Di ritorno da Vancouver portiamo con noi un interessante hands on di Active 2.0 in versione Wii. Il seguito del celebre personal trainer elettronico EA, la cui prima incarnazione già ha scalzato Wii Fit nel cuore di molti atleti casalinghi, sembra essere in grado di portare la serie ad un livello superiore. Tra le novità un sensore indipendente per la parte inferiore del corpo che amplifica le potenzialità dell'applicazione e le permette di svincolarsi dal controller del Wii approdando anche su iPod, iPhone e PS3.
Doppio sensore, doppia fatica
Active 2.0 si basa sull'utilizzo di un sensore sul braccio e di uno sulla gamba allacciabili con due fasce elastiche e due chiusure realizzate con il sempiterno velcro. I due sensori, combinati, amplificano le possibilità del software di riconoscere i movimenti dell'intero corpo. Salti, estensioni con l'elastico, movimenti coordinati e pedalate, tutto funziona senza bisogno di alcuna pedana e i movimenti articolati, come parare una palla che ci viene lanciata, tengono conto sia della posizione delle gambe che di quella delle braccia. I due sensori consentono quindi al programma di sapere dove si trovano i nostri piedi rispetto alle braccia e portano ad un aumento di precisione nella rilevazione dei movimenti. Inoltre il sensore sul braccio rileva le pulsazioni e concorre con quello di movimento sulla gamba a valutare il quantitativo di lavoro fisico compiuto.
Infatti, alla fine di una sessione di esercizi, il software sviluppato da EA Vancouver fornisce una valutazione delle prestazioni e ci mostra il dato più importante di tutti: le calorie consumate. Un valore che, assieme alle prestazioni realizzate durante gli esercizi, può essere spedito online per essere confrontato con le prestazioni degli altri giocatori fornendo un metro di paragone ancora più preciso e introducendo una dimensione agonistica inedita. Il risultato più evidente raggiunto dal secondo capitolo di Active, grazie al supporto separato di gambe e braccia, è senza dubbio l'aumento di fatica reale necessario per completare gli esercizi. La sessione di ciclismo off road ci porta a piegare gambe e schiena per aumentare l'aerodinamicità e per poi farci saltare ripetuturamente e non è più possibile agitare semplicemente il Wii Mote per aria per oltrepassare un ostacolo.
Un vero e proprio personal trainer
Il nuovo Active, ve lo possiamo assicurare, costringe a muovere le gambe e introduce allenamenti specifici per rinforzare la parte bassa del corpo che fanno letteralmente bruciare i muscoli e conseguentemente grassi. Non a caso uno degli allenamenti è il tipico e faticosissimo passetto ripetuto, a gambe larghe, che si usa nel football sia per riscaldarsi rapidamente sia per rinforzare le gambe. Certo, i due sensori potrebbero far pensare anche a possibili applicazioni nel campo del gameplay, soprattutto quando, misurandoci con il basket, ci muoviamo e tiriamo a canestro in modo più credibile di quanto sia accaduto fino ad oggi usando il Wii Mote.
Ma Active 2.0 è sviluppato per essere un personal trainer, è pubblicizzato come un personal trainer ed è mirato quasi esclusivamente all'aumento di efficienza degli esercizi. Insomma si tratta di una palestra casalinga e non vuole fingersi nulla di differente. Un chiaro esempio è la possibilità, pubblicizzata a gran voce con la formula "hands free", di usare pesi reali con il solo scopo di rilevare il carico di lavoro, senza quasi interferenze da parte dei sensori. Insomma, 70 esercizi travestiti da altrettanti minigiochi e accessibilità sono i concetti chiave di Active 2.0. Il titolo EA Vancouver non è interessato alle funzioni di equilibrio e peso della pedana Wii Fit e le aggira mirando a esercizi di potenza. Il Wii Mote viene messo da parte e la possibilità di usare due controller si trasforma in due sensori nudi e crudi che sono esclusivamente funzionali al fitness e non rischiano di incorrere nelle ire di Nintendo. Il tutto senza nemmeno preoccuparsi di rinnovi estetici di sorta con un'evidente confidenza nel successo della propria formula. Il titolo attualmente conserva infatti il vecchio look piuttosto povero e semi realistico di personaggi e animazioni, senza abbandonarsi a futili omini troppo deformati o troppo simpatici che potrebbero distrarci dall'attività fisica.
CERTEZZE
- Un personal trainer completo
- Utilità della condivisione delle prestazioni online
DUBBI
- Effettiva varietà negli esercizi
- Comparto grafico troppo neutro e povero