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La AEW salverà anche il wrestling videoludico?

WWE 2K20 è stato una cocente delusione, ma ormai da anni la serie 2K non riesce a ricatturare lo spirito dei classici giochi di wrestling delle ere passate. Ad offrire un'alternativa pare ci stia pensando, appunto, l'alternativa: la AEW

SPECIALE di Aligi Comandini   —   17/03/2020

Difficile dire quanti dei nostri lettori seguano il wrestling ma, se si considera la notevole partecipazione nei commenti sotto alle annuali recensioni dei titoli dedicati a questa disciplina, è lecito pensare che gli appassionati su Multiplayer non manchino. Per tutti gli altri è il caso di fare un ripassone generale, perché per capire a fondo lo speciale odierno riteniamo indispensabile avere qualche base. La WWE, d'altronde, per molti è l'unica rappresentante del wrestling globale: è la compagnia indubbiamente più seguita e potente, è stata capace di imporsi negli anni, ed è tutt'ora la colonna portante di questa spettacolare forma d'intrattenimento. I tempi, però, sono cambiati parecchio dalla Attitude Era, ed è apparso un contendente ben più significativo del previsto nel mercato americano... la AEW: una federazione fondata dal miliardario Tony Khan assieme ad alcuni dei più talentuosi wrestler del mondo, usciti dalla WWE o per malcontenti legati alla sua gestione dei talenti (che, oggettivamente, è alle volte davvero disastrosa) o capaci di imporsi in altre federazioni e di raggiungere il successo per vie traverse.

Protagonisti assoluti di questo nuovo gruppo sono quindi Chris Jericho - leggendario wrestler uscito dalla compagnia di Vince McMahon forse per dimostrare la sua capacità di trascinare un'intera federazione - Cody Rhodes, Kenny Omega, e gli Young Bucks. Questi ultimi quattro, in particolare, sono stati in grado di imporsi in un'altra federazione, la New Japan Pro Wrestling - considerata dagli appassionati una fucina di match e atleti incredibili, forse i migliori al mondo - e sono, curiosamente, appassionati di videogiochi (Omega, in particolare, è un videogiocatore incallito, tanto da aver presenziato a svariati eventi Capcom).

Ora, noi oggi non siamo qui solo per tessere le lodi della AEW, bensì per parlare di un'eventuale alternativa videoludica ai sempre più deludenti WWE 2K (basti pensare proprio all'ultimo capitolo), dato che sia Omega, che Cody, che i Bucks hanno più volte confermato l'esistenza di un gioco dedicato alla loro compagnia in lavorazione. E sia chiaro, è abbastanza cristallino che non si tratterà di una super produzione, ma ci sono più informazioni online di quanto si creda su questo futuro titolo, e riteniamo giusto parlarne.

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Il ritorno di No Mercy?

Partiamo appunto dalla persona più centrale per questa produzione, Kenny Omega: il buon Kenny è un giocatore incallito, noto anche per aver sfidato più volte altri wrestler famosi a Street Fighter - principalmente Xavier Woods dei New Day, con cui ha un'amicizia/rivalità molto stretta - e dotato di notevolissime conoscenze nell'industry (parla giapponese fluentemente, e ha di recente addirittura intervistato Kitase per il remake di Final Fantasy VII). Kenny ama i videogiochi da sempre, e ha affermato più volte di voler riportare in vita l'amatissimo AKI Engine di WWF No Mercy, adorato videogioco dell'era Nintendo 64 che secondo molti fa ancora oggi impallidire i sistemi di combattimento dei titoli più recenti con le sue meccaniche ottimamente calcolate. A consolidare la teoria di una sorta di "nuovo No Mercy coi lottatori della AEW" ci avrebbe poi pensato Cody Rhodes in persona, affermando in passato che giocherebbe volentieri a un titolo retro style con nuovi lottatori, e precisando durante un panel che il titolo verrà programmato con "un motore grafico che tutti amano".

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Oggettivamente, questa opzione ci sembra la più plausibile in assoluto: c'è una fiorente community di modder legata all'AKI engine che lavora da mesi all'inserimento di nuovi lottatori e nuove mosse nel No Mercy originale, e facendo qualche giro su Twitter si possono trovare facilmente match di trasposizioni fin troppo fedeli dei wrestler della AEW, nonostante i pochi poligoni utilizzati. Forse alcuni di quei modder stanno proprio lavorando al videogame ufficiale, anche perché gli sviluppatori originali di Syn Sophia che lavoravano con quello specifico engine hanno da tempo lasciato il team di sviluppo.

Eventuali problemi? Usare l'AKI costa per via di licenze alquanto sovrapprezzate se si considera la sua età, e l'impatto grafico del gioco limiterebbe la sua appetibilità a una nicchia di fan veramente hardcore, invalidando molto del suo impatto commerciale. Sembra comunque chiaro come la AEW non voglia sfidare la WWE sullo stesso piano, esattamente come sta facendo in televisione (dove se la vede con la NXT il mercoledì, e non con Raw e Smackdown).

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Le altre possibilità

Altra opzione? Percorrere la strada dei Fire Pro Wrestling, che sono praticamente il gioco simbolo della New Japan Pro Wrestling. Tornando a Kenny, fece addirittura la pubblicità ufficiale di Fire Pro Wrestling World insieme a Kota Ibushi quando ancora lottava in Giappone, ha contatti diretti con Spike Chunsoft, e sembra apprezzare da sempre la complessità e versatilità della serie Fire Pro. D'altro canto, parliamo di una saga di titoli estremamente personalizzabili per via della loro bidimensionalità, il cui gameplay regge da una vita, e che indubbiamente funzionerebbero anche se riadattati al roster AEW. Anche in tal caso però le magagne sarebbero per lo più legate alla grafica (comunque 2D e limitatissima), ed è difficile pensare a un effettivo accordo tra Spike e AEW per la creazione di una variante di un titolo che, moddato a dovere, può già contenere quasi qualunque lottatore.

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Certo, tutte le nostre supposizioni potrebbero essere errate, e anche con le tante prove di cui abbiamo parlato nell'articolo nulla impedisce alla AEW di puntare a roba più ambiziosa. L'organizzazione di Tony Khan avrebbe le possibilità economiche per produrre un gioco vicino ai lavori di 2K con un investimento serio, eppure riteniamo il buon Tony un ottimo manager, e crediamo sia consapevole della necessità di una crescita maggiore della sua creatura prima di mettere in campo milioni di dollari per la produzione di un videogioco dedicato. Per quanto ci riguarda, ad ogni modo, siamo estremamente interessati: è da tempo che vogliamo rivedere un'esperienza vicina ai No Mercy in questo genere di picchiaduro, e se tanto ci dà tanto la AEW ci regalerà proprio questo. Ora resta solo da vedere quando effettivamente vedremo un annuncio ufficiale, ma non abbiamo fretta... queste cose, come ha detto Cody Rhodes in persona, "richiedono tempo".