Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti sono graditi e le correzioni ben accette, a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
La presentazione delle nuove GeForce RTX 3000 non ha deluso, confermando alcuni dei rumor più golosi che ci hanno tenuto compagnia in questi mesi. Nessuna tecnologia nuova, almeno per quanto ci è dato sapere al momento, ma una valanga di CUDA Core che comportano un aumento netto delle prestazioni. Parliamo di un 60% rispetto agli stessi modelli della serie precedente, per una serie che spinge anche sull'acceleratore per il ray tracing, senza dimenticarsi dei tensor core da cui dipende il potente uspcaling DLSS.
Nessun aumento di prezzo, tra l'altro, ma una diminuzione per il modello semi-professionale che come previsto coincide, almeno per ora, con la RTX 3090, dotata di 24GB di memoria e di una potenza tale da cavarsela addirittura con il gaming in 8K. La RTX 3080 invece ha lo stesso prezzo consigliato della RTX 2080, ma come la RTX 3070 risulta più economica sul nostro mercato, con un cambio più vantaggioso che si traduce in 519 euro per la seconda, a quanto pare leggermente più potente della 2080 Ti e adatta al gaming in 1440p ad alto framerate, e 719 euro per la prima, pensata per il gaming in 4K a oltre 60fps come evidenzia la dimostrazione di DOOM 4 che, spinto tra il 30 e il 50% in più di quanto non faccia una RTX 2080 Ti, supera spesso quota 120fps, sufficienti a toccare il limite dell'HDMI di 120Hz in Ultra HD. Niente male, tanto che secondo i rumor AMD ha già deciso di abbassare di 50 dollari i prezzi delle imminenti Radeon RX 6000, con il modello da 16GB che potrebbe costare 549 dollari e quello da 8GB 499 dollari. Prezzi, tra l'altro, che potrebbero essere una conferma della capacità delle nuove GPU RDNA 2 di superare la RTX 2080 Ti, ma non la RTX 3080.
Se il salto in termini di potenza bruta è netto, lo è ancora di più quello delle prestazioni con le tecnologie RTX che in alcuni casi vedono un raddoppio delle performance rispetto alla serie precedente. Parte del merito anche in questo caso va senza dubbio al vertiginoso aumento di transistor e di core dedicati alle nuove tecnologie, ma il risultato dipende anche da ottimizzazioni per il ray tracing, con il check delle intersezioni ora tutto gestito istantaneamente dall'hardware, e per il DLSS che in modo simile al Variable Rate Shading ora da la precedenza ai pixel più importanti dell'immagine, incrementando l'efficienza e le prestazioni al di la del solo aumento di tensor core delle nuove GeForce. Dipende invece dall'hardware la possibilità di velocizzare a dismisura i caricamenti, con l'RTX IO che affida la decompressione dei dati video direttamente alla GPU e toglie il carico dal processore, riducendo al minimo la strada percorsa dai dati non compressi. Questo, con una SSD Gen 4 e una RTX 3080, ci porta alla possibilità di caricare l'intera e spettacolare demo Marbles in 1,62 secondi, con solo mezzo core della CPU chiamato in causa. Nel caso della decompressione classica con rapporto 2:1, invece, un Threadripper di fascia alta ci mette 5.25 secondi, impegnando 24 dei suoi core.
In tutto questo le alte risoluzioni diventano ancora più accessibili grazie a un riposizionamento aggressivo, facilitato dall'uso di transistor a 8 nanometri Samsung più economici di quelli da 7 nanometri di TSMC, che probabilmente punta anche ad anticipare le console di nuova generazione, mantenendo elevato il crescente appeal dei PC da gioco. Ma anche se la RTX 3080 è indicata come l'ammiraglia, c'è senza dubbio spazio per modelli più spinti che potrebbero essere quelli con il doppio della memoria comparsi a più riprese in indiscrezioni piuttosto credibili. Pare infatti, stando a una soffiata di un costruttore di schede video, che sia già in cantiere una RTX 3070 Ti da 16GB, anche se di GDDR6, come la versione base. Il fulcro sarebbe quindi il quantitativo di memoria, con la serie Ti che potrebbe strizzare l'occhio a sviluppatori e creator in generale come già fa la RTX 3090. Non tutti, comunque, hanno bisogno di grande potenza per giocare. Buona parte del mercato PC gira intorno a MMO, MOBA e sparatutto dalla grafica piuttosto leggera ed è qui che si inseriscono i nuovi processori Intel Tiger Lake.
L'undicesima serie di processori Intel è arrivata al via con i SoC Tiger Lake che mantengono lo stesso numero massimo di core dei precedenti, e non puntano sulla potenza bruta, ma adottano nuovi transistor SuperFin decisamente più efficienti, garantendo assieme alle varie ottimizzazioni e alle frequenze più elevate un 20% in più, almeno su carta, di prestazioni. Il pezzo forte è pero la nuova grafica Intel Xe, impacchettata in un SoC che promette il doppio delle prestazioni in gioco rispetto al passato, arrivando con i titoli ottimizzati al lambire i 60fps in 1080p. Un bel salto, tale nei test mostrati da superare anche una GeForce MX350 dove la concorrenza, tra l'altro, sembra restare decisamente indietro.
L'effettivo incremento medio lo scoprire mo solo nel prossimo futuro, con i test sul campo, ma davanti a queste prime prove di forza non possiamo che celebrare l'arrivo di una serie di processori che, limitati nel numero di core ma pensati per gli ultraportatili e non per le workstation, ci porteranno, già a partire da settembre, laptop dal peso inferiore al kilogrammo, come il minuscolo Portege e i Chromebook che stanno per compiere un grande salto in avanti, ma capaci con tutta probabilità di mantenere framerate discretamente alti con MOBA, sparatutto arena e competitivi in generale.
In tutto questo Intel ha cambiato anche il logo alterando alcuni dettagli del font e rimuovendo l'ovale intorno al nome, ora tutto nero a esclusione del puntino sulla i. Simile al precedente, quindi, anche se araldo di modifiche più rilevanti al fonti di prodotti e al packaging in generale, rivisitato per esprimere una maggior sensazione di modernità. MSI ha invece cambiato sia il font che i colori, virando sull'oro, per celebrare l'arrivo di un serie di portatili tutta nuova che, chiamata Summit, gira intorno ai nuovi processori Intel. Gode quindi delle capacità grafiche delle GPU Iris Xe che sono il fulcro della grafica per il piccolo E13 Flip e per i due Summit B, uno da 14 e l'altro da 15 pollici. I due Summit E invece, pur arrivando come i Summit B ai nuovi Core i7 e godendo quinti tutte le 96 execution unit del modello di punta nuovo chip grafico Intel, montano anche una GeForce GTX 1650 Ti, garantendo un margine di manovra maggiore con il software dedicato alla grafica e accontentando anche chi pur acquistando un portatile professionale non disdegna il gaming.
Parallelamente MSI ha tirato fuori qualcosa anche per il segmento gaming desktop, presentando la sua interpretazione dei nuovi monitor G-Sync a 1080p da 360Hz che godono del supporto per NVIDIA Reflex garantendo tempi di risposta minimi e permettendo di misurarli con facilità grazie a un chip che misura la latenza del pannello e quella del mouse. Questo però ha un costo che per l'MSI Oculux NXG253R, in arrivo a inizio 2021 per 799 euro, è persino più caro di quello ASUS ROG Swift 360Hz PG259QN, rimarcando come si tratti di prodotti di lusso, almeno per il momento.
Configurazione Budget
La configurazione budget è quella orientata al risparmio ma non è detto che non ci sia spazio per l'upgrade laddove si presentino prospettive interessanti. Le proposte di questa fascia includono soluzioni pensate per i giochi a basso profilo tecnico e build orientate al 1080p.
Perfetto per chi non ha bisogno di particolare potenza, il Ryzen 3 3100 non ha il vantaggio del singolo CCX del 3300X, ma garantisce buone prestazioni in gioco e gode di margini di overclock niente male.
Le nuove GeForce RTX 3000 stanno per alzare l'asticella della potenza grafica, ma come al solito il cambiamento parte dalla fascia alta, lasciando stare quella bassa che resta vincolata alle opzioni che ormai conosciamo bene. Tra queste scegliamo la GeForce GTX 1650 Super di MSI, capace di combinare prestazioni decenti in 1080p con consumi decisamente bassi.
BUDGET | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | AMD Ryzen 3 3100 3.6-3.9GHz | 115,00 € |
SCHEDA MADRE | Asrock B450M Steel Legend | 95,00 € |
SCHEDA VIDEO | MSI GEFORCE GTX 1650 SUPER VENTUS XS OC 4GB | 165,00 € |
RAM | HyperX Fury 2x8GB 3200MHz CL16 | 70,00 € |
ALIMENTATORE | EVGA 450 BT 80+ Bronze | 50,00 € |
HARD DISK | Crucial BX500 480GB | 55,00 € |
CASE | CORSAIR 110Q Mid Tower | 60,00 € |
TOTALE | 610,00 € |
Configurazione Gaming
Nella fascia gaming di solito si trovano quelle componenti che consentono di affrontare il gioco su PC senza paura e di tenere duro per qualche tempo. La resa dei conti con il frame rate è dietro l'angolo ma, con una buona base, è sempre possibile vendere la GPU vecchia prima che si svaluti troppo in modo da acquistarne una nuova giusto in tempo per affrontare il prossimo kolossal videoludico spacca hardware.
Il Core i5-10400 è uno dei processori che più ci piaccino dell'ultima serie Intel, visto il rapporto tra prezzo e prestazioni complessive. Ma questa volta scegliamo il Ryzen 5 3600, più costoso leggermente inferiore in gioco con le frequenze stock, ma capace di ribaltare la situazione con l'overclock, anche con il dissipatore incluso nel pacchetto.
Lato GPU diventa difficile scegliere considerando che anche se la RTX 3060 non è ancora comparsa ci aspettiamo che arrivi a breve, con una potenza superiore a una 2080 e un prezzo consigliato invariato. Ma dovendo scegliere, questa settimana tocca proprio alla GeForce RTX 2060 che pur destinata a essere schiacciata dai nuovi modelli dovrebbe garantire una certa longevità grazie alla crescente diffusione del DLSS e alle ottimizzazioni software per il ray tracing.
GAMING | Componente | Prezzo |
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PROCESSORE | Ryzen 5 3600 3.6-4.2GHz | 210,00 € |
SCHEDA MADRE | MSI B550-A PRO | 125,00 € |
SCHEDA VIDEO | SAPPHIRE PULSE Radeon RX 5600 XT 6GB | 300,00 € |
RAM | G.Skill Trident Z Neo 3600MHz CL16 | 115,00 € |
ALIMENTATORE | FSP Hydro PRO 600W 80+ Bronze | 75,00 € |
HARD DISK | Samsung 860 Evo 500GB SATA III | 75,00 € |
CASE | Corsair R275 Airflow Mid Tower | 80.00 € |
TOTALE | 980.00 € |
Configurazione Extra
La configurazione spinta ha un senso compiuto solo per chi punta a risoluzioni elevate, consapevole che il lusso spesso non va a braccetto con la razionalità. D'altronde, diciamocelo, a chi non piace avere un bel motore sotto il cofano anche se c'è da rispettare il limite di velocità?
L'Intel Core i7-10700K resta la nostra scelta parlando di rapporto tra prezzo e ricerca del massimo per le prestazioni in gioco, anche se l'elevarsi della risoluzione riduce nettamente l'importanza della CPU laddove non è sfruttato per la fisica e l'intelligenza artificiale. Ma per i giocatori competitivi una configurazione di fascia estrema serve anche a toccare framerate vertiginosi in 1080p.
La nostra scelta questa settimana non può che essere la GeForce RTX 3080, per ora ancora in mano ai recensori ma in arrivo a presto e con prestazioni decisamente superiori a quelle della serie precedente. Salvo sorprese apocalittiche, quindi, è destinata a diventare la soluzione di riferimento per questa build, almeno fino all'arrivo di una Ti o delle nuove Radeon con architettura RDNA 2.
EXTRA | Componente | Prezzo |
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PROCESSORE | Intel Core i7-10700K 3.8-5.1GHz | 420,00 € |
DISSIPATORE | Noctua NH-D15 | 90,00 € |
SCHEDA MADRE | MSI MAG Z490 TOMAHAWK | 205,00 € |
SCHEDA VIDEO | NVIDIA GeForce RTX 3080 10GB | 720,00 € |
RAM | Corsair Vengeance RGB PRO 2x8GB DDR4 3200MHz CL16 | 120,00 € |
ALIMENTATORE | ANTEC HCG-850 80+ Gold | 130,00 € |
HARD DISK | Sabrent Rocket 1TB M.2 | 150,00 € |
CASE | Phanteks Enthoo Pro M Mid Tower | 130,00 € |
TOTALE | 1965.00 € |