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Tutti al mare

Una demo ci ha permesso di vedere per la prima volta in azione World of Warships

PROVATO di Umberto Moioli   —   16/08/2014

Lo scorso giugno l'avevamo visto dal vivo, oggi abbiamo avuto la possibilità di provarlo con mano, nonostante alcune limitazioni. World of Warships fa passi in avanti e si prepara a raggiungere la fase di closed beta entro l'anno. Tutte le informazioni sul gioco le trovate nelle righe seguenti, noi alla GamesCom abbiamo potuto provare una speciale mappa contro l'intelligenza artificiale, una sorta di modalità PvE essenziale che Wargaming sta pensando di includere anche nel titolo finale per permettere ai novellini di impratichirsi con un gameplay decisamente più compassato rispetto agli altri titoli dell'azienda bielorussa.

Tutti al mare

Dall'E3 di giugno sono state fatte alcune modifiche e la più importante riguarda senza dubbio la telecamera, che ora è più ravvicinata in modo da aumentare il coinvolgimento. Siamo rimasti davvero colpiti dalla realizzazione delle navi che sembrano contino qualcosa come dieci volte la mole poligonale dei carri di World of Tanks e impieghino circa sei mesi per essere modellate. Buoni anche alcuni effetti, soprattutto quelli relativi all'acqua, mentre le esplosioni e soprattutto le collisioni si vede che sono ancora in alto mare. Letteralmente. Durante il test abbiamo potuto utilizzare una Battleship, enorme e pesantemente armata ma anche lenta a muoversi e sparare. Prendere la mira correttamente è quindi fondamentale, ragion per cui è possibile tracciare una rotta sulla mappa e farla seguire automaticamente alla nostra imbarcazione, mentre noi ci concentriamo sui nemici. Per i tiri più audaci e distanti conviene inoltre utilizzare la telecamera che segue i proiettili e ci mostra se arrivano o bersaglio e di quanto eventualmente lo mancano. Nonostante all'inizio non ci convincesse appieno come idea, World of Warships sta diventando uno dei progetti più interessanti del pacchetto di Wargaming, diverso dal solito e dotato di una certa profondità. Se i lavori dovessero perseguire come sperato e non si ripetessero certi errori, come nel caso di World of Warplanes, potremmo trovarci davanti ad un free to play bellico di valore.

Wargaming.net si avvicina al momento in cui varerà il suo titolo di combattimenti navali

Anteprima E3 2014

L'impero di Wargaming.net continua ad espandersi come nulla fosse, gli sviluppatori vengono assunti in quantità e la mappa delle sedi sparse per il mondo si arricchisce di tanto in tanto di nuovi puntini luminosi. Eppure la formula è sempre la stessa: free to play competitivi con elementi persistenti, ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e focalizzati sull'uso dei mezzi. Certo ci sono state le release per console e tablet, ma il cuore dell'esperienza videoludica pensata dalla casa bielorussa non si discosta mai davvero da sé stessa. World of Warships continuerà a fotografare lo stesso scenario, spostando l'obiettivo verso i mari, verso gli scontri tra le gigantesche navi che si sono date battaglia negli specchi d'acqua del Globo in quel breve ma drammatico periodo storico. L'uscita sembra essere ancora piuttosto distante nel tempo ma se all'E3 dello scorso anno ci accontentammo di un filmato preregistrato, questa volta ci è stato possibile vedere il gioco in azione con i nostri occhi, segno che i lavori procedono positivamente.

Cannonate

I punti di contatto tra World of Warships e il resto del catalogo Wargaming.net non si fermano all'idea di fondo. Come sempre ci saranno le valute in game condivise, gli alberi separati per ciascuna nazione, un'interfaccia intuitiva e soprattutto la divisione per classi.

Tutti al mare

Le quattro categorie di mezzi sono in questo caso Cruiser, Battleship, Destroyer e Aircraft Carrier, ciascuna dotata di caratteristiche peculiari. Un mezzo più rapido e agile, come il Cruiser, andrà ovviamente controllato e utilizzato per scopi differenti rispetto alla Battleship, potente ma lenta e ingombrante. L'eccezione notevole al gameplay standard delle altre classi è quella degli Aircraft Carrier: le portaerei non hanno sistemi difensivi e offensivi diretti di particolare rilievo, ma i velivoli che partono dal loro ponte sono uno strumento fondamentale per il controllo delle vaste mappe al cui interno si tengono le partite. Questi aerei non sono direttamente controllabili - quindi non c'è una modalità che vi permette di muoverli come fareste in World of Airplanes - però possono essere indirizzati nelle aeree che reputiamo centrali per lo scontro attraverso un'apposita interfaccia. Avere un sistema di gioco così differente dagli altri pone sempre dei dubbi relativi al bilanciamento, ma la varietà del gameplay potrebbe giovarne non poco, quindi guardiamo con curiosità questa introduzione. Pur non avendoci messo le mani sopra direttamente, possiamo già adesso affermare senza grossi timori di essere smentiti che World of Warships avrà un ritmo molto differente dagli altri due titoli della serie, più lento e ragionato. A seconda del tipo di arma che si vuole utilizzare, come i cannoni o i missili torpedo, sono necessari diversi istanti per mettersi nella giusta posizione e grande precisione, soprattutto nel caso dei secondi, per calcolare con il punto d'impatto.

Tutti al mare

D'altra parte un attacco andato a buon fine può rapidamente compromettere l'integrità dello scafo e la sua capacità di galleggiare, quindi non mancherà il senso di gratificazione nel caso di una manovra condotta a regola d'arte. Magari coordinandosi a dovere con il resto della squadra, che a quanto ci è stato detto non sarà mai importante come in questo frangente. Per rendere più spettacolare l'approccio del missile all'avversario, gli sviluppatori hanno anche inserito alcune chicche come la visuale bloccata sul colpo sparato, che mostra l'avvicinamento ed eventualmente la buona riuscita del tiro. Graficamente si vede che si tratta di un prodotto pensato per essere gestito anche da macchine piuttosto modeste ma quel che conta, ovvero la riproduzione delle navi, è stato curato con la solita cura per le fonti storiche e i disegni originali. Le fazioni saranno inizialmente America e Giappone, a cui seguiranno Inglesi, Tedeschi e poi eventualmente altre compagini. Gli ambienti dovrebbero essere presenti in quantità, sperando che a parte le varianti estetiche date dalle diverse zone del mondo in cui si combatterà, ci siano differenze sostanziale tra una e l'altra anche per quanto concerne il level design. Non c'è invece stato detto nulla di quelle che saranno le Clan Wars, che evidentemente si combatteranno per il controllo degli oceani. Un titolo, insomma, con dei valori produttivi piuttosto alti che potrebbe dare qualcosa di diverso con cui divertirsi a chi già apprezza la formula nata con World of Tanks. Certo pochi minuti di demo, nemmeno giocata in prima persona, non sono molto indicativi e aspettiamo con curiosità la prima prova diretta. Magari già in occasione della GamesCom di Colonia il prossimo agosto.

CERTEZZE

  • Formula rodata, account condivisi
  • Gameplay diverso dal solito...

DUBBI

  • ...sperando non sia eccessivamente lento
  • Non sarà semplice da bilanciare