A tutta Super!

Bungie ha proposto per Destiny, qui alla GamesCom 2015, le stesse novità dell'E3 di Los Angeles, cosa anche abbastanza comprensibile visto che all'uscita di questa nuova, corposa espansione manca poco più di un mese. Questo, però, ci ha fatto armare di zelo, partire per lo stand di Activision in mezzo alle folle urlanti della fiera per riuscire a provare, dopo quaranta minuti di coda, la seconda modalità PvP introdotta a giugno, ovvero Mayhem Clash, che altro non è se non uno Scontro, sei contro sei, in cui però le super, le granate e i colpi corpo a corpo dei guardiani si ricaricano molto più velocemente del solito. Perché un giocatore di Destiny possa capire, ogni tre uccisioni ci si può avvalere di una nuova super da lanciare con ognuna delle tre classi.

Destiny: Il Re dei Corrotti sta arrivando, e abbiamo scoperto una cosa interessante...

Supera nos a malo

La mappa, anche questa dal nuovo DLC, era davvero bella: ambientata su Marte col nome di Crocevia (Crossroads, il titolo originale), l'abbiamo giocata nel set di colori del tramonto ed era caratterizzata da due parti separate da un baratro con la possibilità di passare dall'una all'altra utilizzando sia dei trampolini di lancio energetici che dei portali di teletrasporto, entrambi evidenti citazioni al mondo di Unreal. Bello lo stile grafico e bello il layout, dato che permetteva in egual misura scontri in campo aperto e ravvicinati nelle parti al chiuso che iniziavano subito dopo la fine di quelle più aperte in prossimità del dirupo. Ovviamente, la modalità è un po' confusionaria soprattutto quando i giocatori equipaggiano le nuove sottoclassi tra martelli fiammeggianti del Titano, scariche ad arco dello Stregone e l'arco a vuoto del Cacciatore, ma ci si fa l'abitudine e crediamo diventi solo una questione di imparare a muoversi senza farsi soverchiare dal turbinio di luci che balenano davanti agli occhi.

Giocando, laddove avevamo già provato col Titano a Los Angeles, abbiamo potuto usare lo Stregone capendo che quando si attiva la super, questi inizia a volare e spara i raggi ad arco in maniera continuativa e immediata non appena si preme il grilletto relativo. Bisogna però stare attenti perché l'attacco, nonostante i fulmini che si scatenano in ogni dove, almeno ai primi gradi di esperienza non è ad area, ma colpisce un punto preciso che va mirato col puntatore che diventa rosso quando, appunto, si lanciano questi fulmini. Nella concitazione della partita ci siamo poi resi conto della forza in PvP dell'arco da vuoto del Cacciatore, arco che non solo infligge danni ai giocatori colpiti (ricordiamo che colpendo anche un solo avversario, i danni e gli effetti dell'arco si espandono anche a tutti gli altri avversari nei dintorni con una serie di corde energetiche), ma li rallenta e, soprattutto, inibisce l'utilizzo delle super finché dura l'effetto. In una modalità come questa, in cui le super sono fondamentali, un potere del genere è sicuramente in grado di alterare gli equilibri in campo. Una nota a parte, ma interessante per chi gioca a Destiny in maniera assidua, la merita una cosa che abbiamo notato durante la presentazione che precedeva la possibilità di giocare al multiplayer, tenuta da uno dei ragazzi di Bungie. Mentre giocava la prima missione della campagna del Re dei Corrotti, la stessa che avevamo testato a Los Angeles, uccidendo uno dei Cabal corrotti, il guardiano ha depredato uno spettro verde, il che vuol dire che verosimilmente diventerà un altro degli oggetti con cui costruire l'equipaggiamento del nostro avatar. Notata questa cosa, prima di giocare al PvP, siamo andati a controllare l'inventario e ci siamo accorti che gli spettri sono passati dal secondo pannello dell'inventario (quello contenente gli item estetici come gli shader, le astronavi o gli astori) alla prima parte, ovvero subito sotto le armi pesanti. Che questo possa significare che gli spettri avranno dei modificatori di statistiche non possiamo confermarlo, ma ci sembrava giusto segnalarvelo, non si sa mai...