Una delle novità che ha destato maggiore scalpore nel corso della presentazione di Nintendo Switch è stato l'annuncio del nuovo servizio online a pagamento per la console, cosa che mette dunque il Nintendo Network sullo stesso piano di Xbox Live e PlayStation Network come piattaforme su abbonamento. Al di là delle impressioni ovviamente negative che derivano dall'inserimento di un canone in un elemento inizialmente gratuito, emerge la considerazione che questa tipologia di servizi costa, specialmente se si vuole garantire un certo livello qualitativo all'utenza.
Se ne sono dovuti fare una ragione gli utenti Sony, così come già da parecchio tempo se la sono fatta quelli Microsoft, e alla fine dovranno conviverci anche gli utenti Nintendo, sebbene ci sia ancora da valutare l'effettiva qualità offerta dalla casa di Kyoto, che sul fronte dell'online ha ancora parecchio da dimostrare. Anche in questo caso si tratta di un servizio stratificato, che non richiede obbligatoriamente l'abbonamento premium per accedere a tutte le sue funzionalità ma pone una sorta di muro dietro al quale si trovano solo alcune caratteristiche, che come da tradizione sono però alquanto indispensabili per il videogiocatore più appassionato. Il semplice accesso e utilizzo dell'eShop, insomma, resta ovviamente gratuito, ma se si vuole giocare online è necessario pagare l'abbonamento, e su questo fronte tutti i discorsi che si possono fare devono essere posticipati all'effettiva prova del servizio e alle informazioni precise sui costi, dunque al momento ci limitiamo a fare delle previsioni, esponendo qualche desiderio su queste funzionalità di Nintendo Switch. L'online sarà comunque gratuito per i primi mesi da marzo fino all'autunno, momento in cui dovrebbe entrare in azione la nuova organizzazione su abbonamento, anche se al momento i servizi online di questo tipo sono stati confermati solo per Stati Uniti, Canada e Messico con ulteriori informazioni che arriveranno successivamente.
La rivoluzione dell'abbonamento si abbatte sull'online di Switch: cosa possiamo aspettarci?
I dubbi
L'applicazione del canone a Xbox Live non venne criticata più di tanto all'epoca perché di fatto non esisteva nulla di simile su console e non essendoci paragoni diretti da poter fare il pagamento dell'abbonamento sembrò una soluzione accettabile per accedere a caratteristiche all'avanguardia, all'epoca. Nemmeno l'introduzione del PlayStation Network gratuito cambiò più di tanto la questione, perché la qualità del servizio offerto da Microsoft giustificava comunque il prezzo da pagare con una differenza ben visibile in termini di comfort e completezza delle sue caratteristiche.
Qualcosa è cambiato proprio quando anche Sony ha dovuto effettuare il passaggio all'abbonamento con l'introduzione del PlayStation Plus, le cui trovate promozionali, come i giochi gratuiti per gli abbonati, hanno stimolato la concorrenza a offrire qualcosa di più vantaggioso, di fatto innescando un circolo di bonus che si è dimostrato molto positivo per gli utenti. All'interno di questo quadro così ben affermato arriva ora Nintendo, che a questo punto è chiamata a una dimostrazione di maturità notevole per tenere il passo dei concorrenti, a parità di condizioni richieste ai giocatori. Le premesse per il momento non sono delle migliori, con le prime informazioni giunte finora che non sembrano dimostrare grandi passi in avanti da parte di Nintendo su questo fronte: Switch non sfrutterà lo StreetPass di Nintendo 3DS, né il Miiverse che era riuscito a costruirsi un certo seguito nell'utenza Wii U e portatile. La chat vocale tra utenti, a quanto pare, avverrà attraverso un'app specifica da scaricare e utilizzare attraverso dispositivo mobile, una soluzione decisamente macchinosa rispetto a quanto siamo abituati a fare con le altre console (ma anche con i titoli che supportavano la chat vocale su Wii U, sebbene senza integrazione hardware di default). L'offerta dei titoli virtual console "in prestito" solo per un mese risulta inoltre una magra ricompensa rispetto a quanto visto da altre parti, ma sospendiamo comunque il giudizio in attesa di una prova concreta e di informazioni sui costi, considerando anche che ci sarà tempo per provarlo in maniera approfondita, con la possibilità di utilizzare l'online gratuitamente fino a questo autunno.
Le speranze
L'infrastruttura online di Switch è curata da DeNA, una compagnia con cui gli utenti occidentali hanno avuto poco a che fare ma che rappresenta un vero e proprio colosso della comunicazione mobile e dei servizi telematici in Giappone. È vero che il campo in cui è specializzata non è esattamente sovrapponibile a quello del provider di server e gestione dei servizi online su console, ma rappresenta una base d'appoggio di grande valore per Nintendo, con un know-how affermato da anni nel settore dei social network e del mobile gaming online, con decine di milioni di iscritti già alla sua piattaforma Mobage sul mercato nipponico.
Questo fa ben sperare sulle caratteristiche della nuova piattaforma per Switch, che quantomeno si spera non si ripresenti con i codici amico da registrare ma possa essere più in linea con le soluzioni moderne, magari con un unico account gestito attraverso un'identità composta da nome utente e password, forse con tag allegata uniformandosi in questo modo allo standard imperante. D'altra parte l'offerte per il multiplayer online si dimostra subito sostanziosa per Switch, dunque il servizio dovrà essere subito attivo e funzionante per poter sfruttare al meglio il potenziale della lineup, che comprende Mario Kart 8 Deluxe a fine aprile e Splatoon 2 nel corso dell'estate, due giochi che vivono di multiplayer. Switch è una console che offre il multiplayer a diversi livelli e porta a riscoprire in particolare quello in presenza grazie alla sua geometria variabile che consente a due giocatori di sfidarsi ovunque con l'uso dei Joy-Con, ma l'online resta di fondamentale importanza per sfruttare il potenziale dei titoli first party della prima ondata. Uniformandosi ulteriormente all'organizzazione imperante per quanto riguarda i servizi online, anche quello di Switch garantirà accesso a sconti speciali sui giochi in digitale per gli abbonati.
Nuova vita ai classici
Al di là delle discussioni sul valore effettivo dell'offerta, i giochi NES e Super Nintendo che mensilmente vengono offerti agli abbonati al servizio online si portano dietro un'innovazione che può avere implicazioni di grande importanza. La questione non è ancora stata approfondita in maniera precisa, ma sarà possibile giocare in multiplayer online a questi titoli gratuiti mensili, anche se non è chiaro se l'applicazione della funzionalità sia prevista sia per i titoli Super Nintendo che per quelli NES.
Non si capisce nemmeno se l'applicazione del multiplayer valga poi anche al di fuori del mese di gratuità dei giochi, al momento il comunicato sul sito ufficiale dice solo questo: "Gli abbonati potranno scaricare e giocare un titolo NES o Super Nintendo (con multiplayer online aggiunto come nuova caratteristica) gratuitamente per un mese", lasciando aperte varie interpretazioni. In ogni caso, l'aggiunta del multiplayer online ai giochi classici è un'idea geniale, peraltro già emersa tra le voci di corridoio in precedenza, attesa dalla comunità ma mai concretizzatasi finora. Come il NES Mini ha avuto modo di ricordare proprio di recente, il catalogo del Nintendo a 8-bit è ricco di titoli in grado di sfruttare il multiplayer in presenza, ma su Super Nintendo questa possibilità si amplia ulteriormente, e l'estensione online potrebbe donare nuova vita a titoli del passato che possono avere ancora molto da dire anche al di là della semplice rievocazione nostalgica. Pensiamo a Super Mario Kart, International Super Star Soccer, Street Fighter II, Final Fight, Contra III, Bomberman, Wild Guns, Pocky & Rocky, NBA Jam, Sunset Riders, Micro Machines, Uniracers tanto per dire i primi che vengono in mente, tutti titoli che con l'aggiunta del multiplayer online diventerebbero parte integrante dell'offerta ludica in qualche modo "attuale" di Switch, e si tratta di un bottino di giochi "esclusivi" a cui attingere in grado di rappresentare un plus notevole per la console, anche rispetto alle Virtual Console precedenti. Per avere tale peso, tuttavia, sarebbe necessario rendere il multiplayer utilizzabile anche oltre il periodo di prestito gratuito previsto dal piano mensile del servizio online, perché la vita di un titolo in multiplayer non può essere castrata in un mese di disponibilità, pur trattandosi di un gioco vecchio riproposto in emulazione. Parlando di questo aspetto, tra l'altro, ci auguriamo che la Virtual Console di Switch abbia migliori opzioni per la visualizzazione dei titoli di quelli visti finora, magari facendo tesoro degli ottimi risultati ottenuti con il software integrato del NES Mini.