Guidare un carrarmato è una di quelle cosa che ogni bambino sogna di fare almeno una volta nella vita, un desiderio che diventa sempre più forte quando cresce e incontra per la prima volta una coda di tre chilometri in tangenziale. Tuttavia, la vita del carrista non era per niente semplice. Certo, poteva contare su una corazza, su una potenza di fuoco superiore e la possibilità di passare letteralmente sopra ai suoi nemici, ma quando le cose andavano male si ritrovava in una scatoletta di metallo bollente in balia di una morte orribile, per non parlare della scomodità, del calore e del fatto che passava la maggior parte della giornata seduto su munizioni pronte a esplodere. War Thunder, gioco free-to-play per Playstation 4 e PC che originariamente prevedeva solo la guerra aerea, ha da qualche tempo introdotto la possibilità di guidare i carri armati, rendendo gli scontri nei principali teatri di guerra uno spettacolo a base di cannonate, caccia in picchiata e colpi d'artiglieria e facendoci capire quanto fosse dura e difficile la vita di chi li guidava.
Duro e complesso ma non privo di soddisfazioni, ecco il mondo dei carri armati di War Thunder!
Il carro giusto per voi
Il principio dello sviluppo dei tank è lo stesso degli aerei: per sbloccare i mezzi di livello successivo bisogna ricercare quelli delle epoche precedenti per poi acquistarli, dotarli di un equipaggio e inviarli in battaglia. Ogni carro è dotato di miglioramenti che possono essere sbloccati via via che lo utilizziamo e lo stesso vale per l'equipaggio, che grazie ai punti esperienza può diventare più bravo nello scoprire i nemici, più veloce nella ricarica o più resistente ai danni (upgrade fondamentale se non vogliamo trovarci con un pilota svenuto proprio in mezzo alla mappa).
Al momento è possibile utilizzare solo i principali mezzi americani, russi e tedeschi, inoltre, gli sviluppatori hanno deciso di rendere disponibili solo i mezzi che effettivamente hanno partecipato ai principali scenari di guerra che vanno da prima della Seconda Guerra mondiale alla Guerra di Corea, divisi in cinque gruppi. Non troveremo quindi prototipi bizzarri o carri assurdi, solo bestioni di metallo realmente esistiti. Ovviamente ci sono carri pesanti, carri leggeri, cacciacarri e persino le contraeree, che possono fare malissimo anche ai veicoli più leggeri. Saremo noi a scegliere quello giusto in base al nostro stile di gioco. Prima di salire a bordo della nostra scatoletta con i cingoli dovremo decidere che tipo di scontro affrontare. Il gioco permette infatti di scegliere tra partite arcade, realistiche e simulative. Nelle prime il sistema di danni è meno accurato, i tank si riparano più velocemente e sopra ai nemici individuati compare il loro nome. Mentre nelle altre modalità tutto è ovviamente più simile alla realtà, inoltre quelle simulative puntano a ricreare alcuni scenari del secondo conflitto mondiale quindi è bene accederci solo dopo aver macinato un discreto numero di ore su War Thunder. Nella modalità Arcade potremo continuare almeno tre volte, mentre nelle altre una volta che ci hanno fatto esplodere potremo solo goderci la partita dalla panchina.
Mai sparare a caso
Fondamentalmente il gioco prevede due modi per vincere la partita: o manteniamo il controllo di determinati checkpoint, rosicchiando il punteggio dell'avversario o eliminiamo tutti i tank del battaglione nemico. Tra il dire e il fare c'è, però, un gioco molto complesso da dominare. Il tutto si svolge in una decina di mappe veramente molto grandi e ricche di particolari e di vegetazione. Sotto questo punto di vista, il titolo Gaijin è senza dubbio uno dei più belli mai visti per questo genere, soprattutto considerando che è gratuito.
Lo stesso vale per i carri armati: War Thunder non è Battlefield e, nonostante la scritta "arcade", non è un gioco semplice da capire e con una curva di apprendimento molto gentile. Usare un carrarmato è un'attività che richiede strategia, senso della posizione e pazienza. Essendo un gioco d'ispirazione simulativa non esistono "barre dell'energia" sopra i mezzi, ma un sistema di danni molto particolareggiato che si basa sul tipo di proiettile, sull'angolo e sul punto di impatto e sul tipo di corazza. Per rendere le cose un po' più semplici, quando mettiamo una unità nemica nel mirino la croce al centro sarà verde se sicuramente faremo dei danni, gialla se c'è la possibilità o rossa se il colpo non farà assolutamente niente. In questo modo ogni scontro può avere esiti imprevisti e anche i giocatori dotati di carri particolarmente potenti rischiano di vedere molto presto a schermata di respawn, magari perché il loro avversario ha colpito un punto particolarmente debole e le schegge del proiettile hanno ucciso l'equipaggio. Potrà infatti capitare che qualcuno ci uccida l'ufficiale preposto al caricamento delle munizioni, il che renderà il procedimento molto più lento, o che svenga il cannoniere e quindi la torretta si muoverà molto più lentamente. In caso invece di danni al veicolo potremo in alcuni casi ripararli, ma per farlo dovremo rimanere fermi alla mercé di eventuali nemici ben appostati. Inoltre, bisogna sempre ricordarsi che non stiamo guidando un auto, ma più di una tonnellata di metallo, quindi i tempi di risposta e di frenata sono ben diversi. Un carrarmato a tutta velocità può buttare giù un muro, ma se si ferma in salita sarà difficile ripartire e bisogna stare molto attenti a non cadere in qualche cratere lasciato da bombardamenti o, peggio, giù da un ponte. Il sistema di danni rende le partite a War Thunder una sorta di complessa partita a scacchi in cui spesso siamo costretti a rimanere fermi per molto tempo, in attesa che il nemico si riveli o sbagli qualcosa. Lanciarsi a tutta velocità in mezzo alla mappa, sperando magari sparare in movimento come se fossimo su un carro armato di Call of Duty, è il modo migliore per regalare punti facili all'avversario che ci aspetta nascosto dietro un masso e che non vede l'ora di provare le abilità dei suoi nuovi proiettili perforanti. Fortunatamente questa meccanica di gioco è presente soprattutto nelle partite con un alto tasso di veterani. Il match making del gioco infatti vedrà quali carri avremo scelto per lo scontro e ci posizionerà nel gruppo più indicato per il tank di livello più alto. Per divertirsi un po' e sparare con più leggerezza, basta selezionare dunque veicoli di livello più basso e scambiarsi bordate con carristi meno esperti.
Non per tutti
Occasionalmente sarà anche possibile mollare per qualche secondo i cingoli e impugnare la cloche per qualche volo sul campo di battaglia. Capiterà infatti che venga richiesto il nostro aiuto per coprire un altro giocatore che sta volando con un bombardiere oppure di eliminare le unità volanti avversarie. Una delle particolarità di War Thunder rispetto alla concorrenza è quella di mescolare unità aeree e terrestri, dando la possibilità a chi avesse eliminato almeno tre nemici di guidare per qualche minuto un caccia o un bombardiere. Nonostante alcuni tutorial e un livello di difficoltà tutto sommato abbordabile nei primi scontri, non è comunque un titolo facile e lo è ancora meno nella sua espansione dedicata ai carri armati. Il sistema di danni realistico, il bisogno quasi fisiologico di "camperare" e di conoscere bene non solo le mappe, ma anche i mezzi dell'epoca. D'altronde è una simulazione, non una passeggiata nel parco. Chi avrà pazienza e sarà disposto a imparare con umiltà i suoi segreti si troverà di fronte a un titolo che può regalare gioie, soprattutto quando con un colpo solo si riesce a mettere fuori uso un tank che si trova dall'altra parte della mappa dopo un appostamento estenuante.