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Due passi nella realtà virtuale post-nucleare con Fallout 4 VR

Il nostro approfondito resoconto dalla velocissima prova della demo presente all'E3 2017

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   19/06/2017

È stato uno degli annunci più sorprendenti della conferenza Bethesda dello scorso anno e, in tutta sincerità, non facevamo troppo affidamento sulla possibilità di rivederlo nell'edizione 2017 dell'evento organizzato dal publisher. La realtà virtuale ha sicuramente perso una buona parte del suo appeal negli ultimi dodici mesi e se dovessimo confrontare il clamore generato dal reveal del 2016 con l'interesse manifestato dai giocatori in quest'ultima occasione, si potrebbe notare a colpo d'occhio come la considerazione verso la VR sia oggi ben differente. Indipendentemente da un mercato che sembra essere già in contrazione, almeno su PC, Bethesda sta comunque continuando sulla strada degli investimenti per quanto concerne questo particolare settore. Con l'E3 sullo sfondo ci siamo quindi ritrovati in una piccola stanzetta, HTC Vive sulla testa e due controller 3D tra le mani, per provare l'ultimissima demo di Fallout 4 VR, edizione per la realtà virtuale del famosissimo gioco di ruolo fantascientifico.

Due passi nella realtà virtuale post-nucleare con Fallout 4 VR

La dimostrazione durava veramente pochi minuti ma ci ha permesso di comprendere meglio quali sono le idee di Bethesda per rendere più facile approcciare una proprietà intellettuale che richiede centinaia di ore per essere goduta al meglio, laddove la realtà virtuale sembra maggiormente propensa a offrire esperienze intense ma brevi. Iniziamo subito col dire che dal punto di vista grafico, il titolo sembra praticamente identico alla controparte in versione "standard". D'altra parte questo capitolo, ma più in generale tutta la serie, non ha mai brillato per un'incredibile resa tecnica essendo sempre stati i contenuti a meritarsi gran parte dell'attenzione. Nella versione VR si ritrova quindi il medesimo orizzonte visivo, modelli di personaggi e nemici identici e anche per quello che riguarda gli elementi dello scenario, non abbiamo notato particolari guizzi grafici. Purtroppo, come sempre capita con le esperienze VR, avere il punto di osservazione così vicino agli occhi, permette di notare maggiormente le imperfezioni grafiche e su questo fronte Fallout 4 VR è particolarmente "generoso". Nonostante la piattaforma utilizzata fosse il PC, si percepiva una buona dose di aliasing e il dettaglio era piuttosto bassino.

Due passi nella realtà virtuale post-nucleare con Fallout 4 VR

Il troppo stroppia

Se non altro da un punto di vista contenutistico questa versione per la realtà virtuale di Fallout 4 offrirà l'esperienza completa, senza compromessi. Almeno sulla carta. Diciamo questo perché, se è pur vero che effettivamente tutti i menu, la configurazione del personaggio, la sua evoluzione e soprattutto la vastità del mondo di gioco sembrano effettivamente essere tutti al loro posto, l'impressione che abbiamo avuto è stato di un gioco più action, più rapido, quasi frenetico. Ora è chiaro che molto dipendeva dal contesto della nostra prova e dall'impossibilità di agire sul livello di difficoltà o sulle zone da esplorare. La demo ci lasciava infatti a un passo da Concord nel bel mezzo di un assalto e, una volta sconfitte le ondate di nemici, potevamo fare due passi, recuperare una power suit, raggiungere il Museo della Libertà e poi affrontare il primo deathclaw che si incontra nel gioco. A nostra disposizione avevamo un arsenale molto vasto ed eravamo ben corazzati nonostante si trattasse delle prime ore di gioco. I controlli erano di due tipi: c'era il classico teletrasporto che troviamo ormai implementato in tutti i giochi VR così da potersi spostare con adeguata libertà senza soffrire troppo di motion sickness, ma era anche possibile muoversi in modo "normale" usando il touch pad sinistro per camminare, indietreggiare o spostarsi lateralmente. Con il corpo potevamo poi cambiare direzione. Il risultato è buono in entrambi i casi e sembra andare bene incontro a tutti i gusti personali.

Due passi nella realtà virtuale post-nucleare con Fallout 4 VR

Anche per quello che riguarda gli attacchi troviamo la piena esperienza Fallout. Se infatti nella demo si veniva stimolati a compiere una mattanza come stessimo giocando un qualsiasi shooter in prima persona, sparando a destra e a sinistra con le varie armi disponibili correndo per lo scenario per evitare i nemici, era sempre possibile attivare lo SPAV così da rallentare l'azione e mirare le singole parti del corpo degli avversari. In questi frangenti, è possibile spostarsi tra i bersagli e le loro estremità muovendo la testa e lo sguardo. Purtroppo con risultati altalenanti. Quando infatti il nemico è singolo o comunque abbastanza vicino, il sistema funziona perfettamente ma quando ci troviamo davanti a gruppi di nemici o vogliamo cercare di colpirli dalla lunga distanza, si sente la mancanza di un puntatore di precisione. Più in generale sono i controlli tout court a non convincerci fino in fondo. Anche se in diverse occasioni accorre in nostro aiuto il movimento delle mani per la selezione o, ad esempio, per l'attivazione del Pipboy (basta ruotare il polso della mano sinistra, come a voler simulare la visione dello schermo), nella grande maggioranza dei casi dovremo passare di schermata in schermata utilizzando il touch pad dei controller 3D durante la prova ci siamo incartati diverse volte. Se una volta presa la mano queste operazioni ci sembreranno più immediate e semplici, al momento non ci è dato saperlo ma così, su due piedi, l'aggiunta della realtà virtuale per quanto piacevole e ben riuscita nei termini dell'immersività, ci è sembrata soprattutto un impiccio nel momento in cui si vuole giocare davvero Fallout 4.

Non è ancora ben chiaro quando Fallout 4 VR arriverà sul mercato visto che a tutt'oggi manca ancora una data di uscita precisa. È altresì vero che Bethesda durante la sua conferenza ha confermato di aver mostrato soltanto titoli in uscita nel 2017 quindi l'arco temporale si restringe molto. È indubbio comunque che il gioco sia praticamente completo visto che a livello contenutistico non si discosta dal titolo originale di due anni fa e quello che rimane da fare è solo ottimizzare l'interfaccia e i controlli in realtà virtuale. Ecco è proprio su questo fronte che il titolo non ci convince fino in fondo, ma probabilmente dovremo giocarlo più a lungo prima di poter esprimere un giudizio sensato.

CERTEZZE

  • Tutti i contenuti del titolo originale affrontabili in realtà virtuale
  • I controlli sono adatti a tutti
  • Il gioco in VR sembra prendere una deriva action molto divertente...

DUBBI

  • ...ma riuscirà a mantenere la profondità e la tattica che contraddistinguono il gioco base?
  • La gestione dei menu non è particolarmente comoda e immediata