"C'è sempre una certa aspettativa attorno all'uscita di un gioco. Forse Beyond non soddisferà appieno determinate aspettative, ma quello che è certo è che saprà offrire un'esperienza diversa da qualsiasi altra". Col suo solito tono pacato, David Cage sta tenendo al Radisson Hotel di Colonia una delle ultime presentazioni in pubblico del nuovo gioco di Quantic Dream. La Gamescom 2013 ha rappresentato per lo sviluppatore parigino l'ultima grande opportunità di imbeccare la stampa internazionale prima che a questa vengano inviati i codici giocabili. Con la data d'uscita sempre più vicina, Cage ha approfittato della fiera tedesca per sparare le sue ultime cartucce: non ci sono stati nuovi filmati da trenta minuti, né rivelazioni di nuovi attori, ma pochi annunci interessanti e una sintesi di tutto quello che si è saputo del gioco nei mesi passati.
C'è un app per tutto!
Tutta la prima parte dell'incontro non è stato altro che un riepilogo di cos'è Beyond: Due Anime, di chi sono i personaggi e del legame che c'è tra la protagonista Jodie Holmes (Ellen Page) e Aiden, lo spirito che è legato a lei fin dalla sua infanzia. "Non è una storia di presenze spiritiche e poteri paranormali", specifica ancora una volta Cage, "è un'esperienza che parla di come si cresce e di come si impara ad accettare sé stessi". Quello tra Jodie e Aiden è un rapporto di odio e di amore, fatto di conflitti e di affetto.
L'autore di Farheneit e a Heavy Rain ha anche ribadito con forza quanto ramificata sia la trama e quanto drastiche possano essere le conseguenze di un'azione all'apparenza futile. Ancora più di Heavy Rain, perché in questo caso l'attenzione è concentrata unicamente su un personaggio, non quattro, cosa che porterà per forza di cose a un maggiore coinvolgimento emotivo. Per farci un esempio, c'è stata mostrata nuovamente la sequenza della fuga dal treno, una delle primissime ad essere state presentate da Quantic Dream, elencandoci tutte le situazioni che si creano e che cambiano in base alle azioni, alle scelte e agli errori del giocatore. Cage continua: "Non si tratta di semplici scene di intermezzo, ma di intere sequenze di gioco che alcuni utenti potranno affrontare e altri no". Ci è stata descritta una situazione in cui Jodie ha un'ora di tempo prima di un appuntamento romantico: quest'ora può essere spesa riordinando casa, facendo una doccia, scegliendo il vestito adatto o semplicemente perdendo tempo e guardando la TV. A seconda delle decisioni prese, l'appuntamento può concludersi benissimo o essere un vero disastro, senza contare il fatto che Aiden, geloso com'è, potrebbe provare a rovinare l'intera serata. Quando la presentazione si stava ormai avvicinando al termine, Quantic Dream ha alzato il sipario su due interessanti novità: la Dual Mode e l'opzione Beyond Touch. Entrambe nascono dall'esigenza di avvicinare al titolo anche quelle persone che coi videogiochi non hanno mai avuto a che fare, o che sono spaventati all'idea di impugnare un pad. "Sia con Farheneit, ma soprattutto con Heavy Rain, abbiamo notato come molti giochino in compagnia di un familiare, e di come questo partecipi in maniera indiretta, dando consigli e indicazioni", spiega Cage.
Da quest'osservazione è nata l'idea del Dual Mode, una semplice opzione cooperativa che permette a due giocatori di impersonare rispettivamente Jodie e Aiden: il controllo passa dall'uno all'altro con la pressione di un tasto, e in questo modo entrambi possono apprezzare in modo attivo l'intera esperienza di gioco, cercando di collaborare per risolvere i vari enigmi o per interagire con lo scenario. Questo tentativo di avvicinare i non-giocatori trova il suo completamento con Beyon Touch, l'applicazione per iOS e Android che permetterà di collegare, tramite WiFi, il proprio smartphone alla console. "Con la sua forma e tutti questi pulsanti," spiega Cage, "il Dualshock può essere un oggetto davvero intimidatorio per molte persone". Attivata l'app, il gioco passerà automaticamente a un livello di difficoltà più basso, mentre lo schermo touch del dispositivo potrà essere utilizzato come controller alternativo, permettendo di muoversi semplicemente toccando la direzione in cui ci si vuole spostare. A differenza di quanto afferma il director del gioco, non si tratta della prima volta che un'applicazione trasforma uno smartphone in un controller (i giochi che supportano Joypad ne sono un esempio) ma senza dubbio è un'implementazione interessante e inaspettata. A meno di due mesi dall'uscita, è improbabile che ci aspettino altri annunci e sorprese di questo tipo: adesso non ci resta altro da fare che prepararci a quello che Cage ha più e più volte definito come un vero e proprio viaggio emotivo.
L'opzione Dual Mode e l'app Beyond Touch ci permetteranno di giocare a Beyond con la zia o con la nonna
CERTEZZE
- Dual Mode e Beyond Touch sono aggiunte non indispensabili ma interessanti
- Situazioni di gioco sempre diverse in base alle azioni
DUBBI
- I detrattori dei QTE dovranno mettersi l'anima in pace