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L’assedio

Ha senso dopo tanti anni aggiungere pezzi a una storia che è già stata completata?

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   23/07/2015

Per parlare di Baldur's Gate: Siege of Dragonspear dovremo fare necessariamente riferimento alle storie narrate negli altri capitoli. Diamo per scontato che se vi interessa questa espansione li abbiate già giocati, magari nelle recenti edizioni enhanced. In caso contrario fate attenzione e non continuate a leggere, perché nel testo ci saranno grosse anticipazioni.

Il mondo dei videogiochi è davvero strano. Abbiamo vissuto anni in cui i giochi di ruolo sono stati rapidamente privati delle loro caratteristiche fondamentali, diventando l'ombra di un genere sempre più prono all'azione.

L’assedio
L’assedio

Per molti era un processo irreversibile, con qualsiasi tentativo di ripristino di sistemi di gioco più profondi visto con sospetto e letto come un mero affare per nostalgici. Che senso aveva proporre a un mercato in cui il termine GDR poteva essere associato impunemente a un Fable 2 o a un Mass Effect 2, tanto per fare due esempi, titoli che sembrano usciti da un passato ormai dimenticato e senza sbocchi fatto di tabelle e statistiche? Sembrano passati secoli, invece parliamo di pochissimi anni fa. Oggi la situazione è molto diversa e i giochi di ruolo classici non sono più guardati con sospetto. Le uscite si sono moltiplicate e gli annunci di nuovi titoli proseguono senza sosta. Ad esempio solo questo autunno potremo giocare all'espansione dell'ottimo Pillars of Eternity, al promettente Sword Coast Legends, se Manitù vuole alla versione finale di The Age of Decadence; mentre qualche mese dopo potremo gettarci in Torment: Tides of Numenera e in... un Baldur's Gate completamente nuovo. Chi conosce la serie sa che tra la fine di Tales of the Sword Coast, l'espansione del primo episodio, e Baldur's Gate II c'è un buco narrativo che non è mai stato colmato. In realtà BioWare all'epoca non mostro alcun interesse nel farlo. Anzi, crediamo che non percepisse nemmeno il problema della presenza di quel varco, che era idealmente chiuso dal poter importare il proprio personaggio nel seguito. Beamdog, l'attuale team con in mano la licenza della serie, con Baldur's Gate: Siege of Dragonspear ha invece trovato spazio proprio lì, anche perché nella continuità narrativa non ci sono altri momenti utili in cui inserire una nuova storia. Pensateci: fare un seguito di Throne of Bhaal, l'espansione di Baldur's Gate 2, sarebbe un'assurdità, visto che alla fine del gioco il party è in grado di eliminare semi-divinità come se fossero goblin monchi. Anche un prequel è escluso, visto che gli eventi raccontati all'inizio del primo episodio lasciano poco spazio alle intrusioni. Insomma, volendo allungare la saga con un nuovo capitolo, mantenendo contemporaneamente gli stessi personaggi, la scelta è stata obbligata.

Tra due guerre

Ha senso un nuovo Baldur's Gate dopo tutti questi anni? Non parlando di un reboot, ma di un'espansione, la domanda non è di facile risposta come sembra. Per prima cosa bisogna capire cosa potrà aggiungere a quanto già conosciamo, visto che sappiamo davvero molto. Il passato dell'eroe della saga è stato ben sviscerato e non ha moltissimi lati oscuri.

L’assedio

Quindi Baldur's Gate: Siege of Dragonspear, nelle sue venticinque ore di durata dichiarate, dovrà per prima cosa convincerci che c'è ancora qualche fatto della vita dell'erede al trono di Bhaal che valga la pena conoscere. Altrimenti non basteranno la nuova classe di sciamani, i nuovi compagni o le mappe inedite, tra le quali il castello di Dragonspear, a nobilitare un'uscita così tardiva. Fate attenzione perché non vogliamo apparire come eccessivamente sospettosi. Anzi, siamo pronti a dare al lavoro di Beamdog tutto il credito che merita, in virtù del lavoro egregio svolto con le versioni enhanced dei vecchi giochi realizzati con l'Infinity Engine. Semplicemente non vogliamo dimostrarci completamente sprovveduti di fronte a un'operazione che comunque ha molti nodi da sciogliere e tanto da dimostrare. Così eccoci qua ad immaginare cosa ci verrà raccontato durante il gioco. Finalmente conosceremo nel dettaglio gli oscuri eventi che hanno costretto il figlio di Bhaal ad andarsene da Baldur's Gate, nonostante l'avesse salvata da una terribile minaccia. Le poche note diffuse finora parlano del racconto di una guerra incombente su tutta la Costa della Spada, con un esercito che razzia ogni città che incontra, costringendo i cittadini ad arruolarsi. Qualcuno dice che chi lo guida, una certa Shining Lady, sia ispirata dagli dei, ma spetterà al gruppo controllato dal giocatore scoprire la verità su tutta la faccenda, ergendosi nuovamente a difensori della città di Baldur's Gate.

Cosa sappiamo di Baldur's Gate: Siege of Dragonspear? Quali prospettive ci sono per questa espansione?

Qualche dato sull'espansione

Parlando di meccaniche di gioco, ci troviamo nel bene e nel male di fronte a un classico titolo da Infinity Engine. Quindi aspettatevi l'interfaccia già vista nelle edizioni enhanced degli altri episodi della serie con qualche novità, alcune delle quali già svelate dagli sviluppatori.

L’assedio
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Intanto ci saranno due nuovi livelli di difficoltà: l'hardcore mode (chiamato Legacy of Bhaal Mode) e il più facile Story Mode, che non crediamo abbiano bisogno di grosse spiegazioni: il primo sarà dedicato a chi conosce a menadito la serie e vuole una sfida vera, mentre il secondo a chi vuole seguire la storia senza complicazioni di sorta. A livello di interfaccia sono state aggiunte diverse comodità, come quella che mette in evidenza gli oggetti o una barra della salute fluttuante in testa ai personaggi. Ma già vediamo i puristi storcere il naso: tranquilli, sono tutte feature opzionali, quindi non sarete obbligati a usarle. Inoltre, chi si ponesse problemi di uniformità con gli altri Baldur's Gate non tema, perché insieme a Dragonspear saranno aggiornati tutti gli altri episodi "enhanced", in modo da infilarci le novità di cui stiamo parlando (e quelle non ancora svelate). Si tratta indubbiamente di un grosso lavoro. Parlando di contenuti, Beamdog ha svelato che gli scrittori del gioco, Amber Scott e Andrew Foley, hanno scritto più di 500.000 parole tra dialoghi, descrizioni e testi vari. Non male, se pensate che stiamo parlando di un'espansione. In merito ai personaggi, gli estimatori della serie saranno felicissimi di sapere che tornerà Minsc, ovviamente insieme al suo amico Bo. Oltre a lui ci saranno molti altri personaggi storici della serie, ma il cast completo non è stato ancora svelato. Ovviamente non possono mancare dei nuovi personaggi, con ritratti e voci personalizzate. Ad esempio abbiamo l'eroico capitano Schael Corwin, arciere provetto dei Flaming Fist, desideroso di fermare la Shining Lady; oppure Voghiln the Vast, un bardo ubriacone che ispirerà tutto il party con i suoi versi cantati; o ancora M'Khiin Grubdoubler, una goblin ribelle versatissima nelle arti magiche che non vuole tornare dalla sua tribù; infine abbiamo Glint Gardnersonson, clerico gnomico dai grandi poteri. Tra i luoghi visitabili già annunciati ci sono il castello di Dragonspear, un tempio di Bhaal in rovina, la città nanica di Lost Kanaglym, casa di un culto sinistro, e il Boareskyr Bridge, il luogo dove Cyric uccise Bhaal. Insomma, di carne al fuoco ce n'è molta, cui vanno aggiunti i più di cento nuovi oggetti, il supporto per il multiplayer cooperativo e altre caratteristiche non ancora annunciate. Di nostro per ora sospendiamo ogni giudizio, limitandoci a sperare che Baldur's Gate: Siege of Dragonspear vada oltre l'operazione nostalgica.

CERTEZZE

  • Sembrano esserci molte novità
  • Contenuti ricchi
  • Gli appassionati saranno felici di poter giocare un nuovo capitolo
  • Tornano Minsc e Bo

DUBBI

  • Non era meglio Baldur's Gate 3?
  • La storia raccontata varrà il resto della serie?
  • L'Infinity Engine reggerà con un titolo nuovo?