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Paradossi temporali

Invitati nella sede milanese di Halifax, abbiamo avuto modo di presenziare alla presentazione italiana del prossimo titolo di Konami

PROVATO di Roberto Vicario   —   06/02/2012

Versione Testata: PlayStation 3

Blades of Time, è un titolo estremamente controverso che solo dopo l'acquisizione da parte di Konami dei diritti di pubblicazione, è riuscito a trovare una relativa pace. Come già spiegato da Vincenzo nel precedente articolo sul gioco, l'ultimo progetto di Gajin entertainment agli albori dello sviluppo aveva quasi spaventato gli addetti ai lavori che vedevano nella struttura di gioco una giocabilità eccessivamente macchinosa da assimilare.

Paradossi temporali

Dopo il successo di Braid e altri titoli ispirati alla manipolazione del tempo e dello spazio, i publisher hanno deciso di dare fiducia ad un progetto che merita sicuramente di essere analizzato. La storia ci farà vestire i panni di Ayumi, una sorta di cercatrice di tesori, che si troverà intrappolata su un'isola misteriosa, Dragonland, dominata da un aura magica e malvagia. Senza dilungarci troppo sui dettagli narrativi, possiamo dirvi che i due livelli messi a disposizione per la nostra prova - più o meno gli stessi presenti a Colonia - ci hanno dato la possibilità di esplorare le caratteristiche principali di gioco che andranno a comporre l'offerta. Il titolo si presenta come un hack'n'slash abbastanza frenetico infarcito di elementi action adventure, il tutto supportato dalla caratteristica principale del gioco, il Time Rewind, ma del quale vi parliamo tra poco. Ayumi, pad alla mano si è dimostrata estremamente agile, le sue gunblade le permettono di attaccare sia dalla distanza che in maniera ravvicinata. Oltre al classico attacco leggero e pesante la protagonista può fare affidamento su particolari abilità come quella chiamata dash che permetterà di avvicinarci molto velocemente a nemici distanti per colpire con un letale corpo a corpo.

Paradossi temporali

Proseguendo nell'avventura potremo migliorare il nostro personaggio sbloccando nuove combo, nuove skill e potenziamenti tattici. Inoltre avremo a disposizione anche la magia, fondamentale sia nell'economia del plot narrativo, sia nel gameplay. Grazie anche ad un discreto numero di combo, gli scontri sono risultati coinvolgenti e discretamente divertenti grazie ad una quantità di nemici dalle caratteristiche di attacco diverse che ci ha obbligato a dover concatenare tra di loro attacchi sia all'arma bianca che dalla distanza. Unico neo, ma probabilmente derivato dalla difficoltà settata per la demo, riguarda una certa facilità nell'imporre la nostra supremazia, per via di nemici troppo attendisti e poco determinati nel darci del filo da torcere. Ai combattimenti si aggiungo delle sezioni platform che si alternando ai combattimenti e che sfruttano le location in cui sono ambientati i diversi livelli. In quello del deserto ad esempio, dovremo cercare di stare il più possibile all'ombra delle rocce sparse qua e là evitando l'ustionante sole, dato che un'esposizione eccessiva procurerà la morte di Ayumi e il conseguente game over.

Viaggi nel tempo

Tutte le meccaniche di gioco che vi abbiamo appena descritto acquistano ancora più valore grazie al potere principale di cui Ayumi è dotata: poter tornare indietro nel tempo. Questa azione ci permetterà di sdoppiare il nostro personaggio fino a ad un massimo di cinque volte e di riavvolgere il tempo per un totale di dieci secondi. Questa possibilità offre al giocatore un ulteriore ventaglio di opportunità e strategie da usare in battaglia e non solo. Gli sviluppatori infatti hanno assicurato che questa abilità dovrà essere sfruttata più volte nel corso dell'avventura, non solo durante i combattimenti ma anche per risolvere dei puzzle ambientali o delle situazioni particolari di platform.

Paradossi temporali

Purtroppo nel nostro provato questa caratteristica abbiamo potuto sfruttarla solamente in combattimento per distrarre i nemici muniti di scudo, così da poterli prendere alle spalle o per aumentare la cadenza di fuoco utilizzando più Ayumi. Le potenzialità come già sottolineato più volte sono tangibili e anche nel nostro provato abbiamo potuto apprezzare come questa caratteristica a conti fatti sia assolutamente intuitiva, rendendola quasi più difficile da spiegare che da mettere in atto. La palla passa quindi agli sviluppatori che dovranno essere in grado di offrire un'esperienza abbastanza variegata atta a sfruttare in maniera originale questa interessante caratteristica di gioco, scongiurando il rischio di rendere l'azione troppo ripetitiva.

Visioni oniriche

La demo a nostra disposizione ci ha dato anche modo di apprezzare come gli sviluppatori abbiamo speso moltissimo tempo a migliorare quello che probabilmente era l'aspetto che ci aveva meno colpito in passato: il lato tecnico. Il titolo infatti ha mostrato significativi miglioramenti in termini poligonali sia per quanto riguarda la protagonista di gioco che i suoi nemici. Oltre alla già citata fluidità, Ayumi si muoverà all'interno di livelli abbastanza variegati per quanto riguarda l'ambientazione, con montagne innevate, deserti aridi e rigogliose foreste, ma che latitano ancora un pochino in termini di dettaglio. Stesso discorso vale per il motore grafico che lascia intravedere più di qualche magagna come effetti particellari in bassa definizione e qualche saltuario calo di frame rate.

Paradossi temporali

Ovviamente molti di questi problemi possono essere dettati da un codice ancora incompleto e ci auguriamo che gli addetti ai lavori riescano a sistemare il tutto per l'uscita nei negozi. Niente da segnalare sotto l'aspetto audio con una campionatura dei suoni più che sufficiente e un doppiaggio tutto sommato onesto. Concludiamo il nostro provato informandovi che il titolo offrirà anche il pieno supporto al multigiocare grazie ad una modalità cooperativa a due in una serie di livelli ispirati a quelli del single player e un'interessante modalità competitiva Player vs Player che può offrire un interessante valore aggiunto. L'uscita di Blades of Time è attesa per un generico primo quarto del 2012, questo secondo contatto con il titolo ci ha confermato che il prodotto merita di essere tenuto sott'occhio se non altro per il singolare gameplay che cerca di proporre ai giocatori. Se gli sviluppatori saranno in grado di tenere alto l'interesse nella trama e saper sfruttare in maniera intelligente questa inusuale caratteristica, potremmo trovarci davanti alla prima sleeper hit dell'anno. Continuate a leggerci per eventuali, ulteriori dettagli.

CERTEZZE

  • Meccaniche di gioco interessanti
  • Level design decisamente ispirato
  • Potrebbe portare una ventata di aria fresca...

DUBBI

  • ...se le idee di gameplay saranno sviluppate a dovere
  • Ancora da verificare le modalità multigiocatore