Insomniac è da sempre stato riconosciuto come uno degli sviluppatori più prolifici per PlayStation 3, in grado di sfornare un titolo ogni anno e di mantenere comunque la qualità delle sue produzioni ben sopra la media, seppur senza raggiungere vette memorabili o di eccellenza.
La saga di Resistance è introdotta all'alba dell'ammiraglia di Sony, e dopo il secondo capitolo vi sono stati pareri piuttosto discordanti sulla direzione intrapresa in termini di design, stile e narrazione...detto fatto, alla PlayStation Experience 2011 in quel di Londra abbiamo avuto modo di provare per la prima volta una (piccola) porzione del sigle player del terzo capitolo in arrivo il prossimo settembre. Innanzitutto c'è da segnalare come il lasso di tempo intercorso tra questo episodio e il precedente è pari a tre anni e non due come avvenuto in passato, sintomo di come l'attenzione riposta dallo sviluppatore americano sia stata differente, vuoi per proporre un prodotto qualitativamente maggiore, vuoi per staccarsi maggiormente dal capitolo più controverso della saga.
Lo stallone italiano
Resistance 3 pare infatti direzionarsi verso un vistoso cambio artistico e di concetto, seppur seguendo il filo narrativo cominciato col titolo originale. Joseph Capelli è quindi il protagonista principale, le vicende cominciano quattro anni dopo l'interessante finale che l'ha visto "interagire" col ben famoso Nathan Hale e tutta l'ambientazione sembra aver assunto toni più cupi e realistici, in contrapposizione con quelli fin troppo sgargianti dell'episodio precedente. La demo che abbiamo provato è ambientata infatti nella cittadina di Haven, Oklhaoma, dove al comando di Capelli bisogna aiutare la resistenza locale dall'ennesimo attacco dei Chimera, la razza più o meno aliena che fa da comprimario narrativo alla saga di Resistance. Come confermato dagli stessi Insomniac, in Resistance 3 la presenza delle forze militari è praticamente inesistente a causa del loro soccombere dai Chimera e quindi gli scontri a fuoco sono legati a tanti focolai che cercano appunto di resistere da una minaccia che ha oramai preso il sopravvento.
All'interno della mappa di gioco quindi ci siamo trovati sempre in compagnia di altri miliziani nel mezzo di una tempesta di sabbia e quindi di un tempo non proprio clemente, mentre abbiamo affrontato ondate di Chimera provenienti da differenti direzioni. L'interfaccia di gioco presenta un mix di cose prese dai due precursori, con la barra di energia che si ricarica mediante i med kit sparsi per l'ambiente, con i tasti R1 e R2 per fuoco primario e secondario dell'arma, X per il salto, L1 per la mira e L2 per le granate. Insomniac poi è stata sempre maestra nel rendere le armi dei propri giochi originali e molto varie nel loro utilizzo, inutile dire che anche in Resistance 3 non cambierà questa politica e nella demo abbiamo avuto modo di ritrovare il fucile di precisione Marksman, il mitra alieno Bullseye e l'ottima Auger, che nella sua configurazione con mira avanzata permette di scorgere e raggiungere i nemici attraverso i muri e qualsiasi superficie. In tal senso non vi è più la limitazione sul numero massimo di armi che è possibile trasportare e, riprendendo quanto fatto col primo capitolo, grazie al tasto triangolo è possibile accedere alla ghiera di selezione di tutte le armi in possesso di Joseph Capelli. Tra i nemici che abbiamo incontrato abbiamo scorto nuovi tipi di Chimera come quelli dotato di una sorta di jetpack piuttosto che altri più robusti fisicamente, la demo si è conclusa con il classico scontro col boss gigante di turno, in questo caso dotato di alcuni punti nevralgici da colpire e da vari stadi di attacco in base al danno subito.
Più vero, più cattivo
Durante la nostra prova abbiamo potuto apprezzare come gli avversari si muovessero costantemente, tra quelli che cambiavano posizione in continuazione ad altri che scalavano le strutture arrampicandosi oppure mediante il jetpack. Lo scontro con il boss si è protratto per diversi minuti secondo la tattica del mordi e fuggi per evitare gli attacchi devastanti in grado di ridurre notevolmente la barra di energia. L'utilizzo delle armi rimane sempre estremamente divertente, vi abbiamo parlato dell'Auger e possiamo continuare col Bullseye, che grazie all'attacco secondario permette di agganciare i nemici e colpirli anche se non sono all'interno della visuale di tiro. Sicuramente nelle prossime settimane verranno annunciate armi inedite mentre abbiamo potuto già notare come ognuna possa aumentare di livello in base all'utilizzo, acquisendo quindi maggiore potenza, capacita di fuoco e così via, secondo il classico schema a livelli. Un'ultima cosa che abbiamo notato è relativa alla fisicità degli spari e combattimenti corpo a corpo, che nei precedenti capitoli era praticamente assente e che in Resistance 3 è finalmente presente, pur essendo acora molto lontana da quella 'estrema' imposta da Killzone 2 ovviamente su console.
Sul versante grafico il lavoro svolto dai ragazzi americani pone l'accento su toni più realistici e per certi versi vicini al primo capitolo. Nella demo provata infatti l'impatto è stato completamente differente e meno "plasticoso", in congiunzione con un comparto grafico che ci è parso migliorato sotto alcuni aspetti chiave. I particellari innanzitutto, che permettono di rendere l'ambiente più vivo grazie alla pioggia, al vento e a tutta una serie di effetti la quale mancanza era uno dei talloni d'Achille dei precedenti episodi. L'impatto complessivo è piacevole quindi, a questo punto dello sviluppo abbiamo però un'immagine ancora piuttosto sporca a causa della presenza di aliasing, e un frame rate tutt'altro che stabile, problemi che ad ogni modo sono tipici di questa fase dello sviluppo e che speriamo vengano risolti per la versione finale. Possiamo definire in conclusione il nostro primo incontro con Resistance 3 piuttosto positivo, il cambio di stile, la maggiore fisicità e la peculiarità delle armi sono tutti aspetti importanti e interessanti, in attesa di capire le novità del multiplayer e se Insomniac Sara riuscita a dare maggiore identità e carisma dal punto di vista della narrativa e del mordente del sigle player.
CERTEZZE
- Più realistico e meno "plasticoso"
- Effetti speciali finalmente presenti
DUBBI
- Insomniac riuscirà a dare maggior carisma al suo prodotto?