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La lingua della passione

Nell'attesa che il puzzle horror-erotico di Atlus arrivi anche in Europa, abbiamo speso qualche ora giocando alla versione localizzata in italiano

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   22/12/2011

Versione testata: Xbox 360

Peccati morali, triangoli amorosi e conflitti interiori dovuti a una continua lotta tra ragione ed istinto: a fare da collante nella storia raccontata da Catherine ci sono ben chiare le fobie di ragazzi torturati da insicurezze e indecisioni sentimentali, un tema talmente familiare al pubblico di adolescenti, e ancor più da chi si ritrova ad affrontare scelte di vita fondamentali, che non può non toccare le corde emotive di chi deciderà di tuffarsi in questa originalissima avventura per PlayStation 3 e Xbox 360.

La lingua della passione

Dell'ottimo e strampalato puzzle game di Atlus abbiamo già abbondantemente parlato diverse volte nei mesi passati, e i nostri pareri sul gioco sono già stati anticipati nella recensione scritta in occasione del lancio statunitense. Tuttavia, nell'attesa che il titolo arrivi anche in Italia, abbiamo avuto l'occasione di provare abbondantemente le prime ore della versione localizzata in italiano, curiosi di scoprire se l'adattamento che arriverà a febbraio sugli scaffali manterrà intatto lo charme e il carisma dei dialoghi originali.

Do you speak italiano?

Partiamo subito col dire che la localizzazione italiana riguarda esclusivamente i sottotitoli e parte dei menù, mentre il doppiaggio resterà invece in lingua inglese. Una scelta sicuramente fortunata, data l'attenta selezione delle voci e la loro ottima interpretazione nella versione statunitense. Pessime notizie per gli otaku sfegatati e i giocatori più puristi che speravano di trovare in quest'edizione europea anche il doppiaggio originale in giapponese, del tutto assente nella versione americana e che resterà precluso anche agli utenti del Vecchio Continente. La build che abbiamo avuto modo di provare presentava una serie di testi nei vari menù che (momentaneamente?) sono stati lasciati in inglese: va detto che leggere New Game al posto di Nuova Partita non cambierà la vita di nessuno, sebbene i due mesi che separano dall'uscita basterebbero a rendere il tutto più coerente.

La lingua della passione

Abbiamo così rivissuto la storia del sempre indeciso Vincent Brooks, dei suoi continui e disturbanti incubi e della sua doppia relazione: da un lato Katherine, fidanzata matura e sempre dedita al lavoro, il cui rapporto si complica improvvisamente quando arriva il momento di fare "il grande passo"; dall'altro Catherine, ragazza estremamente sexy e simulacro delle tentazioni erotiche maschili. La nuova opera del Persona Team non è soltanto un puzzle game pieno di intermezzi da anime ecchi e di artwork piccanti, ma affronta in maniera profonda e intrigante le diverse sfumature dell'amore, sia quello romantico che quello passionale, mostrando un protagonista costantemente lacerato dal dubbio: metter su famiglia con la donna della propria vita o continuare a perseguire il carpe diem, ad ascoltare i propri istinti e a lasciarsi andare alle tentazioni? Tutte perplessità che emergono nei monologhi interiori di Vincent o che vengono discusse nelle frequenti serate allo Stray Sheep, il pub dove ci si incontra ogni sera per bere qualcosa con gli amici. Da questo punto di vista, il lavoro di traduzione svolto per i dialoghi e per i tutorial ci è parso più che soddisfacente e privo di errori grossolani. Forse l'unico appunto si potrebbe fare per certe esclamazioni colorite che ci sono parse leggermente ovattate nel passaggio dall'inglese all'italiano, ma si tratta di casi talmente rari e poco incisivi da non rappresentare in alcun modo un deterrente per la versione nostrana. I menù del cellulare del protagonista e i nomi dei boss sono tra quegli elementi che, come già detto, sono stati lasciati in lingua inglese nella versione provata, ma per quanto possano cozzare coi testi tradotti sinceramente non crediamo sarà un grosso problema per il giocatore se anche non dovessero essere adattati prima del lancio.

CERTEZZE

  • Doppiaggio in inglese più che soddisfacente
  • Localizzazione italiana priva di errori...

DUBBI

  • ...sebbene con qualche piccola dimenticanza