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Per il potere della Trichroma!

Finanziato con successo da una manciata di ore, Narita Boy è un action RPG a scorrimento orizzontale che promette meraviglie

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   28/03/2017
Narita Boy
Narita Boy
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Frutto del lavoro di cinque sviluppatori, Narita Boy è un picchiaduro a scorrimento orizzontale con elementi da gioco di ruolo che è stato concepito nel 2016 e sta crescendo nel segno della pixel art più estrema, quella che con colori accesi, animazioni fluide e linee composte da una manciata di pixel restituisce panorami mozzafiato e atmosfera in quantità. Certo, senza il sonoro l'effetto non sarebbe lo stesso e non stupisce che la musica sia tra gli elementi che hanno spinto la campagna di finanziamento fino al raggiungimento del traguardo dei 120.000 euro. La qualità e il materiale pubblicato, tra l'altro, sono talmente abbondanti, almeno a prima vista, che ci saremmo aspettati di vedere una maggiore attenzione nei confronti di un progetto decisamente promettente e quasi tutto spagnolo, a eccezione della project manager nipponica.

Già splendido da vedere e ascoltare, Narita Boy è un gioco che promette grandi cose

Oltre il metaverso

Negli ultimi trenta giorni l'arrivo di Nintendo Switch e di una tonnellata di giochi di grande spessore hanno rubato la scena a tutti, ma oggi, di fronte a una serie di trailer mozzafiato che hanno preceduto e scandito una campagna arrivata a 160.946 euro, è venuto il momento di accorgersi del progetto retrofuturistico dello Studio Koba, un action a scorrimento orrizzontale, condito da punti esperienza e livelli, che mette in campo animazioni di grande qualità, combattimenti a prima vista spettacolari, numeri dal punto di vista del comparto sonoro e un sacco di immaginazione di quella che mescola tutto lo scibile degli anni ottanta in un unico affascinante calderone.

Per il potere della Trichroma!
Per il potere della Trichroma!

Alcuni dettagli e la colonna sonora sono un chiaro rimando a Tron mentre le fonti di ispirazione dichiarate includono i classici Castlevania, Another World e Double Dragon oltre al più moderno Sword & Sorcery, la cui influenza è evidente al pari di quelle dei leggendari He-Man e The Last Starfighter. Il tutto condito da musica synth, scritte al neon, scanline, dettagli truculenti, richiami ai LaserDisc e tutto quello che ci si aspetta da quello che a prima vista è uno dei più potenti omaggi mai visto nei confronti di un certo tipo di immaginario. Per capirlo è sufficiente guardare uno dei trailer per qualche secondo, tanti quanti ne bastano per iniziare a chiedersi se il gameplay e tutti gli altri fattori che determinano la qualità complessiva di un gioco saranno all'altezza di cotanto splendore. Per ora, chiaramente, non possiamo saperlo e ci tocca sperarlo, rincuorati dall'abbondanza di materiale e dall'estrema cura per il dettaglio che traspare anche solo dalla descrizione della storia, corredata da dettagli di ogni genere, che ha come fulcro Narita Boy, un gioco creato assieme alla misteriosa console Narita One da un geniale ingegnere informatico. Il successo del gioco è strepitoso, tanto che la console su cui gira diventa un fenomeno globale, almeno fino a quando il confine tra codice e realtà si assottiglia troppo e la minaccia dell'apocalisse richiede l'intervento di un campione. Questi, controllato da noi, è proprio Narita Boy, un eroe digitale che si trova a combattere a cavallo tra diverse dimensioni. L'arma d'elezione è la Techno Sword, strumento forgiato dai Techno Padri e protagonista di un'animazione che mescola Re Artù e He-Man ribadendo la multidimensionalità narrativa di un titolo che promette di soddisfare a fondo chiunque ami questo tanto particolare quanto innegabilmente affascinante immaginario. Un immaginario che attraverso Narita Boy ci porterà attraverso metropoli anni '80, foreste stilizzate, oceani, vallate tempestose, montagne innevate, caverne e decine di altri ambienti di un mondo di gioco che, sebbene sia vincolato alle due dimensioni, si prospetta decisamente vasto, anche grazie a salti temporale e extradimensionali. A collegare il tutto c'è la Trichroma, un'energia che regola anche il reame digitale, diviso in due emisferi. Quello nord, colorato e luminoso, è pervaso da questa potente forza mentre quello sud, buio e tormentato, è pieno di creature che non vedono l'ora di saltarci addosso per ottenerla.

Tra fantasy, realtà e fantascienza

Narita Boy è l'ennesimo titolo retrofuturistico pieno di pixel, ma sembra avere una marcia in più di tutti gli altri, forte di brani degni della miglior scena dei sintetizzatori analogici e di soluzioni visive che rievocano le più memorabili sequenze della storia del videogioco bidimensionale d'Occidente.

Per il potere della Trichroma!
Per il potere della Trichroma!

Ogni particolare denota una cura estrema, a partire dalle ambientazioni più astratte per arrivare alle animazioni, passando da una presentazione che include due tracce raffinate, svariati trailer, tonnellate di sprite e una serie di GIF animate di ottima qualità dedicate alle possibilità di azione del protagonista. Possibilità che comprendono un destriero robotico con un monitor a tubo catodico al posto della testa, la possibilità di surfare sui floppy disk, sei diversi attacchi principali, uno doppio, lo spintone e lo scatto. E queste sono solo le azioni di base alle quali si aggiungono un potente attacco caricato, quick time event, teletrasporto e diverse funzioni della Techno Sword che, contenendo una concentrazione immensa di energia Trichroma, può diventare torcia, può trasformare la nostra testa in un'arma e può sparare sia come fucile a pompa che come mitragliatrice. Infine, ad arricchire il tutto, ci sono anche le evocazioni che includono robot alla Tron e la manifestazione antropomorfa delle tre forze, ognuna con un potere differente, che compongono la Trichroma. Forti di questo arsenale dovremo sconfiggere il misterioso Lui, l'antagonista per eccezione, e le sue temibili orde di robot che potranno contare anche sulla carica emotiva della malvagia metal band chiamata The Metallions. Purtroppo i 160 mila euro raggiunti dalla campagna sono sufficienti solo per i primi due obiettivi extra che, per nostra fortuna, sono entrambi dedicati ad arricchire il gioco. I fondi non sono però sufficienti, almeno per ora, a coprire le conversioni per console che, a meno di ulteriori finanziamenti, non saranno disponibili per l'uscita del gioco, prevista per il dicembre del 2018. Ma possiamo scommettere che le versioni per PlayStation 4, Switch e Xbox One, protagoniste di un trailer dedicato a tre particolari titani, non mancheranno se Narita Boy saprà mantenere premesse e promesse di altissimo livello, di quelle che prima metti la mano al portafogli e poi ti preoccupi se saranno mantenute.

CERTEZZE

  • Pixel art ispirata e cura per il dettaglio
  • Tonnellate di animazioni
  • Il comparto sonoro promette meraviglie

DUBBI

  • La qualità del gameplay è tutta da vedere
  • La campagna di finanziamento non è arrivata a coprire porting per console e alcuni obiettivi importanti