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La seconda vita di Ezio

Dopo mesi d'attesa, Assassin's Creed 2 sbarca finalmente su PC!

RECENSIONE di Antonio Fucito e Francesco Giannotta   —   04/03/2010


Versione testata: PC

Assassin's Creed 2 in versione PC si presenta sostanzialmente identico alle controparti console. Per questo riproponiamo la medesima recensione aggiungendo in coda un paragrafo dedicato agli aspetti tecnici, ai controlli e al sistema di protezione.

Chi ha scritto questa recensione è uno tra quelli che, oramai due anni or sono, ha percepito sentimenti davvero contrastanti dinnanzi al primo Assassin's Creed. Ammaliato per l'ambientazione, per il periodo storico e per un gameplay puro parecchio dinamico, soffocato da una progressione di gioco ripetitiva, da sgroppate a cavallo poco funzionali e da continue minacce che ancora oggi rimbombano nella mente, come la famosa "Ladro! Ti taglierò le mani!".
Il tema di fondo di Assassin's Creed II rimane sempre lo stesso, ovvero la lotta secolare tra Templari e Assassini alla ricerca di manufatti in grado di modificare l'ago della bilancia del potere, cambia invece il periodo storico.

La seconda vita di Ezio

Questa volta infatti Desmond Miles fa visita al covo attuale degli Assassini e riesce a scappare da quello dei Templari, facendo conoscenza dell'Animus 2.0 e delle vicende di Ezio Auditore, nobile in un Italia rinascimentale di fine 1400 che scopre di avere discendenze assassine e si trova giocoforza coinvolto nel ripercorrerne le gesta. In questo secondo capitolo il ruolo di Desmond comincia ad essere inoltre maggiormente delineato, visto che tra le altre cose si parla delle sua capacità di acquisire per osmosi le abilità dei propri antenati, con tutte le conseguenze del caso.

Tu sei un Auditore!

La struttura di gioco è nelle sue basi sostanzialmente la stessa del primo capitolo, Assassin's Creed II è un'avventura in terza persona che mette a disposizione una mappa di gioco ampia e da subito esplorabile per gran parte, una storia principale da seguire e tante diverse tipologie di missioni secondarie e facoltative. Ancora una volta tramite i ricordi di Desmond è possibile rivivere sequenze temporali che vedono coinvolto Ezio Auditore, "strategia" che viene utilizzata per passare da un periodo all'altro o per saltare inutili tempi morti, tanto è vero che lo scopo è quello di sincronizzarsi (leggasi completare la sequenza apposita) con tutto quello che è accaduto a fine 1400, e scoprire cosa può tornare utile ai giorni attuali.
Cambia l'ambientazione, cambiano gli attori, ma soprattutto cambia il modo in cui la progressione di gioco viene proposta al giocatore, dove Ubisoft è riuscita per gran parte a limare quei difetti, ripetitività e schematicità, che rappresentavano appunto le maggiori criticità del primo Assassin's Creed.
Non saremo più costretti a dover scovare il primo punto d'osservazione, fare tre missioni predefinite e poi infine sbloccare il proseguo dell'avventura, oppure ad affrontare missioni sempre uguali e ripetitive perfino nei dialoghi. Sono finiti quei tempi bui, in Italia si è molto più flessibili e questo si riflette sulla storia principale, finalmente sempre disponibile, e nelle missioni secondarie, che seppur talvolta soffrono di situazioni già viste e riviste, sono ridotte in numero per tipologia e sfruttano meglio le possibilità offerte dall'ambientazione e da una mappa di gioco così vasta. Particolare menzione va fatta per quelle denominate "Tomba dell'Assassino", che permettono di esplorare dall'interno alcuni degli edifici più belli e famosi delle città presenti nel gioco, proponendo delle sezioni platform lunghe, complesse e interessanti. Le altre si alternano in classiche corse contro il tempo, pestaggio e consegna di alcune lettere, ma il loro bilanciamento è altresì perfetto e, sembrerà una sciocchezza, l'averle ridotte in numero ne ha migliorato tantissimo la loro fruibilità.

La seconda vita di Ezio

Aldilà del fatto che Ubisoft abbia scelto il nostro paese come sfondo a questo secondo capitolo, è innegabile che la narrazione abbia subito un passo in avanti in quanto a colpi di scena e profondità, così come varietà di situazioni proposte. Le vicende dei Medici, dei Barbarigo, dei Borgia e degli stessi Auditore sono quantomai interessanti per il pubblico italiano ma crediamo anche in generale, e sono supportate da una realizzazione tecnica di primissimo ordine. Ezio è un giovane rampante, scattante come Altair e amante delle donne, è mosso da sentimenti di vendetta e man mano riuscirà a capire, almeno in parte, cosa sta accadendo attorno a lui. Nelle stradine di Firenze, nei canali di Venezia, dinnanzi ai mastodontici monumenti di alcune delle città italiane più straordinarie si respira una realizzazione trabordante di dettaglio, con ottima profondità visiva, texture convincenti, illuminazione che rende il tutto più vivo e dona un impatto a tratti eccezionale. Vedere Piazza San Marco o Santa Maria del Fiore oppure ancora uno dei canali nei sestieri di Venezia a mezzogiorno, dove tutti i palazzi e il sole riflettono sull'acqua, è davvero un piacere per gli occhi, tanto da far sembrare Gerusalemme e Acri di Altair come città solamente ordinarie.
Si è parlato di scene visivamente forti all'interno del gioco, ma in realtà sono ben mascherate e nulla di scandaloso, compreso il doppiaggio che nella versione Italiana ne ha attutito i toni (soprattutto nella oramai famosa scena di sesso presente dopo pochi minuti di gioco) e che in linea di massima fa bene il suo dovere senza inflessioni dialettali, salvo ripetizioni per i personaggi di secondo (terzo?) piano. Le nuove frasi da memorizzare nell'immaginario collettivo sono "Ma cosa ha per muoversi così, le emorroidi?" oppure "Perlomeno deve aver bevuto del buon vino" in occasione delle sgroppate di Ezio per i tetti, mentre la colonna sonora è invece di buona fattura e si sposa alla perfezione con quello che viene proposto a schermo, è invasiva al punto giusto e si fregia di alcuni momenti davvero ottimi per realizzazione.

Deve proprio aver bevuto del buon vino

Una struttura del genere però necessita di tutto il possibile per essere resa accattivante, e quindi Ezio Auditore dispone di tutta una serie di vantaggi rispetto al suo illustre antenato, rappresentati innanzitutto da una bella e comoda villa a Monteriggioni, che funge anche da centro per tutti gli oggetti collezionabili (e sono tanti) presenti all'interno delle mappe, ognuno dei quali permette di sbloccare nuovi ricordi, risorse e così via. E'possibile restaurarla e abbellirla, e percepire quindi una rendita costante che è vitale per disporre sempre dei soldi necessari per gli acquisti all'interno del gioco. La sua introduzione porta quindi senza ombra di dubbio ad avere più voglia nel dedicarsi anche a tutto ciò che esula dalla storia principale, e approfondire le vicende degli Auditore e di tutto quello che li circonda. E ancora, novità assoluta sono i vari negozi sparsi per le città di gioco, che spaziano dai mercanti d'arte dove acquistare dipinti e mappe del tesoro fino ad arrivare ai sarti per il vestiario di Ezio, medici ed infine fabbri, quelli più utili alla causa in quanto vendono armi e gadget di vario genere. Esiste poi un livello famigerato per il protagonista principale, che determina come le guardie si rendono conto della presenza dell'assassino, che di contro ha la possibilità di assoldare ladri, mercenari o cortigiane per distogliere l'attenzione delle stesse e passare quindi indisturbati.
La possibilità di sfoderare spade, scimitarre, martelli ma anche lame fino agli spettacolari doppi pugnali permette di aggiungere tanta dinamicità ai combattimenti, altra grossa criticità del precedente capitolo. Tenendo presente che ogni arma si differenzia per potenza, velocità e capacità di deviare i colpi, è caldamente consigliato utilizzarne di diverse in base al tipo di nemico e alla sua dotazione in termini di equipaggiamento. Abbiamo inoltre una schivata migliorata e la possibilità di sottrarre l'arma all'avversario per poi finirlo. I meriti però finiscono qui, perché purtroppo tanta dinamicità non è supportata da un livello di sfida alto, e anzi è piuttosto facile avere la meglio negli scontri, anche contro nemici multipli. In tal senso la situazione è leggermente migliorata, ma al massimo si viene attaccati da un altro nemico quando si è impegnati con il precedente, e basta premere rapidamente i tasti per evitare quasi sempre di essere colpito, mentre gli altri stanno a guardare diligentemente e ad aspettare il proprio turno.

La seconda vita di Ezio

Pur essendo completamente gestibile mediante l'analogico destro o il mouse, la telecamera talvolta fa qualche bizza, soprattutto nelle situazioni più concitate come fughe, inseguimenti e grosse sezioni platform, dove il movimento di Ezio è contestuale alla telecamera stessa, e quindi talvolta fallisce in tal senso. Un'altra critica che ci sentiamo di fare alla produzione Ubisoft e che in parte si riallaccia al comportamento dei nemici durante i combattimenti, è rivolta all'intelligenza artificiale che caratterizza gli stessi anche nelle altre fasi di gioco. Seppur migliorata e non così determinante per la tipologia del titolo, è talvolta calibrata male ed è possibile "fregarla" senza alcun problema magari attivando la sequenza successiva o parlando con qualcuno. Oppure ancora, in luoghi chiaramente inaccessibili per i cittadini, le guardie si comportano alla stessa maniera, ovvero in base al livello famigerato di Ezio seppur, chiaramente, in quel luogo una persona estranea non è ammessa: si avvicineranno, cercheranno di capire chi siamo, per poi dare l'allarme, una cosa molto lontana dal credibile.
Archiviate le critiche, ci preme sottolineare come nel suo insieme Assassin's Creed II rappresenti per larghi tratti quello che sarebbe dovuto essere anche il primo capitolo. Un'avventura varia, accattivante, affascinante per storia e ambientazioni, con tante cose da fare e con un gameplay dinamico seppur con le immancabili ripetizioni. Nella nostra prova abbiamo concluso le vicende degli Auditore in circa 22 ore, affrontando praticamente tutte le missioni secondarie e gli oggetti collezionabili. Realisticamente ne sono necessarie almeno 16-18 per portare a termine il gioco seguendo unicamente la storia principale e qualche extra, con punte superiori come nel nostro caso. La parte finale è poi un misto tra blasfemo e surreale, molto interessante è ben congegnata, salvo un paio di modifiche fatte chiaramente in corsa per evitare la solita isteria di massa che sarebbe potuta derivare dall'argomento trattato. Mette le basi per il terzo capitolo e siamo sicuri che ci saranno molte discussioni sul periodo nel quale sarà ambientato.

Su PC

Tante sono state le polemiche causa la decisione di Ubisoft di posticipare l'uscita di Assassin's Creed II per PC di quattro mesi rispetto alle versioni PS3 e XboX 360, ma ormai Ezio è in arrivo anche sui nostri monitor. Tralasciando le motivazioni date da Ubisoft per questo ritardo, ormai inutili con il gioco già su gli scaffali, andiamo ad analizzare qualcosa di certo più interessante.

Tutti i parametri al massimo
Tutti i parametri al massimo
Tutti i parametri al minimo
Tutti i parametri al minimo

Iniziamo parlando dell'offerta, sicuramente più vantaggiosa di quella per console: la versione PC infatti include già le missioni aggiuntive "La battaglia di Forlì'" e "Il falò delle vanità", DLC invece disponibili su console solo a pagamento.

Tutti i parametri al massimo
Tutti i parametri al massimo
Tutti i parametri al minimo
Tutti i parametri al minimo

Grafica nettamente migliorata per la versione PC grazie alle texture in altissima definizione. Ottimo il lavoro svolto per quanto riguarda nitidezza, dettagli e riflessi. Le differenze rispetto alle versioni console si notano molto anche nei dettagli dei costumi e dei volti dei personaggi. Tutto è più lucente, anche la profondità di campo è molto meno soggetta a sfocatezza. In sostanza tutti i piccoli difetti delle versioni console sono stati ampiamente aggiustati grazie alla maggiore potenza di calcolo che si ha su un PC di fascia medio-alta, soprattutto sparisce il fastidioso pop-up. Qualche "esitazione" e cali di frame rate si hanno solo nelle fasi più movimentate del gioco. Niente di allarmante però: mai sotto i 30 fps a dimostrazione di un'ottimizzazione più che buona. Passiamo quindi ai comandi del gioco. Possiamo scegliere di giocare o con il pad o con il mouse e la tastiera. Chiaramente per questo genere di giochi è più indicato il pad, tuttavia in prova abbiamo preso in considerazione anche l'accoppiata tastiera/mouse con non poche difficoltà vista la totale differenza nel sistema di controllo. La maggior parte dei comandi di azione nel pad è sulla parte destra.

Cosa succede se salta la connessione?
Cosa succede se salta la connessione?

Con il mouse invece, la mano destra viene impegnata nei movimenti direzionali del personaggio e quindi ne sconvolge totalmente la giocabilità. Succo del discorso... per godere a pieno di Assassin's Creed II munitevi di un pad. In prova è stato utilizzato un controller Xbox 360 per Windows.
Il discusso - e discutibile - sistema di protezione adottato chiede di essere costantemente connessi a Internet per poter progredire nell'avventura, con i salvataggi che si sincronizzano costantemente online. Nel caso salti la linea non ci sono però problemi, perché è possibile salvare la posizione in locale e riprendere la partita nel momento stesso in cui si torna online.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.2
Lettori (792)
9.3
Il tuo voto

Assassin's Creed II non è solo uno graditissimo tributo all'Italia, ma anche il risultato di tanti piccoli miglioramenti che Ubisoft ha apportato al titolo originale, con grossa soddisfazione di chi già nel primo episodio vedeva del buono, mitigato però da diverse criticità di troppo. Oltre a far respirare l'aria di città splendide quali Firenze e Venezia, la cui riproduzione lascia a bocca aperta per dettaglio, profondità visiva e illuminazione, il gioco dispone di una struttura chiaramente meglio bilanciata, che riesce a mascherare per gran parte del tempo la ripetitività di fondo ed è supportata da un impianto narrativo affascinante e con diversi colpi di scena. Alcune missioni secondarie sono davvero ottime per realizzazione, l'idea di gestire la propria villa interessante, la longevità ben sopra la media per un titolo del genere. Di spazio per migliorare ce n'è eccome, vedi intelligenza artificiale e combattimenti, ma Assassin's Creed II si è liberato di quel cappio che ne impediva di spiccare il volo, e di diventare un titolo da provare assolutamente. Se poi a preoccuparsi del vostro armamentario c'è addirittura Leonardo da Vinci, cosa volete di più?

PRO

  • Tecnicamente notevole, ottima conversione PC
  • Piacevoli missioni secondarie di stampo platform
  • Storia interessante
  • Longevità sopra la media

CONTRO

  • Intelligenza Artificiale non convincente
  • Combattimenti ancora da migliorare soprattutto in termini di sfida
  • Sistema di protezione (inutilmente) invasivo

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Intel Core 2 Duo Q6600 clock 3.2 Ghz
  • Asus P5K Pro
  • 4 GB Ram Dual Channel DDR2
  • Asus Ati Radeon 4870 - 512 MB
  • Risoluzione provata 1920 x 1200 su Samsung T260HD - 26"
  • Controller Xbox 360 per Windows
  • Audio 5.1 Logitech Z-5500

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: Windows XP (32-64 bits), Windows Vista (32-64 bits) o Windows 7 (32-64 bits)
  • CPU: Intel Core 2 Duo 1.8 GHZ o AMD Athlon X2 64 2.4GHZ
  • RAM: 1.5 GB Windows XP / 2 GB Windows Vista - Windows 7
  • Scheda video: 256 MB DirectX 9.0-compliant card with Shader Model 3.0 o superiore
  • Scheda audio: DirectX 9.0 - compliant sound card
  • DirectX Version: DirectX 9.0
  • Hard disk: 8 GB
  • Periferiche: tastiera, mouse, controller

Requisiti consigliati

  • CPU: Intel Core 2 Duo E6700 2.6 GHz o AMD Athlon 64 X2 6000+ o superiore
  • Scheda video: GeForce 8800 GT o ATI Radeon HD 4700 o superiore
  • Audio: 5.1
  • Periferiche: tastiera, mouse, controller (Xbox 360 controller raccomandato)
  • Scheda video: ATI RADEON X1950, HD 2000/3000/4000/5000 series o NVIDIA GeForce 7/8/9/100/200 series