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Cerco un centro di gravità permanente...

Dai giochi horror a quelli con i supereroi: Keiichiro Toyama alle prese con la gravità in un nuovo action-adventure per la prossima console Sony

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   19/09/2011

Quello dell'alterazione della gravità è uno dei trucchi più usati dai game-designer: è sorprendente ciò che può succedere cambiando un parametro così scontato, ma solo in apparenza visto che le conseguenze possono essere devastanti su ogni fronte, da quello visivo a quello dei controlli. Chi si ricorda alcuni platform dell'era 16bit in cui certi stage si svolgevano con il nostro personaggio ancorato al soffitto o alle pareti?

Cerco un centro di gravità permanente...

E vogliamo parlare delle più recenti avventure intergalattiche di un noto idraulico italiano, in cui la gravità spesso e volentieri era tutto tranne che normale? Tuttavia, l'alterazione della gravità è sempre stato qualcosa di sfiorato e temporaneo, raramente il fulcro dell'intero gameplay di un gioco e mai esplorato fino in fondo. Ci deve aver pensato anche Keiichiro Toyama, il creatore di Silent Hill e Siren, perché è proprio su questo concetto che si basa uno dei titoli più promettenti di PlayStation Vita.

Vi presento Gravity Girl!

No, in realtà non si chiama Gravity Girl ma Gravity Kitten o Kat, pare che non sia stato ancora deciso, ma il nome di battaglia da supereroina Marvel è piuttosto azzeccato considerando non solo i poteri della nostra attraente protagonista ma anche lo stile della narrazione che caratterizza il gioco stesso. Kat si sveglia nel paesino di Hexaville, confusa e priva di ricordi: sembra una ragazza ordinaria ma da lì a breve Kat acquisirà il potere di manipolare la gravità e dovrà usarlo per salvare gli abitanti di Hexaville da una serie di tempeste gravitazionali che sembrano essere l'origine dei Nevi, gelatinosi nemici dall'aspetto alieno, e dei poteri ottenuti da una serie di bizzarri supercattivi.

Cerco un centro di gravità permanente...

La storia viene raccontata attraverso dei veri e propri fumetti: facendo scivolare le dita sul touch-screen potremo centrare le vignette che vogliamo leggere per raggiungere quella finale, che si espanderà diventando elegantemente il gioco vero e proprio e dando inizio alla prossima missione. Già queste sequenze sfruttano alcune feature di PlayStation Vita, a cominciare dal giroscopio che permette di ruotare l'inquadratura attorno alle tavole bidimensionali, producendo un efficace quanto bizzarro effetto semi-tridimensionale. Il character design è davvero ispirato: i personaggi appaiono tipicamente nipponici ma l'ambientazione di Hexaville ha un qualcosa di europeo anni cinquanta, a cominciare dagli edifici tutt'altro che tecnologici. Lo stile grafico adottato è un convincente cel-shading e la palette di colori utilizzata rende perfettamente l'atmosfera cartoonesca del gioco: grazie al brillante schermo di Vita, Gravity Daze appare fin da ora una vera e propria gioia per gli occhi.

Gravity Kick!

Come anticipato, l'intero gameplay di Gravity Daze ruota attorno ai superpoteri di Kat e all'alterazione della gravità. Il modo in cui è possibile usare i poteri della nostra eroina è sorprendentemente facile: in pratica basta premere il tasto dorsale destro per attivare l'alterazione della gravità e visualizzare una sorta di "mirino" al centro dello schermo. A questo punto, si dovrà muovere fisicamente la console, sfruttando il giroscopio per "mirare" al punto in cui intendiamo reindirizzare la forza gravitazionale, per esempio un soffitto o una parete; infine, premendo nuovamente il tasto dorsale destro confermeremo il cambiamento della gravità e fluttueremo in quella direzione per atterrare sul nostro nuovo "pavimento". Basterà inoltre premere il tasto dorsale sinistro una volta soltanto per resettare la gravità al suo stadio originale. Semplice ed intuitivo, il sistema di controllo ci permette di giocare con la gravità per risolvere puzzle ed esplorare l'ambiente, volando letteralmente da un punto all'altro di Hexaville premendo un solo tasto.

Cerco un centro di gravità permanente...

Nonostante sia diviso in missioni, il gioco sembra mostrare un aspetto tipico dei free-roaming e non mancano delle somiglianze con giochi come inFamous. Abbiamo menzionato i nemici di Kat nello scorso paragrafo, chiamati Nevi: per combatterli generalmente basterà colpirli a calci e pugni sul loro nucleo, una molliccia protuberanza rosea; a volte però il nucleo sarà protetto da uno spesso guscio che Kat non potrà distruggere con i suoi attacchi standard: ecco quindi che tornano in scena i suoi poteri, poiché mirando al guscio durante l'alterazione della gravità riusciremo a distruggerlo con un ben assestato e potentissimo "calcio gravitazionale". Premendo e ripremendo il tasto che controlla la gravità si possono perfino colpire in sequenza più nemici, i combattimenti diventano quindi quasi acrobatici e Toyama promette la presenza di avversari sempre più grossi e complessi da combattere, che richiederanno una sapiente combinazione di poteri, ingegno e cazzotti. Gravity Daze è uno dei titoli più attesi per la nuova console Sony, le cui caratteristiche sembrano essere sfruttate in modo originale: il nuovo progetto di Toyama, insomma, ha davvero stile da vendere.

CERTEZZE

  • Buona varietà di situazioni e nemici
  • Trama all'altezza dell'ottimo character design

DUBBI

  • La complessità grafica potrebbe rendere il frame-rate instabile
  • Non conosciamo ancora tutte le applicazioni pratiche dei poteri di Kat