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La fauna di Steam #1

Quando le recensioni diventano un genere letterario

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   14/10/2015

Uno dei motivi più sensati per visitare Steam di tanto in tanto, anche quando non si hanno soldi da spendere in videogiochi, è la lettura delle recensioni dei lettori. Come spesso accade su internet, quello che era stato concepito come uno spazio per esprimere la propria opinione, utile per indirizzare gli acquisti degli altri giocatori, è diventato in brevissimo tempo il luogo in cui dare spettacolo.

La fauna di Steam #1

Chiunque di voi sia passato da quelle parti almeno una volta nella vita saprà che ormai si tratta di un vero e proprio campo di battaglia pieno di battute più o meno brillanti, che fanno quasi un genere letterario a sé. Ovviamente non mancano recensioni più serie, ma in questo frangente ci interessano poco. Siamo molto più interessati a scoprire pezzetti di un patrimonio surreale fatto di parole in libertà, che sui giochi che rappresentano dicono poco o nulla, ma che sono semplicemente divertenti da leggere.

Iniziamo con un caso tipico di narrativizzazione del gameplay. Parlando positivamente di Sheltered, un giocatore scrive senza peli sulla lingua:
"Ho armato le mie gemelle con fucili a pompa, dandogli anche delle munizioni e delle corazze, per poi spedirle all'esterno a caccia di risorse, mentre io e mia moglie siamo rimasti nel rifugio a dormire e a farci la doccia... Quando sono tornate avevano ucciso nove persone, ne avevano sottomesse altre cinque e avevano fatto il pieno di materiali, cibo, acqua, munizioni e carburante... la loro barra dello stress non si era mossa di un centimetro... Ora temo le mie stesse figlie più di quanto non tema il deserto nucleare."

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Del gioco abbiamo appreso che si possono sfruttare dei bambini come fossero dei soldati, mentre i grandi fanno la doccia. Praticamente un programma in prima serata della Clerici. Ma passiamo ad esaminare la capacità di sintesi di questi maestri del linguaggio, che in poche righe sono in grado di riassumere sinossi anche molto complesse come quella di Final Fantasy VII:
"Una drag queen bionda con l'amnesia che finge di essere il suo migliore amico deve salvare il mondo da un uomo che ha scoperto di essere figlio di un mostro tenuto in un barattolo."

Efficace? Si può fare di meglio in termini di stringatezza, magari puntando tutta la propria capacità critica su una singola caratteristica del gioco. Ad esempio, cosa vi ha fatto piacere Mass Effect 2?
"Le chiappe di Miranda. 10/10."

Non c'è bisogno di aggiungere altro. In queste poche parole c'è l'intero gioco. Ovviamente la stringatezza può essere usata anche nelle recensioni negative. Ad esempio parlando di Sid Meier's Civilization: Beyond Earth chi lo ha amato poco potrebbe condensare il suo disprezzo in una singola frase, sommando all'odio per lo strategico spaziale anche una certa nostalgia per i bei tempi che furono (nemmeno troppo remoti, in questo caso):
"Il miglior gioco per decidere di giocare a Civ V."

Scopriamo insieme la fauna di Steam e le recensioni che produce

Fare fuoco al momento giusto

Non crediate che sia facile scrivere una battuta efficace, perché non è così. Ci vuole una certa capacità di analisi della materia trattata e una buona padronanza dei tempi del linguaggio, nonché grande creatività. Ad esempio parlando di Rocket League si può scrivere che è:
"Come il calcio vero, ma non potete fare finta di esservi infortunati una gamba."

Oppure:
"È come FIFA, ma invece degli scandali ci si diverte."

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In questo senso le recensioni di Steam sono ottime anche per fare un po' di sana satira sociale. Ad esempio, parlando di Broforce, si può notare che è:
"Una raffigurazione realistica della quotidianità dell'esercito americano."

Oppure giocando a Call of Cthulhu, può accadere di trovarsi in situazioni spiacevoli. L'importante è sapere a chi dare la colpa:
"Tutto stava andando bene finché non ho guardato troppo a lungo una statua di Cthulhu. Ora mi sta uscendo il cervello dall'orecchio sinistro. Grazie Obama!"

Assegnate le responsabilità a chi di dovere, è ora di passare ad altro. Anzi, di puntare in alto. Giocando ad Absolute Drift non è raro avere delle visioni che possono cambiare il corso della vita:
"Una divinità mi ha detto di guidare lateralmente, quindi ho iniziato a farlo."

Priorità e filosofia

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Alcuni giocatori tendono a sfruttare le recensioni di Steam per palesare al mondo le loro priorità. Spesso non è chiaro se scherzino o facciano sul serio, ma crediamo che sia importante notare come a volte per gli sviluppatori sia impossibile accontentare tutti. Ad esempio si può stroncare Fallout: New Vegas perché:
"Questo gioco non supporta il controller canna da pesca del Dreamcast."

Non ridete, perché si tratta di un problema serio. Tutti i giochi dovrebbero supportare i controller a forma di canna da pesca, anche se compatibili soltanto con console vecchie di diversi lustri. Fallout: New Vegas però può riscattarsi, magari grazie a Johnny Guitar.
"Giorno 1: mi sono svegliato in mutande nella casa di un dottore e mi è stato chiesto di sedermi sul suo divano per rispondere ad alcune domande. Giorno 2: ho acceso la radio che mi ha dato il dottore e credo di aver già ascoltato Johnny Guitar per cinquecento volte. Giorno 3: la radio non si spegne, ora Johnny Guitar è il mio idolo. Giorno 46: sono bloccato da quarantadue giorni in una grotta, in compagnia soltanto di Johnny Guitar. Giorno 102: sono riuscito a fondare un culto devoto a Johnny Guitar. Giorno 252: la radio è morta e io non potrò ascoltare mai più la voce di Johnny Guitar, isolamento totale. 10/10, vorrei follemente ascoltare Johnny Guitar ancora 1.000.000 volte."

Insomma, il buon Guitar rimarrà per sempre anche nei nostri cuori di sopravvissuti. Ma andiamo oltre. Un altro giocatore potrebbe notare di amare Goat Simulator non per il suo gameplay ma perché:
"Non c'è cibo a forma di pene."

Noi di convesso non possiamo che amare lui e la sua sincerità, anche se quello che afferma non è del tutto vero. Spesso comunque, le recensioni di Steam contengono amare riflessioni sulla vita o considerazioni su come sia difficile essere videogiocatori ed esseri umani contemporaneamente.

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La vita vera è una minaccia che incombe costantemente sulle nostro esistenze, come sa bene questo appassionato di Terraria:
"Un nuovo aggiornamento di Terraria. Ci passerò altre duecento ore della mia vita. Dite alla mia famiglia che gli voglio bene."

Un'alta recensione, questa volta di Divekick, ci dimostra che i videogiochi rendono filosofi:
"Perché la vita non può avere solo due pulsanti?"

Veloce, efficace, ficcante. Come il consiglio che questo videogiocatore di Mount Your Friends ha voluto dare a tutti noi, costantemente alle prese con il rischio di essere beccati in attività compromettenti:
"Mia madre è entrata in camera mentre ci stavo giocando. Ho messo di corsa un porno. Era più facile da spiegare."

Insomma, mai farsi prendere dalla disperazione, anche quando si rischia di essere diseredati. L'importante è minimizzare, sempre, come un giocatore di Rift che dopo aver accumulato più di duemila ore di gioco ha scritto:
"Ho giocato per qualche ora quindi l'ho mollato."

La saggezza dei videogiochi

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I videogiochi hanno anche tanto da insegnare, come sappiamo un po' tutti noi che ci passiamo sopra ore e ore. Ad esempio la scienza è stata felice di una scoperta fatta grazie a Kerbal Space Program:
"I paracadute non funzionano sulla Luna. Molti Kerbal si sono sacrificati per farcelo scoprire."

Anche ARK: Survival Evolved ha qualcosa da dirci su noi stessi:
"Questo gioco mi ha insegnato che un tizio corazzato in sella a una gigantesco T-Rex non può nulla contro trenta tizi inferociti e in mutande armati solo dei loro pugni."

Quanta verità in queste poche parole? Cosa può un T-Rex contro delle mutande? Comunque gli insegnamenti migliori sono quelli che toccano corde profonde della nostra vita e ci fanno notare le debolezze del nostro corpo, anche se a volte in modo drammatico, come dimostra questo giocatore di Nether:
"Mio nonno ha fumato per tutta la vita. Avevo dieci anni quando mia madre gli disse: 'se vuoi vedere tuo nipote laurearsi, devi smettere subito.' I suoi occhi si riempirono di lacrime quando capì cos'era in gioco. Smise subito. Tre anni dopo mori di cancro ai polmoni. Fui distrutto dalla tristezza. Mia madre mi disse: 'Non fumare mai. Non mettere mai la tua famiglia nella situazione in cui tuo nonno ha messo la sua.' Accettai. A ventotto anni non ho mai toccato una sigaretta. Devo confessare che un po' mi pento di non averlo fatto, perché tanto ci ha pensato questo gioco a farmi venire il cancro."

Non deve essergli piaciuto molto, nevvero? Come a un giocatore di Five Nights at Freddy's non è piaciuto molto uno degli aspetti più spaventosi del gioco:
"L'unica cosa paurosa di questo gioco è la sua comunità."

Le cronache ci dicono che è terrificante, in effetti. Ma non come:
"Masturbarsi con la carta vetrata."

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Ovvero giocare a Tactical Intervention, secondo un recensore che evidentemente deve avere avuto qualche terribile esperienza da muratore. Ancora più terribile deve essere stata l'esperienza di quest'altro videogiocatore con Aliens: Colonial Marines, che gli ispirato un ardito pezzo letterario:
"Stavo mangiando un burrito Chipotle, ma un po' di carne è caduta. Volevo mangiarla con la tortilla, ma non volevo sporcarmi le mani e non avevo posate a disposizione. Fortunatamente c'era questo disco. Ecco, questo gioco vale quanto un cucchiaio di plastica."

Non vogliamo però chiudere in preda al pessimismo e quindi, dopo avervi ricordato che Half-Life:
"è Half-Life. O vi piace, o state sbagliando."

E che Dead Island non si discosta molto dalla realtà, perché, come scrive questo videogiocatore è:
"Esattamente come la mia tipica vacanza estiva: picchiare orde di brutta gente sulla spiaggia."

Vi liberiamo dalla lettura con un ringraziamento speciale per gli sviluppatori di The Witcher:
"Ben fatto, Polonia."

Ben fatto, davvero.