosi elementi di interesse. Questo perché sembra che la varietà delle situazioni offerte dai vari mondi di gioco, sempre ovviamente ispirati a una qualche pellicola Disney, portino con se anche sostanziali differenze nella struttura di gioco tali da poter offrire quella freschezza che sul lungo periodo evidentemente veniva a mancare in Skylanders. Non solo differenze estetiche quindi ma anche strettamente di gameplay, con soluzioni che sembrano virare ora verso l'action adventure, ora verso il sandbox, ora verso il racing game o addirittura lo sportivo e così via.
In realtà nei totem messi a disposizione, appunto dedicati ai mondi di Monster University e The Lone Ranger, queste variazioni non sono apparse particolarmente evidenti; in entrambi i casi infatti ci siamo trovati di fronte a avventure a missioni liberamente accessibili in cui contenuti e quantità di gadget sembravano essere superiori alla qualità pura e semplice delle meccaniche offerte (un po' banali e stereotipate) e della componente tecnica (semplicistica e abbastanza carente nelle animazioni). Va detto che il gioco era presente nelle versioni Xbox 360 e Nintendo Wii, con quest'ultima piuttosto indietro per quanto riguarda la fluidità delle immagini che soffriva di evidenti cali del frame rate. E' ovviamente chiaro che sia più che complicato dare un giudizio anche solamente indicativo di un gioco come questo dopo un test tanto superficiale, soprattutto perché i valori produttivi e la bontà dei contenuti andranno analizzati proprio mescolandoli all'ecosistema dei giocattoli per capirne le reali prospettive. E più in dettaglio andrà anche analizzato il Toy Box, ovvero la robusta sezione di editor in cui si potrà sfogare la creatività degli utenti realizzando i propri mondi da condividere con altri giocatori; tra l'altro soltanto in questa occasione si potranno mischiare i personaggi dei vari mondi, superando così il principale limite dei singoli Play Sets precostituiti. Quelli finora annunciati sono legati a Monster University, The Lone Ranger, Gli Incredibili, I Pirati dei Caraibi e Cars, ma è più che scontato che se ne aggiungeranno poi altri così da irrobustire e rintuzzare costantemente i contenuti e i giocattoli ad essi collegati. Se è vero quindi che non siamo rimasti esattamente fulminati da questo Disney Infinity durante la breve prova effettuata, è altrettanto vero che l'interesse e la curiosità legata alle potenzialità del prodotto ci mantengono proiettati verso la fine di agosto, momento in cui con l'uscita nei negozi potremo dare un giudizio definitivo sullo sforzo del colosso americano.
CERTEZZE
- Personaggi e mondi irresistibili
- Un ecosistema potenzialmente enorme
- Varietà interessante
DUBBI
- Dubbi sulla qualità del gameplay
- Troppi elementi ancora da verificare
- Tecnicamente molto migliorabile