Il mondo dei videogiochi è fatto di poche e indissolubili certezze. Sappiamo ad esempio che Super Mario non taglierà i baffi, che ogni anno vedremo un nuovo Call of Duty, che Half Life 3 non uscirà mai e che ogni gioco di Street Fighter arriverà in diverse edizioni, ognuna con nuovi personaggi, stage e modifiche al gameplay. Quando Capcom assicurò che non ci sarebbero state ulteriori versioni di Street Fighter V, sotto sotto sapevamo già che sarebbe stata una promessa da marinaio. Non tanto (non solo) perché la serie ci ha abituato a edizioni "Super" e "Ultra" dagli anni 90, ma soprattutto alla luce del pessimo debutto del quinto capitolo. Fin dal lancio nel 2016, Street Fighter V è stato un picchiaduro dal gameplay eccezionale, con meccaniche solide e un ritmo ideale per tornei ed esibizioni online. Eppure, la povertà di contenuti e di modalità single-player, l'instabilità del matchmaking e l'assenza di opzioni di contorno hanno indispettito e sfiduciato tutti quelli che in un picchiaduro non vogliono solo competere con altre persone.
L'Arcade Edition punta proprio a risolvere questi problemi e per avere tutti i dettagli sulla nuova versione vi rimandiamo alla nostra videorecensione in testa all'articolo.