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A caccia di draghi

Il gioco di ruolo d'azione fantasy di Capcom sta per arrivare su PC

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   03/12/2015

Dragon's Dogma uscì nel 2012 su Xbox 360 e PlayStation 3. Nel 2013 è stata pubblicata l'espansione, lanciata come titolo autonomo comprendente anche il gioco base, sottotitolata Dark Arisen. Se vogliamo essere più precisi, va detto che esiste anche un MMO free-to-play appartenente alla serie, ma per ora è disponibile soltanto in Giappone e non è chiaro se lascerà mai l'arcipelago. Finalmente nel 2016 anche i giocatori PC potranno dedicarsi al gioco di ruolo d'azione di Capcom, che nonostante un avvio lento si è costruito un certo seguito.

A caccia di draghi

Prima di raccontarvi le nostre impressioni sulla nuova versione, ricapitoliamone la storia, a uso e consumo di quelli che non l'hanno giocato su console. Fate attenzione perché ovviamente si tratta di anticipazioni, anche se ci limiteremo a raccontare parte dell'introduzione. Se non volete averne, saltate subito al paragrafo successivo. Il drago Grigori, da poco rinato, sta spargendo terrore per il continente di Gransys, radendo al suolo villaggi e sterminando uomini e animali con il suo alito di fuoco. Un giorno capita a Cassardis, un piccolo paese di pescatori, dove succede qualcosa di inaspettato. Avviata la sua opera di distruzione, Grigori viene fronteggiato da un coraggioso abitante. Ovviamente un misero pescatore non può nulla contro una creatura così possente, ma in preda alla disperazione riesce comunque ad assestargli un fendente con la sua spada. Il drago lo atterra, ma poi gli si avvicina chiamandolo "prescelto" e gli strappa il cuore. Nonostante questo, l'uomo sopravvivrà, pur non avendo più battito cardiaco. Purtroppo per lui (o lei nel caso si selezioni una donna in fase di creazione del personaggio) diventerà l'Arisen, ossia il protagonista del gioco, e dovrà partire per una lunga e pericolosissima avventura a caccia del suo muscolo rosso. In verità all'inizio non è chiaro cosa debba fare, a parte ritrovare il simpatico Grigori, che intanto non smetterà di portare morte e distruzione, ma presto sarà coinvolto in una serie di trame che rischiano di mandare all'aria gli equilibri dell'intero pianeta, architettate da forze che vanno ben oltre ciò che è umanamente immaginabile.

Quanto dura?

Visto che non stiamo parlando di un titolo completamente nuovo, è possibile già dare dei numeri abbastanza precisi sulla longevità di Dragon's Dogma: Dark Arisen. Per chi se lo chiedesse, si parla di più di sessanta ore di gioco per finire la main quest e la maggior parte delle quest secondarie. I completisti potranno invece superare le cento ore in compagnia dell'Arisen.

Guerriero, arciere o mago?

A caccia di draghi

Come dicevamo Dragon's Dogma: Dark Arisen è un gioco di ruolo con forti elementi action e con un background derivato dall'immaginario classico del genere fantasy. Avviato il gioco, oltre a dotare il personaggio di un aspetto, bisognerà anche sceglierne la classe tra le tre disponibili: guerriero, arciere o mago? Andando avanti nell'avventura se ne potranno sbloccare di avanzate, come il Distruttore, lo Stregone, il Paladino e altre, al costo di parte dei punti guadagnati svolgendo missioni e uccidendo mostri. Il mondo di gioco in sé è davvero vasto e, oltre alle missioni principali legate alla trama, offre anche centinaia di missioni secondarie. Volendo è anche possibile esplorare liberamente i numerosi dungeon sparsi per il territorio, in modo da andare a caccia di risorse da usare per creare oggetti, o di equipaggiamento più potente di quello acquistabile nei negozi. Trattandosi dell'edizione completa del gioco, è presente sin da subito l'immenso dungeon di Nerabisso, luogo raggiungibile solo in barca dove vivono creature che non si trovano nel continente di Gransys. È consigliato affrontarlo con un personaggio di buon livello, dato che la difficoltà è davvero elevata. Non c'è da stupirsene, visto che era stato pensato per chi aveva già finito il Dragon's Dogma base.

Abbiamo provato la versione PC di Dragon's Dogma: Dark Arisen. Scopriamo com'è

Sistema di combattimento e Pedine

Il sistema di combattimento è rimasto invariato rispetto a quello console, ma è giusto notare che su PC i controlli sono stati ben adattati a mouse e tastiera. È comunque possibile utilizzare un controller, nel caso se ne abbia uno. Ma parlavamo di combattere. Gli scontri di Dragon's Dogma si basano su un mix ben riuscito tra attacchi, deboli o forti, e difesa, con tecniche che variano a seconda della classe selezionata. Le fasi di lotta sono arricchite dalla possibilità di utilizzare abilità speciali, sbloccabili spendendo i punti accumulati salendo di livello, e di afferrare i nemici, azione che in alcuni casi crea momenti davvero epici, soprattutto quando ci si trova a combattere qualche bestione gigantesco.

A caccia di draghi

Il combattimento è evidentemente stato concepito per essere il più dinamico possibile, senza però rinunciare ad alcuni aspetti cari agli amanti dei giochi di ruolo, come la barra della resistenza, legata alle abilità speciali e alla corsa (mai farsi cogliere troppo affaticati da un nemico potente) e il party. Quest'ultimo aspetto merita di essere trattato a parte. In Dragon's Dogma è possibile portarsi dietro dei compagni di viaggio, chiamati Pedine. In realtà sono dei normali personaggi, con le abilità legate alla loro classe, che crescono allo stesso modo del giocatore e lo seguono dovunque vada. La loro funzione è però più ampia ed è in parte legata all'online del gioco. Le Pedine non si trovano infatti su Gransys, ma provengono da un luogo misterioso oltre la cosiddetta Faglia, cui si accede interagendo con delle particolari pietre sparse per tutto il continente. Non provano emozioni e la loro vita è dedicata a servire l'Arisen e a riempirlo di consigli. Attivando la modalità online, oltre alle pedine fornite dagli sviluppatori, sarà possibile reclutare anche quelle degli altri giocatori, teoricamente più forti. La versione preview non offriva molto da questo punto di vista e abbiamo preferito giocare offline. Per chi se lo chiedesse, farlo non comporta alcuna penalizzazione particolare, a parte il fatto di dovere crescere le Pedine da soli. Niente paura, non mangiano moltissimo e sono davvero utili.

Qualche specifica sulla versione PC

A caccia di draghi
A caccia di draghi

La versione di Dragon's Dogma: Dark Arisen che abbiamo avuto modo di provare non è quella finale, ma è praticamente completa nei suoi aspetti fondamentali. Sicuramente è troppo presto per dargli un giudizio definitivo, ma intanto ci ha permesso di sviluppare un'idea precisa sulla qualità del port di Capcom. In realtà vi possiamo anticipare senza troppi misteri che si tratta dello stesso titolo giocato su console, solo con alcuni miglioramenti grafici. Il più vistoso è la possibilità di selezionare la risoluzione che si vuole, fino a 4K, fatto non insolito su PC. Altro miglioramento è l'uso di texture non compresse. In realtà si tratta delle stesse viste su console, solo più definite. A beneficiare maggiormente delle novità tecniche sono soprattutto i modelli di umani e creature. Soprattutto queste ultime riescono a fare la loro figura nonostante gli anni passati e nonostante Dragon's Dogma non sia certo diventato famoso per le sue virtù tecniche. D'altra parte gli scenari sembrano aver beneficiato relativamente di questi miglioramenti, nel senso che la generazione precedente è tutta lì e lascia poco spazio all'immaginazione. Ribadiamo che non è questa la sede per dare giudizi definitivi sul titolo, ma non crediamo di commettere un peccato capitale affermando che Dark Arisen non regge visivamente il confronto con titoli di ultima generazione come The Witcher 3: Wild Hunt o anche il più modesto, tecnicamente parlando, Dragon Age 3. Ma immaginiamo anche che sia un'affermazione del tutto scontata, dato che si tratta di un port e non di un rifacimento. Del resto vi possiamo segnalare che durante tutte le ore passate in gioco non abbiamo incontrato bug di sorta. O meglio, qualcosa c'è, ma è davvero poca roba in confronto a certi titoli, tra i quali il già citato The Witcher 3. È anche vero che l'online non è ancora completamente funzionante e qualche problema potrebbe arrivare da lì, ma è presto per dirlo. Ne riparleremo in fase di recensione.

CERTEZZE

  • Fluido come non mai
  • Il sistema di gioco è quello amato su console

DUBBI

  • Qualcosa in più dal punto di vista tecnico?