Super Mario Party Jamboree su Nintendo Switch ci era piaciuto tantissimo. Effettivamente, è un capitolo tra i migliori di sempre: solido, ben strutturato, elegante ma simpatico, non prolisso e sufficientemente rispettoso del nostro tempo.
Si sa, però, che sono proprio i titoli migliori quelli incaricati di sostenere sulle spalle parte del passaggio generazionale. Non ci siamo quindi stupiti di vedere la versione Nintendo Switch 2 nel direct di inizio aprile, piena di quelle novità collegate alle aggiunte tecnologiche della nuova fiammante console di Kyoto. Tra l'altro, non è passato nemmeno un anno dalla sua uscita, quindi era irreale pensare ci fosse un'esclusiva della serie dedicata a Switch 2.
Jamboree cambia pelle e diventa grande, evolvendosi da grande Mario Party a Mario Party potenzialmente definitivo, con un'offerta mai così ricca. Diventa quindi un degno alfiere di una chiave di lettura di altre ere, così efficacemente Iwatiane, quando i controlli di movimento erano un curioso modo di integrare non giocatori nel flusso ludico di una serata tra amici.
La domanda ora è: al netto di tutto questo tripudio di apprezzabilissimo casual gaming, vale la pena equipaggiarsi di telecamera e fiondarsi a comprare (o aggiornare) un ottimo party game, idealmente perfetto per l'agosto in arrivo?
Un paio di regole in più
Non è semplice partire a raccontare questa edizione di Jamboree perché, a conti fatti, ne include due complementari: una è la versione base, 7 tabelloni, circa 80 minigiochi, aggiornata con due nuove modalità, l'altra è la Jamboree TV, così chiamata perché disegnata intorno alle caratteristiche "televisive" di Switch 2. Cominciamo dalla versione base aggiornata: Jamboree è il gioco di qualche mese fa, migliorato tecnicamente, stabile nei fotogrammi (ma lo era anche la versione Switch).
Stavolta Nintendo ha aggiunto una modalità a squadre, giocabile in locale e offline, e una modalità Flash, che parte a razzo, dura 5 turni e si fa rapidamente. Sono entrambe due aggiunte interessanti, nonché online: la modalità a squadre permette di evocare il proprio compagno, avanzare più rapidamente, raccogliere anche due stelle in un colpo solo, mentre la modalità flash riempie di monete e spedisce in corsa, con l'obiettivo di garantire un'esperienza più rapida a chi non ha troppo tempo per fare partite complete.
Non sono elementi che svoltano l'esperienza, ma apprezzabili aggiunte che migliorano la qualità della vita dell'esperienza: uno degli aspetti paradossalmente più banali, il gioco a squadre, e la lunghezza spesso eccessiva delle partite è sempre stato un po' un freno per parte dell'utenza, quindi avere la possibilità di velocizzare le partite o sfidare altre coppie online sono trovate semplici, ma efficaci. A livello tecnico, il gioco è sicuramente meno incerto sul fronte della risoluzione, garantendo visuali più nitide su schermi più grandi e ad alta risoluzione, anche se - nota di colore - stona un po' ritrovarsi Donkey Kong nel suo precedente design, soprattutto una settimana dopo l'uscita di Bananza. A noi piacciono entrambi i design, figuriamoci, è solo una scelta stilistica che ci saremmo aspettati di vedere aggiornata. L'esperienza tradizionale rimane fortissima, con 7 tabelloni, tante modalità, dozzine di minigiochi, personaggi sbloccabili, collazionabili e chi più ne ha, più ne metta.
Jamboree si riconferma un episodio enorme, pieno di cose da fare e di modi per regolare l'esperienza da gioco da tavolo nel modo preferito, stavolta arricchito dalle nuove modalità sopra indicate. Nel complesso, ci sentiamo di dire che l'offerta base risulta ancora fresca e ludicamente molto frizzante, impreziosita da un miscuglio più sapiente e consapevole degli ingredienti complessivi di Switch 2, qui elevati in una forma migliore rispetto al software originale. Ad arricchire il paniere delle possibilità, Nintendo ha implementato anche la suite di condivisione e dialogo, rispettivamente GameShare e GameChat, che esattamente come in Mario Kart World permettono di condividere parte del gioco con una sola cartuccia.
Jamboree TV: la modalità televisiva che sfrutta al massimo Switch 2
Nessuno dica a Don Mattrick che qualcuno gli sta rubando l'idea di inserire il concetto di TV in un'esperienza videoludica! Al di là delle battute, l'idea dei team al lavoro (sì, ci sono stati più team esterni al lavoro e no, nessuno di questi è Nintendo Cube) è vincente e allo stesso tempo unica, perché mai come con Jamboree TV è stato creato un filo così diretto tra le parti. Nintendo eleva con maestria il suo più recente Mario Party verso una sorta di canale interattivo televisione-utente, in cui ogni giocatore può effettivamente utilizzare gli strumenti di Nintendo Switch 2 per sentirsi coinvolto nell'esperienza a schermo.
Ovviamente, acquistare una telecamera ufficiale (o utilizzarne una compatibile) migliora notevolmente il respiro dell'esperienza, ma non ci si limita qui: mouse, microfono e telecamera animano il cuore videoludico dell'offerta, espandendo il pacchetto con nuove iniziative. Lo show di Bowser, ad esempio, è una sfida a coppie in cui sfidarsi con giochi di movimento, mentre le montagne russe ripescano dai vecchi shooter anni '90 per farvi giocare con il mouse, integrando minigiochi nel mezzo. Potrete aspettarvi una ventina di nuovi minigiochi che utilizzano la tecnologia di Switch 2, una parte automaticamente inclusa nell'hardware (microfono, mouse), una parte da attivare con la telecamera.
Ora, la domanda che ci siamo fatti è la seguente: vale la pena sbattersi per comprare o trovare una telecamera? Sicuramente averne una ha aumentato enormemente il divertimento, sia per giocare effettivamente ai giochi dove è richiesta, sia per vedersi all'interno, appunto, della TV. Il concetto alla base di Jamboree TV, in fondo, è proprio questo: coinvolgere molto più attivamente i giocatori all'interno dello schermo, farli sentire con le loro facce parte del gioco. Avremmo apprezzato sicuramente un pochino più chiarezza nei perimetri tecnologici necessari: non è sempre chiaro che tipo di tecnologia stia usando un minigioco, ma questo crediamo sia un po' l'arma a doppio taglio di averne integrate così tante nello stesso software.
Wiimote era uno e uno rimaneva; i Joy-Con, nella loro evoluzione, rimanevano nel confine dei sensori di movimento. In Jamboree TV, Nintendo ha dato libero sfogo alla creatività, a patto di coinvolgere il giocatore a modificare spesso il proprio approccio ludico al controllo. Ne esce un'esperienza più appagante, variegata, simpatica ed effettivamente scherzosa, ma risulta anche evidente come sia la telecamera l'effettivo anello che collega questa nuova edizione di Super Mario Party Jamboree con la controparte "televisiva". Probabilmente, avrebbe avuto senso creare un bundle a prezzo calmierato contenente la telecamera e questo software, così da legare ancora più seriamente quello che poi è il senso reale di questa nuova versione. Al netto di questo, i minigiochi che utilizzano tutto il paniere tecnologico sono divertenti, interattivi, coinvolgenti, sia in singolo che a coppie e completano un'offerta già molto ricca.
Conclusioni
Super Mario Jamboree approda su Nintendo Switch 2 nella sua versione definitiva: migliore sotto il profilo tecnico e ludico, il gioco base è arricchito dalla sua controparte televisiva, ovvero un insieme di minigiochi più spiccatamente di movimento in cui far confluire la nuova offerta tecnologica di Switch 2. Più quantità, a fronte di una qualità sempre elevata grazie a un Jamboree che meno di un anno fa si è imposto come un grande episodio, un ritorno in pompa magna della saga datata 1998. Se l'obiettivo di Jamboree TV è quello di vendere le telecamere, Nintendo ha scelto l'esponente ideale: la capacità di coinvolgere così attivamente il giocatore in un party game colorato e divertente è unica e passa solo attraverso la cattura video della stanza e dei giocatori. Funziona, si creano veramente dei momenti esilaranti, il microfono e il mouse completano il quadro delle novità permettendo l'esecuzione di minigiochi pensati correttamente, mai troppo difficili e perfetti per integrare fasce di non giocatori, o giocatori occasionali. Che poi, in fondo, è sempre stato l'obiettivo di Mario Party: far giocare anche chi i videogiochi li gioca molto poco.
PRO
- Tecnicamente e ludicamente più completo
- La modalità Jamboree funziona veramente bene in ottica di party game
- Il pacchetto offre una quantità enorme di contenuti
CONTRO
- Senza la camera, parte dell'esperienza viene meno
- Interfaccia non sempre chiara