Dopo il numero introduttivo di Auto in gioco, la rubrica dedicata alle vetture dei più diffusi ed apprezzati racing game di stampo simulativo, torniamo ad immergerci nell'analisi di quattro nuovi ed entusiasmanti modelli. Per chi avesse mancato il primo appuntamento, ricordiamo che i nostri titoli di riferimento, attualmente, sono Gran Turismo 6, Forza Motorsport 5 ed Assetto Corsa, inoltre che le auto esaminate vengono selezionate da quattro categorie - empiriche - ben diversificate fra loro, ovvero l'auto per ogni giorno, l'esotica, l'iconica ed infine l'esclusiva, cioè presente in uno solo dei giochi di cui sopra. Nel numero di oggi ci occupiamo della Abarth Punto, versione incattivita della diffusa utilitaria Fiat, della KTM X-Bow R, della leggendaria Ferrari F40 e dell'elegante Alfa Romeo Giulietta. Non ci resta che augurarvi buona lettura.
Ecco a voi una nuova rubrica per gli appassionati dei motori... e non solo!
L'auto per ogni giorno – Punto Abarth
Presentata nel 1993 al Salone dell'automobile di Francoforte e curata dal talentuoso designer Giorgetto Giugiaro, la prima generazione della Punto - erede dell'iconica Fiat Uno - riscosse immediatamente i favori del pubblico e della stampa specializzata, tanto da accaparrarsi l'ambito premio "Auto dell'anno 1995" alla stregua della sua antenata nel lontano 1984. La Punto, una delle vetture più amate e vendute nel nostro paese, ha dato il via ad una vera e propria linea che è sfociata in una seconda generazione (1999) ed in una terza, quella della Grande Punto che ancora oggi vive nella Punto 2012, a sua volta evoluzione della Punto EVO. Così come avvenne per la versione moderna della 500, anche la Punto ha catalizzato il rinnovato slancio del marchio sportivo Abarth, promuovendo l'elaborazione di alcuni modelli che oggi troviamo in due dei nostri simulatori di riferimento, ovvero la Abarth Grande Punto del 2009 in Gran Turismo 6 e la Punto Supersport del 2013 in Forza Motorsport 5. La prima delle due, equipaggiata con un motore benzina 1.4 Turbo da 155 CV e cambio a sei marce (oggi acquistabile tra i 7 ed i 13 mila Euro), nell'ultima fatica dei Polyphony Digital è una vettura da 376 Punti Prestazione (PP) e viene venduta nella concessionaria virtuale per 27 mila crediti.
Rigida ed affidabile, è tuttavia meno agile e brillante della sorellina 500 Abarth a causa del peso superiore, pur essendo piacevolissima da guidare e dotata di un ottimo impianto frenante. Ideale per "spingere" senza correre troppi rischi con lunghi o perdite di controllo, la vettura italiana è inoltre caratterizzata da un modello poligonale premium di pregevole fattura sia all'interno che all'esterno, sebbene si noti un poco di aliasing (soprattutto attorno alle portiere) ed il sound del motore risulti piuttosto anonimo. Per dovere di cronaca segnaliamo che in Gran Turismo 6 è presente anche la Punto HGT Abarth del 2000, un modello standard (retaggio dell'era Playstation 2) venduto a 30.030 crediti e con 349 PP. Inclusa nel DLC "Smoking Tire Car Pack" di Forza Motorsport 5, la Abarth Punto Supersport è la versione più recente e cattiva della berlina italiana, caratterizzata non solo da un motore 1.4 Turbo da 180 cavalli, capace di farle raggiungere lo 0 - 100 km/h in 7,5 secondi, ma anche da una verniciatura speciale, dove spicca il nero opaco sul cofano, sul tetto e sugli specchietti. In produzione dal 2012 (chiavi in mano per circa 22 mila Euro), nel simulatore dei Turn 10 rappresenta una valida scelta in Classe D anche senza apportare modifiche, essendo dotata di 381 punti prestazione base. La cura riposta nella riproduzione del modello è semplicemente esemplare: basti pensare che in modalità Forza Vista è possibile persino aprire il cofano motore ed il bagagliaio per ammirarne i dettagli all'interno; un trattamento speciale riservato solo ad una parte del garage. Il certosino lavoro svolto dai grafici soffre tuttavia di un fastidioso neo una volta scesi in pista; adottando la visuale interna, infatti, si nota del copioso aliasing che percorre tutto il montante interno dello sportello, un fenomeno ben più invadente che in altre vetture. Dal punto di vista del puro piacere di guida la Punto Supersport non si discosta dalle sensazioni offerte dalla Grande Punto in GT6, pur essendo sensibilmente più difficile da governare al limite. Anche in questo caso, per quanto ben campionato, il sound del motore non graffia quanto invece dovrebbe.
L'esotica – KTM X-Bow R
Pensando alla KTM la prima cosa che viene in mente non è certo un'automobile, eppure la celebre casa costruttrice austriaca di motociclette si è recentemente cimentata anche con le quattro ruote, "partorendo" assieme all'italiana Dallara una delle migliori auto da track day in termini di puro divertimento. Sbeffeggiata per la sua linea un po' troppo appariscente ed estrosa da Jeremy Clarckson, il "maestro delle cerimonie" dello show televisivo britannico Top Gear, la X-Bow (da leggersi crossbow, ovvero balestra) è una barchetta estrema ispirata alle linee di una moto che adotta in toto la filosofia Lotus, ovvero puntando su leggerezza e precisione prima della potenza bruta. Un'auto del genere non poteva certo lasciare indifferenti gli sviluppatori dei moderni simulatori di guida, e la ritroviamo così trasposta in tutti e tre i nostri prodotti di riferimento. Presente nella versione R in Assetto Corsa e Forza Motorsport 5 (circa 60 mila Euro di listino), in Gran Turismo 6 è disponibile anche col modello definito "Street" del 2012, meno potente ed acquistabile per 55 mila Euro e spicci. Superato l'impatto con la linea bizzarra, che può non piacere o farvi letteralmente impazzire, l'auto presentata definitivamente al Motor Show di Bologna 2007 ed anticipata al Salone di Ginevra è indubbiamente uno dei modelli più interessanti da guidare in ciascuno dei tre giochi. La versione R di GT6, equipaggiata con un motore 2.0 TFSI da 300 cavalli evoluto da quello montato sulle Audi S3 e TT-S, è un vero e proprio "mostro" di divertimento: la visuale bassissima offre un approccio esaltante con la pista ed i soli 790 chilogrammi di peso la rendono agile e scattante come un felino, pur non raggiungendo velocità da capogiro.
Il modello di guida di GT6, più permissivo rispetto agli altri titoli, non deve comunque trarre in inganno il giocatore, poiché esagerando col gas il testacoda è sempre dietro l'angolo, ed una volta che la X-Bow si imbizzarrisce è piuttosto difficile da recuperare, anche con un buon Logitech e soprattutto in assenza di aiuti elettronici. Acquistabile per 100.000 crediti e dotata di 555 PP (la versione Street da 240 CV costa 85 mila crediti ed ha 518 PP), la vettura austriaca non rappresenta certo la prima scelta per affrontare circuiti con lunghi rettilinei e dove la velocità di punta fa la differenza, ma sul misto e sui piccoli se la gioca ad armi pari con altri "giocattoli" estremi e con vetture decisamente più potenti. Discreto il sound del motore e molto buono il modello poligonale premium, che esalta l'estroversa linea sviluppata dai progettisti della KTM/Dallara. In Forza Motorsport 5 la X-bow R offre concettualmente la medesima esperienza di guida di GT6, pur acuendo ulteriormente la difficoltà di controllo quando si preme sul pedale. La visuale interna leggermente spostata all'indietro permette di godere meglio dei dettagli interni e soprattutto del volante (ricco di pulsanti come quello di una racing car), inoltre si apprezza ancor di più il lavorio delle sospensioni e delle ruote, con alcuni componenti meccanici in bella vista in grado di esaltare l'accuratezza della tecnologia laser scan e le imperfezioni dell'asfalto. Appartenente alla florida Classe A (647) ed acquistabile per 93 mila crediti, la X-Bow R si fa apprezzare anche in questo caso nei circuiti ricchi di curve, dove la sua agilità e l'accelerazione pazzesca garantiscono un discreto margine di vantaggio sulle vetture più pesanti. Deliziosa la riproduzione del sound del motore, caratterizzato dai continui sbuffi al cambio di marcia, ed eccezionale anche la riproduzione del modello poligonale. Già estrema nei simulatori per console, la vettura austriaca è, assieme alla Lotus Exos Type 125 analizzata nel primo numero della nostra rubrica, una delle auto migliori per saggiare la versatilità del modello di guida in Assetto Corsa. Spingerla al massimo con gli aiuti elettronici disabilitati può essere un vero e proprio incubo se non si è perfettamente concentrati, mentre entrare in curva a velocità non elevatissima, cercando di domare il sottosterzo, è un'esperienza esaltante oltre che istruttiva: attraverso la pratica e con molta pazienza è possibile spingersi sempre un po' più in là, ricevendo tuttavia grandi soddisfazioni. Anche in questo caso il modello poligonale esterno è modellato con grande cura, mentre gli interni ed il sound del motore sono meno convincenti rispetto al simulatore di guida esclusivo per Xbox One.
L'iconica - Ferrari F40
Sebbene tutte le vetture di Maranello vantino quel "tocco speciale" che, col tempo, ha trasformato il sogno del fondatore Enzo Ferrari in uno dei marchi più noti e prestigiosi al mondo, c'è una stirpe di fuoriserie inaugurata dalla 288 GTO che travalica il concetto stessi di esclusività, proponendosi come avanguardia nella ricerca automobilistica e riflesso delle migliori tecnologie sperimentate in ambito corsistico, ad esempio in Formula Uno. La mitica F40, le cui cattivissime linee spigolose sono ben impresse nella mente degli appassionati, fu la seconda della suddetta linea - proseguita con la F50, la Enzo e la recentissima LaFerrari - ed ebbe un ruolo particolarmente importante nella storia della casa del Cavallino rampante. Realizzata per celebrare il quarantesimo anniversario dalla fondazione, la vettura fu anche l'ultima creatura di Enzo Ferrari, scomparso a Modena il 14 agosto del 1988, circa un anno dopo la presentazione della F40. Fu prodotta in 1.337 esemplari (inizialmente dovevano essere solamente 400) dal 1987 al 1992 e declinata anche in alcuni prototipi e versioni da corsa, tuttavia non ottenne i risultati sperati dalla scuderia. Tra le caratteristiche peculiari della berlinetta disegnata da Pininfarina, l'utilizzo di materiali di derivazione aeronautica (kevlar, fibre e resine), il finestrino scorrevole in plexiglass - montato solo sui primi esemplari - e l'essere stata il "canto del cigno" per il motore turbocompresso targato Ferrari per quasi 30 anni, riapparso solo nella recentissima California T del 2014. Venduta al lancio per circa 400 milioni di lire, oggi sono necessari almeno 700 mila Euro per portarsi nel garage uno di questi esclusivi pezzi di storia, capaci tuttora di rivaleggiare ad armi pari con le supercar moderne. Basti pensare che il V8 da 3 mila cc e 478 cavalli è in grado di lanciare la F40 sino alla soglia dei 330 chilometri orari, oltre che raggiungere lo 0 - 100 km/h in appena 4,10 secondi.
Era inevitabile che una vettura così incredibile finisse in numerosi videogame, sia con licenza ufficiale che sotto mentite spoglie: la celeberrima F-19 del primo Grand Theft Auto, ad esempio, altro non è che una replica della mitica vettura di Maranello, disponibile fortunatamente anche in tutti e tre i nostri simulatori di riferimento. In Gran Turismo 6, dove è caratterizzata da 528 PP e dal costo di 450 mila crediti, rappresenta uno dei migliori modelli premium dell'intero garage, grazie alle linee tese ed agli stupendi interni (spartani ma sportivi) che minimizzano l'effetto dell'aliasing. Al volante è estremamente irrequieta ed è sufficiente non dosare con attenzione i freni o il gas per perdere completamente il controllo, senza parlare degli effetti devastanti di un cordolo non affrontato correttamente. Nonostante tutto lanciarla sulla mitica Eau Rouge di SPA o su altre curve veloci è un'esperienza galvanizzante e, sebbene per competere al meglio in determinate gare sia preferibile utilizzare vetture più "composte", spesso la si sceglie per il suo indiscutibile fascino e per l'unicità. La situazione non è dissimile su Forza Motorsport 5, dove la F40 è acquistabile per 410 mila crediti e rappresenta una delle regine della Classe A (659). Al netto di un modello poligonale superbo, esplorabile in ogni dettaglio nella modalità Forza Vista, la vettura pecca purtroppo nella resa dei danni sul frontale e nell'eccessivo aliasing sul volante, ma ha un sound del motore decisamente più graffiante ed offre un'esperienza di guida nel complesso più coinvolgente, meno repentina nel "disarcionare" il pilota rispetto a GT6 ma sempre pronta a tradire quando si osa. Su Assetto Corsa, a velocità contenute, la F40 è curiosamente ancor più gestibile rispetto alle controparti console, ma una volta perduto il controllo è praticamente impossibile da recuperare, se non attraverso tantissima pratica ed una periferica adeguata. Ottimo il modello poligonale della vettura, pur essendo macchiato da una resa cromatica della verniciatura (preferibilmente rossa) meno accattivante rispetto agli altri due simulatori. Uno degli aspetti meglio riusciti su Assetto Corsa è indubbiamente il sound del motore: i "bassi" di una F40, dal vivo, fanno letteralmente accapponare la pelle, e la campionatura nel titolo italiano ne coglie appieno la brutale essenza.
L'esclusiva – Alfa Romeo Giulietta
Appartenente al gruppo Fiat, la vecchia ALFA (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) divenuta successivamente Alfa Romeo, è senza dubbio una delle marche più apprezzate dagli amanti di vetture sportive, nonostante abbia perso negli ultimi anni parte del carisma che un tempo la caratterizzava. In attesa del grande rilancio, in parte già avviato con la produzione di vetture di pregio quali la 8C Competizione e la recentissima 4C, dopo l'uscita di scena della 159 le redini della casa italiana sono sostenute dalla piccola MiTo e dall'elegante Giulietta. Proprio quest'ultima, presente nella versione "Quadrifoglio Verde" del 2011, è la vettura esclusiva del nostro secondo speciale, disponibile nel solo Forza Motorsport 5.
Ulteriore elemento di esclusività e soprattutto di polemica, è quello di essere stata inclusa nel discusso DLC "LaFerrari Car Pack" venduto al lancio del gioco, scatenando - giustamente - le ire degli appassionati che avrebbero voluto vederla nel garage di base. Del resto la Giulietta, il cui nome fu introdotto dall'Alfa nel lontano 1955, è una delle vetture più apprezzate dai giovani e rappresenta una delle regine nell'affollata categoria delle berline medie compatte, ove compete fra le altre con l'Audi A3, l'Honda Civic e con l'apprezzatissima Volkswagen Golf. La vettura, prezzo di listino a partire da 19.300 Euro, dapprincipio veniva venduta per 39.000 crediti, tuttavia, grazie al recente aggiornamento che ha rielaborato il metodo di acquisizione delle vetture DLC, è possibile aggiungerla al proprio garage gratuitamente. Per chi fosse amante delle auto "lisce", ovvero senza modifica alcuna, la Giulietta presenta il grosso limite di essere una Classe C con soli 406 punti prestazione, una soglia troppo distante dai 500 consigliati e dunque il passaggio per il tuning è praticamente obbligatorio. L'aspetto migliore dell'auto è senza dubbio il modello poligonale, finemente dettagliato e grintoso soprattutto nel tradizionale Rosso Alfa, esaltato dall'eccezionale resa delle verniciature in Forza Motorsport 5; purtroppo, a differenza della Punto Supersport e di altre auto, nella modalità Forza Vista non è possibile sbirciare sotto il cofano, nel bagagliaio o sedersi sui sedili posteriori (quando presenti). Nel campionato "Hot Hatch FWD Moderna" e nella Classe C generica, dove figurano anche alcune Ferrari e Corvette, la Giulietta non rappresenta la scelta più saggia per competere sulle piste velocissime, tuttavia se la cava egregiamente in quasi tutte le circostanze ed in particolar modo sul misto (del resto è spinta da un ottimo 1.7 Turbo da 235 CV). In gioco è un'auto "docile" che non impegna particolarmente il giocatore, e si lascia apprezzare soprattutto per la sua indiscutibile classe, sia col volante Thrustmaster TX Racing Wheel Ferrari 458 Italia Edition che con il classico joypad.