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Corsa al trono

Abbiamo provato l'interessante board game con elementi GDR di League of Geeks

PROVATO di Andrea Centini   —   03/02/2015

In sviluppo dal 2011 e presentato al PAX Australia dell'anno successivo come progetto esclusivo per iPad, Armello, opera prima del team indipendente australiano League of Geeks, ha iniziato da allora una vera e propria trionfante cavalcata, che, in questi ultimi due anni, è sbocciata in un fiume di danaro tale da ampliarne sensibilmente gli orizzonti, sia dal punto di vista dei contenuti che delle piattaforme coinvolte.

Corsa al trono

Oltre che per l'elegante tablet Apple, infatti, il titolo è oggi previsto anche per sistemi Android, Mac, Linux e Windows PC attraverso Steam, ove abbiamo potuto analizzare un codice praticamente definitivo. Lanciato in Accesso Anticipato lo scorso 22 gennaio al costo di circa 20 Euro, l'approdo di Armello sulla piattaforma Valve è stata diretta conseguenza della fruttuosa campagna Kickstarter dello scorso anno, col 153% dei fondi richiesti percepiti (305 mila dollari australiani), tutti gli stretch-goal raggiunti e una crescente attesa da parte degli appassionati. Tutto questo, dopo aver ottenuto fondi anche da una paio di agenzie governative australiane, la Screen Australia e Film Victoria, i cui loghi istituzionali campeggiano ad ogni avvio del gioco. Per essere una piccola opera indipendente ha generato parecchio rumore e interesse; ma cos'è esattamente Armello? In base alla descrizione degli autori, siamo innanzi alla traduzione digitale di un classico gioco da tavolo, ove carte e dadi ricoprono un ruolo fondamentale, tuttavia in esso confluiscono diversi elementi GDR e caratteristiche pescate a piene mani dal medium videoludico, per un'esperienza originale e stratificata, facile da imparare ma complessa da padroneggiare. Le fonti di ispirazione artistica di Armello sono molteplici e ne permeano sia la trama che lo stile visivo, con contaminazioni da alcuni film d'animazione dello Studio Ghibli - come La Principessa Mononoke - e altre pellicole e serie tv, quali The Dark Crystal, Star Wars e Game of Thrones, oltre che videogiochi alla stregua di Final Fantasy. Lo abbiamo testato a fondo e queste sono le nostre prime impressioni, in attesa di poter metter mano sul codice definitivo previsto per il prossimo mese.

Abbiamo provato l'interessante board game con elementi GDR di League of Geeks!

E' morto il re, evviva il re

Il regno fiabesco di Armello è in pericolo, minacciato da una potente forza oscura chiamata Rot che ne ha colpito il suo re, facendolo scivolare nella pazzia e consumandolo nello spirito e nel corpo, sino a portarlo sull'orlo della morte, ormai prossima e inevitabile. I quattro grandi clan che dominano le terre selvagge del regno, guidati dai rispettivi eroi, si mettono in marcia per rivendicare il trono indebolito, lanciandosi in un avventuroso viaggio colmo di ostacoli, battaglie epiche e finanche effimere alleanze. Questo, a grandi linee, è l'incipit della trama di Armello, che vedrà il giocatore impegnato ai comandi di uno dei suddetti eroi - antropomorfi - per tentare l'ardua impresa, con i medesimi principi sia in multiplayer che in single player.

Corsa al trono

I quattro personaggi giocabili, attualmente, sono Thane il lupo, un guerriero esperto di spada; la possente orsa Sana, armata di staffa magica; Amber il coniglio, una spietata combattente equipaggiata con uno spadino mimetizzato nell'ombrello (da vera kunoichi) e Mercurio il topo, armato con un letale pugnale. Per tutti i finanziatori del progetto, al lancio saranno resi disponibili altri quattro eroi del cosiddetto Bandit Clan (lo scoiattolo, la volpe, la lontra e il tasso argentato), oltre ad alcune caratteristiche esclusive, ma sono già previsti eroi da acquistare in futuro tramite DLC. Ogni personaggio possiede specifiche caratteristiche di base, come la quantità di denaro, il livello di magia o il numero di carte trasportabili, tuttavia non esistono vere e proprie classi, dato che sta al giocatore plasmare l'esperienza di gioco in base alle proprie strategie. All'inizio di ciascuna partita, ad esempio, è possibile equipaggiare anelli del clan e amuleti - alcuni da sbloccare - che donano specifici vantaggi, come un'unità di salute supplementare o magari due punti di Prestigio sin dalla partenza (spiegheremo a breve di cosa si tratta). Il gioco, inoltre, è caratterizzato dal ciclo giorno-notte tra un turno e l'altro, e gli eroi possiedono un bonus diurno o notturno in base alla specie d'appartenenza. Il tabellone si presenta come una scacchiera di caselle esagonali (generate proceduralmente) che circondano il castello del re, laddove un algoritmo ne bilancia le specifiche ad ogni nuova partita per non favorire uno dei contendenti. Le caselle possono contenere sette tipologie di ambienti distinti, ovvero pianura, montagna, palude, villaggio, dungeon, foresta e stonehenge, ciascuno con i propri vantaggi e svantaggi: la montagna, ad esempio, consuma due Action Point dei tre disponibili per muoversi, ma regala un bonus in difesa, mentre la palude consuma un'unità di energia. Le specifiche delle caselle sono molteplici e dinamiche, potendo essere influenzate sia dalle carte da gioco che dalle abilità dei personaggi.

Corsa al trono

Lo scopo dei giocatori, sia in single player che in multiplayer, come detto è ottenere il trono del re, e vi sono ben quattro modi differenti per conquistarlo, ampliando a dismisura la componente strategica del titolo, che tiene in lizza tutti i contendenti fino all'ultimo. Il primo metodo è il più agevole ed è legato ai punti Prestigio di cui sopra, ovvero il livello di influenza dei clan che si eleva completando quest (caselle specifiche da raggiungere) e sconfiggendo avversari, sia eroi che Banes, ovvero le creature oscure generate dal Rot che si muovono liberamente sul tabellone. Il giocatore con più punti Prestigio alla morte del re, che sopraggiunge dopo nove giorni (18 turni), vince la partita. Il secondo metodo è affrontare il re (un leone) in battaglia nel suo castello e sconfiggerlo, tuttavia, anche solo per avere accesso alla tenzone è necessario disporre di un set di carte e talenti di un certo spessore. Il terzo metodo è quello di penetrare nel castello muniti di quattro Pietre dello Spirito, le quali guariscono il re dall'influenza del Rot: esse possono essere recuperate nei dungeon (semplici caselle), sconfiggendo gli avversari o seguendo le quest. L'ultimo metodo è quello di farsi avvolgere dal Rot, un malus che si ottiene in determinate condizioni, e sconfiggere il re con un livello di Rot superiore al suo, facendo così calare le tenebre sul regno di Armello. Le strategie messe in atto per conquistare la partita possono essere fatte saltare dai cosiddetti editti del re, che, in preda alla pazzia a causa del Rot, al termine di ciascun giorno propone due leggi speciali, una delle quali deve essere ratificata dal giocatore col miglior livello di Prestigio in quel momento: esse spaziano dalla cessione di danaro a un malus di Rot per tutti, passando per la perdita delle utilissime Carte Seguaci o delle Pietre dello Spirito, eventi che generano scompiglio e costringono a repentini cambi di tattica.

Corsa al trono

Le variabili in gioco sono dunque molteplici, ma dopo averne assorbito le meccaniche, Armello si trasforma in uno splendido titolo di strategia, profondo e appassionante. Le carte rappresentano il cuore pulsante dell'opera, e possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta; esse sono suddivise in Oggetti, Incantesimi, Inganno, Seguaci e Tesoro, per un totale di circa 120 elementi. Le prime tre tipologie possono essere pescate all'inizio di ciascun turno - in base a quante ne può portare l'eroe prescelto - e sono utilizzabili in ogni momento, sia su stessi che contro gli altri eroi, ma anche sulle caselle del tabellone per trasformarle nei cosiddetti "Pericoli", ovvero sfide che debbono essere superate ai dadi, alla stregua dei combattimenti. Questi ultimi sono legati alle specifiche del personaggio, ma entrano in gioco diverse variabili - come le carte - che permettono di lanciare più o meno dadi, suddivisi in attacco, difesa, bersaglio mancato e così via. Nei combattimenti, stilizzati con grafica bidimensionale, vi è inoltre la possibilità di "bruciare" le carte in proprio possesso, al fine di ottenere specifici vantaggi. Vittorie e sconfitte influenzano sensibilmente talenti e oggetti a disposizione, e quando si muore, molto spesso è necessario cambiare strategia per la rincorsa al trono. Con la versione in Accesso Anticipato, completamente in inglese, è possibile giocare sia in single player che in multiplayer, tuttavia abbiamo notato una certa lentezza nella ricerca delle partite online, al momento solo pubbliche e non classificate.

Regno incantato

Dal punto di vista squisitamente tecnico, data l'originale concezione per tablet, non siamo certo innanzi a un titolo capace di spremere un PC di fascia alta, tuttavia Armello si lascia apprezzare sia per la componente tridimensionale che, soprattutto, per quella bidimensionale.

Corsa al trono

Della prima fanno parte il "tabellone" e i personaggi, questi ultimi realizzati con una deliziosa grafica cel shading e caratterizzati da buonissime animazioni, ispirate a quelle viste nei film Disney. Il regno di Armello non è ricchissimo di dettagli, e le varie caselle, così come il castello, sono avare di poligoni ed effetti, tuttavia nel complesso il colpo d'occhio è gradevole e colorato. Discorso a parte va fatto per le carte da gioco e i vari artwork disegnati a mano, semplicemente splendidi e talvolta impreziositi da animazioni, frutto del lavoro di artisti ingaggiati da tutto il mondo. Eccezionale infine la melodica colonna sonora, realizzata dai bravissimi Michael Allen, Jacek Tuschewski e Lisa Gerrard, quest'ultima nota anche per il coinvolgimento in film di successo come Il Gladiatore.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 22,99 €
Multiplayer.it

Lettori (9)

7.0

Il tuo voto

PRO

  • Profondo, appagante e ricchissimo di variabili
  • Perfetto mix tra gioco da tavolo e videogioco
  • Artwork e carte da gioco stupendamente disegnati
  • Ispira passione in ogni dettaglio

CONTRO

  • La ricerca di avversari online è troppo lenta
  • Qualche bug minore da rettificare