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Alla conquista di un nuovo mondo

Un "paradiso" dove iniziare una nuova vita, una galassia da scoprire, mille pericoli in agguato... Mass Effect: Andromeda prende sempre più forma

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   05/12/2016
Mass Effect: Andromeda
Mass Effect: Andromeda
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Ora che il progetto Mass Effect: Andromeda è in una fase avanzata di sviluppo, BioWare comincia a rilasciare sempre più relazioni sul titolo. Informazioni che a dire il vero, nel 90% dei casi sembrano confermare di volta in volta quelle divulgate sulla Rete un paio di anni fa da alcuni presunti insider. Ad ogni modo, tra i recenti Game Awards, un'anteprima dei colleghi di Game Informer e vari commenti rilasciati da alcuni membri dello staff sui social network, non solo abbiamo avuto conferme su quanto vi avevamo anticipato anche noi in un'altra anteprima che vi invitiamo a leggere, soprattutto per approfondire elementi quali le missioni Lealtà e i rapporti tra i vari personaggi, ma si ha pure un quadro più completo sulla trama del gioco, nonché su alcuni scenari e meccaniche che andranno a integrarsi presumibilmente con la base che ha caratterizzato i tre precedenti capitoli, quelli della saga di Shepard. Ma procediamo con ordine.

Il quarto capitolo di Mass Effect, Andromeda, inizia a prendere sempre più forma: ecco tutte le novità

La colonia

La storia avrà inizio nel 2185 (ma poi si sposterà seicento anni in là nel futuro), prima dell'invasione dei Razziatori (è l'anno in cui si svolgono gli eventi di Mass Effect 2), quando un progetto civile multi-specie chiamato Iniziativa Andromeda, ideata nel 2176 da un certo Jien Garson, prenderà il via per condurre scienziati, soldati, esploratori e semplici coloni dalla Terra verso Andromeda, per un viaggio di sola andata che servirà a stabilire una presenza permanente in una galassia apparentemente ricca di risorse, dove si trovano diversi pianeti che offrono un clima e un'atmosfera che potrebbero potenzialmente supportare la vita, e per creare un collegamento sicuro tra essa e la Via Lattea. A bordo delle quattro enormi navi spaziali utilizzate per il viaggio, chiamate "Arche", ci saranno esseri umani, Asari, Salarian e Turian.

Alla conquista di un nuovo mondo
Alla conquista di un nuovo mondo

La maggior parte di loro però rimarrà "sospesa" in uno stato di sonno criogenico in attesa di essere risvegliati nel nuovo mondo da coloro che sono stati invece incaricati di esplorare le aree raggiunte, metterle in sicurezza e preparare il terreno a tutti gli altri coloni. Si tratta di gruppi di esploratori comandati da un leader, che nel caso della nave Hyperion è uno dei fratelli Ryder, che a seconda della scelta del giocatore sarà "maschio o femmina". Le cose però non vanno per il verso giusto, e il punto della galassia di Andromeda dove si ritrovano è in realtà diverso da come era stato descritto. L'equipaggio della Hyperion non è in grado di contattare le altre arche o il Nexus, che dovrebbe essere una sorta di centro di comando che dovrebbe coordinare l'opera dei vari gruppi di esploratori. Così a Ryder e compagni non resta che una sola cosa da fare: iniziare ad esplorare per trovare risorse utili e aree abitabili. E proprio l'esplorazione, la ricerca e la "scoperta" saranno il cuore pulsante di Mass Effect: Andromeda, la "molla" che spingerà costantemente i suoi protagonisti ad agire, a cercare di conoscere e comprendere i nuovi mondi. L'esplorazione, infatti, non riguarderà solo l'aspetto geografico di un'area, ma anche la storia, la cultura e le abitudini delle creature che la popoleranno. Da questo punto di vista bisognerà sempre stare attenti a come rapportarsi coi nativi, tenendo in considerazione proprio la loro storia, cultura e tradizioni, per non urtarne la sensibilità e apparire magari aggressivi e minacciosi. In fondo in un altro universo, gli alieni sono gli umani e i loro alleati. Pare che uno degli obiettivi dichiarati dagli sviluppatori sarà quello di creare una certa empatia con i nemici del gioco. La razza dei Kett, per esempio, cioè a dire quella che probabilmente costituirà la principale minaccia per i coloni del progetto Iniziativa Andromeda, secondo indiscrezioni non sarà composta da un'orda di mostri senza pietà, ma come vi avevamo già anticipato nella precedente anteprima, da creature dotate di una certa sensibilità, motivate a combattere da questioni che vanno aldilà della mera voglia di uccidere. Questa novità per la serie dovrebbe rendere molto più arduo per il videogiocatore assumere una qualsiasi decisione nei confronti del "nemico". Magari i Kett lottano per non farsi rubare le proprie terre, oppure perché temono di finire vittima di qualche genocidio. Insomma, non è detto che queste creature o altre che presumibilmente il videogiocatore incrocerà lungo il suo cammino, saranno del tutto "cattive", e chissà che in certi punti dell'avventura non sarà Ryder a esserlo, per necessità. Potrebbero esserci momenti in cui bisognerà fare delle scelte estreme, come per esempio quella di decidere se far saltare in aria un insediamento nemico dove ci sono anche "donne e bambini", per evitare che la base venga utilizzata per rifornire delle truppe che minacciano altrimenti una colonia umana, oppure risparmiarla con tutti i rischi del caso. Non a caso gli sviluppatori hanno detto che il vecchio sistema legato alle scelte morali del protagonista dovrebbe risultare meno "netto", non basarsi cioè solo su decisioni dai risvolti "o bianco, o nero". Di fatto si dice che verrà eliminata la contrapposizione tra lo status di "eroe" e quello di "rinnegato", sostituito da un sistema più duttile che "assottiglierà" la linea di confine tra ciò che è giusto o sbagliato.

Alla conquista del Paradiso

Ad ogni modo, le missioni saranno di diverso tipo e parecchio variegate in termini di struttura e di cose da fare. Una volta arrivati a destinazione con l'astronave Tempest, una versione ridotta della Normandy della passata trilogia di Mass Effect che fungerà come quest'ultima da base e da hub per il team di esploratori, i giocatori potranno esplorare il pianeta a proprio piacimento a bordo del Nomad, un veicolo di terra totalmente personalizzabile sia dal punto di vista estetico che tecnico simile al Mako, ma più divertente e maneggevole da guidare. Nel raccogliere risorse per il sostentamento della propria nave o delle colonie, oppure mentre sono impegnati in qualche missione militare o di salvataggio, Ryder e compagni dovranno vedersela con mille pericoli, compresi quelli causati dal clima e dal terreno.

Alla conquista di un nuovo mondo
Alla conquista di un nuovo mondo
Alla conquista di un nuovo mondo
Alla conquista di un nuovo mondo

Oltre a rimanere vittima di qualche improvviso tornado o altro evento simile, il gruppo potrebbe per esempio vedersi costretto a modificare un determinato percorso a missione in corso. Anche il terreno, infatti, dovrebbe essere "modificabile" e risentire quindi delle condizioni meteo variabili, per cui una strada precedentemente percorsa per raggiungere un determinato obiettivo, al rientro potrebbe non essere più agibile causa frana o allagamento. Questo costringerebbe, appunto, il team a cambiare strada e a dover magari effettuare un giro più largo per rientrare nella Tempest, con tutte le conseguenze del caso. Pensate per esempio alla necessità di allungare il percorso e dunque di finire anzitempo le scorte di carburante rimanendo appiedati (e assetati) in un'area desertica, o di essere obbligati ad attraversare una zona non conosciuta solitamente controllata da gruppi di mercenari o abitata da creature ostili. I pianeti pare infatti che saranno popolati da una loro fauna, e tra le bestie ci saranno dei giganteschi boss, contro cui si potrà combattere e da cui si otterranno delle ricompense eccezionali, ma che di certo sarà anche preferibile evitare di incrociare nelle condizioni di debolezza sopra citate. Man mano che si troveranno locazioni "pulite", sarà pertanto utile creare degli avamposti o tracciare itinerari sicuri, così da poter effettuare rifornimenti, creare nodi per il viaggio rapido, modificare il proprio equipaggiamento, e altro ancora. Sempre in tema di missioni, da tempo si parla di relitti, artefatti e altri oggetti da analizzare, e in tal senso un ruolo determinante lo eserciterà lo scanner attraverso il quale analizzare praticamente ogni cosa nel mondo del titolo BioWare, ma anche di oggetti "anomali", dei resti di una misteriosa quanto potente civiltà aliena scomparsa chiamata Remnant. In termini di giocabilità, pare che la scoperta di qualche base o città perduta legata a queste creature condurrà il videogiocatore in aree sotterranee dove vivere sessioni caratterizzate da fasi dinamiche e non molto dissimili da quelle viste in alcuni titoli avventurosi come Uncharted. Anche perché si vocifera che i Remnant abbiano posseduto un oggetto (un'arma?) talmente potente che se recuperata potrebbe cambiare il destino di coloro che ne entrerebbero in possesso. Impresa tutt'altro che semplice, visto che tale artefatto sembra sia stato smontato e diviso in pezzi in varie locazioni difese da un sistema di trappole automatiche e da un'intelligenza artificiale che, una volta attivata dal malcapitato che proverà a sottrarre uno dei preziosi componenti dell'oggetto sopra citato, attiverà a sua volta robot da combattimento e modificherà persino l'architettura della zona per impedire la fuga del "ladro". Per il resto, delle Missioni fedeltà e del sistema dei Dialoghi abbiamo già parlato nella precedente anteprima, pertanto qui ci limiteremo solo ad aggiungere sinteticamente che le prime saranno simili a quelle degli altri Mass Effect, ma non saranno obbligatorie o strettamente legate alla missione principale, quindi non influenzeranno il finale del gioco, mentre le seconde offriranno più varietà nelle frasi e negli atteggiamenti che Ryder potrà assumere nei confronti dei suoi interlocutori, con addirittura la possibilità di troncare subito un discorso compiendo un'azione che potrà essere amichevole o intimidatoria. Dulcis in fundo, il sistema di combattimento che, come abbiamo avuto modo di vedere nel trailer rilasciato durante i recenti Games Award 2016, sembra più orientato verso l'azione. In realtà gli sviluppatori assicurano che il battle system del gioco sarà sì più dinamico, con l'azione che si svolgerà anche in verticale grazie alla presenza del jet-pack, ma che non mancherà la componente strategica, nonostante anche le classi sono state eliminate e sostituite da un sistema che consentirà a ogni personaggio di utilizzare qualsiasi tipologia di arma e di sviluppare qualsiasi abilità. Anzi, secondo loro la bravura dei giocatori sarà messa a dura prova proprio dalla necessità di saper coniugare al meglio poteri biotici, armi, coperture, tattiche di squadra in tempo reale e attacchi e difese dal basso e dall'alto e ravvicinati. Da evidenziare come la Pausa Tattica non sarà più un elemento fondamentale in quanto verrà usata maggiormente per il cambio di armi o per utilizzare alcuni oggetti. E con questo ci fermiamo qui, speranzosi che BioWare abbia ragione sui combattimenti e che in generale sappia rinnovare un po' la struttura della serie plasmandola sulle nuove meccaniche, ma senza però al contempo stravolgerla eccessivamente, per non snaturare una saga ormai entrata nel cuore di milioni di appassionati.

CERTEZZE

  • Nuovi mondi liberamente esplorabili e razze da scoprire
  • Un'avventura sulla carta estremamente articolata e dai possibili risvolti morali
  • La combinazione di vecchie e nuove meccaniche di gioco per offrire un'esperienza ancora più completa...

DUBBI

  • ...ma sarà davvero così?
  • Il sistema di combattimento troppo orientato sull'azione
  • I nuovi personaggi sapranno rimpiazzare quelli vecchi nel cuore dei fan?