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Il risveglio degli eroi

A pochi mesi dall'uscita dell'eccellente RPG di BioWare, ecco arrivare una prima espansione che promette di arricchire l'esperienza con nuove avventure e personaggi.

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   24/02/2010

Con più di tre milioni di copie vendute, Dragon Age: Origins è stato senz'altro un grande successo commerciale e la realizzazione di un'espansione non rappresenta che una consolidazione di tali risultati. L'avventura, in Awakening, potrà continuare partendo esattamente da dove il gioco originale si concludeva, ovvero con le forze dell'oscurità ancora pronte a dar battaglia, più pericolose che mai. Chi ha giocato allo straordinario gioco di ruolo di BioWare sa di cosa stiamo parlando, per tutti gli altri urge una rapida sintesi.

Il risveglio degli eroi

La creazione del proprio personaggio in Dragon Age: Origins permetteva sei diversi incipit che determinavano le "origini" del nostro alter ego e di fatto ci offrivano una prima parte dell'esperienza differente. Si vestivano i panni dell'eroe destinato a salvare il mondo, dunque, fin dagli inizi della sua "carriera" conducendolo attraverso una serie di avventure che lo avrebbero fatto crescere e ne avrebbero caratterizzato la morale. Nel gioco non era possibile decidere il proprio destino, in quanto c'era un nemico ben definito e lo si sarebbe combattuto in ogni caso per la salvezza di tutte le razze. Tuttavia, ci si trovava a fare delle scelte destinate a cambiare la realtà che ci circondava, capaci anche di creare astio e rivalità in seno a personaggi precedentemente nostri alleati. Il quadro veniva completato da un gran numero di quest principali e secondarie, in grado di garantire decine di ore di gameplay, nonché da una struttura decisamente orientata verso l'azione, con combattimenti in tempo reale e una grande attenzione verso la componente esplorativa.

Svegliarsi un anno fa

Come accennato in precedenza, Awakening si pone come un vero e proprio sequel rispetto alle vicende narrate nell'originale, con la storia che continua e che può essere vissuta utilizzando lo stesso personaggio di DOA, tramite la funzione di importazione (anche se non si è ancora completato il gioco), oppure creandone uno completamente nuovo che subentrerà nella lotta contro l'Arcidemone e i suoi emissari.

Il risveglio degli eroi

Il nuovo personaggio è un Custode Grigio proveniente da Orlais, intento a ripristinare il proprio ordine costruendo una base nella regione di Amaranthine, terra che fa da scenario alle vicende narrate nell'espansione e che viene introdotta per la prima volta nella serie, andando a rimpolpare la lista delle novità. Novità che includono anche cinquanta incantesimi inediti, sessanta nuove specializzazioni e cinquecento fra armi, armature e oggetti vari. Proprio come in precedenza, in Awakening le scelte che effettuiamo ricopriranno un ruolo fondamentale per la determinazione degli eventi che si verificheranno durante la storia. La prima e più importante scelta che saremo chiamati a fare sarà quella del personaggio. Se sceglieremo di recuperare quello utilizzato in Dragon Age: Origins, ci troveremo in una situazione di indubbio vantaggio rispetto agli abitanti di Amaranthine e ai nostri avversari, viste la fama e le abilità già sviluppate che attendono solo di potersi avvantaggiare dei nuovi gradi di "livellaggio" disponibili. Iniziare l'avventura con un personaggio nuovo significherà invece misurarsi con la diffidenza e l'ostilità della popolazione locale, invasa secoli prima proprio dai Custodi Grigi; in secondo luogo ci troveremo a dover comporre il nostro gruppo nel modo più lungimirante possibile, perché la presenza o la mancanza di un determinato compagno potrà dar vita a scenari completamente diversi e a situazioni talvolta davvero ingarbugliate.

Dragon Age: Origins 1.5?

Con il secondo capitolo già in cantiere, è chiaro che Dragon Age: Origins - Awakening si pone come un'espansione fondamentale per i fan della serie, visto che traccia le linee di raccordo fra l'episodio originale e quello che sarà il suo sequel. Oltre alla nuova location rappresentata dalla regione di Amaranthine, gli sviluppatori hanno inserito un gran numero di nuovi personaggi e nemici, questi ultimi caratterizzati da un aspetto decisamente più raccapricciante rispetto a ciò a cui eravamo abituati.

Il risveglio degli eroi

La presenza di numerose nuove specializzazioni fa il paio con un approccio pensato soprattutto per gli smaliziati e per chi ha già all'attivo numerose ore di gioco con DAO, visto che la difficoltà generale sembra aver avuto una leggera impennata e ci troveremo ad affrontare avversari in grado di spazzarci via anche con un solo colpo, se non avremo l'accortezza di presentarci all'appuntamento nella nostra forma migliore. Per quanto concerne la durata dell'espansione, gli sviluppatori per il momento si limitano a indicare che sarà paragonabile a quella di un gioco completo, dunque per molti versi ci troveremo a giocare un nuovo Dragon Age: Origins con tutta una serie di aggiunte e una trama differente: non male, vero? A livello tecnico i miglioramenti probabilmente saranno marginali, in attesa di un deciso potenziamento della grafica che dovrebbe portare la serie più vicina a quanto mostrato da Mass Effect 2, ma che arriverà solo con il secondo capitolo. La nuova location, i personaggi inediti e i nuovi nemici garantiranno in ogni caso un certo rinnovamento, per un impatto visivo all'altezza delle aspettative. Siamo ancora in attesa di provare il gioco di persona, tuttavia i pareri di chi ha potuto cimentarsi con Awakening per un paio d'ore sono decisamente positivi e l'impressione è senz'altro quella di un'espansione realizzata con cura, in grado di arricchire l'esperienza di base grazie a numeri di tutto rispetto e a una storia altrettanto coinvolgente.

CERTEZZE

  • Continua la storia di DAO
  • Approccio personalizzabile
  • Numeri di tutto rispetto

DUBBI

  • Nessun particolare miglioramento tecnico
  • Difficoltà da verificare