Watch Dogs fu anticipato da aspettative giustamente molto alte. Il primo trailer era visivamente spettacolare e faceva presagire interessanti scenari di sviluppo per un gioco che prometteva di farci vivere in un mondo iperconnesso, che avremmo potuto manipolare a nostro piacimento. Una volta arrivato il momento della verità il titolo ne è uscito in parte ridimensionato. La grafica non era quella del trailer, cosa che ci può stare, l'hacking era interessante ma abbastanza ripetitivo e il personaggio non era poi così carismatico da trasmettere qualcosa al giocatore. Ciononostante Watch Dogs rappresenta comunque uno dei tentativi più interessanti tra le nuove proprietà intellettuali degli ultimi anni, quindi ha perfettamente senso che Ubisoft stia facendo ciò che ha già fatto con Assassin's Creed: dopo un primo capitolo interessante ma imperfetto, vuole correggere il tiro col secondo, al quale non possiamo che augurare la stessa fortuna di Assassin's Creed II. Nonostante l'imminente E3, Ubisoft ha deciso di servire un antipasto bello corposo al pubblico di internet con un'anteprima di qualche minuto in cui gli sviluppatori hanno parlato del mondo di gioco, del protagonista e di tutto ciò che verrà migliorato in Watch Dogs 2: vediamo insieme cosa abbiamo scoperto.
Dopo l'annuncio di Ubisoft, facciamo il punto su Watch Dogs 2!
If you’re going to San Francisco
Dopo la sorvegliatissima Chicago, il gioco si sposta nelle atmosfere più rilassate e soleggiate della costa ovest, approdando a quella che gli sviluppatori chiamano "Il luogo di nascita della cultura hacker", ovvero San Francisco. Da quel poco che abbiamo visto, Ubisoft sembra aver colto a pieno lo spirito della città e delle sue varie facce.
Dai leoni marini agli uffici delle startup informatiche, dai senzatetto alla gente che fa jogging: siamo di fronte all'ennesima promessa di un mondo artificiale che vive attorno a noi e non reagisce soltanto ai nostri stimoli. Gli sviluppatori parlano infatti di personaggi con una vita propria, cani che abbaiano a chi gli passa vicino, risse improvvisate, persone che si salutano per strada e così via. Per quanto riguarda invece l'immaginario tech e hacker, è evidente l'influenza delle ultime tendenze tecnologiche nello sviluppo del gioco, ma anche della serie TV Mr. Robot. Gli hacker non sono visti come nerd schivi che battono furiosamente le dita sulla tastiera, ma come una via di mezzo tra un writer, un esperto di tecnologia e un amante del parkour, gente che vive in stanze piene di neon e grafiche fluo, costantemente bombardata da meme e immagini in stile retrogaming, che usa droni, pistole stampate in 3D e veicoli radiocomandati con bracci meccanici. Un immaginario forse un po' lontano dalla realtà, ma sicuramente accattivante, vicino a un'idea "modaiola" dell'hacktvism e orientato dare maggior personalità al nostro alter ego rispetto al primo capitolo.
Il mio nome è Marcus Holloway
Archiviato Aiden Pierce, il nuovo protagonista si chiama Marcus Holloway, un ragazzo afroamericano che incarna lo spirito californiano in tutte le sue sfaccettature. Marcus vive ad Oakaland, che si trova dall'altro lato della baia rispetto San Francisco, e in passato ha avuto dei guai con la legge per colpa delle sue origini e del colore della sua pelle, che hanno portato le forze dell'ordine a catalogarlo come soggetto pericoloso. Adesso Marcus, stanco delle ingiustizie subite e pronto a farla pagare al sistema, grazie alle sue doti di hacker, le conoscenze nel gruppo dei Dedsec e a una palla da biliardo legata a una corda. Ebbene sì, avete letto bene: oltre ad armi da fuoco stampate sul momento e altri gadget, Marcus può contare su un'arma bianca improvvisata che gli sviluppatori hanno pensato dopo aver navigato su internet tra i siti di difesa personale fai da te. Tra tutti i progetti scovati in rete, quello che più ha colpito il loro immaginario è stata appunto una palla da biliardo forata e legata a una corda. Un'arma agile ma potente, adatta a un personaggio molto più mobile del suo predecessore. Marcus infatti è in grado di arrampicarsi e muoversi per la città con grazia e agilità, scavalcando ostacoli, arrampicandosi sulle pareti e lanciandosi contro i suoi avversari in coreografiche mosse corpo a corpo che farebbero arrossire anche Ezio Auditore. Nella sua voglia di distruggere il mondo il protagonista è aiutato da due gadget fondamentali: un quadricottero in grado di analizzare la zona e sollevare oggetti pesanti, molto utile se volete portare via un server, e un veicolo radiocomandato dotato di braccio meccanico in grado di eseguire hacking a distanza, lontano dagli occhi indiscreti di qualche guardia di sicurezza o malvivente. San Francisco infatti non è solo il territorio di caccia di multinazionali in cerca di dati e membri del Deadsec, ci saranno anche varie fazioni di malviventi e altri hacker molto meno intenzionati a fare del bene e contro i quali dovremo sfoderare tutto il nostro arsenale.
Hackeriamo tutto!
Rispetto al passato, Watch Dogs 2 promette di ampliare ancora di più le possibilità di hacking. Adesso potremo violare i terminali di tutti i passanti, carpendo informazioni e facendo eventualmente squillare il loro telefono per distrarli. Volendo potremo eseguire anche hacking di massa e far partire gli smartphone di tutte le persone nel nostro raggio d'azione. Molto più utile e importante sarà la possibilità di utilizzare in remoto ogni veicolo del gioco, dalle supercar ai muletti, dai camion ai quad, passando per le auto.
Non abbiamo ben capito se potremo fare la stessa cosa con gli elicotteri, ma se così fosse diventeremmo veramente inarrestabili. Grazie a questo nuovo "super potere" potremo ad esempio nasconderci dietro un riparo e far uccidere il nostro antagonista mettendolo sotto con l'auto o utilizzare un muletto per buttare in acqua una volante della polizia. Ubisoft ha dichiarato che il gioco è adatto a ogni tipo di stilo di gioco, sia esso stealth, votato all'azione o all'esplorazione. Al momento non è ancora chiaro quali saranno le altre abilità di Marcus, se potremo nuovamente violare i semafori, alzare i ponti o i blocchi stradali, né cos'altro potremo fare agli smartphone oltre farli suonare, ma probabilmente ci penserà l'E3 a colmare queste lacune, così come ci spiegherà qualcosa di più sul multiplayer. Per adesso l'unica cosa che sappiamo che è che potremo passare in maniera impercettibile tra single e multiplayer cooperativo, "incontrando" i nostri amici all'interno del gioco e svolgendo con loro eventuali missioni. Per ora nessuna parola su un eventuale modalità competitiva simile al gioco precedente, forse la nostra gitarella a Los Angeles chiarirà questo dubbio, forse Ubisoft ha deciso di cancellarla del tutto, solo il tempo ce lo dirà. Sono dunque parecchi gli interrogativi sul piatto per questo Watch Dogs 2: la storia stavolta sarà all'altezza? Marcus avrà carisma? Cosa offrirà il multiplayer? Il single avrà la varietà necessaria? Per adesso l'unica certezza sembra essere San Francisco, bella, varia e colorata, speriamo anche piena di cose interessanti da fare.
CERTEZZE
- Ambientazione interessante e varia
- Nuove possibilità di hacking
- Un protagonista diverso dal solito
- Il multiplayer cooperativo sembra divertente...
DUBBI
- ...ma presenta diversi interrogativi?
- La storia sarà appassionante?
- Sarà vario e divertente nelle missioni?