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Saltando tra le nuvole

Grandi salti, capriole, esplorazione, e volo libero. Queste le caratteristiche di questo particolare shooter 3D di Capcom.

ANTEPRIMA di Matteo Santicchia   —   25/08/2009

Torniamo a vedere Dark Void, il titolo Capcom che tenta la fusione tra dinamiche da sparatutto in terza persa persona, mutuate in tutto e per tutto da Gears of War con lo scavalcamento delle stesse mediante il jet pack che l'eroe si porta in spalla.

Saltando tra le nuvole

La sessione di gioco mostrata per l'occasione si è concentrata sull'assalto di un vasto canyon all'interno del quale si celavano delle rovine di un tempio, scenario perfetto per le sparatorie tutte fuoco e movimento. Del gioco durante questa dimostrazione non è stata mostrata forse la sua parte più interessante e peculiare, ovvero quella del volo libero inteso da punto e punto, e conseguentemente ci è stata solo accennata la possibilità di poter ingaggiare dei veri e propri dogfights, quei duelli nei cieli che ci portano indietro di sessanta anni quando si combatteva in aria quasi guardano il nemico negli occhi.

Spiccare il balzo!

Il jet pack quindi è stato solamente utilizzato negli scontri a fuoco a terra come mezzo principale per superare quei punti in cui il movimento da copertura in copertura si è rivelato troppo difficile. Al movimento in orizzontale si aggiunge quindi quello in verticale, gli scontri sono diventati quindi una sorta di esibizione da saltimbanco, in cui il giocatore può esplorare liberamente tutta l'aerea costellata da diverse piattaforme che diventano quindi il corrispettivo a cinquanta metri d'altezza delle coperture a terra. Saper maneggiare con cura il proprio jet pack, usando con destrezza le capacità di hovering dello stesso è la chiave per portare a casa la pellaccia. E' inutile dire che non si è i soli a possedere la capacità di volare, e quando si sceglie di spiccare il volo lo schermo diventa una sarabanda di pazzi volanti che saltano di qua e di la come matti, tra i colpi di laser che solcano il cielo. Non potendo provare con mano il gioco è impossibile dire come queste meccaniche assimilabili per molti versi al rocket jump di quakeiana memoria possano garantire un certo tatticismo negli spostamenti al pari delle sequenze a terra, per quanto si è potuto capire a parte un divertimento immediato tra smitragliate volanti e salti alla ricerca della piattaforma più in alto, il tutto è sembrato un pò fine a se stesso, troppo confusionario per garantire un minimo di azione ragionata e non troppo disimpegnata.

Saltando tra le nuvole

La parte a piedi sembra invece funzionare a dovere, non offre nulla di nuovo rispetto al capolavoro Epic, c'è tutto dal fuoco alla cieca dietro copertura alla scivolata veloce per arrivare alla stessa, l'unica cosa da sistemare è sembrata l'intelligenza artificiale visto che in alcuni casi le truppe nemiche si sono lasciate impallinare allo scoperto sin troppo facilmente, senza nemmeno ricorrere a movimenti di concerto per prendere d'infilata il protagonista. La data di uscita fissata al 15 gennaio garantisce il tempo necessario per apportare i necessari correttivi, è possibile credere quindi in un necessario lavoro di raffinamento generale. Da un punto di vista tecnico, come ci ha detto la solerte sviluppatrice in sede di presentazione, il gioco con il passare dei mesi ha subito notevoli cambiamenti, sia da un punto di vista stlistico che prettamente cosmetico. L'Unreal Engine è stato sfruttato più che degnamente, l'ambiente di gioco molto vasto orizzontalmente ci offre molti spunti di copertura, ma come scritto precedentemente trova in una notevole estensione in altezza il suo punto di forza, garantendo ampie possibilità di esplorazione. Buone le texture applicate alle superfici e apprezzabile un costante ricorso all'hdr per colorare in nostri salti verso il sole. I modelli sono ben fatti, in modo particolare quello del protagonista, mentre decisamente poco ispirati da un punto di vista stilistico sono sembrati quelli dei nemici, classico soldato filiforme vestito di nero armato di fucile laser. In definitiva questa seconda visione del titolo Capcom non ha fugato i nostri dubbi riguardo l'integrazione tra le due anime del gioco, ma ha confermato i buoni passi avanti fatti nel settore tecnico. Immediato e divertente, si spera che nei mesi da qui all'uscita Airtight Games possa continuare il buon lavoro di revisione fatto sinora.

CERTEZZE

  • Tecnicamente valido
  • Facile e immediato

DUBBI

  • Equilibrio tra le parti aeree e quelle a terra
  • Intelligenza artificiale da rivedere