La delusione della community per la cancellazione di Silent Hills è ancora particolarmente cocente. Eppure il fugace esperimento rappresentato da P.T. è rimasto ben impresso nella mente di molti appassionati del genere horror. Una capitolazione che ha generato tanto rammarico, ma anche nuove idee. Ci riferiamo ad Allison Road, survival horror sviluppato da Lilith Ltd., un piccolo studio britannico composto da soli sei elementi.
Il progetto, presentato per la prima volta attraverso la piattaforma Steam Greenlight, ha aperto i battenti a settembre 2014, proprio a poche settimane dall'annuncio di Silent Hills e dal rilascio di P.T. su PlayStation Store, avvenuto durante la Gamescom 2014. Tramite Facebook abbiamo appreso alcune informazioni relative al progetto e alle personalità coinvolte nello sviluppo. "Anche se non abbiamo a disposizione un grande budget siamo un gruppo di soggetti altamente appassionati, che cerca di sviluppare ai più elevati standard con i mezzi a propria disposizione", si legge nella sezione informazioni della pagina ufficiale. Il leader e ideatore è Chris Kesler, ma ai lavori prendono parte anche due programmatori, un animation designer, un sound designer e un compositore impegnato nella creazione della colonna sonora. Allo stato attuale tutti i soggetti coinvolti partecipano da luoghi geograficamente separati, a cavallo tra tre diversi continenti e comunicando per mezzo di e-mail e videoconferenze su Skype. I contenuti sono quindi ospitati su un server, tramite il quale vengono costantemente pubblicati gli aggiornamenti, poi condivisi con tutto il resto del gruppo. Allo stato attuale, Allison Road si trova in fase pre-alpha. Lilith intende proporre al pubblico un'avventura horror dalle forti implicazioni psicologiche e quasi interamente ambientata all'interno di una piccola villetta inglese. Si vestiranno i panni di un protagonista di cui non si conosce nulla, nemmeno il nome, e che si sveglierà senza ricordare assolutamente niente del suo passato. Nel corso di cinque notti dovrà cercare di scoprire che fine abbia fatto la sua famiglia e, durante questo percorso, si imbatterà anche in alcuni inquietanti misteri legati alla casa in cui vive. Alcune entità oscure sono intrappolate all'interno della proprietà e tra queste vi è anche Lily, una ragazzina che sembra sia stata vittima di un brutale omicidio. Tali entità metteranno a più riprese in pericolo il protagonista, proprio nel luogo che più di tutti dovrebbe essere sinonimo di sicurezza: la sua abitazione.
Un horror indipendente che farà la gioia dei fan rimasti orfani del nuovo Silent Hill
Ispirazioni
Come dicevamo, la pubblicazione di P.T. su PlayStation Network è stata la principale fonte di ispirazione. Ciò che ha colpito i ragazzi di Lilith è stata soprattutto la dimensione molto ridotta dello scenario e il fatto che, nonostante le forti limitazioni di movimento, l'esperienza risultasse efficace e al contempo così terrificante.
Messa da parte l'idea di realizzare un horror open world, in quanto sarebbe stata necessaria una quantità di risorse decisamente più elevata, il team ha optato per una soluzione che si adattasse meglio ai limitati mezzi di cui disponeva. Peraltro tra le influenze dichiarate dallo stesso Kesler non mancano titoli tripla A di spessore come Silent Hill 2, il primo capitolo di Dead Space e anche il recente The Last of Us. Rimane poco chiaro quale sarà lo svolgimento dei fatti: la sola abitazione potrebbe comunque essere un'area piuttosto ristretta per ospitare un'intera esperienza di gioco. Non va infatti dimenticato che P.T. era un semplice teaser, per quanto ben realizzato ed efficace. La dimensione di quest'opera è destinata ad essere piuttosto modesta, l'obiettivo è principalmente quello di mettere in scena una storia originale e adottare scelte narrative profonde, soprattutto sul versante emotivo. Come si percepisce dalle prime sequenze di gioco, l'intimità e la familiarità dell'abitazione faranno da contraltare con stranezze, cambi di prospettiva e repentini mutamenti della realtà circostante. E del resto già P.T. - sotto questo aspetto - aveva mostrato grandi potenzialità, riuscendo a creare un loop che si modificava di continuo e presentava situazioni sempre nuove e inaspettate.
Avventura e sopravvivenza
L'avventura durerà all'incirca un'ora per notte, di conseguenza l'esperienza complessiva dovrebbe assestarsi intorno alle cinque ore. Nonostante si tratti di una fase preliminare, tutte le meccaniche fondamentali che costituiranno l'opera finale sono già state messe a punto. In un video pubblicato su YouTube è possibile farsi un'idea di massima su quanto potremo aspettarci a lavori completati. I contenuti apparsi nel filmato costituiscono un mero prototipo, utile a dare indicazioni sull'atmosfera e sul gameplay, ma sono comunque slegati da quella che sarà l'esperienza definitiva. Allison Road si propone di mescolare le meccaniche survival horror tradizionali con componenti adventure ed esplorative.
Potremo esaminare oggetti per scoprire nuovi dettagli della storia, combinare il materiale a nostra disposizione, o ancora risolvere puzzle ed enigmi. Come si evince dal filmato d'esordio, il misterioso protagonista si risveglia all'interno della casa, in una stanza adibita a sala video, e si chiede cosa diamine stia succedendo. Un televisore è acceso ma la trasmissione è assente. Si intravede la possibilità di interagire con l'ambiente circostante ed estrapolare informazioni dagli oggetti che sono presenti all'interno della camera. Vengono prese tra le mani alcune riviste, girate sia sul fronte che sul retro, impugnate delle lettere. È presente persino un pad della PlayStation. Usciti dalla camera il feeling è davvero molto simile a quello di P.T. Il protagonista si trova davanti ad uno stretto corridoio, molto ben illuminato, con alcuni dipinti piuttosto scuri appesi alle pareti. Il silenzio è totale, si fa già strada l'inquietudine, c'è un immobilismo esagerato. Il protagonista continua ad interagire con l'ambiente, trova una polaroid raffigurante una ragazza. Cerca di aprire alcune delle porte che si affacciano sul corridoio ma scopre che sono chiuse a chiave. Iniziano ad avvertirsi rumori sinistri. Fa ritorno in cucina, nei pressi della porta di ingresso dalla quale è entrato all'inizio, prima di perdere il contatto con la realtà. L'orologio ci suggerisce che sono le 2:11 della notte, parte in sottofondo una trasmissione radiofonica e ancora ci ritorna davanti agli occhi l'esperienza fugace di P.T. La prima metà del filmato se ne va senza che succeda nulla di così rilevante, si avverte una crescente tensione dovuta all'assordante silenzio circostante, ci si aspetta che da un momento all'altro le cose precipitino. Ancora una volta il ricordo di P.T. contribuisce a farci condizionare, sebbene qui manchi quello stesso senso di loop disperato. Ma P.T. è scomparso, insieme con l'attesa per un Silent Hills che non vedrà mai la luce. Serve un palliativo, forse quel palliativo potrebbe davvero essere Allison Road? Difficile dirlo, con così poche informazioni tra le mani. Di sicuro, proseguendo nella visione del filmato, ci si rende conto che sarà anche possibile utilizzare delle armi, sebbene sia già stato precisato che i segmenti di combattimento saranno distribuiti in modo marginale, mentre sarà molto più sviluppata la necessità di adottare tecniche di autodifesa. Così il protagonista rientra nell'edificio. Il coltello presente sul piano cucina viene preso tra le mani ed appare una scritta che suggerisce di premere un pulsante per equipaggiarlo. Poi all'improvviso sembra che una delle porte presenti nel corridoio si stia aprendo. Scricchiolii, rumore, una voce sinistra.
"Ti vedo...". "So chi sei". Nessuno nei paraggi. E infine l'escalation di tensione, la luce inizia ad andarsene, prima per alcuni istanti poi in modo definitivo. Sulla parete del bagno appaiono delle scritte, il nostro "eroe" decide di chiudersi dentro ma qualcuno bussa. Sarebbe il momento di fuggire dalla finestra e invece no, di nuovo fuori nel corridoio, bisogna farsi forza. Il momento, atteso per dieci minuti buoni, arriva: dal nulla appare una ragazzina insanguinata e mezza storpia. Poi solo urla, angoscia asettica, sangue sgorgante dai muri. Dal punto di vista tecnico viene promesso un comparto grafico di spessore e all'avanguardia. La dimensione molto ridotta dello scenario lascia presupporre che le immagini del primo trailer possano davvero essere state realizzate in game. È infatti intenzione degli sviluppatori creare una storia che appaia il più possibile realistica nella sua percezione e per questo si è resa necessaria anche un'efficace ottimizzazione dal punto di vista visivo. Non mancherà nemmeno il supporto della realtà virtuale, che peraltro rimarrà una prerogativa del tutto opzionale. Allo stato attuale la sola piattaforma di riferimento rimane il PC, di conseguenza il supporto a Oculus Rift appare scontato. Tuttavia, Lilith Ltd. si sta confrontando anche con Microsoft e con Sony, non si può pertanto escludere che in futuro il progetto possa approdare anche su console e magari supportare la tecnologia di realtà virtuale proposta da Sony con Morpheus. Il lancio è attualmente pianificato nella seconda metà del 2016, mentre è già stata confermata la pubblicazione di una demo, che però non sarà pronta prima di fine anno.
CERTEZZE
- Atmosfera angosciante
- Un possibile erede di P.T...
DUBBI
- ...anche se devono convergere ambizioni e realtà
- Per ora non si è visto molto