Sembra quasi paradossale stare ad analizzare la reazione del pubblico di fronte al reveal di The Last Night durante la conferenza E3 di Microsoft. Non perché il titolo sia poco interessante o non abbia carisma da vendere a peso d'oro, tutto il contrario. È strano perché è incredibile come un titolo in due dimensioni, con uno stile artistico derivativo della pixel art, sia riuscito con pochi fotogrammi a sviluppare un furor di popolo talmente elevato da bissare addirittura un già eccezionale risalto mediatico. The Last Night ha conquistato tutti subito, forse perché dipinto di quel fascino indie che ancora conta, forse perché prodotto molto peculiare in uno showreel di tripla A e risoluzioni a tratti prevedibile. Nonostante il contesto, Raw Fury si è aggiudicata un prodotto che farà parlare di sé; purtroppo tutto ciò avverrà ancora tra un po' di tempo e forse anche di più, poi vi spiegheremo perché. Seppur sparso un po' in tutto il mondo, lo studio di sviluppo è piccolo, con menzione speciale nei confronti del compositore italiano, Joe Kataldo, il quale salutiamo con affetto per la sua simpatia e affabilità nell'accoglierci nella press room di Raw Fury. Larga parte della forza del trailer è il comparto sonoro, quindi è assolutamente doveroso rendere un tributo a questo giovane e promettente connazionale per il lavoro molto ispirato che sta eseguendo.
Futuro ludico
Quello di The Last Night è al contempo un mondo futuristico e distopico: l'umanità ha raffinato così tanto il processo produttivo delle macchine che queste, nel corso del tempo, hanno completamente soppiantato l'utilità degli umani nel compiere le azioni del quotidiano. La situazione crea quindi un substrato di anonimato, spingendo la gente a essere definita dal consumo e dall'apparenza piuttosto che da quello che realmente crea. Ripensandoci mentre scriviamo queste righe, non è poi tanto diverso dalla realtà odierna, specialmente pensando ai social. Tutto questo sistema porta le persone ad avere molto tempo libero, creando quindi un ambiente prettamente ludico e votato alla ricerca di un modo per superare la noia. Il protagonista di The Last Night è Charlie, il quale per fortuna o per sfortuna a causa di un incidente d'infanzia non riesce a godersi la vita come i suoi simili, diventando quindi quello che potremmo definire come uno dei tanti apatici disillusi che popolano il nostro attuale pianeta. A un certo punto l'occasione della vita. Per scoprirla, purtroppo, dobbiamo tutti rimettere le mani in tasca e aspettare il 2018.
Davvero niente male!
A parte le attese, The Last Night sembra veramente promettere bene. Durante l'incontro abbiamo ricevuto una spiegazione dei tool di Unity utilizzati per il sviluppo, assistendo alla creazione delle scene che sono poi andate a popolare il trailer. Parliamo di un'avventura grafica narrativa cyberpunk in tutto e per tutto, condita quindi di tutti quegli aspetti che gli appassionati del genere non possono non apprezzare. Nonostante un appuntamento più tecnico che informativo, abbiamo avuto modo di carpire qualche dettaglio sulla durata, che da loro promessa sarà assolutamente soddisfacente per una produzione indipendente; quattro distretti, ognuno caratterizzato da una stile peculiare, con la consueta fusione di pixel art tra 2D e 3D che sembra già avere molta personalità.
Il gameplay non è stato lasciato indietro: lo studio ha promesso che ogni incontro a fuoco o furtivo è realizzato in maniera artigiana, rendendo unico ogni momento di azione. A questo si aggiunge un intelligenza narrativa dei personaggi non giocanti che li porterà ad attivarsi in maniera spontanea, non decisa da script ciclici. Insomma, di carne al fuoco per impreziosire un'avventura già promettente ce n'è a sufficienza, resta da sperare solo che lo sviluppo prosegua senza intoppi. A livello morale, l'inserimento in conferenza E3 di Microsoft ha sicuramente contribuito a rigenerare l'umore del team, speriamo questo si tramuti in un rispetto delle deadlines.
L'ambizione di The Last Night è dare un proprio contributo corposo al genere delle avventure grafiche. La speranza, naturalmente, è da tutti riposta nella qualità professionale e tecnica di questo piccolo team, guidato da passione e creatività nonché voglia di stupire. L'unica cosa che non quadra in tutto questo contesto di speranza è la data di uscita, ancora posteggiata in un vago 2018, che a questo punto pensiamo sia inoltrato. Pazienza, aspetteremo.
CERTEZZE
- Stile grafico ispirato
- Colonna sonora perfettamente integrata
- Sembra anche divertente...
DUBBI
- ...rimangono da analizzare le singole situazioni ludiche
- Durata complessiva
- Anche qui, solo un generico 2018