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ESL Italia Championship incorona i nuovi campioni di Rainbow Six Siege

Al Xmas Comics and Games abbiamo assistito alle finali del torneo dedicato ai migliori team italiani

SPECIALE di Umberto Moioli   —   18/12/2017

Quanto è cresciuto Rainbow Six Siege dagli esordi ad oggi? I freddi numeri parlano di oltre 25 milioni di giocatori. Una cifra impressionante, specchio di un lavoro eccellente da parte di Ubisoft, capace di prendere un'esperienza inizialmente non eccezionale e ribaltarla come un calzino, rendendola un pezzo per volta uno dei migliori sparatutto competitivi sulla piazza. In certi casi però i numeri da soli non rendono giustizia a un fenomeno. O comunque lo fanno in misura minore rispetto a un palazzetto pieno di qualche centinaio di persone, molte delle quali rimaste in piedi, pronte a tifare il proprio team preferito. La scena non si riferisce a qualche torneo asiatico o agli Stati Uniti, ma al meno appariscente Xmas Comics and Games di Torino, fiera dal sapore locale che ESL ha scelto per le finali dell'Italia Championship. Nonostante non ci trovassimo al centro geografico dell'universo videoludico, lo scontro tra End Gaming e IGP Chimera si è trasformato in un piccolo evento, una perfetta cartina tornasole dello stato di salute di un titolo che ci porteremo dietro ancora a lungo.

ESL Italia Championship incorona i nuovi campioni di Rainbow Six Siege

Il torneo

Arrivati la mattina presto, ad attenderci troviamo i quattro team rimasti in gioco dopo le qualificazioni. Le due semifinali, End Gaming contro ExAequo e IGP Chimera contro Hell Gaming, mettono subito in chiaro i valori in campo: End Gaming si aggiudica il suo incontro per 5-1 e 5-0, mentre IGP Chimera china la testa per un paio di round in più ma dimostra uno scarto ugualmente importante rispetto ai suoi competitor, chiudendo a 5-1 e 5-2. La battaglia per la vittoria finale inizia verso le 15 e promette faville nonostante End Gaming venga da una stagione dove ha lasciato per strada una sola mappa e non è mai stato sconfitto. Si Inizia su Oregon, ambientazione onnipresente e sempre apprezzatissima, che a sorpresa si chiude con un 5-3 in favore di IGP Chimera, un inizio scoppiettante che fa ben sperare per lo spettacolo a venire.

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In effetti le aspettative non vengono deluse: su Chalet il secondo set di round è tiratissimo, si porta sul 4-4 costringendo all'overtime, quindi vede trionfare End Gaming non prima di aver assistito a IGP Chimera portarsi nuovamente in vantaggio per poi perdere due round consecutivi. Uno pari, palla al centro. Su Kafe Dostoyevsky le cose vanno ancora una volta per le lunghe, vedendo alla fine End Gaming di nuovo imporsi ma non senza dover faticare, con un 5-3 più sofferto di quanto le avvisaglie iniziali lasciassero intendere. L'ultimo atto, sulla mappa Costa, dimostra infine come nel complesso End Gaming meriti la vittoria, un 5-2 abbastanza "facile" che permette al team più forte di portarsi a casa l'ambito premio ma che al contempo lascia spazio per alcune interessanti considerazioni. La prima è che questi ragazzi stanno un pezzo per volta diventando una realtà sempre più solida e organizzata. La seconda è che, per fortuna, nel panorama italiano ci sono diversi protagonisti in grado in un futuro non troppo distante di mettersi in luce anche in ambito Europeo. Ci vorrà del tempo ma la strada è quella giusta, l'entusiasmo e l'interesse del pubblico non mancano e sembra che tra un po' potremo dire la nostra anche al di fuori dei confini italiani.

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Futuro di prospettiva

Se non bastassero le recenti finali internazionali in Brasile, quelle nostrane di domenica scorsa a Torino e i tanti contenuti di Operazione White Noise, i giocatori di Rainbow Six Siege possono prepararsi a un 2018 che si configura ricco come non mai. L'Anno 3 da poco annunciato sarà come di consueto diviso in quattro stagioni, con otto operatori inediti, tre mappe nuove di zecca e una che verrà rivista da cima a fondo. Oltre a tutta una serie di altre aggiunte e il solito supporto attento da parte di Ubisoft. La Stagione 1 si aprirà all'insegno degli operatori russi e di un'ambientazione ugualmente ospitata dall'enorme nazione a cavallo tra Europa ed Asia.

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Contestualmente verrà anche resa disponibile la modalità Outbreak, una cooperativa che sarà attiva per quattro settimane e darà modo di guadagnare oggetti per la personalizzazione estetica altrimenti impossibili da avere. Un esperimento interessante che, qualora dovesse andare a buon fine, immaginiamo possa essere nuovamente ripetuto in futuro. Occhi puntati anche sulla Stagione 2: protagonista l'Italia con una mappa e due operatori dedicati, l'occasione potrebbe essere quella giusta per lanciare Siege ancora di più nell'Olimpo dei titoli più apprezzati nel Bel Paese. Due operatori marocchini, uno anglosassone e uno statunitense chiuderanno l'offerta del 2018. Insomma, manca ancora un po' all'inizio dell'Anno 3, ma la sensazione è che il percorso di Rainbow Six Siege sia appena incominciato e non ci sia mai stato un momento migliore per entrare nel mondo dello sparatutto Ubisoft.