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Sette giochi da gustare con un buon liquore

Un abbinamento a tinte forti

SPECIALE di Mattia Armani   —   21/11/2015

Dopo gli abbinamenti dedicati a vini e birre facciamo tris lanciandoci in una rassegna dai caratteri decisamente forti. Oggi parliamo di distillati, che richiedono moderazione visto il carico alcolico elevato e talvolta pretendono pazienza vista la complessità degli aromi e della materia. Ci sono i sapori netti, c'è la bevuta zuccherosa che recupera con un forte calcio alcolico e poi c'è il Whisky, o Whiskey in USA e Irlanda, che può arrivare a sprigionare centinaia di aromi differenti rappresentando il massimo per chi ama la degustazione al suo estremo. Ognuna di queste potenzialmente memorabili bevute è realizzata in modo diverso, da materie prime differenti, con affinamenti lunghi e ricette secolari ma non è il caso di perdersi in un argomento davvero troppo complesso da trattare in questa sede. Anche solo parlare della dimensione delle botti e del metodo di distillazione richiederebbe migliaia di caratteri per ogni singolo liquore rendendo tra l'altro poco utile un discorso generalista. Per questo è meglio andare diritti al dunque cercando però di non cedere a una semplificazione eccessiva. Non è difficile abbinare un rum dei Caraibi a The Secret of Monkey Island, un bel Legendario Dorado a Assassin's Creed Black Flag o un Whiskey bello forte a Max Payne. L'abbinamento in base a provenienza o iconografia è quanto di più semplice vista l'enormità del panorama dei distillati, ma è lapalissiano e non apre la strada alla riflessione. Per questo, anche se in alcuni casi troviamo anche un'attinenza di tipo geografico, abbiamo preferito farne una questione di carattere.

Alla ricerca del miglior coraggio liquido per affrontare le sfide del gaming moderno

Dear Esther - Laphroaig Cairdeas

Sette giochi da gustare con un buon liquore

Lo Scotch Whisky Islay, prodotto da otto distillerie sparse per l'omonima isola, è un vanto assoluto della Scozia, uno dei distillati più particolari per pungenza, effluvi e sapidità. Da una parte troviamo il carattere affumicato della torba e la ricchezza dall'acqua che l'ha attraversata mentre dall'altra c'è tutta la sapidità delle alghe di mare che permette abbinamenti persino con le ostriche. Con un sorso di un buon Scotch Whisky Islay si assapora la Scozia in tutta la sua magia e per trovare caratteri similari in un videogioco dobbiamo tornare indietro di qualche anno, riprendendo in mano un titolo perfetto per una degustazione attenta, un gioco suggestivo caratterizzato da un ritmo lento e dalla ricerca di un qualcosa che si fa sempre più sfumato mentre i dettagli si accumulano e si confondono fino all'inevitabile e malinconico oblio. Parliamo di Dear Esther, in qualche modo il capostipite delle avventure esplorative moderne che ha catturato l'attenzione anche grazie alle inconfondibili atmosfere scozzesi. Le stesse atmosfere che ritroviamo, con l'aggiunta di un pizzico di Nord America dovuto alle botti, nel Laphroaig Cairdeas 2014 Edition capace di spaziare dal classico mou fino alla carne di maiale ben grigliata. E pur costando svariate volte il prezzo di Dear Esther, numeri a due cifre per quanto riguarda le edizioni speciali, è una bevuta forte, da oltre 50 gradi alcolici, di quelle che non si dimenticano.

Halo 5: Guardians - Snow Queen Vodka

Sette giochi da gustare con un buon liquore

Halo 5 è un titolo pulito e veloce che colpisce dritto in faccia se lo si affronta incautamente. Lo stesso vale per la buona vodka che a differenza di quanto si pensi scende giù come acqua incredibilmente rinfrescante ed esprime purezza. La vodka è una questione di sensazioni tattili, di precisione e di rifinitura e capire una buona vodka è un po' come capire il gameplay di Halo 5, che questi caratteri li ha fatti propri soprattutto nella modalità Arena. Certo, distraendosi è possibile finire in balia del caos della battaglia ed è proprio come esagerare con la buona vodka che è un superalcolico di quelli tosti, da consumare con criterio. Tanto più se vanno giù davvero troppo facilmente come la Snow Queen Vodka che, oltre a ricordarci Cortana, è reperibile a un prezzo quasi sorprendente nonostante la lavorazione attenta, l'acqua di razza dell'Himalaya, l'uso di carbone di betulla e il grano organico che ne è la materia prima. Il motivo dell'accessibilità? Probabilmente dipende dalla provenienza visto che parliamo di un prodotto kazako che, per combinazione, passa attraverso cinque distillazioni che ci rimandano ancora una volta all'ultimo Halo.

Grand Theft Auto Online - Jim Beam Single Barrel

Sette giochi da gustare con un buon liquore

Per Grand Theft Auto Online le cose si fanno apparentemente più complesse vista la gamma di toni, situazioni e personaggi che affollano i server Rockstar. Ma un buon bourbon sembrerebbe proprio essere una bevuta capace di unire tutti i duri che battagliano giorno dopo giorno per le strade di Los Santos. Il bourbon è per l'uomo che non deve chiedere mai, americano fino al midollo, spirito di mais spinto fino all'estremo della fragranza alcolica. E anche se un buon bourbon non è necessariamente complesso o coraggioso come un whisky isolano, almeno nelle sue accezioni migliori, è comunque ampio, pieno di sfide e di dettagli da scoprire proprio come la mappa di Grand Theft Auto Online. Magari questi caratteri non si trovano nell'ammazzabudella che trangugia Michael Townley, il famigerato bourbon The Mount Distilling Co. da 60 gradi, ma si trovano in una bottiglia di Jim Beam Single Barrel che non è particolarmente ricco ma è dannatamente abbordabile, innegabilmente amabile e sfoggia una piacevole acidità che lo rende bilanciato.

Verdun - Grappa Nardini Riserva

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Per i giochi di guerra ci concediamo un ragionamento più ampio. Bere per darsi coraggio e piantarsi contro un platano non è bene. Così come non è stato un bene riempire baldi giovani di grappa per convincerli a lanciarsi verso le mitragliatrici austriache. Fortunatamente oggi queste pratiche sono meno diffuse e, in un paese decisamente tranquillo come l'Italia, possiamo permetterci addirittura di rievocarle, nel nome della cultura, affiancando una buona grappa - e ce ne sono di deliziose - a un titolo come Verdun che la guerra di trincea la simula dannatamente bene. Per tanti anni una bevanda dei poveri, la grappa ha radici antiche e negli ultimi decenti è cresciuta costantemente anche dal punto di vista della qualità. E questo anche senza chiamare in causa lavorazioni troppo complesse, limitandoci a prodotti accessibili eppure ottimi come la classica Nardini Riserva che chiamiamo in causa, nella versione da 40 gradi non volendo essere accusati di istigazione all'alcolismo, per l'età della distilleria, la più vecchia d'Italia con 236 anni di storia, e per la capacità mantenuta in tutti questi anni di proporre sempre prodotti azzeccati a partire da una sola aquavite, scritto proprio così, lavorata in modi differenti. Nel mondo ci sono sicuramente distillati di vinaccia più memorabili, come quello da Traminer targato Pilzer, ma la Nardini è un simbolo, è storia ed è una bevuta accessibile, forte e decisa. Tutti elementi che si sposano egregiamente con il carattere di un titolo come Verdun.

Fallout 4 - Beefeater Burrough's Reserve Oak Rested Gin

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Fallout 4 è più diretto dei precedenti capitoli della serie ma ci mette comunque di fronte a un faticoso incedere attraverso un mondo distrutto, un qualcosa che puoi arrivare a goderti solo affrontando durezze impensabili. Lo stesso vale per il buon gin che non è quello del cocktail a quattro euro dell'ennesimo Caffè degli Artisti messo in piedi per attirare gli studenti universitari. Parliamo di un prodotto ben diverso, di un gin che si è affinato in raffinate botti di quercia e si fa bere con discreta tranquillità nonostante l'inevitabile ruvidità. E per qualcuno i Fallout tridimensionali sono proprio questo, con il quarto capitolo che ha fatto un passo in avanti verso la fruibilità. C'è chi preferisce, a ragione, la maggiore durezza dei capitoli bidimensionali e potrebbe trovare quella degli ultra-premium gin una "bastardizzazione". Ma alla fine la qualità del prodotto e la capacità di mantenere alcune peculiarità pur risultando più accessibili sono elementi importanti che ci portano a optare per il non facilmente reperibile Beefeater Burrough's Reserve Oak Rested Gin il cui prezzo, un po' più di un gioco nuovo, è decisamente alto nell'ambito dei gin.

Assassin's Creed Syndicate - Delord 25 Year Old Bas Armagnac

Sette giochi da gustare con un buon liquore

L'abbinamento più facile tocca ad Assassin's Creed Syndicate che, pur introducendo treni e rampini, parte da una ricetta consolidata. Lo stesso vale per il brandy che non è un distillato di frutta o cereali ma nasce da un altra bevanda alcolica. Ed è qua che c'è il colpo di scena. Dal brandy passiamo al cognac, rievocando anche il capitolo francese Unity, per andare a pescare un Armagnac che ci permette di fare un doppio abbinamento con gli ultimi due titoli della serie. D'altronde la differenza tra brandy e cognac, in termini di lavorazione, è una questione di nome anche se, andando a guardare nel bicchiere, la questione si estende a territorio e profumi che non a caso sono gli elementi con cui le varie uscite di Assassin's Creed si differenziano maggiormente l'una dall'altra. E l'Armagnac è proprio una questione di provenienza visto che parliamo di una regione francese. La zona più rinomata per questo cognac è la Bas-Armagnac il cui terreno sabbioso dà carattere alla vite, al vino e di conseguenza al cognac. Da qui provengono prodotti di lusso come il Delord Bas Armagnac 1945 che rievoca le grandi potenze coloniali regalandoci marcati sentori di cioccolato, caffè, cannella e liquirizia ma si tratta di un prodotto che le persone normali possono solo sperare di assaggiare solo alle degustazioni visto il prezzo proibitivo. Ma è anche possibile "accontentarsi" di un Delord Bas Armagnac da 25 anni che è comunque memorabile e costa poco più di un gioco nuovo.

The Witcher 3: Wild Hunt - Nikka Whisky From The Barrel

Sette giochi da gustare con un buon liquore

Senza un vero perché, in questa selezione non c'è finito alcun titolo giapponese ma il Sol Levante, che nel videogioco ha detto e ha ancora parecchio da dire, merita sicuramente un posto in un articolo di questo tipo. Non lo conquista, però, con un gioco ma con la sua forte presenza nel mondo del Whisky. Non solo il Giappone ha una lunga storia in fatto di Whisky ma la Suntory, quella dello spot di Bill Murray in Lost in Translation, ha acquistato numerose distillerie storiche sparse per il mondo e ha tirato fuori prodotti eccezionali come lo Yamazaki Single Malt Sherry Cask 2013. Anche la forte tradizione legata al gaming della Polonia è passata in sordina e anche in questo è arrivata una grossa sorpresa chiamata The Witcher. Ma l'abbinamento non si ferma qui. The Witcher 3 mescola action e gioco di ruolo complesso con trame che si intersecano, dialoghi in quantità e un approccio alla sfida tutto particolare. Il titolo CD Projekt RED trova la sua forza nella ricchezza e nel bilanciamento delle varie componenti proprio come un buon whisky nipponico, che per essere compreso a pieno richiede parecchia calma e molto tempo. Purtroppo lo Yamazaki Single Malt Sherry Cask 2013 è molto difficile da reperire, trovarne una bottiglia da portarsi a casa è quasi impossibile e sono molti quelli che sperano in una nuova mandata. Per fortuna in commercio c'è il ben più reperibile e comunque strepitoso Nikka From the Barrel, un whisky giapponese fino al midollo facilmente reperibile e alla portata delle tasche di tutti.