Non si può certo dire che la presenza di Nintendo a questa GamesCom sia imponente: al di là della prevedibilissima assenza di Wii U, il colosso di Kyoto non ha voluto presentare novità o demo aggiornate rispetto a quanto mostrato sullo showfloor di Los Angeles. E anche se ci ha fatto un po' male al cuore vedere un capolavoro annunciato quale The Legend of Zelda: Skyward Sword confinato senza troppi fronzoli nell'angolo di uno stand tutt'altro che spettacolare, abbiamo volentieri ripreso il Remote in mano per ricordarci di contare i giorni che mancano al 18 Novembre, data di uscita europea del titolo confermata proprio in questi giorni di fiera. Trattandosi della stessa identica build dell'E3, vi rimandiamo all'hands-on scritto in quell'occasione che potete trovare di seguito.
E3 2011
Nintendo lo ha tacitamente confermato, evitando accuratamente di annunciare alcun tipo di nuova uscita per la propria attuale home console: Wii è alla deriva, e tutte le attenzioni sono concentrate sullo sviluppo della futura Wii U. O, per meglio dire, quasi tutte: Nintendo non ha infatti intenzione di dire addio alla scatoletta bianca senza prima averle lasciato la preziosa eredità di The Legend of Zelda: Skyward Sword, che si riconferma a questo E3 2011 come un episodio estremamente promettente ed ambizioso. Ecco le nostre impressioni dopo aver provato le tre diverse sezioni della demo messa a disposizione sullo showfloor.
Link persistente
Ingiustamente messo in secondo piano durante la conferenza Nintendo, The Legend of Zelda: Skyward Sword faceva perlomeno bella figura di sé all'interno dello stand dedicato, con una serie di postazioni che di fatto costituivano un buon 80% del materiale Wii giocabile all'interno della fiera, ennesima ed amara testimonianza della penuria di uscite di livello che è lecito aspettarsi da qui al 2012. Mettendo da parte simili considerazioni e concentrandosi sulla componente ludica, la nuova avventura di Link ha rinnovato in noi l'entusiasmo provato l'anno scorso in occasione della sua presentazione ufficiale. A chi avesse la memoria corta, ricordiamo quali sono i due principali punti di distacco di questo titolo dai precedenti capitoli della serie. Anzitutto, il gioco sfodera uno stile grafico non assimilabile né alle tinte dark di Twilight Princess né allo scanzonato cel shading di Wind Waker, avvicinandosi piuttosto (e non può che essere un buon segno) alle atmosfere di Ocarina of Time: diamo dunque il bentornato a colori vivaci, ambientazioni fiabesche e ad un Link adulto ma dai tratti un po' più fumettosi, il tutto garantito dalla proverbiale eccellenza qualitativa che Nintendo è capace di riporre nei titoli del franchise. La seconda e più importante innovazione di The Legend of Zelda: Skyward Sword è invece rappresentata dal sistema di controllo, che fa un uso estensivo dei comandi motion sensor, supportando il bistrattato Motion Plus per riprodurre alla perfezione i movimenti dell'utente. La prima parte della demo ci è tornata utile proprio per rinfrescarci la memoria sotto questo aspetto, trattandosi di una sezione esplorativa nella quale si poteva fare uso di una varietà di gadget nonché combattere alcuni nemici.
Gli scontri all'arma bianca si sono rilevati nuovamente molto divertenti ed appaganti, con il Remote a fare le veci della spada con cui menare fendenti in ogni direzione (riprodotti alla perfezione sullo schermo da Link) ed il Nunchuck a gestire l'utilizzo dello scudo, sempre e comunque tramite i movimenti della periferica. Ma è ancora di più l'applicazione di simili meccaniche ad ogni singola sfaccettatura dell'azione di gioco che lascia meravigliati: non solo bisogna simulare i relativi gesti con i controller per tirare con l'arco, lanciare bombe e via discorrendo, ma anche attività banali come la navigazione fra i menu dell'inventario sono delegate efficacemente agli spostamenti del Remote. Oltre ad essere molto intuitivo, il sistema si dimostra anche preciso ed affidabile, ed un banco di prova in tal senso è stato fornito dal secondo stage selezionabile dalla demo, ovvero uno scontro con un boss. Si trattava di un personaggio capace di scomparire e riapparire alle spalle di Link, un atteggiamento che non ha messo minimamente in difficoltà il roccioso lock-on di cui può fregiarsi il nostro eroe.Inoltre, il fatto che spesso il nemico riuscisse a parare i nostri assalti ci costringeva piacevolmente a trovare delle aperture variando l'angolazione dei fendenti, sempre godendo dell'estrema precisione garantita dal Motion Plus. La terza ed ultima sezione della demo riguardava invece un'attività finora inedita, ovvero una gara ai comandi di una gigantesca bestia alata: in questa fase relativa probabilmente agli esordi dell'avventura, a Link veniva richiesto di gareggiare contro altri tre personaggi a chi riuscisse a raggiungere per primo un particolare manufatto. Bisognava dunque cimentarsi in una corsa fra le nuvole, sempre gestendo interamente i movimenti del grosso pennuto con lo spostamento del Remote. Basterebbe un oculato mix delle tre fasi di gioco offerte da questa demo per rendere la versione finale di The Legend of Zelda: Skyward Sword un capolavoro annunciato, ma Aounuma e soci ci hanno abituato talmente bene che non è esagerato credere che a fine anno ci ritroveremo per le mani questo e molto di più. Non resta dunque che attendere fiduciosi quello che sarà, a tutti gli effetti, il canto del cigno del Wii.
CERTEZZE
- Ambientazione e trama coinvolgenti
- Sistema di controllo innovativo e performante
- L'eccellente gameplay di sempre
DUBBI
- Il livello di sfida è ancora un'incognita
- Potrebbe subire il declino di Wii