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Anche Skyrim gioca a carte

The Elder Scrolls: Legends lancia la sfida ad Hearthstone

PROVATO di Marco Salemi   —   30/07/2016

Allo scorso E3 Bethesda aveva lasciato il pubblico abbastanza incuriosito dopo il video di presentazione di The Elder Scrolls: Legends, rivelando solo nei titoli di coda che si trattava di un titolo di carte collezionabili. Ci venne subito in mente uno scenario già visto in passato: software house alle prese con il tentativo di proporre il proprio MMORPG "ammazza WoW" che finiva puntualmente per fallire costringendole al passaggio obbligato dalla formula di abbonamento mensile a quella free to play pur di rimanere sul mercato. Oggi cambiano gli attori ma il film è lo stesso e la casa di produzione da detronizzare è sempre Blizzard e questa volta, però, è Bethesda a lanciare il guanto di sfida ad Hearthstone, re incontrastato dei giochi di carte collezionabili.

Anche Skyrim gioca a carte

Ai ragazzi del team di sviluppo Dire Wolf Digital spetterà il compito di non far sfigurare una software house che ha saputo regalarci prodotti pluripremiati come la serie post apocalittica Fallout, o quantomeno i suoi capitoli moderni, e quella fantasy The Elder Scrolls. Probabilmente, Bethesda avrebbe osato di più creando un gioco di carte sull'universo di Fallout, tuttavia gli sviluppatori evidentemente non hanno voluto prendersi rischi giocando, invece, su un terreno conosciuto, quello dell'ambientazione fantasy e delle meccaniche familiari di Magic The Gathering e Hearthstone: lo fanno così tanto da far gridare al plagio nei primi minuti di prova del gioco! Non disperate, perché The Elder Scrolls: Legends, in questo momento in fase Beta, non è solo un clone di Hearthstone ma gode di caratteristiche uniche che aggiungono elementi strategici molto interessanti. Basteranno poche ma valide novità per convincere i milioni di giocatori del titolone Blizzard che i giochi di carte collezionabili non hanno ancora esaurito le idee? Non ci resta che addentrarci nelle terre di Tamriel per scoprirlo.

The Elder Scrolls: Legends è un gioco di carte collezionabili con elementi del tutto nuovi

Di nuovo intorno al focolare

Dopo la presentazione del gioco in cui conoscerete la trama della storia attraverso un racconto intorno al focolare (eh niente, nel fantasy a carte ci si gioca intorno al focolare), vi verrà proposta la scelta del vostro avatar tra i 10 disponibili, ognuno con le proprie caratteristiche: gli elfi dei Boschi, gli Argoniani, i Bretoni, gli Elfi Scuri, gli Elfi Alti, gli Imperiali, i Khajiiti, i Nord, gli Orchi e i Redguard; scegliere un avatar piuttosto che un altro non ha alcun tipo di rilevanza se non influenzare il tipo di carte che sbloccherete nelle varie ricompense di gioco e comunque, da un certo punto in poi, potrete cambiarlo a piacimento.

Anche Skyrim gioca a carte
Anche Skyrim gioca a carte

Tutto inizia con l'Atto 1 della modalità Storia, un tutorial obbligatorio a obiettivi progressivi che consente di sbloccare tutte le modalità di The Elder Scrolls: Legends seguendo la storia del protagonista, in maniera paragonabile alle fasi iniziali di Hearthstone in cui il gioco vi consente di familiarizzare con i comandi e le varie icone presenti sul tabellone di gioco. Come accennato, appare chiaro sin dalle primissime fasi di gioco che The Elder Scrolls: Legends prende a piene mani da quasi tutti gli aspetti del titolo Blizzard, dal mana che si chiama Magicka e la cui disponibilità aumenta di 1 ogni turno ma il cui limite è 12 e non 10, al riepilogo delle azioni di gioco visualizzate in una barra orizzontale invece che in una verticale. Le carte utilizzate finiranno, però, in una pila di scarto chiamata cimitero con il quale sarà possibile interagire. Ci sono quattro tipologie di carta: azione, creatura, oggetto e supporto e le creature sono divise in tipologie come Animali, Orchi, Elfi, ecc. Immancabili la rarità delle carte che viene classificata in Comuni, Rare, Epiche e Leggendarie e le terminologie che contraddistinguono questo tipo di giochi con keyword molto familiari come Carica, Ultimo Respiro e Guardia che corrispondono alla Carica, al Rantolo di morte e alla Provocazione di Hearthstone così come Sfondamento, Prosciugamento e Tocco Letale corrispondono al Travolgere, al Legame Vitale e al Tocco Letale di Magic; ce ne sono anche altre, ad esempio Profezia, che hanno a che fare con la particolare arena di gioco o con la meccanica delle rune di cui parleremo a breve. The Elder Scrolls: Legends non ha una suddivisione in classi e la specificità delle carte (definite dalle classi in Hearthstone e dai colori in Magic, per intenderci) dipende dai loro attributi: Forza, Volontà, Agilità, Resistenza e Intelligenza. Le carte che non appartengono a nessuno di questi attributi fanno parte di quelle neutrali che possono essere usate in qualunque mazzo. I mazzi si possono costruire liberamente ma non si possono usare carte provenienti da più di due differenti attributi senza limitazioni per le carte neutrali.

Sangue e arena

Finalmente parliamo della parte che rende veramente unico The Elder Scrolls: Legends, ovvero l'arena di gioco che è divisa in due zone (o lane) e in cui le creature possono combattersi solo trovandosi nella stessa. Quando evocherete una creatura, dovrete scegliere se posizionarla a destra o a sinistra, ma attenzione: le eventuali abilità di Evocazione che si attivano all'ingresso in campo di una creatura potranno essere usate su un qualunque bersaglio indipendentemente dalla zona. Inoltre, le zone di battaglia non sono uguali, infatti una è sempre oscura e l'altra è sempre aperta.

Anche Skyrim gioca a carte
Anche Skyrim gioca a carte

Quando evocherete delle creature nella zona oscura, esse otterranno l'abilità Copertura rendendole immuni all'attacco avversario per un turno; rimarrà comunque possibile bersagliarle con le carte azione o con gli effetti di evocazione delle creature differenziandosi, così, dall'abilità Furtività di Hearthstone. Ci sono altre possibili variazioni per le zone di combattimento ma solo nella modalità Storia dove seguono delle regole speciali a seconda del capitolo che stiamo giocando. Dopo avervi citato due elementi strategici del tutto nuovi, arriviamo al terzo: il vostro avatar, con il quale potrete pronunciare frasi fatte come su Hearthstone, comincia la partita con 30 punti vita ed è circondato da cinque rune, ognuna delle quali verrà distrutta ogni cinque punti vita persi. Perdere una runa vi darà modo di pescare una carta extra e, se avrà l'abilità Profezia, potrà essere giocata a costo zero: questa particolare pescata ha certamente a che fare con il fattore C ma è un ulteriore elemento strategico da tener in considerazione visto che, in pratica, si ha la facoltà di decidere quando distruggere le rune dell'avversario controllando, di conseguenza, il momento più favorevole per far fronte ad una carta Profezia. In ultimo, non possiamo non parlare delle carte supporto, che restano in campo finché non si consumano le loro cariche, ricordando molto alcuni Incantesimi di Magic. Abbiamo nominato le carte supporto anche perché chi inizia per secondo ne avrà in campo uno con un effetto simile alla moneta di Hearthsone: è l'Elisir della Magicka che, però, di usi ne ha ben 3! Sembra un'eresia dare un vantaggio simile a chi inizia per secondo, se non fosse che l'Elisir della Magicka è un supporto e può, quindi, essere distrutto dall'avversario con carte o effetti di creature che distruggono i supporti (in verità, per ora sembra che iniziare per secondo sia davvero troppo vantaggioso). Il numero totale delle carte che compongono il mazzo da gioco può andare da un minimo di 50 carte ad un massimo di 70 e il limite delle copie di una singola carta è 3 per tutte le non Leggendarie il cui limite è 1. La normale condizione di vittoria è quella di ridurre a zero la vita dell'avversario ma non è ancora chiaro cosa succeda quando il mazzo finisce.

Tanti modi di mettersi alla prova

Lo stile grafico è decisamente più serioso del titolo Blizzard e chi ha familiarità con la serie The Elder Scrolls non faticherà a riconoscere i personaggi presenti sugli artwork delle carte. Anche le animazioni, gli effetti visivi e i tooltip sono ben realizzati, semplici da utilizzare e molto chiari. In generale, ci è sembrato di avere per le mani un prodotto finito e pulito anche se ancora in Beta. Nella schermata principale si accede a diversi sottomenù. Uno di questi è il Profilo in cui avete a disposizione tutto quello che riguarda il vostro personaggio, l'avatar, il livello, le missioni giornaliere, il rank, lo status dell'arena in corso e le statistiche con tanto di cronologia delle partite svolte. Anche se il gioco è completamente gratuito, dal menù Negozio potrete acquistare le buste (ognuna con 6 carte di diversa rarità all'interno) sia al prezzo di 100 monete di gioco oppure a pagamento con denaro reale (con i soliti pacchetti risparmio se ne acquisterete molti).

Anche Skyrim gioca a carte

Sarà necessario spendere € 1,99 o 150 monete anche se vorrete acquistare un biglietto per partecipare all'immancabile Arena ma la particolarità è che può essere affrontata sia in solitaria sia in modalità competitiva contro altri giocatori. Quando parteciperete vi verrà chiesto di scegliere tra tre classi, o meglio tra tre combinazioni di attributi quindi, ad esempio, un Assassino avrà agilità e intelligenza oppure un Mago intelligenza e volontà e le scelte delle carte dell'arena dipenderanno direttamente dagli attributi della vostra classe o dalle carte neutrali. La versione in solitaria dell'arena è una sfida PvE in cui dovrete affrontare 8 avversari nell'ordine che preferite e sconfiggerli tutti prima di poter fronteggiare un boss finale: ogni volta che batterete un avversario, dovrete scegliere un'altra carta da aggiungere al mazzo che in arena normalmente parte da 30 carte. L'aggiunta di una carta del mazzo dopo ogni vittoria non avviene nell'arena competitiva. Infine, due menù sono dedicati all'apertura delle buste, alla consultazione della vostra collezione e alla creazione dei vari mazzi: esattamente come in Hearthstone, potrete costruirvi le carte spendendo le Gemme dell'Anima (qualcuno ha detto polveri?) che potrete ottenere sia come ricompensa sia disincantando carte che non utilizzate (questo implicitamente chiarisce che non esistono scambi con gli altri giocatori). Passando alla schermata dedicata alla partita vera e propria, potremo scegliere se dedicarci alla modalità storia, se giocare delle partite di allenamento, se partecipare all'arena in singolo o competitiva o se accedere alla Battaglia Sfida che ci consente di confrontarci con i nostri mazzi, in maniera competitiva, contro altri giocatori: manco a dirlo ci saranno stagioni mensili e il vostro livello di partenza è il ritualista corrispondente numericamente al 12. Man mano che vincerete le partite, il vostro personaggio avanzerà di livello e questo vi consentirà di ottenere delle ricompense come la possibilità di potenziare alcune carte trasformandole in altre più utili, aggiungere nuove carte provenienti dallo stile di gioco del vostro avatar (ricordate la scelta iniziale?) oppure ricevere dei titoli (sbloccabili anche con achievement di cui il gioco è pieno) da esibire sotto il vostro avatar durante il setup iniziale della partita (il Furfante, il Ribelle, l'Intoccabile, eccetera). Le tracce musicali sono molto evocative e mai troppo ripetitive; inoltre, tutto il gioco è completamente localizzato e doppiato in Italiano con qualità davvero molto alta. Per chiudere, The Eleder Scrolls: Legends sembra avere le carte in regola per insidiare Hearthstone, soprattutto perché analogamente al titolo Blizzard, verrà lanciato anche per tablet e Smartphone, ma il suo successo passerà attraverso la voglia che avranno i giocatori del titolo Blizzard di fermarsi a provare un altro gioco di carte.

CERTEZZE

  • Tutto molto pulito e ben realizzato
  • Modalità storia molto coinvolgente
  • Grafica, musica e localizzazione di qualità alta
  • Alcune nuove meccaniche molto interessanti

DUBBI

  • Bilanciamento delle carte da verificare...
  • ...così come il vantaggio che sembra avere chi inizia per secondo
  • Forse eccessivamente simile ad Hearthstone