Si sa, la compilation di Final Fantasy VII contiene titoli (e un lungometraggio) a dir poco discussi, ma, per quanto divisivo possa risultare il suo apporto alla narrativa del leggendario JRPG di Kitase e compagnia, quasi chiunque sembra essere d'accordo almeno su un aspetto che la riguarda: il suo pezzo più riuscito è Crisis Core. Questo gioco per PSP con alle redini il buon Tabata - ai tempi non era ancora fuggito da Square Enix e sicuramente aveva in volto qualche ruga da stress in meno - è dopotutto un JRPG action di tutto rispetto, con più di una meccanica interessante e incentrato su uno dei personaggi più amati dalla fanbase; tutte qualità che hanno permesso a molti, almeno in parte, di passare sopra a una narrativa così altalenante da far sembrare un giro sulle montagne russe una tranquilla passeggiata in pianura.
Quale che sia la vostra opinione su questo prologo di sorta, che narra le avventure di Zack Fair prima degli eventi del gioco principale, è dunque innegabilmente una mossa piuttosto furba da parte di Square Enix riproporlo in veste rinnovata al pubblico. Specialmente con i successivi tasselli di Final Fantasy VII Remake ancora in sviluppo.
In occasione di un evento londinese molto ben organizzato, dunque, abbiamo provato Crisis Core - Final Fantasy 7- Reunion e oggi analizzeremo in vostra compagnia le migliorie e gli ammodernamenti di questa peculiare remaster.
Gameplay: stregati dal remake
Cominciamo dalla cosa più importante: definire semplicemente remaster questo Reunion è abbastanza riduttivo. Il gioco è a tutti gli effetti un remake parziale, che vanta cambiamenti meccanici significativi nonostante la struttura di fondo e la narrativa sembrino assolutamente invariate rispetto al titolo originale. Noi, per l'esattezza, abbiamo potuto giocare il primo capitolo della campagna e più precisamente una missione a Wutai dove abbiamo avuto modo di testare per qualche minuto il rinnovato sistema di combattimento e affrontare un paio di boss.
Partiamo proprio dalle battaglie, perché la legnosità del titolo originale sembra del tutto scomparsa, in favore di combattimenti marcatamente più vicini a quanto visto in Final Fantasy VII Remake. Zack qui può, infatti, eseguire combo corpo a corpo e schivate molto più fluide e veloci rispetto al passato, caratteristica che rende il tutto nettamente più dinamico. Come ovvio che sia, l'intelligenza artificiale è stata resa più aggressiva per controbilanciare tali modifiche e, dato che già attaccava con una discreta frequenza anche nel Crisis Core originale, è diventato necessario muoversi con più furbizia. Non bastasse, a questo si aggiunge la possibilità di utilizzare i poteri delle materia (equipaggiabili ovviamente nel solito menu) con la comoda pressione di un tasto dorsale, e di riempirsi MP, punti vita o AP con gli oggetti posseduti in qualunque momento grazie a menu in sovrimpressioni del tutto rinnovati.
Nel complesso? Sono tutti cambiamenti apprezzatissimi, che fanno sembrare Crisis Core un JRPG congegnato l'altro ieri. Solo una cosa ci ha un po' stranito: la volontà di mantenere pressoché immutato il sistema della slot, chiamato Digital Mind Wave. Anche qui, infatti, si possono ottenere poderosi bonus passivi o mosse finali devastanti (le classiche Limit Break) in modo completamente casuale, per via di una serie di numeri e ritratti che scorrono a mo' di slot machine nella parte alta dello schermo mentre si ammazzano nemici; si tratta di una meccanica un po' caciarona, che spezzava parecchio il ritmo anche nell'originale e poteva a nostro parere essere rivista in modo da richiede più tattica e intelligenza. Se non altro, i filmati che introducono le Limit Break e le animazioni delle stesse mosse possono venir rapidamente tagliati, e il DMW di per sé non rovina più di tanto l'esperienza generale, specialmente in questa versione perfezionata.
Square Enix sembra essersi impegnata anche per rendere i boss più interessanti: ora questi hanno devastanti mosse caricate che costringono il giocatore all'offensiva (meglio se sfruttando le loro debolezze elementali) per evitare bordate terrificanti o addirittura stordirli, e i pattern d'attacco ci sono sembrati leggermente più pericolosi, seppur non particolarmente più vari (la battaglia contro Ifrit è stata molto simile a quella originale, dunque è plausibile che alcuni boss siano stati modificati solo marginalmente).
Comparto tecnico: rifatto ma non troppo
In realtà la scelta di aggiornare solo parzialmente il gioco riguarda anche il comparto tecnico, dato che la grafica è indubbiamente migliorata, ma non siamo davanti a un'operazione di rifacimento completo degli asset (anche prevedibilmente, visti i costi e il tempo che richiederebbe un lavoro del genere).
In generale, Crisis Core - Final Fantasy VII- Reunion vanta texture in alta risoluzione, applicate ai modelli del gioco originale, che sono stati solo in parte ritoccati, con gli unici aggiornamenti seri dal punto di vista poligonale sui personaggi principali - Zack stesso, Angeal, e Genesis, con qualche modello preso di peso dal Remake e reinserito qui - dotati di un livello di dettaglio comparabile, seppur a nostro parere leggermente inferiore, a quello visto in Final Fantasy VII Remake.
Non siamo quindi davanti a un'operazione raffazzonata o poco curata e l'età del gioco la si nota per lo più nelle scene d'intermezzo, dove i modelli rinnovati stonano un po' con la scarsa espressività dei protagonisti. Se non altro, considerando che l'antagonista primario interpretato da Gackt è un tonno inespressivo per gran parte della campagna, le sue apparizioni non risultano più stranianti di quanto non fossero in passato. Peccato invece per i filmati in CG, estremamente compressi e a bassa risoluzione; stonano parecchio con il resto dell'azione quando compaiono.
Gli ultimi ritocchi sono ovviamente correlati all'interfaccia - rifatta completamente e, va detto, in tutto e per tutto riciclata dal Remake - dato che quanto giocato non presentava la benché minima modifica contenutistica dalla versione PSP. Square avrebbe confermato già più volte la volontà di non fare aggiunte di alcun tipo alla storia di Zack, eppure sotto sotto ci aspettiamo qualche collegamento con il nuovo corso di Final Fantasy VII. Chissà, forse dopo i crediti finali.
Crediamo sia riduttivo definire remaster Crisis Core - Final Fantasy VII- Reunion, dato che il lavoro fatto sul comparto tecnico è significativo (seppur solo parziale) e il titolo è stato seriamente ammodernato nelle meccaniche. Per carità, qualche ruga e limitazione legata all'età ancora si nota e la narrativa è rimasta la stessa, ma nel complesso crediamo che ancora oggi le avventure di Zack siano più che godibili e rappresentino un pezzo di Final Fantasy VII degno di essere giocato. Ora non resta che attendere il codice completo, per l'immancabile recensione.
CERTEZZE
- Combat system rinnovato, e molto più moderno
- Comparto tecnico sensibilmente migliorato, con vari asset moderni
- Ancora oggi Crisis Core è forse la miglior parte della compilation
DUBBI
- Genesis Rhapsodos
- Il DMW è invariato, e non era un gran sistema nemmeno nell'originale