Telltale ci ha insegnato con The Walking Dead che le emozioni e il libero arbitrio, se usati saggiamente, possono far vivere avventure incredibili ai giocatori. Le prime serie episodiche uscite su PC fecero un gran clamore, almeno finché non si scoprì l'inganno e le scelte dei giocatori si rivelarono invece bivi senza troppa profondità, che limavano esclusivamente qualche aspetto della narrazione senza mai però segnarla a dovere. Scoperto il trucco, tutti i titoli Telltale persero la loro efficacia e in pochi altri tentarono di seguire quel percorso. Eppure l'idea di proporre giochi suddivisi come serie TV non era affatto male e questo nuovo genere di avventure grafiche aveva ancora molto da dire, era solo la formula che andava rivista. Devono aver pensato questo gli sviluppatori di Big Bad Wolf quando, tre anni fa, si sono messi al lavoro su The Council, un'avventura grafica in tre dimensioni che ci porterà a vivere una storia ricca di personaggi carismatici e con una narrazione del tutto particolare. Ci siamo avvicinati timidamente al titolo durante il What's Next di Focus solo per poi rimanere imbrigliati in uno stile di racconto che ci ha lasciato con il fiato sospeso per due intense ore, e ci ha fatto andare via dopo la demo con una voglia incredibile di scoprire i vari misteri che si celano dietro al party di Lord Mortimer.
Un maniero, una madre scomparsa e tanto mistero
La storia è molto affascinante e ci racconta l'avventura di Louis Dorger e di sua madre, scomparsa in circostanze misteriose al maniero. È lo stesso Lord Mortimer però a inviare un messaggio a Louis convincendolo a recarsi alla sua abitazione così da risolvere il caso e ritrovare l'amata donna. Prima di buttarci nella vera e propria storia però, The Council fa una larga panoramica sui due protagonisti, ci svela che entrambi appartengono a una setta segreta invischiata con i poteri forti e disegnano un rapporto madre/figlio fatto di complicità e competizione. Ci sono bei personaggi sul tavolo, insomma e in pochi minuti di incipit si delineano caratteri decisi e particolarmente interessanti. La scrittura dei dialoghi e il buon doppiaggio fanno il resto con una storia che sin dal principio ci ha rapito totalmente. C'è voluto un attimo per calarci i panni di Luis e per entrare in quel mood dove cercare nostra madre diventa l'obiettivo principale e unico, al costo di mentire, di ignorare le regole d'onore e persino di giocare sporco pur di raggiungere l'obiettivo.
Come ogni avventura grafica che si rispetti i dialoghi avranno un incidentalità pesantissima sulla narrazione e non solo sulla piega che prenderanno gli eventi ma parlare con una persona piuttosto che un'altra o completare certi eventi lasciandone in disparte altri ci metterà nella difficile posizione di dover proseguire la storia solo con una parte degli indizi che magari ci servono. The Council sembra insomma un titolo che non vuole essere mai completato al 100%, che darà l'impressione al giocatore di aver sempre potuto agire in modo diverso, di poter arrivare a quello stesso punto della storia con le idee più chiare o magari ancora più confuse. Tutto, insomma, lascia pensare a una storia diretta in modo magistrale e nell'oretta a nostra disposizione le sensazioni che il titolo ci ha impresso sono state incredibilmente buone. Big Bad Wolf ha poi deciso di trasformare i dialoghi in veri e propri scontri verbali, una sorta di combattimento a parole con tanto di skill speciali e abilità da usare durante le discussioni. Luis potrà fare affidamento su una barra apposita per usare le sue capacità da interlocutore, spendendo dei punti per attivare risposte all'apparenza più dirette e semplici. Per poter uscire vincitori da un dialogo non basterà infatti premere a casaccio le risposte fino a trovare quella corretta ma bisognerà con astuzia superare le difficoltà che troverete sul vostro cammino. Sbagliate per più di due volte e l'azione si interromperà bruscamente, mandando tutti i vostri piani all'aria e costringendovi ad attendere l'indomani per cercare altri indizi.
Super poteri
Il titolo è ambientato nel 1793 e gran parte del nostro apprezzamento per la produzione deriva dai nomi illustri coinvolti in questa avventura. Avremo a che fare con Napoleone Bonaparte e George Washington, tanto per citarne un paio, ma anche la Chiesa sarà coinvolta come altre alte cariche del governo. I temi trattati diventano così profondi e interessanti e sebbene la storia sia ovviamente frutto di abili scrittori, le varie componenti si incastrano a meraviglia tra loro. Le conseguenze alle vostre azioni saranno molto diversificate e gli sviluppatori non hanno perso tempo a illustrarci la medesima scena con ben quattro finali diversi, coerenti con la storia e in grado, tutti, di portare qualcosa di nuovo alla luce. Louis da bravo detective avrà poi talenti passivi da far crescere con i punti esperienza, grazie ai quali sbloccare ulteriori linee di dialogo per conversazioni sempre più articolate. Ci saranno anche altre skill più attive, come la possibilità di aprire lucchetti ad esempio, utili invece a raccogliere indizi sfruttandoli a proprio vantaggio nei momenti più complessi. Purtroppo il motore di gioco proprietario, con cui sono stati creati ottimi personaggi, mostra il fianco quando le animazioni facciali vengono prese in esame. Un peccato dunque che un titolo che fa della narrazione e delle emozioni i propri cavalli di battaglia cada proprio su uno degli elementi portanti. Ci si potrà passare forse sopra ma resta uno smacco, per un titolo che potrebbe davvero dare molto al genere.
Se amate le avventure grafiche e le belle storie, The Council farà sicuramente al caso vostro. Ad eccezione delle magagne tecniche evidenti, il titolo ha mostrato una capacità innata di mutare la propria pelle ad ogni cambio di risposta, garantendo una forte rigiocabilità e un'imprevedibilità nelle conseguenze davvero sorprendente. A marzo quando il gioco sarà lanciato per via ufficiale non vediamo l'ora di gettarci in questa avventura, magari esplorando a fondo tutti i finali multipli e scoprendo le decine e decine linee di dialogo nascoste.
CERTEZZE
- Ottima storia raccontata magistralmente
- Bei personaggi
- Risposte e conseguenze estremamente influenti
DUBBI
- Il motore di gioco zoppica vistosamente sulle animazioni facciali