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Punto di svolta

Torniamo a parlare di Quake Champions con l'arrivo di nuovi dettagli che precedono l'imminente closed beta

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   28/03/2017

Quake Champions è l'atteso erede di uno dei padri dell'eSport, quinta incarnazione di una serie che ha fatto la storia degli sparatutto in prima persona ed è sopravvissuta fino ad oggi, sebbene a stento, grazie a Quake Live. Pur potendo contare sull'ottima base di Arena, l'incarnazione free-to-play del celebre brand ha sofferto parecchio anche a causa di una gestione poco saggia che non ci ha fatto mancare server a pagamento e ritocchi alle meccaniche pensati per facilitare l'ingresso ai neofiti. Purtroppo i cambiamenti non hanno sortito l'effetto sperato, allontanando parte della vecchia guardia e lasciando quasi intatto il divario tra i veterani abituati a un certo tipo di azione e i nuovi giocatori cresciuti con sparatutto decisamente diversi. Ciononostante il nome di Quake brilla ancora nel firmamento dei giochi che hanno segnato, anche dal punto di vista tecnologico, l'evoluzione del videogioco e le recenti delusioni hanno alimentato la speranza che Quake Champions sia in grado di riportare la serie ai fasti di un tempo.

I gladiatori di Quake Champions si preparano a scendere in campo in vista della closed beta

Il DNA di Quake

Qualcuno ha già storto il naso di fronte alle abilità speciali e conoscendo Quake è una reazione comprensibile, ma il matrimonio tra classi e sparatutto vecchia scuola non è impossibile. Il bilanciamento, certo, è più complesso da raggiungere, ma Bethesda e id Software hanno assicurato che stanno lavorando con giocatori professionisti e luminari dello sparatutto, tutti impegnati a tirare fuori dal cappello il miglior compromesso tra la vecchia scuola, tutta abilità e riflessi, e quella moderna, basata su personaggi differenti.

Punto di svolta
Punto di svolta

Carichi di belle speranze, ci troviamo purtroppo a tremare di fronte a un altro spauracchio, quello della formula pay-to-play, con i personaggi che potranno essere sbloccati pagando. Un modello del genere, con gli eroi acquistabili singolarmente, instilla la paura che l'esperienza completa si riveli piuttosto costosa, ma se non altro siamo rincuorati dal fatto che gli eroi futuri, a detta di Tim Willits, saranno gratuiti per chi avrà acquistato tutto il pacchetto. Inoltre il direttore creativo di id Software ha affermato che i campioni potranno essere provati, permettendo così acquisti mirati e l'effettiva possibilità di risparmiare nel caso in cui non si abbia la necessità, o il desiderio, di avere a disposizione tutta la squadra. Speranzosi che le promesse non nascondano inganni, ci rivolgiamo verso quello che conta, quel gameplay che, escludendo la possibilità di un'arma di base diversa per ogni campione, torna a girare intorno a respawn di armi e armature in precisi punti della mappa. Torna inoltre il drop dell'arma imbracciata da un avversario che questa volta, morendo, ci regala anche qualche placca di armatura. Tutto, sebbene il gioco di squadra resti fondamentale, è pensato per consentire alle stelle dello sport digitale di brillare alte nel cielo, a partire dal rocket jump e dalle armi che, almeno per quanto riguarda quelle annunciate, sono quanto di più classico per la serie si possa immaginare. Se cambia leggermente il look, non sembra cambiare la sostanza tra collisioni precise e feedback netti che da sempre contraddistinguono la serie. Una serie che anche questa volta non ci fa mancare gauntlet, mitragliatore, missili devastanti, fucile a pompa distruttivo sulla corta distanza, sniping in velocità con la precisissima railgun, la lenta ma devastante sparachiodi e la lightning gun. Stiamo parlando del DNA della celebre saga id Software e Quake Champions ne ha parecchio, anche in quanto a modalità a partire dai classici deathmatch, duello e scontro due contro due. E, per accontentare davvero tutti ci sarà anche una modalità classica, ripulita da tutte le novità e dedicata ai puristi dei classici Quake, che speriamo possa in futuro includere una variante Clan Arena. Non ci sarà invece traccia dei classici server sostituiti, per fortuna, dall'ormai necessario matchmaking tra le cui modalità ci sarà anche Sacrifice, un'interessante variante del massacro a squadre che ci consentirà di ottenere più punti per uccisione controllando determinate zone di una mappa.

Ingegneria genetica

Fondamenta della vecchia scuola e due sole abilità, una delle quali passive, fanno di Quake Champions un qualcosa di diverso rispetto agli sparatutto in prima persona basati su specifiche classi. Ciononostante abbiamo a che fare con un gameplay asimmetrico e con personaggi contraddistinti da caratteristiche differenti che possono senza dubbio causare qualche problema di bilanciamento. Non è comunque il caso di preoccuparsi troppo prima di avere davanti il quadro completo. Per il momento i personaggi noti sono nove, alcuni dei quali sono vecchie conoscenze, e alcuni li abbiamo già visti in azione, ma possiamo dire di conoscerne a fondo solo due grazie ai trailer di presentazione che stanno uscendo a cadenza regolare e continueranno a rivelare le peculiarità dei vari campioni fino a quest'estate. I primi a essersi presentati ufficialmente sono stati Nyx e Scalebearer con la donzella, una spia capace di diventare invincibile e invisibile all'istante, che può saltare sui muri ed è chiaramente pensata per giocare sulla sorpresa.

Punto di svolta
Punto di svolta

Non eccelle però in vitalità, limitata a 100, e non ha gran velocità di corsa, uguale a quella del massiccio Scalebearer che può però contare su più armatura e su 150 punti vita. Quello che manca a quest'ultimo è la mobilità verticale ed è una fortuna per gli altri campioni visto che il massiccio signore della guerra può schiacciare i nemici saltandoci sopra oltre a ridurli in pezzi quando li travolge con la sua abilità attiva. Il prossimo a essere presentato sarà Anarki che parrebbe vantare una velocità di 320 punti, probabilmente la massima raggiungibile, contro i 270 dei due personaggi precedenti. Il punto debole dell'esile punk sarebbe la vita, con soli 75 punti, ma secondo quanto visto lo scorso anno potrebbe essere dotato di siringhe capaci di aumentarla per un determinato periodo di tempo. Certo, dopo tutti questi mesi è probabile che alcune cose siano cambiate e ci aspettiamo qualche modifica anche per i personaggi mostrati di recente, ma per alcuni, come Visor, quanto abbiamo visto, ovvero l'abilità a raggi-X in stile Soldato 76 di Overwatch, parrebbe essere inscritta nel DNA del personaggio. In ogni caso è davvero troppo presto per parlare dei dettagli considerando che stanno comparendo ancora nuovi personaggi come Slash, una cerea amante di spuntoni e vestiti attillati che tra le sue abilità dovrebbe avere una scia di plasma. Comparsa durante il recente PAX East, la nuova campionessa verrà probabilmente presentata per ultima, a maggio inoltrato, ed è probabilmente l'ultimo unveil prima della closed beta che tanto stiamo aspettando. Nel frattempo ci godiamo i trailer attraverso i quali sono state mostrate nel dettaglio due mappe. La presentazione della mappa Blood Covenant mette in chiaro la volontà di non trascurare il passato visto che si tratta di una rivisitazione moderna della celebre The Camping Grounds. Conosciuta anche come Q3DM6, è la mappa più giocata in assoluto di Quake Arena, punto di riferimento anche della community di Quake Live. Alcuni dettagli, soprattutto nella zona dei pilastri, sono diversi, ma la celebre arena, quella sul cui suolo è stato coniato buona parte dello slang degli sparatutto arena, sembra mantenere lo spirito dei tempi andati. Lo stesso vale per il look complessivo, se escludiamo le rovine verdeggianti di Ruins of Sarnath, che è quello cupo e sanguinolento che ci aspettavamo, pieno di vetrate gotiche, di pozze di sangue e di personaggi che esplodono letteralmente in mille pezzi. E ci aspettavamo anche il numero limitato di poligoni considerando che un titolo del genere deve girare su quante più configurazioni sia possibile, anche se gli effetti, le luci e la pulizia grafica sembrano più che validi e compensano le pur evidenti lacune. L'ottima resa di Burial Chambers, costruita all'interno dello scheletro di un gigantesco mostro e piena di lava, ne è l'evidenza e mette senza dubbio voglia di lanciarsi nella closed beta che dovrebbe aprire i battenti entro poche settimane.

CERTEZZE

  • Armi, mappe e atmosfere sono fedeli ai dettami della serie
  • Diverso dagli sparatutto a classi del momento
  • Gli eroi pubblicati dopo il lancio saranno gratuiti

DUBBI

  • La visuale a infrarossi di Visor spaventa in termini di bilanciamento per un gioco come Quake
  • Siamo curiosi di conoscere il prezzo per i singoli campioni
  • Non punta di certo a stupire dal punto di vista visivo