Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti sono graditi e le correzioni ben accette, a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
La carenza di chip, almeno in relazione alla domanda, non ha frenato l'evoluzione di un mercato PC che macina comunque numeri superiori agli anni passati. Il motivo, lo sappiamo, è in parte legato alla pandemia, un fenomeno globale che ci ha costretto a passare molto più tempo in casa, ma il trend in crescita del settore dei PC da gaming precede la crisi ed è scaturito anche dall'arrivo di processori portatili e non capaci di coniugare un maggior numero di core con consumi contenuti.
Il vero salto in avanti lo vedremo con le prossime generazioni, ma i passi fatti in avanti da Ryzen sono già valsi alla compagnia un incremento esponenziale in termini di adozione dai costruttori di notebook e preassemblati, ai quali si è recentemente aggiunto persino un araldo Intel come Alienware. Non è un caso che in tempi di magra AMD abbia deciso di privilegiare proprio il segmento dei laptop e dei PC già completi con i nuovi processori Zen 3, sempre a 7 nanometri, che sono in arrivo con 2 modelli Ryzen 5000 non X e con tre modelli Ryzen 5000G dotati di grafica integrata.
Anche se le nuove CPU AMD non saranno disponibili, almeno in un primo momento, al dettaglio, è bene notare che nel caso dei modelli Ryzen 5000 non X non c'è traccia del Ryzen 5 5600, tra i più attesi da chi punta ad assemblare una configurazione di fascia media potente ma il più economica possibile. Confidiamo quindi che possa arrivare in un secondo momento, quando sarà possibile commerciarlo anche al dettaglio. Per ora, comunque, ci dobbiamo accontentare del Ryen 7 5800 e del Ryzen 9 5900, identici per dotazione ai modelli superiori, ma pensati per consumare meno e per questo frenati dal punto di vista delle frequenze. Nel caso del Ryzen 9 5900 parliamo di 3.0 GHz di frequenza base e 4.7 GHz di frequenza boost, con un calo di ben 700 MHz nel primo caso e di 100 Mhz nel secondo. Per il Ryzen 7 5800 invece la frequenza base arriva a 3.4 GHz, diminuendo di soli 400 MHz, mentre quella in boost cala sempre di 100 MHz, arrivando a 4.6 GHz. Il TDP si ferma invece in entrambi i casi a 65W contro i 105W dei modelli più spinti. Si parla inoltre di prezzi più bassi, anche se non ancora ufficiali.
Abbiamo invece qualche cifra per i Ryzen 5000G che contano tre modelli, tutti da 65W di TDP, a partire dal Ryzen 3 5300G che conta 4 core e 8 thread con un boost di 4.2 GHz, equipaggia una GPU Integrata Vega 6 e dovrebbe costare 150 dollari, anche se parliamo ovviamente di prezzi per il mercato OEM. Discorso analogo quindi per i 250 dollari del Ryzen 5600G che gode di 6 core e 12 thread, boost da 4.4 GHz e GPU integrata Vega 7. Il trono, invece, spetta al Ryzen 5700G da 8 core e 16 thread che parte da 3.8 GHz di frequenza base e arriva a 4.2 GHz in boost, equipaggiando una Vega 8 integrata da 2.0 GHz che promette un altro salto del 12/15% in termini di prestazioni rispetto alla variante di punta della serie precedente. Non si tratta certo di una rivoluzione, ma d'altronde non ce l'aspettavamo. Sappiamo infatti da tempo che per il prossimo salto di potenza netto, previsto con l'arrivo di Navi mobile, dovremo aspettare la prossima generazione di processori e quindi di APU. Prima però sembra quasi certa una seconda incarnazione delle CPU Zen 3 nella forma della famiglia Ryzen 6000.
Benché Intel punti a lanciare Alder Lake entro l'anno, rinnovando a quanto pare la struttura delle proprie CPU per garantire un grosso salto in avanti combinato con un aumento netto nell'efficienza, AMD potrebbe soffermarsi ancora su Zen 3 con una serie Zen 3+ basata sull'ottimizzazione di quella attuale. Sia chiaro, ci aspettiamo comunque un aumento prestazionale notevole con il passaggio a transistor con processo produttivo a 6 nanometri messo al servizio di un'architettura che ha sicuramente margini di miglioramento importanti. Ma dobbiamo mettere in conto un rinvio nel passaggio alle DDR5 e, presumibilmente, anche allo standard PCIe 5.0. Ma con la possibilità che venga utilizzato ancora una volta il socket AM4, tra i vantaggi potrebbero esserci la retrocompatibilità e quindi la possibilità di un facile upgrade dei sistemi attuali.
Quale che sia la strada scelta da AMD, sembra ormai certo l'arrivo dell'architettura Zen 4 nel corso del 2022. Per il processo produttivo si parla sempre di transistor a 6 nanometri, ma anche di memorie DDR5, PCIe 5.0, USB 4.0 e, soprattutto, di un nuovo sistema di input e output, sempre a 6 nanometri, pensato per equipaggiare anche di processori non G di grafica integrata. Si vocifera, tra l'altro, di GPU RDNA 3, anche per i processori mobile che potrebbero arrivare anche in formato desktop per gli ultracompatti, che promettono un incremento di efficienza del 50% rispetto alle GPU RDNA 2 e, in campo mobile, un salto enorme rispetto alle attuali soluzioni Vega. Ma la cosa non ci sorprende più di tanto. D'altronde il mercato PC punta a APU in grado di combinare gaming e sfera professionale anche sugli ultra compatti, come i Chromebook, che godono già di vendite decisamente elevate. In questo caso però si parla anche di un ampliamento complessivo dell'offerta, con un adeguamento in termini di grafica integrata rispetto al catalogo della concorrenza. Questo, però, potrebbe comportare un aumento dei prezzi benché non siano certo da escludere, proprio come fa Intel, varianti dotate di GPU e varianti senza grafica integrata.
Nel frattempo NVIDIA prosegue il suo cammino nel campo delle CPU. Benché l'acquisizione di ARM sia ancora in divenire e sia osteggiata da parte del mercato, l'arrivo del processore Grace ha messo in chiaro che NVIDIA sta comunque lavorando a spron battuto. Da qui la nascita di una CPU basata su ARM, la prima della compagnia dedicata ai supercomputer, che promette un incremento del 1000% nel caso di grandi modelli di intelligenza artificiale e importanti carichi di lavoro. Tutto ovviamente basato su tecnologia CUDA e reso più efficiente anche dall'uso di memorie LPDDR5x, inevitabili visto che si parla di un arrivo a inizio 2023. Ma non è questa l'attesa che ci preoccupa di più. Il problema del momento riguarda la disponibilità delle GPU, schiacciate da problemi produttivi e da una domanda elevatissima, ulteriormente gonfiata da speculatori e criptovalute. Per queste ultime NVIDIA aveva pensato a un blocco software per la GeForce RTX 3060, purtroppo aggirato rapidamente tanto da portare alla rimozione ufficiale del limitatore dell'hash rate.
Ma dietro le quinte la compagnia ha lavorato a una nuova variante della RTX 3060, a quanto pare pensata proprio per limitare le capacità di mining. Non basterà però a risolvere il problema. Come ammesso dalla stessa NVIDIA la carenza di GPU sarà una costante di tutto il 2021 benché l'intero settore punti ad aumentare la produzione, diminuendo almeno in parte l'enorme pressione che ha portato a prezzi stellari. Nel frattempo ci aspettiamo l'annuncio di modelli Ti e forse anche di modelli Super, in attesa dell'arrivo di una nuova architettura a 5 nanometri che secondo quanto emerso dalla GTX NVIDIA punta a lanciare nel 2022, presumibilmente a fine anno.
Configurazione Budget
La configurazione budget è quella orientata al risparmio ma non è detto che non ci sia spazio per l'upgrade laddove si presentino prospettive interessanti. Le proposte di questa fascia includono soluzioni pensate per i giochi a basso profilo tecnico e build orientate al 1080p.
Con il Core i3-11100F ancora difficile da trovare e Core i5-11400F troppo vicino ai 200 euro, restiamo con il Core i5-10400F che pur scivolando verso i 140 euro ripaga la spesa con 6 core e 12 thread, garantendo prestazioni in gioco più che buone per il segmento budget.
La GeForce RT 1030 è ancora una volta una delle poche scelte abbordabili, nonostante un sovrapprezzo di un buon 30% che risulta comunque molto inferiore rispetto ai rincari dei modelli superiori, ormai venduti a prezzi folli nonostante di tanto in tanto spunti qualche offerta più sensata.
BUDGET | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | Intel Core i5-10400F 2.9-4.3GHz | 140,00 € |
SCHEDA MADRE | ASRock H410M-HDV | 80,00 € |
SCHEDA VIDEO | GIGABYTE GeForce GT 1030 2 GB | 130,00 € |
RAM | Crucial Ballistix 2x8GB 2666MHz CL16 | 80,00 € |
ALIMENTATORE | EVGA 450 BR 80+ Bronze | 45,00 € |
HARD DISK | Kingston A400 480GB SATA III | 50,00 € |
CASE | Kolink Nimbus RGB Mid Tower | 50,00 € |
TOTALE | 575,00 € |
Configurazione Gaming
Nella fascia gaming di solito si trovano quelle componenti che consentono di affrontare il gioco su PC senza paura e di tenere duro per qualche tempo. La resa dei conti con il frame rate è dietro l'angolo ma, con una buona base, è sempre possibile vendere la GPU vecchia prima che si svaluti troppo in modo da acquistarne una nuova giusto in tempo per affrontare il prossimo kolossal videoludico spacca hardware.
Pur essendo più economico del Ryzen 5 5600X, il Core i5-11600K risulta ben più costoso del Core i5-10600K e non garantisce vantaggi tali da giustificare una spesa tanto superiore, a meno di non pretendere il PCIe 4.0. Il processore Intel della precedente generazione risulta infatti reperibile a poco più di 200 euro nella versione con grafica integrata e meno di 195 nella versione prima di GPU che finisce nella configurazione.
Anche in fascia media siamo arrivati a prezzi doppi, quando va bene, per schede che possono essere trovate a cifre più ragionevoli, seppur comunque gonfiate, solo spendendo un gran quantitativo di tempo in bot, ricerche ed escamotage assortiti. Qualcuno è riuscito ad accaparrarsi una delle RX 6800 XT Midnight Black rilasciate qualche giorno fa, ma è l'unica notizia positiva in ambito GPU in un frangente che si fa sempre più oscuro per chi vuole rinnovare la propria configurazione da gioco.
GAMING | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | Intel Core i5-10600KF 4.1-4.5GHz | 195,00 € |
SCHEDA MADRE | MSI MAG B460 Torpedo | 130,00 € |
SCHEDA VIDEO | Inno3D GeForce RTX 3060 Twin X2 OC 12 GB | 690,00 € |
RAM | Corsair Vengeance RGB PRO 2x8GB 3200MHz CL16 | 115,00 € |
ALIMENTATORE | FSP Hydro PRO 600W 80+ Bronze | 60,00 € |
HARD DISK | SanDisk Plus 1 TB SATA III | 95,00 € |
CASE | Corsair Carbide SPEC-DELTA Mid Tower | 75.00 € |
TOTALE | 1360.00 € |
Configurazione Extra
La configurazione spinta ha un senso compiuto solo per chi punta a risoluzioni elevate, consapevole che il lusso spesso non va a braccetto con la razionalità. D'altronde, diciamocelo, a chi non piace avere un bel motore sotto il cofano anche se c'è da rispettare il limite di velocità?
Il prezzo ancora molto elevato del Core i9-11900K, probabilmente l'upgrade meno convincente dalla serie 10 alla serie 11, ci lascia ancora in mano al Ryzen 7 5800X che oltre a garantire più linee PCIe 4.0, grazie al chipset X570, è il processore di fascia alta dal prezzo meno gonfiato al momento.
Arrivati alle GPU di fascia alta ed estrema i prezzi arrivano a soglie difficili da digerire anche per chi è abituato a spendere cifre molto generose per avere un PC ben equipaggiato. Da qui la necessità di affidarsi a tracker, bot e nuove ondate di schede anche solo per evitare di alimentare quello che, a prescindere dalle responsabilità specifiche, è un gioco al massacro.
EXTRA | Componente | Prezzo |
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PROCESSORE | Ryzen R9 5800X 3.8-4.7GHz | 440,00 € |
DISSIPATORE | ARCTIC Liquid Freezer II 240 | 90,00 € |
SCHEDA MADRE | ASUS TUF X570-PLUS Wi-Fi | 225,00 € |
SCHEDA VIDEO | ASUS GeForce RTX 3070 Dual 8 GB | 1050,00 € |
RAM | G.Skill Trident Z RGB 2x16GB DDR4 3600MHz CL16 | 250,00 € |
ALIMENTATORE | ANTEC HCG-850 80+ Gold | 130,00 € |
HARD DISK | Sabrent Rocket 4 Plus 1TB M.2 PCIe 4.0 | 200,00 € |
CASE | Phanteks Eclipse P500A Mid Tower | 170,00 € |
TOTALE | 2555.00 € |