Si scrive Survarium, ma in realtà si legge "seguito spirituale di S.T.A.L.K.E.R.", anche se nella sua versione finale avrà un misto di analogie e diversità con il gioco sviluppato da GSC Game World.
Il primo segno lo abbiamo già citato nel titolo introduttivo: Survarium arriverà infatti in forma gratuita sul mercato, nella formula free to play con transazioni, sempre più di moda all'interno dei generi che fanno della componente online la propria caratteristica principale. E infatti, non a caso la seconda differenza con S.T.A.L.K.E.R. è che Survarium non includerà alcuna modalità offline, focalizzandosi completamente sul multiplayer. Il terzo punto di divergenza più evidente riguarda invece il team di sviluppo, vale a dire Vostok Games, anche se più nel nome che nei fatti: nato nel 2012, è composto prevalentemente da ex dipendenti di GSC Game World, passati a cavallo della chiusura dello studio, in parte a lavorare su Survarium, in parte all'interno di 4A Games (quelli di Metro 2033). Il tutto, in un momento in cui S.T.A.L.K.E.R. 2 era un progetto avviato: per non buttare via quanto già fatto, al team di Vostok Games non è restato altro che dirottare tutto il lavoro sul nuovo progetto, con la successiva decisione di adottare per Survarium anche un nuovo modello di business. Ma questa è una storia che vi abbiamo già raccontato: visto che abbiamo avuto modo di giocare alla Closed Beta di questo titolo, vediamo quali sono gli aggiornamenti dopo l'ultima volta che abbiamo avuto modo di scriverne, risalente all'ultima Gamescom di Colonia.
S.T.A.L.K.E.R. incontra le dinamiche dei giochi massivi online, per diventare Survarium!
Multiplayer a zona
Chernobyl e aree limitrofe saranno forse solo un ricordo, ma l'ambientazione di Survarium segue in tutto e per tutto quella del suo "predecessore". In un futuro non tanto lontano, nell'anno 2026, l'umanità è stata quasi sterminata da una serie di sconvolgimenti naturali che hanno portato il nostro pianeta a diventare un'enorme landa desolata, formata da foreste e zone di anomalia altamente pericolose e popolata da creature mutanti, maggiormente adatte alla sopravvivenza in queste condizioni.
Su questo sfondo, gruppi di esseri umani continuano a sopravvivere, lottando anche contro nemici della propria razza per riuscire ad andare avanti: le uscite in campo scoperto sono dunque destinate prevalentemente alla raccolta di oggetti particolarmente preziosi, ottenendo così bonus ed elementi vari da dedicare al proprio personaggio e alla collettività. La Closed Beta alla quale abbiamo avuto modo di accedere nei giorni scorsi ci ha tuttavia riservato una prima sorpresa: così come a Colonia, delle tre modalità previste per la versione finale del gioco, vale a dire Team play, Freeplay e Co-op, è disponibile soltanto la prima. E bastano pochi minuti di gioco per rendersi conto che si tratta di un qualcosa che richiama molto da vicino il deathmatch a squadre, grande classico degli shooter in prima persona, ai cui canoni si aggiungono però altri elementi. Nelle partite da noi svolte, per esempio, la vittoria finale di una delle due squadre è stata decretata dalla quantità di pezzi di una radio trovati dai giocatori sulla mappa di gioco: vince chi ne porta di più all'interno della base, nel limite di tempo prestabilito per il round. Rispetto a qualche mese fa, abbiamo avuto modo di apprezzare la presenza di squadre composte da un maggior numero di giocatori, innalzato da Vostok Games a otto, potendo così ottenere un quadro generale più vicino a quella che sarà l'esperienza finale offerta da Survarium.
Un ruolo nella sopravvivenza
Attingere da un solo genere ormai, è decisamente anacronistico: gli sviluppatori di Survarium lo sanno più che bene, avendo deciso di dare a questo titolo anche un'impronta ruolistica. Completare partite fornisce punti esperienza, da spendere all'aumentare di livello per andare a cambiare una serie di statistiche, legate a cinque diversi rami: si può per esempio privilegiare l'abilità di portare con sé un equipaggiamento dal peso più grande, o aumentare il danno inflitto all'avversario. Nonstante Survarium sia ambientato nel futuro, non aspettiamoci di trovare armi da fuoco iper tecnologiche, ma equipaggiamenti che rispecchiano l'ambientazione post-apocalittica: pochi fucili e tante pistole leggere, i cui caricatori spesso limitati rendono i conflitti col nemico un mix di azione e copertura, necessaria per ricaricare la propria arma senza rimanere stecchiti.
Proprio considerando questo aspetto, si sente nei controlli la mancanza della possibilità di sporgersi dal proprio riparo, ritrovandosi dunque costretti a uscire completamente, o quasi, allo scoperto per sparare. Dal punto di vista del gameplay, l'unica modalità PvP attualmente disponibile in Survarium si dimostra abbastanza impegnativa: il giocatore ha infatti pochi elementi che lo aiutino da parte dell'interfaccia, il che rende costantemente necessario aprire bene gli occhi per scorgere il nemico tra le rovine di un palazzo o nella vegetazione. Aggiungeteci pure che le pallottole del proprio personaggio possono uccidere anche i compagni di squadra, e avrete un quadro completo dell'attenzione che è necessario impiegare in Survarium per non freddare i propri compagni. Comunque sia, il giocatore non ha mai motivi per sentirsi veramente frustrato, anzi gli scontri a fuoco sono piuttosto divertenti e offrono una buona ricompensa - in termini di soddisfazione - a chi ne esce vivo, ma non necessariamente integro: il nostro alter-ego virtuale è infatti diviso in aree del proprio corpo, sensibili in diverso modo ai colpi ricevuti. Uno sparo in testa, ovviamente, ci porterà dritti al respawn, ma per esempio un proiettile nella gamba comporterà un malus nei movimenti, costringendoci a procedere meno velocemente. Nel gioco sono presenti anche alcuni obiettivi collaterali, stabiliti dalle fazioni che popolano il mondo di Survarium: in termini di ambientazione si tratta dei gruppi di sopravvissuti formatisi sulla faccia della Terra, che offrono al giocatore una serie di missioni con cui guadagnare soldi, da spendere poi per l'acquisto di armi o per i bonus.
Dettaglio apocalittico
L'esperienza maturata da Vostok Games su S.T.A.L.K.E.R. non poteva che dare vita a un titolo bello anche da guardare.
Già in questa fase della beta è possibile notare un ottimo grado di dettaglio, con grande attenzione da parte di chi ha lavorato alla grafica anche nei confronti dei dettagli, che riescono spesso a fare la differenza. Il design delle mappe, di tipo simmetrico, permette alle squadre composte da otto giocatori di trovarsi abbastanza facilmente sul campo di battaglia, dando probabilmente a questo numero la giusta dimensione per la versione finale del gioco. Particolarmente interessante anche la presenza di zone attraversabili solo con uno speciale equipaggiamento, come la maschera antigas, senza cui si finirebbe altrimenti per morire. Concludendo il report di questa prova di Survarium, non possiamo che ritenerci abbastanza soddisfatti di quanto visto: la modalità PvP ci ha divertiti e, considerando che si tratta solo della punta dell'iceberg di ciò che vedremo, ci sono sicuramente le premesse per essere fiduciosi nei confronti del futuro di questo gioco. Sarà cruciale quindi il momento in cui Vostok Games deciderà di scoprire ulteriori carte di Survarium, tra le quali troviamo in primis quelle relative alle altre due modalità di gioco: per il momento, questo titolo ha delle buone potenzialità.
CERTEZZE
- Ottimo impatto visivo
- PvP non originale, ma divertente
- Numero di giocatori aumentato
DUBBI
- Assenza di aiuti al giocatore
- Parte ruolistica limitata?
- Ancora tanto da scoprire