Negli ultimi due mesi ArenaNet ha dimostrato una tenacia encomiabile nella quantità e frequenza di aggiornamenti rilasciati per il suo MMORPG free-to-play. Non si sono trattate di mega patch colossali, ma di piccoli update che hanno fornito ai giocatori nuovi obiettivi con cui intrattenersi, spesso imperniati sull'ottenimento di nuovi oggetti e modifiche estetiche o sull'accumulo dei famigerati punti achievement (e conseguenti ricompense).
ArenaNet ha sviluppato le varie patch seguendo dei filoni narrativi divisi in varie fasi, le cosiddette Living Story che avrebbero dovuto modificare drasticamente il lore di Tyria e che in realtà si sono presentate come mini archi narrativi a sé stanti; "sidestory", se vogliamo, che hanno però il pregio di alimentare l'idea che Tyria sia un mondo "vivo" in cui succedono tante cose diverse. Dopo l'insurrezione della Molten Alliance e la crisi di Southsun Cove, è venuto il turno del Dragon Bash: un festival commemorativo che si è trasformato quasi subito in una vera e propria caccia all'uomo... anzi, al pirata.
Yarrrr!
Il festival del Dragon Bash è ormai live da un paio di settimane: per l'occasione, Lion's Arch si è trasformata un po' come ad Halloween o al Wintersday, riempiendosi di piñata, proiettori olografici, fuochi d'artificio e altri addobbi a tema. Tra corse di moa e Dragon Ball - non il manga di Akira Toriyama, ma una specie di bizzarro sport PvP - i giocatori hanno avuto vari modi per completare i numerosi achievement e portarsi a casa elmi a forma di drago, ali olografiche e svariati mini. Non sono mancate le critiche, in particolare alla ripetitività e banalità degli achievement e alla rarità delle pregiate skin per le armi di giada, che hanno messo in ginocchio anche i giocatori più ricchi di Tyria.
La cosa più interessante del Dragon Bash, però, è stato lo sviluppo di un'imprevedibile storyline iniziata quasi di punto in bianco con un omicidio nel bel mezzo dei festeggiamenti: ArenaNet ha impiegato la consueta progressione frammentata per presentarci una strana vicenda, punteggiata da personaggi e situazioni dalle tinte spiccatamente noir. Le indagini dell'ispettore Ellen Kiel e dell'investigatrice privata Marjory Delaqua conducono proprio al nuovo aggiornamento, "Sky Pirates of Tyria", che verrà implementato a partire dal 25 giugno. Essendo anche questa una Living Story, peraltro collegata al Dragon Bash, i giocatori non avranno molto tempo a disposizione per completare ogni achievement e sbloccare tutti i contenuti, la maggior parte dei quali evaporerà il 9 luglio prossimo. "Sky Pirates of Tyria" introduce una nuova fazione nel lore di Guild Wars 2, i pirati Aetherblade, e il loro capitano, Mai Trin. A livello pratico, il tutto si traduce in un nuovo dungeon, un nuovo jumping puzzle, svariati achievement e ricompense annesse. Accompagnati dal game designer Elijah Miller, abbiamo avuto l'occasione di giocare in anteprima il suddetto dungeon, intitolato Aetherblade Retreat, il cui ingresso è nascosto dietro una cascata di Lion's Arch. La sfida è aperta a tutti: all'interno del dungeon si viene automaticamente portati a livello 80, ma è chiaro che i giocatori di basso livello, sprovvisti dell'equipaggiamento migliore e dei Trait avanzati, avranno più filo da torcere. Aetherblade Retreat dimostra una nuova maturità per quanto riguarda il design dei dungeon, finora il tallone d'Achille di ArenaNet. La struttura un po' orizzontale e un po' verticale ci è piaciuta, così come la complessità visiva generale: Aetherblade Retreat è un agglomerato di navi, barche, ponti sospesi e trappole, proprio come ci si aspetterebbe da un covo di pirati. Ci sono forse un po' troppi nemici da battere, ma i due boss che lo frammentano ci hanno piacevolmente sorpreso. Il primo, in particolare, è una gustosa sfida di abilità, tempismo e colpo d'occhio; ci ha colpito in particolare per la diversità della sfida, che inizia con il canonico boss accompagnato da due scagnozzi e si trasforma poi in una specie di rompicapo in cui bisogna muoversi continuamente per schivare molteplici barriere laser rotanti, saltando su delle casse per non farsi colpire e, contemporaneamente, attaccando i golem che rappresentano il bersaglio principale dell'encounter.
La battaglia si conclude anche con un divertente - quanto macabro - colpo di scena. Il secondo boss, Mai Trin in persona, ci è apparso altrettanto interessante, ma forse un po' troppo lungo e convulso. Mai Trin ci affronta insieme al suo primo ufficiale Horrik, il quale si limiterà a bombardarci col suo bazooka: sconfiggerlo è inutile, dato che Mai Trin lo riporta immediatamente in vita, e la chiave della vittoria sono proprio i suoi attacchi ad area, in grado di indebolire lo scudo protettivo di Mai Trin. Ogni venticinque percento di energia circa, i due boss scompaiono e bombardano l'area sempre più a lungo e sempre più intensamente: proprio come accadeva nella Molten Facility, il dungeon conclusivo della Living Story "Flame & Frost", anche in Aetherblade Retreat si affronta una meccanica simile all'inizio del dungeon, che in sostanza ci addestra allo scontro finale. Una battaglia sicuramente d'atmosfera, ambientata in cima alla montagna, sotto una pioggia scrosciante. Elijah Miller ci ha rivelato che sconfiggendo Mai Trin in meno di quindici minuti è possibile affondare la nave pirata, sbloccando un ulteriore achievement. Il dungeon, insomma, ci ha soddisfatto: è un enorme passo avanti rispetto ai primi dungeon di Guild Wars 2 e alla già ottima Molten Facility, e non richiede un'eccessiva comunicazione, diventando così accessibile anche ai gruppi formati casualmente. È un vero peccato, insomma, che sia destinato a svanire nel nulla quando il 9 luglio si concluderà la Living Story del Dragon Bash.
Fanservice
Aetherblade Retreat non è ovviamente l'unico content implementato dalla patch "Sky Pirates of Tyria". C'è anche un jumping puzzle intitolato sibillinamente "Not so secret" che richiede una discreta dose di precisione e abilità salterina, e una lista di achievement - purtroppo non particolarmente originali - che sbloccano un mini dell'ufficiale Horrik, per chi desidera andarsene in giro seguito da un Norn in miniatura. Ci sono anche le nuove casse Aetherblade, sparse per Tyria e contenenti alcuni oggetti e materiali preziosi, e un paio di spallacci esclusivi in tema piratesco per gli amanti degli oggetti estetici.
E ci sono nuovi goodies da comprare nel Gem Store, scambiando gli ori - o gli euro - tanto sudati. C'è anche la Scavenger Hunt, un'attività che ArenaNet aveva anticipato tempo addietro: a lungo si era vociferato che le Scavenger Hunt servissero a mettere le mani sulle famigerate armi "precursor" necessarie a iniziare il lungo iter dell'arma leggendaria, ma alla fine la Scavenger Hunt di "Sky Pirates of Tyria" si è rivelata una sorta di trovata pubblicitaria per il romanzo "Sea of Sorrows" firmato dalla sviluppatrice Ree Soesbee, in uscita proprio in questi giorni. La nuova statua del fondatore di Lion's Arch, Cobiah Marriner, è il punto di partenza di una specie di caccia al tesoro; ci sono dodici targhe da trovare, undici a Lion's Arch e una a Malchor's Leap, e il romanzo fornisce degli indizi sulla loro posizione. Una trovata meta-ludica carina che verrà schiacciata in pochi minuti dai forum e dai siti specializzati, grazie alla potenza di Internet e del passaparola. La ricompensa, però, non è un'arma, ma un oggetto consumabile che offre cinque punti abilità in più: un po' deludente, a dire il vero, sopratutto per chi di punti abilità ne ha a tonnellate. "Sky Pirates of Tyria", però, ha anche un ultimo pregio, ovvero quello di metter mano al bilanciamento delle professioni e alle loro abilità come mai era successo dai tempi della Beta di Guild Wars 2. L'obiettivo di questi grandi e piccoli sconvolgimenti è molto semplice:
offrire una maggior varietà di build e opzioni ai giocatori che si sono fossilizzati sulle abilità e le combinazioni di Trait migliori. I giocatori che si collegheranno dal 25 giugno in poi troveranno alcune abilità in una nuova posizione, altre cambiate quasi del tutto, Trait vecchi rielaborati e altri nuovi di zecca, abilità inedite (come Tainted Shackles per i negromanti) e modifiche meno esplicite come quelle alla condizione Weakness. Verrà implementata anche una nuova condizione negativa, chiamata Torment, un danno periodico che aumenta man mano che la vittima si muove; Torment diventerà una delle armi principali di ladri e mesmer, e un nuovo elemento con cui fare i conti in un gioco in cui il movimento è la base di ogni combattimento. "Sky Pirates of Tyria" è, insomma, una delle patch più corpose e coraggiose che abbiamo visto arrivare su Guild Wars 2: l'impatto che questi cambiamenti avranno sulla community giocante, specie quella più competitiva, è ancora tutto da vedere, ma intanto non possiamo che rimanere soddisfatti dalla piega presa a livello di game design, sopratutto per quel che concerne i dungeon e i vari boss.