Cosa ci può essere al mondo di più nerd, che una competizione organizzata per eleggere la miglior intelligenza artificiale sviluppata per giocare a StarCraft? Ma ovviamente passare una mezz'ora abbondante del proprio tempo a leggere il lunghissimo - e ben scritto - racconto di quell'epopea: uno dei ragazzi dietro al progetto Berkeley Overmind ha infatti pubblicato su ArsTechnica un sunto della sua esperienza con lo strategico Blizzard, di come lui e i suoi colleghi siano riusciti a mettere a frutto le conoscenze in termini di IA per perfezionare un avversario computerizzato non invincibile ma ben superiore e ben diverso da quelli solitamente affrontabili. Problemi come l'attacco e la difesa, la scelta delle giuste unità e l'ottimizzazione delle fasi di scouting vengono trattati nello scritto, che risulta anche interessante per comprendere quali sfide gli sviluppatori debbano affrontare per realizzare le spesso maltrattate routine che governano interi mondi di gioco.
E tocca rimanere nei reami Blizzard anche per la seconda notizia, relativa al chiaccheratissimo mod World of StarCraft. Per chi si fosse perso la querelle che impazza su internet da qualche giorno, un giocatore di StarCraft II, tale Ryan, ha rilasciato in rete un video del frutto di mesi di lavoro con il GalaxyEditor, una total convertion che riporta alla mente dal punto di vista delle meccaniche e dell'interfaccia World of Warcraft. Per quanto il filmato sia la dimostrazione dell'esistenza di qualcosa di lontanissimo da un MMORPG propriamente detto, subito si è scatenata la corsa all'esaltazione di un'iniziativa che in effetti sguazza tra gli umori di una popolazione videoludica che da anni va rumoreggiando l'esistenza di un simile progetto. I risultati di questo fulmine a ciel sereno sono stati misti, tra il molto prevedibile e il totalmente inatteso. Activision-Blizzard ha chiesto di togliere da YouTube il video - come al solito vanno e vengono, il nostro link funziona al momento della pubblicazione - e il destino di un'iniziativa che infrange almeno un paio di copyright è da ritenersi incerto. Però RiotGames, lo sviluppatore di League of Legends, sembra intenzionato a offrire un posto di lavoro a Ryan, permettendo così a un potenziale talento di esprimersi comunque ad alti livelli.
Tra l'altro pare che una scrivania si sia da poco liberata...
La news più squisitamente positiva della settimana, invece, viene da Bethesda che ha confermato quanto tutti attendavamo di sapere: The Elder Scrolls: Skyrim verrà corredato da una serie di strumenti atti a supportare la creazione di contenuti realizzati dagli utenti, rintuzzando così il tradizionale attaccamento dei modder verso l'etichetta nord americana. Per chi si chiedesse quanto buoni possano essere i mod creati sulle fondamenta dei titoli Bethesda, consigliamo di andare a provare Nehrim, per Oblivion: un gioco nuovo, gratis. Oppure di seguire lo sviluppo di Project Nevada, per Fallout: New Vegas di Obsidian, che addirittura è stato annoverato tra i most wanted sul blog ufficiale del produttore, Bethblog. Se stanchi di leggere voleste invece passare all'azione, non possiamo che consigliare Fotonica, ovvero come sarebbe potuto essere Mirror's Edge se fatto dai Q Entertainment di Mizuguchi, e Z-Type, shoot'em up sulla falsa riga di The Typing of the Dead di SEGA.
Aggiornamento: Blizzard ha rilasciato un comunicato relativo a World of Starcraft, specificando come non vi sia l'intenzione di interrompere lo sviluppo del progetto ma solo di vagliare la questione relativa al nome. Ha inoltre invitato il suo realizzatore negli studi di Irvine per conoscere il team. Seguiremo gli sviluppi della vicenda.
di Umberto Moioli
Minestuff
Dalle lande desolate di Minecraft sono due le notizie di grande rilievo che ci sentiamo in dovere di segnalare questa settimana. Primo, pare che Markus Personn, creatore del gioco, abbia chiesto aiuto allo sviluppatore dell'MMORPG ultra indipendente Love, Eskil Steenberg, per migliorare la grafica del free roaming attualmente arrivato al milione di copie vendute: non sappiamo dove porterà la collaborazione ma entrambi sembrano sapere come realizzare scorci affascinanti pur senza richiedere decine di GB di memoria. Dovreste invece raggiungere questo indirizzo qualora foste curiosi di sapere cos'ha da dire l'uomo che ha ispirato Markus Personn, realizzando due anni prima della sua hit un gioco visivamente molto simile - seppur sotteso a meccaniche parecchio diverse - ma tragicamente naufragato dopo che il codice sorgente è stato estratto da una versione preliminare dello stesso, e quindi reso pubblico.
The Journey Down - Chapter One: Over the Edge
The Journey Down: Over the Edge non è un'avventura grafica come ce ne sono tante. Proviamo allora ad avvicinarla con calma. Sappiamo intanto che Over the Edge è solo il primo dei quattro episodi che comporranno il gioco completo. Non solo: dopo pochi minuti possiamo concludere che si tratta di un'avventura grafica punta e clicca con un'interfaccia semplicissima, senza né verbi né icone; con un solo pulsante si compiono tutte le azioni, e l'inventario è sempre in bella vista sullo schermo. Eppure SkyGoblin ci dimostrerà una volta di più quanta profondità si possa nascondere dietro poche, semplici premesse. Sarebbe bastata la sottile logica dei puzzle per dissipare ogni dubbio di superficialità, ma c'è dell'altro. Ci sono infatti i personaggi, splendidamente inusuali per un videogioco. Si direbbe che si tratti di giamaicani, a giudicare dalla parlata e dal fatto che la città in cui vivono si chiami Kingsport, richiamo neppure troppo velato al nome della capitale giamaicana. A parte questo però, la metropoli che fa da sfondo alle vicende di Bwana, il protagonista del gioco, appare piuttosto come un moderno groviglio di cemento che strizza l'occhio all'architettura futurista di Rapture, evocandone anche la sinistra deriva autoritaria. Sebbene qui l'artefice di tutti i mali sia una potente società di fornitura elettrica che, oltre a inviare salate bollette ai suoi utenti, proibisce loro l'accesso a un'area nota come The Edge.
A Bwana e al suo amico Kito non importa un fico secco di tutto questo, fanno già abbastanza fatica a sbarcare il lunario senza farsi venire strani grilli per la testa, ma l'arrivo nella loro vita di una donna tanto misteriosa quanto danarosa, sconvolgerà l'ordine delle carte sul tavolo. Tutti i personaggi menzionati sono disegnati e animati con una cura sorprendente per un'avventura indie. Ma sono soprattutto i dialoghi e la storia a tenere incollati allo schermo. Una scrittura brillante rende ogni dialogo un'occasione per conoscere meglio i protagonisti e, considerando che per finire il gioco è necessario prestare attenzione a ogni dettaglio, è solo un bene che le parole non siano piatte come la linea dell'encefalogramma di Meat Boy. Ancora più delizioso dell'aspetto visivo sono però le musiche. Qualcuno tra voi potrebbe avere già sollevato il dubbio che sia dura sopportare al giorno d'oggi un'avventura grafica senza voci. E certamente non sono stati scritturati attori di sorta per The Journey Down: Over the Edge. Ecco però che al parlato si sostituisce la musica. Ma non una semplice colonna sonora statica. Qui le melodie sfumano da un genere all'altro mentre entriamo e usciamo da una conversazione, o quando ci avviciniamo a un oggetto in particolare. Questa evoluzione dinamica di ritmi che provengono da ogni parte del mondo diventa quindi l'articolazione sonora delle parole e dei pensieri dei protagonisti. Un risultato straordinario; qualcosa che molto difficilmente potremmo aspettarci perfino dalle produzioni che alle spalle vantano investimenti milionari. E pensare che dietro c'è "solo" un musicista, Simon De Souza, che accompagna con passione la storia scritta e illustrata da Theodor Waern. A noi non resta altro da dire, ma The Journey Down: Over the Edge deve ancora iniziare il suo racconto. Perciò installatelo, lanciatelo, e lasciate che vi racconti la sua storia.
di Andrea Rubbini
Titolo: The Journey Down - Chapter One: Over the Edge
Sviluppatore: SkyGoblin
Distribuzione: Freeware
Sito di riferimento: Link al gioco
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: Nulla di rilevante da segnalare.
PC 3D senza occhiali
Alcuni giorni fa Fujitsu ha svelato al mondo il primo PC 3D che non ha bisogno di occhiali. Si tratta di un desktop dotato ovviamente di schermo 3D attivo che uscirà il 25 febbraio in Giappone. Probabilmente però, anche in questo caso, la tecnologia andrà incontro ai limiti della visione 3D priva di lenti. Questo tipo di effetto tridimensionale richiede infatti una posizione precisa di fronte allo schermo e non sembra in grado di proporre la medesima qualità del 3D standard. Ma per fortuna abbiamo scovato un video che propone una nuova strada per godere delle immagini tridimensionali con un'ottima qualità visiva. E dopo aver visto la trilogia del Signore degli Anelli diventerete senza dubbio dei campioni mondiali di occhiolino!
L'occhio indagatore
Accogliamo con stupore un oggetto che ci porta diritti nella fantascienza cinematografica. Stiamo parlando di una tecnologia di riconoscimento facciale che, come riporta Yahoo! News, è nata a Taiwan nella sede dell'istituto DigiTech.
Una tecnologia sorprendente che è in grado di riconoscere età, sesso e peculiarità di chiunque si manifesti di fronte all'obiettivo dell'occhio indagatore. Ma il lato fantascientifico in questo caso non sta nella tecnologia in se, che ormai essendo stata realizzata è diventata scienza, bensì nell'utilizzo che ne ha fatto l'istituto taiwanese. Il sistema di riconoscimento è stato infatti integrato, in pieno stile fantascientifico, in una serie di distributori automatici parlanti destinati alle esigenze più disparate. Esigenze che saranno sottolineate dalla voce delle macchinette, le quali consiglieranno ai passanti prodotti anti calvizie, prodotti di bellezza e bevande salutari. Il tutto, ovviamente, in base ai difetti che riscontreranno in chiunque abbia la malsana idea di farsi giudicare da un distributore automatico.
Imitazione contro innovazione - la questione cinese
Dalle pagine di TheHuffingtonPost Bianca Bosker ci propone un'analisi del mercato cinese. A quanto pare la qualità dei prodotti è in crescita, almeno in alcuni casi, ma la tendenza a imitare resta radicata nel mercato della grande nazione orientale. La questione risulta particolarmente evidente nel caso di tablet e telefonini clonati, ma è corroborata anche dalla quasi totale assenza di riconoscimenti nei confronti della tecnologia cinese. Si sono espressi in merito alla questione anche alcuni degli espositori cinesi presenti al CES che hanno parlato della necessità di un governo che protegga gli sviluppatori e le loro proprietà intellettuali. Senza questo passo infatti risulterà sempre più conveniente imitare gli altri, piuttosto che investire denaro per poi vedersi imitati dall'ultimo arrivato. Ma gli stessi espositori si sono mostrati ottimisti ventilando un cambio di rotta entro breve. E lo stesso governo cinese ha intenzione di portare il numero di brevetti registrati in Cina dai 280.000 del 2009 ai 2 milioni nel 2015. Un numero spaventoso che speriamo non sia composto esclusivamente da cloni o da brevetti sgraffignati all'estero.
Il PC del tempo che fu
Un tempo i PC erano incredibili. Non consumavano un singolo watt e non si surriscaldavano mai. E come mostra questa galleria la grafica era ottima.
Possiamo infatti osservare riflessi realistici, texture del legno fantastiche e nero assoluto. Purtroppo la velocità di calcolo non era un granchè ma anche i ritmi e le necessità erano decisamente inferiori a quelle di oggi.
Stiamo parlando del museo del PC che, con un salto a metà tra l'iperbole matematica e il fervore geek, parte dall'abaco per arrivare fino ad oggi.
L'abaco infatti permetteva di "tenere di conto", come avrebbe detto la nonna, ed è in effetti il primo calcolatore della storia. Risulta quindi possibile considerarlo il padre del moderno PC, anche se secondo questo ragionamento l'intera matematica potrebbe essere considerata la figlia di una mano del primo essere pensante. E uno e due e tre e quattro....
Una vera piattaforma di gioco per Linux?
Lutris è sicuramente differente dalle altre piattaforme dedicate a Linux grazie all'incredibile supporto di sistemi ed emulatori. Ma il progetto, che è ancora agli albori, ha obiettivi decisamente più elevati della mera compatibilità con altri sistemi. Gli sviluppatori vogliono infatti arrivare a una piattaforma che consenta di recensire i giochi, invitare gli amici e giocare online rapidamente. Insomma, Steam per Linux. Attraverso questo link a Ubuntu Vibes è possibile consultare la lunga lista dei sistemi supportati. Ovviamente rimangono diversi dubbi in merito a stabilità, ottimizzazione e consumo di risorse hardware, ma l'iniziativa è senza dubbio notevole.
Scentscape - annusare i videogiochi
La realtà aumentata non è rappresentata solo dal tatto o dalla possibilità di integrare realtà quotidiana e applicazioni digitali.
L'olfatto è un senso in grado di magnificare la percezione di un ambiente e spesso ha un impatto maggiore di qualsiasi altro quando viene abbinato con la vista. Il profumo di un campo fiorito, l'odore di bruciato in un incendio e l'aroma di un prosciutto sono dettagli che possono incrementare in modo incredibile il realismo di un contesto virtuale. Non a caso nel mercato è già presente un elettrodomestico capace di produrre odori da usare con i film. E finalmente Kotaku ci avvisa che è disponibile la versione per i videogiochi. La macchina videoludica degli odori si chiama ScentScape ed è un piccolo aggeggio dotato di collegamento USB che può mescolare 20 liquidi aromatici per produrre una vasta gamma di odori. E per ovviare alla mancanza di programmazione olfattiva dei videogiochi attuali, ScentScape arriva al cliente dotato di un editor che consente di programmare autonomamente le fragranze. Il consiglio di oggi, sempre che compriate questa cosa, è quello di non lasciarle il ScientScape nelle mani dell'esagitato geek che avete per amico, figlio, padre o cugino. La macchina degli odori potrebbe trasformarsi in men che non si dica nella macchina degli orrori.
Notizie dal mondo
I "Dick Tracy wristwatch" sono schermi flessibili incapaci di mostrare un filmato ma sono indossabili e sono comodi da portare in battaglia. Li ha forniti HP all'esercito americano che potrà così contare su display flessibili e indistruttibili per equipaggiare i soldati e mostrare loro ordini e obiettivi. Gli schermi, che come suggerisce il nome sono ispirati all'orologio di Dick Tracy, si basano sulla tecnologia e-ink e sono abbinati a un piccolo pannello solare. Ovviamente, dal punto di vista qualitativo, non si tratta di nulla di paragonabile agli OLED flessibili. Ma questo tipo di applicazioni mostra senza dubbio il futuro dell'informatica portatile. Con l'ovvia speranza che a noi non siano utili in guerra.
Cresce la discussa tassa sull'equo compenso, introdotta con il decreto Bondi, che obbliga a pagare la SIAE ogni qualvolta si acquista un dispositivo capace di registrare dati. I costi salgono a 12,88 euro oltre i 30 GB e a 32,20 euro una volta superati i 500 GB. Ovviamente ogni ulteriore scatto nella capienza, che è di 200 GB per i dischi fissi e di 10 GB per lettori MP3, comporterà un aumento della tassa di 2.76 euro.
Nessun aumento invece per le chiavette USB e gli hard disk esterni, il che conferma in buona parte la già evidente illogicità di questa tassa che l'anno scorso è stata definita "illegittima" dalla stessa Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
In teoria avremmo voluto attendere l'inizio del mese prossimo per iniziare ad adottare i processori Sandy Bridge nelle configurazioni da noi proposte, così da non creare incoerenze tra le fasce.
In pratica la crescente disponibilità di questi e l'uscita repentina di scena delle offerte precedenti, nello specifico il Core i5 760, ci metterebbero nella condizione di dare suggerimenti antieconomici e antiprestazionali. Preferiamo quindi adottare già da oggi la nuova architettura Intel. Nello specifico nel modello Core i5 2300 accompagnato da una scheda madre Gigabyte H67 - quindi niente overclock, nel caso bisogna rivolgersi al più costoso chipset P67 ma d'altra parte anche la CPU è bloccata, quindi la scelta è coerente. Apprendiamo con gioia delle diminuzioni nei costi delle memorie mentre per la scheda video lasciamo la doppia scelta, non essendoci differenze sostanziali in termini di benchmark e prezzi tra le due proposte.
Componente
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Caratteristiche
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Prezzo
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Processore
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160€
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Scheda Madre
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85€
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Scheda Video
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160€
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Ram
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60€
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Alimentatore
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80€
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Hard Disk
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51€
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Lettore-Masterizzatore Ottico
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27€
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Case
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40€
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Prezzo Computer Entry Level
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663 Euro
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di Umberto Moioli
City of Heroes
Cosa ci aspetta nei prossimi mei nella Città degli Eroi più famosa dell'universo virtuale? Gli sviluppatori avevano anticipato un 2011 ricco di novità, e la prima sta per arrivare con una patch che espanderà ulteriormente l'Issue più recente, il 19. Lo Strike Pack, così si chiama, sarà rilasciato a Febbraio, e permetterà ai giocatori di migliorare le loro abilità Incarnate.
Dal rilascio dello Strike Pack, ogni settimana sarà disponibile una Task Force cooperativa o una combinazione di Strike Force e Task Force, la cui risoluzione farà guadagnare al giocatore un particolare oggetto al primo completamento settimanale. Quest'oggetto sarà necessario per sbloccare i livelli avanzati del famigerato Alpha Slot, fondamentalmente aumentando le statistiche del personaggio come se avesse superato il level cap. In alternativa, i giocatori potranno mettere le mani su un particolare tipo di currency con la quale, presumibilmente, sarà possibile acquistare nuovi oggetti. Il sistema Incarnate sembra insomma il perno attorno al quale gireranno tutte le proposte del nuovo anno in City of Heroes.
Final Fantasy XIV
I fan della più recente, e criticata, Fantasia Finale online sono rimasti scottati dal fatto che durante l'ultima conferenza di Square Enix per i progetti del 2011 non si sia fatto cenno al quattordicesimo episodio e alle fantomatiche novità che il nuovo team di sviluppo, capitanato da Naoki Yoshida, ha promesso già da Dicembre, al tanto chiacchierato cambio di timone: oltre a una lettera indirizzata ai giocatori e a una sorta di sondaggio, le acque sono state piuttosto calme.
A ravvivare un po' gli animi ci ha pensato dunque una recente intervista rilasciata alla rivista giapponese Famitsu, che getta un po' di luce sul futuro di Eorzea: al momento la principale priorità dei devs resta il miglioramento dell'interfaccia, seguita da una serie di cambiamenti al sistema di combattimento. Secondo Yoshida al momento il mondo di gioco sembra troppo pacifico, e su questa strana affermazione qualcuno già ipotizza un possibile sistema PvP. Yoshida ha anche ammesso che talvolta tentare strade innovative non è necessariamente la scelta migliore per un gioco, come ha dimostrato il fallimento del Market Ward, al quale potrebbe essere affiancata, prima o poi, una più tradizionale casa d'aste. Per i giocatori di Final Fantasy XIV ci sono insomma un po' di elementi su cui fantasticare, nell'attesa della rivoluzione promessa da Yoshida e, magari, della versione PlayStation 3.
Age of Conan
Settimana di patch per l'MMO basato sulle gesta del barbaro più famoso della letteratura fantasy. L'aggiornamento 2.1.2 di Age of Conan ha colpito i server e per i giocatori ha soffiato un leggero vento di cambiamento, sopratutto per i Guardian: la classe ha subito qualche deciso ritocco, che l'utenza a quanto pare ha decisamente gradito.
Gli sviluppatori ne hanno approfittato per rispolverare l'annosa questione delle abilità di "crowd control" immuni all'interruzione generalmente provocata dai danni: a quanto pare si trattava di un bug che è stato finalmente corretto. Benché non particolarmente corpose, le patch notes di questo nuovo update meritano sicuramente una lettura da parte di tutti i giocatori dell'MMORPG di Funcom.
Star Wars: The Old Republic
Gli ultimi aggiornamenti del HoloNet sono stati principalmente basati sul lore alle spalle del frammento di expanded universe su quale si basa questo nuovo capitolo online della saga di Star Wars: dopo averci raccontato le storie di alcuni personaggi di primo piano, BioWare è tornata a discutere di qualche dettaglio inerente il gameplay vero e proprio.
In un recente post sul forum ufficiale, il Lead Combat Designer del gioco, Georg Zoeller, ha chiarito alcuni dubbi riguardanti il meccanismo delle Advanced Class, e più precisamente del famigerato respec. Per chi non lo sapesse, in alcuni giochi in cui è possibile specializzare la professione del proprio alter-ego per respec si intende la possibilità di "resettare" lo status quo per intraprendere una nuova specializzazione o modificare la propria. Zoeller è stato molto chiaro: sarà possibile effettuare un respec anche in The Old Republic. Tuttavia, la questione potrebbe non essere semplice come appare e il complesso impianto narrativo imbastito da BioWare è un potenziale problema. Secondo Zoeller, infatti, la meccanica del respec non è stata ancora finalizzata; poiché ogni professione ha la sua storia, sarebbe impossibile passare da Jedi Consular a Jedi Knight, mentre invece è perfettamente possibile effettuare il respec di un Jedi Sage per cambiarlo in un Jedi Shadow. E' una lettura interessante e vien da chiedersi: tutta quest'attenzione per la storia non sarà mica controproducente nei confronti del gameplay?
di Christian La Via Colli
Assassin's Creed 2 Deluxe Edition
Con l'imminente arrivo sul mercato PC di Assassin's Creed: Brotherhood, perché non togliersi la soddisfazione di giocare finalmente ad Assassin's Creed 2, penalizzato all'epoca della pubblicazione dall'immensa polemica nata sulla scia del nuovo e fallimentare sistema di protezione di Ubisoft? Ormai si trova a un tozzo di pane ed è acquistabile in versione economica sia nei negozi che negli store virtuali come Steam, o Impulse. Oltretutto è stata anche rimossa la famigerata protezione, quindi non avete più scuse.
Assassin's Creed 2 narra le vicende di Ezio Auditore, figlio di una nobile famiglia fiorentina che cade in disgrazia a causa di una congiura di palazzo. Siamo in pieno Rinascimento e il nostro Ezio vuole ripulire il nome di suo padre e vendicarsi degli assassini della sua famiglia. Nel farlo, scoprirà di essere parte di un ingranaggio più grande che coinvolge le sorti del mondo. Ovviamente il punto di partenza è, come nel primo episodio, la realtà. Il giocatore vive le vicende di Ezio tramite l'Animus a cui è collegato Desmond, già protagonista del primo episodio, della cui storia apprenderà nuovi dettagli.
Assassin's Creed 2, con la scusa di farvi salvare il mondo, permette di farsi un giro per alcune delle città più belle d'Italia (Firenze, Forlì, Monteriggioni, Venezia), ricostruite in modo maniacale e mai così vive (neanche nella realtà, probabilmente). Rispetto al primo episodio, la Ubisoft ha apportato tutta una serie di correzioni che ne hanno resa più varia la struttura, in modo da superare i difetti denunciati dagli utenti. Ezio può svolgere diverse attività, oltre ad ammazzare la gente, e avrà a disposizione un vero e proprio palazzo da riempire con i frutti dei suoi sforzi. Insomma, vale la pena consigliare questo gioco, soprattutto a quelli che lo hanno perso, perché è un'esperienza ricca e articolata, che non mancherà di appassionare. E poi c'è Leonardo.
Come ultima nota, vi segnaliamo che la versione PC è quella deluxe, che comprende già tutti i DLC rilasciati per le versioni console.
Titolo: Assassin's Creed 2 Deluxe Edition
Linea: Ubisoft
Prezzo: 29,99€
Storico: nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 9,2