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Neve ovunque si guardi

Impact Winter era il titolo più adatto all'evento in Lapponia organizzato da Namco: lo abbiamo giocato a lungo, tra le nevi di Arvidsjaur

PROVATO di Aligi Comandini   —   09/02/2017

Una delle attività dello spettacolare evento in Lapponia organizzato da Bandai Namco, oltre ai giri in pista per celebrare Project Cars 2, era una "nottata survival" nella neve.

Neve ovunque si guardi

Non si trattava di una semplice trovata per liberarsi di qualche giornalista fastidioso grazie alle temperature sotto lo zero (anche se sarebbe stato un ottimo piano), bensì di una chicca correlata a uno dei titoli presenti in loco: Impact Winter dei Mojo Bones. Team piuttosto piccolo, i Mojo Bones sono in attività da anni, ma Impact Winter è il loro progetto più ambizioso, pur attestandosi sugli stessi valori produttivi degli altri giochi mostrati al Winter Level Up. Trattasi infatti di un survival con visuale isometrica dall'alto e discreta complessità nelle meccaniche, che abbiamo potuto provare per un'oretta buona su PC. Solo un piccolo problema: per qualche strano motivo gli sviluppatori hanno deciso di alzare mostruosamente la difficoltà della demo, fino al punto da renderla quasi ingiocabile. Ci è risultato dunque difficile valutare con precisione i sistemi di gioco, impegnati com'eravamo a cercare soluzioni inattuabili per la salvezza dei nostri compagni. In intervista, comunque, il team ci ha tranquillizzato precisando che desideravano solo "aumentare la tensione dell'esperienza dato il poco tempo concesso", e che il gioco finale sarà molto diverso.

Namco ci ha invitato in Lapponia, e noi abbiamo giocato un survival ambientato tra i ghiacci

Nel freddo

Impact Winter ha una tipica ambientazione post apocalittica: dopo che un asteroide ha colpito la Terra, l'umanità è stata quasi sterminata da una nuova era glaciale. Nei panni di Jacob, un rude uomo barbuto, dovrete cercare di sopravvivere per un mese, rifugiati assieme a un gruppetto di altri sopravvissuti in una chiesa. Il periodo di tempo non è peraltro casuale: all'inizio del gioco Jacob e i suoi compagni ricevono un messaggio radio che li informa dell'arrivo di soccorsi non meglio precisati in 30 giorni.

Neve ovunque si guardi

L'esperienza dunque gira attorno alla raccolta di cibo e materiali che permettano al protagonista e al suo scapestrato gruppo di resistere per questo lungo lasso temporale, e all'attivazione di torri radio e altri marchingegni in grado di far calare più rapidamente il contatore delle ore rimaste. Chiaramente, però, la pratica è ben più complessa della teoria, perché per raccogliere materiali Jacob deve uscire dalla chiesa e avventurarsi nella neve, dove le temperature glaciali possono metterlo in pericolo, gli animali feroci attaccarlo, e non mancano una serie di altri pericoli sparsi per la mappa (nella demo da noi provata mancavano sia il sistema di combattimento che gli avversari umani, ma verranno aggiunti nel gioco completo). Non bastasse, i materiali si trovano in gran numero in rovine sparse che spesso risultano particolarmente indicate a uno specifico progetto dei compagni di Jacob, dunque l'ordine in cui si esplora la mappa sembra piuttosto importante (non è procedurale, anche se gli oggetti che si trovano sono generati in parte casualmente). Quando parliamo di progetti, oltretutto, non si tratta di semplice artigianato: a inizio campagna si sceglie uno dei compagni di Jacob, dotati di determinate "vie" da seguire per facilitarsi la vita. Christophe è un esperto di tecnologia in grado di potenziare il vostro drone e diminuire il timer, Maggie è una meccanica specializzata nelle migliorie del rifugio e nel favorire la sua sostenibilità, mentre Blane è un cacciatore che favorisce la raccolta di risorse. Wendy, infine, è una cuoca ed è l'unica a non avere una strada selezionabile.

Molte cose da fare, troppo poco caldo

In base alla via scelta, Jacob otterrà delle quest che favoriranno uno dei suoi compagni e il benessere generale del gruppo una volta completate (di norma consistono nel trovare oggetti specifici, comodamente indicati da pallini colorati).

Neve ovunque si guardi

Qua tuttavia le cose si complicano: l'inventario di Jacob è molto limitato e cresce in concomitanza con lo sviluppo del suo drone, Ako-Light (facilitato dalla via di Christophe); concentrarsi su certi oggetti risulta inoltre spesso impossibile, perché va trovato costantemente del combustibile per mantenere vivo il fuoco della chiesa, oltre che del cibo da far cucinare all'arzilla Wendy per evitare che tutti muoiano di fame. E se tutto questo non fosse sufficiente, un sistema di abilità di Ako e Jacob va sviluppato completando quest sparse per le mappe o date dai compagni per ottenere dei preziosi Rescue Points. Insomma, restare vivi dopo un'era glaciale è un bel casino. Caccia e scambi con gli NPC sparsi per la grossa mappa di gioco dovrebbero risultare altri elementi importanti nel gioco, ma purtroppo non abbiamo potuto constatarlo. Quel che è certo è che ogni personaggio vanta svariati indicatori (vanno dalla salute, alla fame, al morale) e che sotto certi livelli di status Jacob stesso non può usare abilità basilari, come la capacità di scavare. Impact Winter è dunque un gioco profondo e complesso, pensato per rappresentare una discreta sfida anche senza l'artificiosa "accelerazione" del degrado dei propri compagni che abbiamo dovuto affrontare noi. Di certo c'è ancora moltissimo lavoro da fare, ma il titolo vanta meccaniche interessanti che, se modificate a dovere, potrebbero renderlo un titolo da tenere d'occhio per gli amanti della sopravvivenza. La struttura, pensate un po', permette addirittura una discreta rigiocabilità, visto che i compagni possono (secondo gli sviluppatori) diventare praticamente autosufficienti se aiutati e gestiti a dovere, e che scegliere l'una o l'altra strada cambia molto l'approccio alla campagna. Non resta che aspettare e vedere se i Mojo Bones hanno il talento necessario a superare la loro prima, grande sfida.

CERTEZZE

  • Meccaniche complesse e gran ricchezza di cose da fare
  • Impegnativo, molto impegnativo

DUBBI

  • La demo da noi provata aveva più di un problema