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Anche i videogiocatori hanno un cuore

Si piange a dirotto: arriva lo speciale sui giochi commoventi!

SPECIALE di Rosario Salatiello   —   29/09/2013

Nonostante la stampa generalista abusi spesso e volentieri nel ritrarre noi videogiocatori come dei disadattati privi di emozioni, o peggio come degli esseri violenti colti imprevedibilmente da ogni tipo di raptus, dobbiamo ammettere che anche noi sappiamo essere degli inguaribili romanticoni, pronti a scioglierci davanti ad un ammasso di poligoni che si muovono su di un freddo monitor. È inutile negarlo, sappiamo bene che ognuno di noi conserva una serie di titoli strappalacrime all'interno del proprio cuore, nascondendoli gelosamente dal resto del mondo col timore di essere preso per i fondelli dal commilitone del Call of Duty di turno o dall'avversario abituale di FIFA. In un mondo che apparentemente non lascia spazio ai nostri sentimenti, noi di Multiplayer.it vogliamo ergerci a paladini del pianto senza ritegno. Abbiamo quindi scelto 10 giochi tra quelli che sono riusciti a farci consumare fazzoletti su fazzoletti, mentre con l'altra mano tremante tenevamo il mouse o il joypad. Non abbiate timore, forse tutti gli altri non vi capiranno, ma noi sì.

Avvertimenti vari

Il presente articolo contiene per forza di cose un bel po' di spoiler, anche pesanti, su giochi sia vecchi sia nuovi. Nel caso in cui non vogliate rovinarvi nessuna sorpresa, state quindi attenti a saltare il paragrafo del gioco che intendete scoprire da soli. Non venite a piangere da noi, che poi ci tocca rispondervi che vi avevamo avvisati.

Vista la soggettività dell'argomento, specifichiamo inoltre che l'elenco dei giochi vuole essere rigorosamente una lista sparsa e non una classifica, che preferiamo lasciare ai sentimenti di ognuno di voi. Anzi, se nei commenti ci volete dire quali sono i giochi che hanno toccato il vostro cuore, sappiate che la cosa non ci dispiace affatto.

Vi scioglierete come ghiaccioli a Ferragosto, con lo speciale dedicato ai giochi commoventi!

To The Moon

Non abbiamo usato fazzoletti in questo caso, ma vere e proprie lenzuola inzuppate di lacrime. Nei panni degli scienziati Neil Watts ed Eva Rosalene, un viaggio nella memoria di un anziano morente per soddisfare il suo ultimo desiderio, raccontato da Freebird Games in modo semplicemente magistrale. Un'esperienza in grado di commuovere praticamente dall'inizio alla fine quella creata da Kan Gao, che ha fatto proprio della trama il suo aspetto vincente in grado di far impallidire gran parte degli altri videogiochi. Complice anche una colonna sonora che definire indovinata è dir poco, al punto da toccare anche la più dura delle anime. Il fatto che sia stato proprio chi scrive a occuparsi della recensione di To The Moon, testimonia la quantità di lacrimoni versati durante l'avventura dedicata al vecchio vedovo Johnny e alla sua River.

Red Dead Redemption

Un'intera avventura spesa a dimenticare il vecchio John Marston, tentando di riscattarsi agli occhi della società, ma soprattutto di riacquistare il diritto sacrosanto di riabbracciare finalmente la propria famiglia. Sangue e sudore versati attraverso il Far West fino al Messico, per arrivare a quel maledetto momento finale. Il modo in cui Rockstar Games ci porta all'epilogo di Red Dead Redemption lo rende inevitabilmente più difficile da accettare, aggiungendo inevitabilmente quella voglia di non mollare che avrà spinto tutti quanti a ricaricare la partita per cercare di sopravvivere all'imboscata. Usciti dal granaio, anche il più veloce dei Dead Eye non riuscirà a evitare che il protagonista muoia, lasciandoci inevitabilmente sgomenti. Sopraggiunta la consapevolezza dell'impossibilità di tale evento, lacrimoni garantiti.

The Walking Dead

Stare qui a ripetere quanto la trasposizione videoludica della serie a fumetti The Walking Dead sia stata un capolavoro è sicuramente superfluo. Gli episodi realizzati da Telltale Games sono stati nel corso del 2012 una delle esperienze più belle da vivere, nonché anche una delle più emozionanti. Cinque appuntamenti, passati a proteggere la piccola Clementine dagli zombie e dagli altri esseri umani sconvolti dall'invasione dei non-morti, affezionandoci sempre di più alla piccola bambina incontrata all'inizio dell'avventura. Una storia fatta di scelte difficili e di momenti particolarmente toccanti, come la morte di Duck, in cui il giocatore si trova a mettere a dura prova i propri sentimenti, attanagliati da attimi di pura ansia che ci conducono al gran finale, in cui il nostro alter-ego virtuale compie il suol'estremo sacrificio per proteggere ancora una volta la piccola Clem.

Final Fantasy VII

La morte di Aeris rappresenta forse l'omicidio più famoso della storia dei videogiochi, in cui la "cattiveria" di Square nel mettere in scena l'addio alla dolce fioraia può essere senza indugi paragonata a quella dello scrittore George R.R. Martin, e al suo modo di fare fuori con disinvoltura i personaggi più amati della serie Il Trono di Spade. Dopo aver conquistato il cuore di Cloud, innamorato della sua dolcezza così come il videogiocatore, Aeris si separa dal gruppo per essere poi ritrovata in preghiera su un altare. Il problema diventa a quel punto il solito terzo incomodo, Sephiroth, che appare dal nulla per ammazzarla davanti agli occhi esterrefatti del protagonista. Una roba da prendere a testate il monitor in preda al pianto, rifiutandosi poi di andare avanti nell'avventura, almeno fino ad aver reclamato la testa di Hironobu Sakaguchi e di tutto il suo team.

Shadow of the Colossus

Si può piangere, naturalmente, anche per un animale. Nel caso di Agro stiamo parlando dell'unica compagna fedele del protagonista di Shadow of the Colossus, l'unico sostegno nella lotta contro i Colossi per riportare in vita Mono. Chi ha avuto modo di portare a termine questo gioco non può dimenticare la caduta nel vuoto di Agro, resa ancora più drammatica dal suo ultimo gesto per salvare Wander, sbalzandolo al di là del ponte in caduta per permettergli così di sconfiggere l'ultimo dei Colossi dopo aver attraversato a cavallo le lande desolate immaginate da Team ICO per il proprio capolavoro. Per fortuna, almeno in questo caso, le lacrime sono anche di gioia quando Agro fa il suo inaspettato ritorno, mostrandosi alla fine dell'avventura ancora in vita, anche se un po' malconcia.

Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots

La serie ideata da Hideo Kojima meriterebbe forse più di un posto all'interno di questa speciale lista. Non nascondiamo, infatti, di essere rimasti indecisi fino all'ultimo tra la possibilità d'includere il finale di Metal Gear Solid 3 e quello del suo successore, scegliendo infine quest'ultimo. L'uccisione di The Boss per mano di Naked Snake, del resto, è solo l'antipasto del livello di coinvolgimento toccato dall'inconfondibile stile narrativo del maestro giapponese, nel rappresentare in tutta la sua drammaticità la morte di Big Boss, in un cerchio che va a chiudersi proprio sulla tomba di The Joy. Una doppia commozione per il giocatore, dettata non solo dagli eventi mostrati sullo schermo ma anche e forse soprattutto dal congedo finale a Solid Snake, l'ultimo saluto a un amico di tante battaglie visto arrivare ormai allo stremo delle proprie forze.

The Last of Us

Meritando dalla prima all'ultima parola del fiume di consensi giunti all'uscita, The Last of Us è riuscito a rappresentare il punto più alto dell'attuale generazione videoludica. Un gioco che ha impressionato sotto qualsiasi punto di vista lo si sia guardato, incluso quello tutto particolare che trattiamo oggi. In modo simile a The Walking Dead, non solo per le creature protagoniste, l'avventura di Joel ed Ellie ha sbattuto in faccia ai giocatori tutta la carica emotiva della situazione apocalittica, mettendo il lato umano della vicenda davanti a tutto sin dai primi momenti. Non a caso, chi ha giocato a The Last of Us ricorderà di aver versato qualche lacrima praticamente a partire da subito, con la conclusione della drammatica sequenza iniziale in cui la piccola Sarah muore tra le braccia di Joel.

Silent Hill 2

La straziante storia di James Sunderland non può di certo mancare tra i giochi che sono riusciti a commuoverci di più. L'angoscia di aver messo piede a Silent Hill è solo l'anticamera del dolore che il protagonista prova nel corso della storia, nel momento in cui si rende conto di essere stato proprio lui a uccidere sua moglie. Tra i diversi finali studiati da Konami per il suo titolo, uno in particolare è stato in grado di aumentare ulteriormente il numero di fazzoletti consumati. Si tratta dell'epilogo battezzato col nome In Water, all'interno del quale marito e moglie si ricongiungono per pochi attimi, durante i quali la povera Mary prova a consolare il protagonista, prima che quest'ultimo decida di porre fine alla sua stessa vita annegando nel lago Toluca.

The Darkness

Meno famoso di gran parte dei titoli citati in questo speciale, The Darkness tuttavia conserva per chi lo ha giocato il ricordo di un momento particolarmente forte dal punto di vista emozionale. Il merito va anche in questo caso a quei furbacchioni di Starbreeze Studios, abili nel far letteralmente innamorare il giocatore di Jenny, fidanzata del protagonista del gioco. Dopo aver visto insieme alla propria amata il film classico Il buio oltre la siepe, standosene comodamente seduti sul divano con tanto di bacio appassionato, Jackie e il giocatore sono costretti a vedere inermi la povera Jenny uccisa davanti ai propri occhi. Una scena dove la rabbia si mischia a qualche lacrima e tanta sete di vendetta, soprattutto perché a tenere a freno Jackie è la Tenebra che lo possiede.

Heavy Rain

In attesa del prossimo Beyond: Due Anime, abbiamo scelto per chiudere la nostra lista Heavy Rain, angosciante storia che vede protagonista Ethan, padre di due bambini. Dopo aver giocato in giardino con entrambi, in occasione del prologo del gioco, il giocatore vede morire il piccolo Jason davanti al centro commerciale, per poi immedesimarsi nei sensi di colpa di Ethan. Un viaggio nel terrore di un genitore, disposto a tutto dopo essere stato costretto a cercare disperatamente il piccolo Shaun, rapito dall'Origami Killer. Senza ombra di dubbio un gioco in grado di rivoltare i nostri sentimenti, vista l'abilità di David Cage e del suo studio Quantic Dream di andare a fondo nelle emozioni di ognuno di noi, ampiamente dimostrata anche con demo come Kara.

Bonus: il trailer di Dead Island

Ok. Forse Techland ci avrà ingannati con la versione finale di Dead Island rispetto a quanto ci aspettavamo con l'ormai famosissimo trailer, premiato anche a Cannes, ma il breve video merita di essere ricordato in un articolo del genere. Pochi secondi, sufficienti comunque a strappare un'inevitabile lacrima dai nostri occhi.