Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.
Alla fine le indiscrezioni dei mesi scorsi riguardanti un'esclusiva importante per PlayStation 4 hanno trovato conferma, e in occasione della recente PlayStation Experience il segreto sul titolo è stato ufficialmente svelato. E' stato infatti durante l'evento che abbiamo scoperto che il gioco in questione è Street Fighter V, come annunciato da Capcom proprio in occasione dell'evento Sony.
Il titolo arriverà in futuro su PC e, come detto, anche su console, ma in esclusiva per PlayStation 4. E' stato inoltre rivelato che il titolo avrà delle funzioni multiplayer online cross-platform e, a giudicare dalle immagini, pare avere un look decisamente più realistico a livello di design di scenari e personaggi, nonostante manterrà uno stile anime. Oltre a questo, della produzione non è stato svelato praticamente nient'altro, anche se conoscendo il modo di lavorare di Capcom su questo franchise, ci aspettiamo a livello di meccaniche un approccio al gioco profondamente stratificato, capace come da tradizione di attrarre sia i neofiti che gli specialisti del genere. Tutto ciò grazie all'abilità degli sviluppatori nel portare avanti quella formula vincente che prevede sempre un'ottima risposta ai comandi, un ritmo incalzante ma mai confusionario degli scontri, personaggi in larga parte affascinanti e carismatici, soprattutto quelli più "anziani", e un elaborato sistema di mosse facile da iniziare ad imparare, ma anche bisognoso di uno studio continuo e progressivo per essere padroneggiato. In attesa comunque di saperne di più in tal senso, noi intanto iniziamo a sognare e a pensare a cosa vorremmo venisse introdotto nel gioco o migliorato rispetto all'ottimo Ultra.
Street Fighter V è in sviluppo per PC e PlayStation 4: come vorremmo nel nuovo picchiaduro Capcom?
Stesse meccaniche, più contenuti
Street Fighter V difficilmente rivoluzionerà la saga, ma quasi sicuramente, come i titoli che lo hanno preceduto, continuerà nel solco della tradizione senza però tralasciare di integrare un buon numero di variazioni e fattori aggiuntivi che faranno la gioia di coloro che sono in grado di carpire le dinamiche profonde del gioco. Un po' come accaduto ad esempio con Ultra Street Fighter IV, che a prima vista poteva apparire una riedizione con cinque nuovi personaggi del precedente Super Street Fighter IV: Arcade Edition, a sua volta riedizione di Super Street Fighter IV con qualche personaggio in più, e così via fino ad arrivare all'originale Street Fighter IV del 2009, ma che in realtà vantava una serie di aggiunte che ne raffinavano ulteriormente il gameplay.
In tal senso noi siamo sempre aperti alle novità, ma in certi casi, e questo ne è un esempio, siamo dell'idea che non sempre innovazione faccia rima con miglioramento, ragion per cui ci piacerebbe che Street Fighter V non si discostasse troppo dai capitoli più recenti a livello di giocabilità, e puntasse quindi a incrementare l'offerta in termini di contenuti più che a sconvolgere delle meccaniche così valide. D'altronde i predecessori si sono rivelati un raro esempio di ottima applicazione della grafica 3D su una struttura saldamente ancorata alle radici bidimensionali che caratterizzano il genere stesso di appartenenza. In base a quanto è intuibile guardando con attenzione il trailer di lancio e il precedente teaser del gioco, nonché speculando un po' su alcuni elementi di gameplay che si possono vedere nel filmato dove si scontrano Ryu e Chun-Li, anche Capcom sembra pensarla allo stesso modo. Tra ground bounce, launcher per effettuare devastanti juggle, un nuovo power-up system che parrebbe potenziare certi attacchi (l'Hadouken di Ryu nel filmato causa un pesante atterramento dopo il "caricamento") e la possibilità di rompere le parate (guard break) per evitare che certi personaggi abusino di queste tipologie di mosse difensive, nel nuovo Street Fighter apparentemente non mancheranno le novità, è vero. Ma queste, di primo acchito, sembrerebbero ben armonizzate col resto delle meccaniche tradizionali, migliorandole senza stravolgerle.
Allo stesso modo, i cosiddetti stage transition, vale a dire il passaggio da una zona all'altra di uno scenario, in questo caso a seguito di un colpo dato a un nemico che viene scaraventato contro un muro o una porta sfondandola con il peso del suo corpo, altro probabile innesto nel gioco, ci auguriamo abbiano una funzione utile ai fini dell'esito di un incontro, magari per infliggere ulteriori danni agli avversari, e che non siano solo qualcosa di scenografico. Per il resto a noi andrebbe bene che gli sviluppatori si limitassero a limare solo certe dinamiche di gioco rispetto a Ultra, in maniera tale da rendere ancora più fluido quanto avviene sullo schermo e far si che precisione e tempismo nell'esecuzione delle mosse risultino ancora più perfette di quanto non siano già. Altri miglioramenti li vorremmo nel modo di camminare dei combattenti, che andrebbe velocizzata, e nel comparto sonoro, dove a curare la colonna sonora ci piacerebbe ritrovare Hideki Okugawa. Dopo di che vorremmo vedere qualcosa di inedito più che altro in quelli che sono gli altri aspetti dell'esperienza ludica. A cominciare dalle opzioni. In passato Capcom ha spesso integrato una buona varietà di tipologie di gioco, che spaziavano dal classico Arcade Mode, passando per i bonus stage storici come la distruzione dei barili o l'automobile, o la modalità allenamento con le sfide classiche Time Attack e Survival, che a seconda del livello di difficoltà scelto, concorrevano alle classifiche online. Ma noi vorremmo ancora di più, e ci piacerebbe che l'azienda giapponese rispolverasse modalità come il World Tour, e ne ideasse altre originali per giocare da soli o con gli amici. Anche perché le meccaniche di Street Fighter sono ottime in single player, ma trovano forse la loro esaltazione nelle sfide contro un avversario umano.
In tal senso abbiamo accolto bene la notizia che nel nuovo episodio della popolare serie di picchiaduro di Capcom, come accennato all'inizio, ci sarà pure un multiplayer online cross-platform: ovvero gli utenti Sony potranno sfidare chi gioca sulla piattaforma Windows e viceversa. Perché in questo modo, quando non sarà possibile sfidare qualche amico a casa, lo si potrà fare sulla rete e con una maggiore capacità di scelta, visto che, come detto, la possibilità di sfidare i videogiocatori che possiederanno una copia del gioco su un'altra piattaforma aumenterà le opzioni e il livello di interazione tra appassionati.
Questi ci auguriamo possano quindi sfidarsi in tutte quelle modalità già disponibili nel recente passato e nelle recenti incarnazioni di Street Fighter 4 (Super e Ultra su tutte), dal Team Battle dove raggruppare e gestire gruppi di giocatori e squadre in base ai propri punti esperienza, per partite multigiocatore di ogni genere, fino all'allenamento online con altri utenti, al canale Replay per poter studiare tecniche, mosse e combo avversarie potendo registrare e riguardare le partite di ogni utente, fino al Torneo online ad eliminazione diretta e altri "scenari" invece inediti. Altro "materiale" che aggiungeremmo volentieri, infine, sarebbe un maggior numero di combattenti, superiore al già pur sostanzioso roster di Ultra Street Fighter 4. E tra le aggiunte a noi piacerebbe rivedere personaggi come Sodom, cattivo di Final Fight (e presente in Street Fighter Alpha 2 e 3), oppure Birdie (Street Fighter, e Alpha 2 e 3), Ingrid (Street Fighter Alpha 3 MAX) o Alex, il protagonista di Street Fighter III, anche se molti fan nel caso ci fosse già Abel nel gruppo, potrebbero non essere d'accordo, visto che quest'ultimo viene considerato da loro quasi un clone del primo. Ad ogni modo, l'importante è che vecchi ed eventuali nuovi e inediti personaggi trasudino un certo carisma, se non identico almeno vicino a quello esercitato sul pubblico da altri combattenti appartenenti al roster storico della serie; e che la sua composizione sia ben assortita come caratterizzazione, specializzazioni e stili di combattimento. Per il resto completeremmo come sempre l'opera integrando la classica pletora di contenuti sbloccabili, che spazierebbero dai nuovi combattenti, abiti e azioni personali, fino ai disegni e le scene finali animate per arricchire la propria galleria personale, ai titoli, le medaglie e via discorrendo. Senza dimenticare, come già avveniva in Street Fighter IV, di poter scegliere le voci dei lottatori una volta completato una prima volta il gioco. Questo è quanto ci è venuto in mente su cosa inserire nel prossimo Street Fighter V. Ovviamente non pretendiamo che le nostre idee siano perfette o totalmente condivisibili, ma vorremmo piuttosto che servissero come sempre da input per stimolare una discussione serena fra i nostri lettori, basata sui sogni e sui desideri dei fan per il nuovo capitolo di una delle loro serie preferite. Insomma, noi come sempre abbiamo detto la nostra, a voi il compito di aggiungere le vostre idee.