Switch si è trasformata, dopo un primo mese di vendite stratosferiche, in un grande successo per Nintendo e a causa della sua natura ibrida non sono pochi coloro che già danno per morto il Nintendo 3DS. Logico, secondo vari analisti e giornalisti, concentrare i propri sforzi per rendere il nuovo hardware una piattaforma totalizzante, capace di racchiudere in sé tutto il meglio del gaming Nintendo portatile e da casa. Eppure ci sono falle in questa logica, falle che partono dalla base installata del Nintendo 3DS (enorme) e continuano a manifestarsi quando si analizza l'importanza dei marchi che della consolina a due schermi di Nintendo hanno fatto la propria casa. Dal canto suo, poi, la casa di Kyoto non ci ha messo molto a smentire questa "morte certa" con un annuncio che lascia adito a pochi dubbi: un nuovo Nintendo 2DS. La console però non è un blocco unico stavolta, bensì una portatile molto simile al Nintendo 3DS XL, a basso costo (sotto i 150 euro) e che arriva in contemporanea a una discreta manciata di nuove uscite. Noi l'abbiamo testata a Milano per qualche ora, ci ha positivamente sorpreso e oggi vi daremo tutte le informazioni e le impressioni del caso.
Il nuovo Nintendo 2DS XL è davvero un bel pezzo di hardware: ecco le nostre prime impressioni!
Dual screen for everyone
A Milano, furbescamente, Nintendo ha chiesto ai giornalisti presenti di portare i loro Nintendo 3DS, in parte per facilitare la prova di una specifica demo, e in parte per poter fare paragoni diretti di dimensioni e peso con la nuova console. La mossa era strategicamente solida, perché il New Nintendo 2DS XL, composto di materiali praticamente identici a quelli di un New Nintendo 3DS XL da collezione (il nostro era quello dorato di Majora's Mask, ad esempio, ma la solidità e la qualità al tatto erano estremamente simili) ha poco da invidiare ai suoi "fratelloni" in quanto a fattura ed estetica. I due modelli disponibili - bianco e arancione, nero e blu - sono arrotondati, più sottili e leggeri rispetto al Nintendo 3DS XL, ma dotati di uno schermo praticamente identico per dimensioni.
Privi dell'effetto 3D (comunque usato da pochi utenti) non sembrano avere differenza alcuna in prestazioni o resa grafica, mentre la telecamera è stata spostata centralmente per accomodare il design modificato (niente camere esterne). Anche lo stilo è leggermente cambiato, e si incastra con più naturalezza nella struttura della consolina, dandole maggior continuità. Tasti, croce direzionale e levette sono assolutamente indistinguibili da quelli di un Nintendo 3DS XL per reattività e sensazione al tatto. In pratica, se meditate da tempo di comprare la console ma il Nintendo 2DS base non vi convinceva, non avete ragione alcuna per lasciarvi scappare questa versione: è solida, di ottima fattura, costa poco, e stavolta ha pure il caricatore nella confezione. Ora, le intenzioni a voce di Nintendo sono chiare: il Nintendo 3DS non deve morire. Dal momento però che il New Nintendo 2DS XL è già stato analizzato qui sopra, e ha passato la prima prova a pieni voti, è il caso di valutare anche la strategia della grande N legata alla console. È chiaro come Switch venga vista per certi versi come un successore anche al Nintendo 3DS e non solo alla sfortunata Wii U, e se le vendite dovessero continuare con questo ritmo non ci vorrà molto perché la base installata raggiunga livelli sufficienti per valutare la sostituzione; dal canto suo Nintendo non può però effettivamente abbandonare il supporto a un hardware che gli ha portato (e continua a portargli) nelle casse introiti notevoli e vanta una fanbase enorme. Sembra quindi che la compagnia stia diversificando leggermente l'offerta, rendendo il Nintendo 2DS XL ancor più rivolto verso le famiglie. I giochi con cui abbiamo provato la console dopotutto, e che arrivano quasi in contemporanea a lei, condividono tutti una natura "family friendly" che ben si sposa con giocatori di ogni età, oltre a uno stile grafico carino e coloratissimo che non urta in alcun modo i più piccoli. Se Kawashima's Devilish Brain Training e Miitopia (con la sua natura social) sono infatti perfetti per gli adulti e gli utenti al di fuori della categoria dei giocatori "core", Ever Oasis ed Hey Pikmin ci sono invece sembrati ottimi sia per ragazzini che per giocatori più navigati. Abbiamo insomma l'impressione che il New Nintendo 2DS XL voglia essere un'ulteriore spinta per rendere la portatile "pura" di Nintendo una console per tutte le età, laddove Switch si spingerà maggiormente verso l'utenza di vecchia data ed esperta (certo, l'occhio di riguardo di Nintendo per i più piccoli rimarrà, verrà solo smorzato di poco). Solo l'E3 e gli annunci futuri della casa ci diranno la verità, intanto è chiaro che il supporto continuerà ancora a lungo, e che Nintendo 3DS, in tutte le sue forme, è tutt'altro che sparita dai piani della casa.
CERTEZZE
- Costo contenuto
- Ottima fattura
- Qualità visiva e dei materiali all'apparenza invariata
DUBBI
- Resta da confermare l'effettivo supporto futuro della casa, nonostante le promesse fatte