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La strada per Il Trono di Spade, stagione 7

In attesa che cominci la nuova stagione delle serie TV, vi aiutiamo a scoprire o riscoprire la famosissima saga fantasy

SPECIALE di Christian Colli   —   07/07/2017

Il 17 luglio sarà un giorno molto importante: a più di un anno di distanza dalla chiusura della scorsa stagione, riprende finalmente la serie televisiva ispirata alla saga fantasy Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (titolo originale: A Song of Ice and Fire) e cioè Il Trono di Spade. La settima serie - che dovrebbe essere anche la penultima - conterà soltanto sette episodi invece di dieci, anche se quasi tutti un po' più lunghi del normale, e l'emittente HBO ha deciso di posporre l'inizio della stagione, che di solito comincia in tarda primavera, sia per motivi narrativi (l'inverno è arrivato, e quindi in Irlanda bisogna girare più tardi se si vuole la vera neve!) sia per ragioni di budget: le nuove stagioni, infatti, saranno le più spettacolari in assoluto in termini di coreografie e di effetti speciali. L'adattamento televisivo ha portato l'opera di George R. R. Martin sulla bocca di tutti - anche per via delle controverse scene di sesso e di violenza - e in poco tempo Il Trono di Spade, che fino a poco tempo prima era noto a un ristretto pubblico di lettori appassionati, è diventato una citatissima icona della cultura popolare. Non staremo qui a discutere le sue influenze culturali, i prestigiosi riconoscimenti che ha ricevuto nel corso degli anni o le capacità recitative dei singoli attori: questo speciale è dedicato a chi non ha mai visto prima una sola puntata de Il Trono di Spade e anche a chi ha dimenticato che cos'è successo l'anno scorso. Cominciamo!

Il libro e la serie TV

Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco nasce nel 1996 da un'idea dello scrittore americano George R. R. Martin. Il primo volume, intitolato semplicemente A Game of Thrones (in Italia, appunto, Il Trono di Spade) fu accolto con grande entusiasmo da critica e pubblico e racimolò nel giro di pochissimo tempo moltissimi premi. I lettori apprezzarono particolarmente il realismo viscerale della narrazione, il complicato intreccio narrativo e gli scioccanti colpi di scena che divennero ben presto il marchio di fabbrica dell'epopea. Secondo Martin, a maggior ragione in un'epoca medievaleggiante come quella in cui si svolge la saga, il lieto fine è un miraggio. Nessuno è al sicuro. Tutti possono morire e anche malissimo. Nel corso di questi vent'anni, Martin ha firmato cinque volumi dei sette che aveva previsto: in Italia sono stati editi in vari formati (le prime edizioni, per esempio, hanno diviso in più libri i singoli volumi originali) ma anche noi, come i lettori di tutto il mondo, stiamo aspettando la pubblicazione del sesto volume, mentre Martin non ha ancora neppure cominciato a scrivere il settimo. La sua esasperante lentezza è stata ampiamente discussa e criticata persino dai suoi fan più accaniti che cominciano a temere di non riuscire a leggere l'epilogo prima che l'autore passi a miglior vita. E non stiamo scherzando. In un certo senso, la serie TV di David Benioff e D. B. Weiss dovrebbe servire a chiudere la storia cominciata su carta, ma ovviamente i due produttori televisivi e il loro staff si sono presi diverse libertà fin da subito per concentrare il vastissimo racconto di Martin in puntate da circa 50 minuti ciascuna. Se la prima stagione era quantomai fedele al racconto originale, già dalla seconda in poi i lettori hanno cominciato a cogliere importanti divergenze che non tutti i fan hanno accettato di buon grado: il mestiere dell'adattatore è estremamente complicato, perciò il pubblico, col tempo, si è un po' spaccato in due tra chi ha apprezzato lo snellimento dell'intreccio originale - davvero molto, molto complicato - e chi invece lo ha visto impoverirsi a favore della spettacolarità visiva. Nonostante ciò, Il Trono di Spade resta uno dei programmi televisivi più visti in assoluto, quindi sospettiamo che anche i suoi detrattori si siano sintonizzati ogni settimana per scoprire come prosegue la storia: la serie TV, infatti, ha ormai superato il punto raggiunto dai romanzi di Martin e si è avviata verso un arco conclusivo completamente inedito. Martin ha comunque delineato la trama ai producer televisivi - in realtà, ha anche scritto personalmente le sceneggiature di alcuni episodi - quindi l'epilogo cartaceo non dovrebbe distinguersi più di tanto da quello televisivo, checché ne vogliano le proteste dei fan che hanno visto comparire o scomparire sugli schermi vari personaggi.

Il famigerato Trono di Spade
Il famigerato Trono di Spade

Ma di che cosa parla Il Trono di Spade e perché, soprattutto, dovreste guardarlo? Innanzitutto, si tratta di un'avvincente epopea fantasy che, nella sua incarnazione televisiva, rappresenta uno dei picchi più alti raggiunti in termini produttivi e in questo senso intendiamo la cura riservata alla recitazione, ai particolari, ai costumi, alla colonna sonora e agli effetti speciali. In certi momenti, Il Trono di Spade sembra più un film hollywoodiano che una produzione televisiva episodica. È anche una delle serie più violente e ammiccanti in circolazione, dove nudità e smembramenti sono all'ordine del giorno: non è certamente una visione da consigliare agli spettatori più impressionabili. Superando questo scoglio, però, è impossibile non farsi coinvolgere nella storia dei Sette Regni. Il Trono di Spade che dà il titolo alla serie TV è il posto che occupa il re del Continente Occidentale - chiamato anche Westeros - nel castello della capitale Approdo del Re. In molti hanno combattuto per sedersi su quel trono e all'inizio della storia sono ancora in molti a desiderarlo: alla morte del re Robert Baratheon, il suo consigliere più fidato, Eddard "Ned" Stark, scopre un segreto che mette a repentaglio la successione al trono, scatenando involontariamente una nuova guerra in cui si scontreranno praticamente tutti gli aspiranti sovrani nel continente e anche oltremare.

Per la serie 'come eravamo', la famiglia Stark
Per la serie "come eravamo", la famiglia Stark

La storia segue dunque le vicissitudini di numerosi personaggi che si intrecciano all'ombra di innumerevoli complotti. La famiglia degli Stark, composta da Ned, da sua moglie Catlyn e dai loro figli, è l'indubbia protagonista della serie, ma col passare delle puntate si aggiungono al cast numerosissimi personaggi e le dubbie scelte morali che molti "eroi" saranno costretti a prendere metteranno costantemente in difficoltà la capacità dello spettatore di scegliere per chi tifare. Probabilmente è questa la forza de Il Trono di Spade come serie TV: tiene costantemente sulle spine, capovolge spesso le aspettative e rifila superbi colpi di scena che sbilanciano gli equilibri di potere, complicando sempre di più la trama. Siccome stiamo parlando di un fantasy, comunque, non mancano alcuni elementi soprannaturali che Martin ha introdotto magistralmente come una specie di rumore di fondo che diventa via via sempre più forte. Il Continente Occidentale è infatti spaccato in due, tra nord e sud, da un immenso muro di ghiaccio custodito da una confraternita di guerrieri, i Guardiani della Notte: si dice che al nord, dove è sempre inverno, si nascondano creature mostruose che aspettano il momento giusto per distruggere tutto quello che gli uomini hanno costruito...

Il Re della Notte
Il Re della Notte

Dove eravamo rimasti?

Attenzione: questo paragrafo è dedicato ai fan de Il Trono di Spade che hanno già visto le precedenti stagioni della serie TV e che magari non ricordano bene com'è finita la serie nel 2016. Se non avete mai visto una puntata e intendete farlo... se siete puristi del romanzo e state aspettando I Venti dell'Inverno contando i giorni, i minuti e le ore... non leggete le prossime righe. Da qui in poi, è territorio spoiler! Siete stati avvisati! Vi mettiamo pure una bella foto, voilà.

Dicevamo...
Dicevamo...

Dunque, la scorsa stagione è stata ricca di avvenimenti, specie se la si confronta con la precedente. Tutto è cominciato con la resurrezione di Jon Snow, che avevamo dato per morto dopo l'agguato dei suoi confratelli e che Melisandre (ma sarà stata davvero lei?) ha rianimato sotto gli occhi di uno stupefatto Davos Seaworth. Giusto in tempo per riunirsi alla sua sorellastra Sansa che, sfuggita a Ramsay Bolton insieme a (quel che resta di) Theon Greyjoy, ha deciso di riprendersi la fortezza degli Stark, Grande Inverno. Alla fine della stagione, dopo aver messo in salvo il suo amico Sam e la sua ragazza che si sono diretti alla Cittadella dei Maestri, Jon riunisce un esercito misto di Bruti e lealisti del Nord per prendere d'assedio la città difesa da Ramsay che, nel frattempo, ha assassinato suo padre: nonostante una battaglia sanguinosissima, gli Stark - con l'aiuto del viscido Petyr "Ditocorto" Baelish - riescono a riprendere la loro casa e a mettere fine alla dinastia dei Bolton. Nel frattempo, al di là della Barriera, Bran Stark sta imparando a usare i suoi poteri di veggente, ma si rivela involontariamente al Re della Notte che assalta il covo del Corvo con Tre Occhi: i sacrifici di Hodor, di Estate e dei Figli della Foresta consentono a Bran e Meera di scappare e di imbattersi nel non-proprio-redivivo Benjen Stark. Un'ultima visione svela a Bran che sua zia Lyanna aveva avuto un figlio da Rhaegar Targaryen prima di morire e che lo aveva affidato a Ned: presumibilmente, si tratta proprio di Jon. Se questo fosse vero, Jon non sarebbe affatto un bastardo, ma un legittimo erede al Trono di Spade. A proposito del Trono, le cose ad Approdo del Re non stavano andando affatto bene per Cersei Lannister e soci. L'Alto Passero è riuscito infatti a mettere in ginocchio Margaery Tyrell - più o meno - e suo fratello Loras e a influenzare le decisioni di re Tommen. Ormai all'angolo, Cersei approfitta del proprio processo per riunire tutti i suoi nemici in un unico posto e farli saltare in aria con la riserva di Altofuoco nascosta nei sotterranei della città. Boom. La strage, tuttavia, spezza il giovane Tommen che, disperato, si getta dalla Fortezza Rossa.

Tyrion Lannister: un mezz'uomo, un mito
Tyrion Lannister: un mezz'uomo, un mito

Considerando che Jaime si è appena visto morire tra le braccia l'altra sua figlia, Myrcella, per mano delle figlie del compianto Oberyn Martell, una "addoloratissima" Cersei indossa la corona e si fa proclamare regina del Continente Occidentale poco dopo il ritorno di suo fratello Jaime che, nel frattempo, ha conquistato Delta delle Acque con l'esercito dei Frey. Per quest'ultimi la vittoria dura però pochissimo: Arya Stark, tornata da Braavos dopo essersi addestrata con gli Uomini senza volto, trucida Walder Frey e i suoi figli. Arya ovviamente non sa che Sandor "il Mastino" Clegane è ancora vivo, nonostante l'avesse lasciato a morire con la gamba rotta in un crepaccio: il nostro, dopo una sfortunata parentesi, nel frattempo si è unito alla Fratellanza senza Vessilli di Beric Dondarrion. Infine, al di là del mare, Daenerys Targaryen ha distrutto i khal che l'avevano presa prigioniera e si è finalmente trovata un esercito di Dothraki pronta a seguirla. Dopodiché è tornata in tempo a Mereen, dove la situazione stava sfuggendo di mano a Tyrion Lannister e gli altri, e ha cotto gli schiavisti a puntino coi suoi draghi. Yara e Theon Greyjoy l'hanno raggiunta poco tempo dopo per stringere un'alleanza e consegnarle la flotta di cui aveva bisogno: i due fratelli sono braccati dallo zio, ora incoronato re delle Isole di Ferro. Lord Varys, nel frattempo, ha convinto i Tyrell e Dorne a unirsi alla causa dei Targaryen. Daenerys, dopo aver congedato Jorah Mormont in modo che possa trovare una cura per la malattia che lo sta uccidendo, e aver lasciato Mereen nelle mani del suo ormai ex amante Daario Naharis, si imbarca finalmente insieme al suo esercito, ai suoi draghi e ai suoi consiglieri fidati per tornare al Continente Occidentale e riprendersi quello stramaledetto Trono di Spade.

Daenerys alla conquista di Westeros
Daenerys alla conquista di Westeros

I videogiochi de Il Trono di Spade

Ora che abbiamo esaurito l'argomento serie TV - esaurito si fa per dire, ce ne sarebbe da scrivere molto, molto di più, ma in questa sede dovrete accontentarvi: innumerevoli wiki, fansite e siti ufficiali sono lì, pronti a darvi tutte le minuziose informazioni che vi servono - vediamo di scendere nel campo che riguarda Multiplayer.it da vicino, e cioè i videogiochi. Il Trono di Spade, sfortunatamente, non ha procreato titoli di altissima qualità, ma tra tutti spicca sicuramente la serie episodica firmata Telltale Games che, dopo The Walking Dead e altre avventure punta e clicca, ha raccontato tra il 2014 e il 2015 un'avvincente stagione in sei episodi tutta incentrata sulla casata dei Forrester, mai apparsa nella serie televisiva e menzionata soltanto di striscio nel romanzo La Danza dei Draghi. L'antologia ha avuto un buon successo e i ragazzi di Telltale Games stanno sviluppando una seconda stagione che dovrebbe vedere la luce presto.

Risale al 2013, inoltre, il mediocre Game of Thrones Ascent di Disruptor Beam, uno strategico mobile dalle tinte social fortemente ispirato all'adattamento televisivo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Più tradizionale, invece, Game of Thrones del 2012, un action RPG sviluppato da Cyanide (gli stessi di Styx e Space Hulk, per intenderci) che racconta una storia parallela alla prima stagione della serie TV, incentrata sulle peripezie di Alester Sarwyck e Mors Westford, due personaggi inediti che si troveranno coinvolti in un intrigo di sangue e d'acciaio. Sfortunatamente, al netto di una sceneggiatura convincente, l'avventura di Cyanide non ci aveva convinto dal punto di vista tecnico e del gameplay, davvero sotto la media. Altrettanto mediocre Game of Thrones: Genesis, sempre di Cyanide, che nel 2011 ci ha offerto uno spiraglio sulla storia ancestrale del Continente Occidentale attraverso un deludente strategico a turni. A quanto pare, nonostante i suoi pregi e il suo successo, anche Il Trono di Spade è vittima della crudele maledizione dei tie-in videoludici: quelli che si salvano sono solitamente le eccezioni, piuttosto che la regola, e la maggior parte degli sviluppatori sembra interessata più che altro a mungere la mucca da latte finché può, invece che dedicarsi allo sviluppo di un buon titolo a tutto tondo. Peccato!

Game of Thrones
Game of Thrones

Il Trono di Spade gratis su PlayStation Plus

Gli utenti PlayStation Plus a luglio possono ingannare l'attesa per la serie televisiva giocando a Game of Thrones - A Telltale Series, disponibile per tutto il mese di luglio. Si tratta di un prodotto in linea con le altre avventure Telltale, che ben sfrutta l'ambientazione della saga per creare intrighi e un cast di personaggi vecchi e nuovi... imperdibile per i fan!